Capitolo 32

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Uscii dalla porta insieme ad Eric.
- vorrei avere ancora un po' di tempo per pensare alla vostra proposta se posso...- chiesi evitando gli occhi di mio fratello non volendo vedere la sua rabbia per la mia indecisione.
- ovvio, lo sappiamo che non è una decisione facile - disse Max dandomi una pacca sulla spalla.
- ora è meglio che vada - dissi alzando lo sguardo su Eric.
Ci guardammo e ci salutammo con ti occhi.
Come solo due persone innamorate sapevano fare...
- pensaci bene- mi disse Sebastian che stava dietro di me.
Mi girai e gli sorrisi cordialmente.
Lui sorrise a sua volta . Il suo viso si avvicinò al mio piano e sentii le sue labbra vicino al mi orecchio.
- anche sul tuo ragazzo. Se non lo ami non ti fare del male stando con lui... È non fare del male a lui - mi sussurrò facendomi rimanere a bocca aperta.
mi baciò la guancia gentilmente e andò dentro la stanza seguito da Max e gli altri.
Eric entrò per ultimo e prima di chiudere la porta mimò con le labbra le parole più belle de mondo
" ti amo" mi sorrise e chiuse la porta.
Rimasi sola nel corridoio.
A pensare.
Che cosa dovevo fare? Dovevo parlare con Quattro... Ma non volevo farlo soffrire ...
Ma neanche illuderlo..
Pensai alle parole di Sebastian ...
Aveva ragione.
Io amavo Eric .
Non potevo rimanere con Quattro.
Non era giusto né nei confronti di Quattro né in quelli di Eric e né tantomeno nei miei.
non era giusto e basta. dovevo assolutamente parlare con Quattro...
Un sorriso comparve sulle labbra al sol pensiero di tornare a stare insieme ad Eric.
Dopo tanto tempo... Era tornato.
Era tornato da me.
Allora incominciai a correre.
Ma non correvo solo perchè avevo bisogno di trovare Quattro per dirgli che noi eravamo uno sbaglio, che non era amore il nostro se non fraterno.
No , non era solo per questo.
Ero felice. Ero stramaledettamente felice!
Sentivo tutta l'energia che in quei giorni non avevo avuto, presentarsi a me e salutarmi e penetrar i nel corpo facendol muovere.
L'adrenalina nei muscoli , la voglia di urlare per la felicità, il desiderio si sorridere sempre, il sentimento di potenza ed invincibilità...
Mi sentivo come un uccello che stesse per prendere il volo da un momento all'altro.
Libero e senza pensieri.
Mi fermai senza fiato davanti all'appartamento di Quattro.
Mi appoggiai al muro e ripresi fiato. Dopo cominciai a ridere. Non sapevo il perchè ma volevo ridere.
Forse ero pazza , ma chi non si può considerare pazzo?
Ripresi tutto i fiato che avevo perso e bussai alla porta.
Un Quattro senza maglietta mi si presentò davanti sorridendomi.
- amore,vieni entra - si spostò e mi fece entrare.
I mio cuore adesso batteva all'impazzata... Come l'avrebbe presa?
Sarebbe tornato ad essere mio amico? Oppure mi avrebbe trattata come una sconosciuta dopo?
- allora è andata tutto bene ?- mi chiese abbracciandomi da dietro e baciandomi i collo.
Guardai in basso ed arrossii
- tutto bene. Non ho ancora deciso cosa farò ma.. Ho una mezza idea ...-
Mi prese le mani continuando a tenermi tra le sue braccia.
- Annie , che è successo?- mi chiese con voce più bassa e preoccupata .
- n-niente . Perchè mi chiedi questo?- gli chiesi sussurrando
- tremi -
aveva ragione. Le mie mani ormai tremavano...
Mi girò e mi prese il viso facendomi guardare nei suoi occhi.
- non sei venuta qui per parlare del lavoro vero? Cosa mi volevi dire?-
I suoi occhi erano preoccupati , ma la sua voce ormai era fredda.
Aveva capito. Aveva capito tutto.
Una lacrima scese sul mio viso.
- mi dispiace . Ma non posso. Quattro... Io non ti amo come vorresti tu. Non posso farti questo. Io... Io non ci riesco. Ho provato ad amarti. Ti giuro che ho tentato ... Ma ... Non provo i tuoi stessi sentimenti... E non voglio continuare ad illuderti... Ti amo ma... Ti amo come se fossi il mio amico più fidato... Ti amo come amo mio fratello... Ma non come fidanzato. Mi dispiace. Ti prego perdonami-
Le lacrime erano aumentate e il suo sguardo ormai era pasto sul pavimento e sui nostri piedi.
Gli accarezzai il viso temendo di essere respinta , ma non fu così.
Come sempre lui mi stupiva.
Così maturo da capire sempre...
appoggiò Il viso sulla mia mano e mi sorrise. Però non fu un sorriso vero. Di quelli felici.
Fu un sorriso triste... Perchè anche se le sue labbra sorridevano , i suoi occhi erano tristi.
Baciò delicatamente la mia mano e mi asciugo il viso con le sue dita.
- non chiedermi scusa. Non ti devo perdonare di niente. Il tuo cuore purtroppo non appartiene a me e tu di questo non hai colpa. Ti ringrazio per questo periodo bellissimo che mi hai fatto passare.
I tuoi baci , le tue carezze... È vero che ora non sono nel tuo cuore come vorrei... Ma non pensare che non tenti ancora di entrarci come ci era entrato Eric. Ti amo e non mi arrenderò.
Quindi se un giorno dovessi cambiare idea sui tuoi sentimenti, il mio cuore è tuo.
Ti faccio un'ultima richiesta però... Un ultimo bacio. -
Sorrisi lievemente ed abbassai lo sguardo.
Le sue mani mi presero i viso e fecero incontrare i nostri sguardi.
mi accarezzò il viso e mi baciò.
Un bacio pieno di desiderio trattenuto, di nostalgia e di amore, di tristezza e necessità.
romantico ma Tenero, dolce ma amaro allo stesso tempo...
Perchè non era un bacio di quelli pieni di amore... Quelli che si danno gli innamorati per dirsi " ti amo " o " resta con me". Non era uno di quei baci dove dopo si aspettavano tenere parole sussurrate come " sempre e per sempre "
Era un bacio di addio.... Perchè era quello.
Un addio. Un addio che le nostre labbra si stavano rivolgendo silenziosamente
Ricambiai il bacio e dopo pochi minuti le nostre labbra si staccarono.
- ricorda Annie. Non mi sono ancora arreso. Tenterò ancora - mi disse sorridendomi.
- e se avrai bisogno di o di un amico o di un fratello o di un fidanzato... Io sono qui. Per te. Sempre - gli sorrisi ed uscì dalla stanza.
Mi appoggiai al muro e pensai.
Quante cose erano successe ... Troppe direi...

sono coraggiosa e intelligente... sono divergente (divergent love story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora