Guardami negli occhi, anche quando non parlo.

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"Era un sentimento molto piu grande di quel che sarei riuscito ad esprimere, piu grande di qualsiasi parola avessi avuto il coraggio di dire"

I miei occhi non smettevano di fissare quella porta, ormai chiusa. Mentre il suo corpo ancora incollato alla mia schiena, continuava a provocarmi un immenso calore, che si espandeva sempre di più su tutto il mio corpo, fino ad arrivare al mio cervello.

Desideravo quel ragazzo più di ogni altra cosa, avevo urgenza delle sue mani, la sua bocca su di me, volevo sentire ancora una volta la sua pelle interpida di sudore incollarsi con la mia, volevo tutto di lui.

Le sue labbra, tutto ad un tratto, si spostarono dolcemente sul mio collo, baciandone ogni singola parte, al punto che stavo avendo difficoltà a resistergli.
Ma nonostante tutto, piegai leggermente il mio collo, per dargli libero accesso.

Ogni molecola del mio corpo, sembrava prendere vita ogni qual volta sfiorava la sua pelle, come ad esserne dipendente, ed io non mi sarei potuta opporre.

Un leggero soffio che usci alle sue labbra, in modo al quanto malizioso, mi provocò un brivido, che lui percorse delicatamente con le sue dita.

Iniziavo ad odiare il modo in cui conosceva il mio corpo, e i miei punti più deboli, quelli che mi avrebbero portato al punto di non ritorno

Chiusi gli occhi dal piacere, prima di deglutire a fatica.
Ma lui da stronzo qual'era, approfittò del mio stato, e intensificò quei baci, succhiando la mia pelle tra le sue morbide labbra.

Ero arrivata al massimo della sopportazione, non potevo continuare a fingere che la cosa non mi provocasse un'immenso fuoco al mio interno. E così mi voltai, ad una velocità assurda, quasi a non renderla possibile.

I suoi occhi scuri ebbero appena il tempo di fissare i miei completamente affamati, dato che afferrai il suo viso con veemenza, e le sue braccia mi sollevarono con la stessa virilità di chi non avrebbe aspettato un secondo di piu.

Le mie labbra si appropiarono delle sue, bramose di desiderio, lo stesso che avevo avuto la possibilità di conoscere da quando quel ragazzo, aveva iniziato a far parte della mia vita. Lui era stato in grado di accendere in me, quella parte che credevo di non avere. Con lui diventavo un Alissa completamente diversa da ciò che cercavo continuamente di essere.
E la cosa non poteva, che piacermi da morire.

In modo abile le sue braccia mi sollevarono da terra, facendo avvolgere le mie gambe alla sua vita, per poi trascinarmi letteralmente contro la parete.
Il suo corpo s'incollo' al mio, così tanto che riuscii a percepire la sua enorme erezione che pulsava tra le mie gambe, che già fremevano per lui.

Le mie dita nei suoi capelli, le nostre lingue che non smettevano di cercarsi l'un l'altra, e le sue mani che accarezzavano la mia pelle.
Tutto quello mi portò completamente in paradiso, al punto che non mi sarei più trattenuta.
E così, in un solo movimento feci volare via la sua t-shirt, alla stessa velocità che le sue mani fecero scivolare giù i miei jeans.

Ma ad un certo punto, notai la sua mascella contrarsi, mentre strinse i suoi occhi, quasi a resistere ai suoi stessi impulsi
"Chriss?" Sussurrai appena, ancora presa dal momento, portando le mani sul suo viso.
Ma lui indietreggio'.
"Aspetta, Al" afferrò i miei polsi, impedendomi di toccarlo, e li portò sulla parete, prima di poggiare la sua fronte sulla mia.

"Non posso continuare, è una cazzata"
Corrugai la fronte, non capendo le sue parole.
"Che cavolo dici, Chriss?"
"Al, non puoi permettermi di toccarti, e di averti ancora, non dopo quello che è successo" le sue mani scivolarono da quella presa, ed io d'istinto portai le mie sotto il suo mento, con fermezza.
"Guardami. Mi sembrava di aver superato quel discorso Chriss. Cazzo, ferma quel cervello, e continua a baciarmi."
"Dovrei comportarmi in modo diverso, dimostrarti che non sono solo lo stronzo, che ti prende e ti scopa contro un muro. Ma cristo santo, non riesco a farlo"
Le sue mani aderirono contro la parete alle mie spalle, in preda alla sua solita rabbia, nel quale si lasciava trasportare ogni volta.
Ma io non glielo avrei permesso, non per una cosa del genere.

Se Mi Guardi Mi Arrendo -IN REVISIONE-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora