In netta collisione

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"Qualcuno mi ha dato un potere Paranormale, di essere figlio e motore, di questo stesso mio Cuore.
Di non avere un Padrone che mi comandi un'azione, e di mantenere un bagliore davanti ad un branco di Stronzi"

Ero caduta tra le braccia di morfeo cosi pesantemente, che mi sembrò non dormissi da giorni, e forse in parte era così.
Mi sentivo stranamente serena, quasi come se fossi nell'unico  posto in cui sarei voluta essere.

Ma una sensazione che non seppi definire in quel momento invase il mio corpo, facendo rabbrividire la mia spalla, al ché cercai ancora ad occhi chiusi di voltarmi, ma qualcosa me lo impedì.
Svogliatamente aprii i miei occhi, e mi ritrovai a pochi centimetri dal viso di Chris, che continuava a solleticare il mio collo a causa del suo caldo respiro, provocandomi un brivido su tutto il mio corpo.

Sollevai il lenzuolo su di noi, e mi avvinghiai a lui, per la prima volta nella mia vita, in un gesto involontario.

Non ero mai stata una ragazza che avesse la capacità di dar affetto a qualcuno, anche una semplice carezza scottava sulla mia pelle. Non ero certo nata cosi apatica e stronza, ma la vita mi aveva portato ad esserlo, o forse mi ero solo convita che crearmi una corazza, mi avrebbe protetto da qualsiasi sentimento. Ero stata così concentrata a spegnere ogni tipo di sentimento, e ad alzare quei muri intorno a me, da non rendermi conto, di quanto tutto quello potesse cambiarmi , ero diventata cosi fredda, e controllata da non riconoscermi piu.

Ma, era pur vero, che non appena avevo messo piede in quella città, a causa dell'euforia di jessica, tutto quello che avevo creato,aveva iniziato a sbriciolarsi, soprattutto quando un ragazzo dai occhi scuri aveva acceso qualcosa in me, talmente tanto forte da non riuscire ad ignorarlo.

Stranamente, al suo fianco riuscivo ad essere me stessa senza alcuna maschera, libera da tutto ciò che mi circondava.
Completamente innamorata che poggiare la testa sul suo petto, e inebriarmi del suo profumo, mi era sembrato così dannatamente necessario.

Ormai quei pensieri, si erano impossessati della maggior parte del mio cervello, facendo finire lì ogni mio buon proposito di continuare a dormire.
Così alzai lo sguardo, e mi persi a guardare la sua meravigliosa bellezza; i suoi capelli ricoprivano in parte la sua fronte, tant'è che alcune ciocche gli ricadevano sugli occhi, ed io incapace di fermarmi, li spostai indietro, scoprendo la sua fossetta tra le sopracciglia.
Un sorriso invase le mie labbra, non riuscivo a credere ai miei occhi, aveva quell'espressione incazzata e così terribilmente sexy, anche quando dormiva, davvero irrecuperabile.

Dolcemente, né tracciai la linea con le  dita, per poi seguire ogni suo perfetto lineamento, il suo accenno di barba, le sue labbra così morbide, non fecero altro che far nascere in me una strana voglia di baciarlo, ma che Trattenni mordendo il mio labbro, e formando dei cerchi intorno al suo percing.

"Smettila di guardarmi in quel modo Milton"
Mi fermai all'istante , come se fossi stata beccata nel peggior dei crimini, ma le sue labbra che dapprima avevano tirato fuori un filo di voce roca, in quel momento si allargarono in un sorriso, ed io deglutii prima di perdere del tutto la testa.

"Non stavi dormendo,River?"
"Ci stavo provando, ma qualcuno ha cercato in tutti i modi, di distrarmi"
"E questo qualcuno cosa avrebbe fatto di preciso?"
"Il suo sguardo famelico, sul mio magnifico corpo, era abbastanza compromettente che sono stato costretto ad interrompere il momento!"
"Famelico?" Scoppiai a ridere prima di rispordegli
"Non ti stavo guardando in nessun modo, idiota" mentii stuporatamente, ma non potetti far a meno di seguire, la sua mano passare tra i suoi capelli e scompigliarli, quasi in una mossa studiata al solo scopo di farmi cedere.

"Sei una bugiarda, e lo sai"
"Non è vero, sei tu che non smetti di essere presuntuoso"
"Milton, ammetti la verità"
"River, Vaffanculo"
"Sei sempre così Acida"
"E tu sempre piu Stronzo"
Mi voltai, dandogli le spalle, e solo in quel momento che i miei occhi ricaddero sulla parete, mi resi conto di trovarmi ancora in quel cazzo di ospedale di merda, Dio come avevo fatto a non capirlo prima.

Se Mi Guardi Mi Arrendo -IN REVISIONE-Where stories live. Discover now