Capitolo 2

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Una divergente. Ero una divergente.

-e quindi cosa dovrei fare domani? A che fazione appartengo? - la mia voce era preoccupata e anche un po' stridula

- cosa devi scegliere io non lo so ma.... Sono sicura che farai la scelta giusta - mi disse sorridendo. Era facile parlare. Lei non era una divergente. Oppure si?

- io modificherò il risultato del test per farlo combaciare con il risultato " erudita". Domani però dovrai scegliere. Ora, ti consiglio di andare subito a casa e di non dire a nessuno il tuo risultato capito? - Non risposi subito. Non mi uscivano le parole di bocca.

-capito? - ripetè più forte

- si , capito-

-ora vai dritta a casa a pensare sulla tua scelta. Dì che non ti sei sentita bene e che io ti ho mandato via-

Uscii dalla stanza lasciandomi dietro la donna abnegante. Percorsi la strada verso casa con tante domande nella testa...

Aprii la porta per vedere i miei genitori sul divano del salone.

- allora ? Come è andato il test?- mi chiese mia mamma.

Non potevo dire niente. Ma come facevo?. Sembrava così felice e speranzosa. Sapevo cosa volesse che dicessi. Che faccio parte degli eruditi. Che rimarrò con loro. Ma come potevo dire certe bugie che molto probabilmente non avrei potuto mantenere? Tutta la fazione sapeva che i divergenti venivano cercati dal governo per essere eliminati. Risposi la scusa più banale del mondo...

- non dovremmo dire i risultati del test - i miei genitori sorrisero

- questa è mia figlia! Una ragazza che rispetta le regole! - la voce era di mio padre. Lo stomaco mi si contorse. Come potevo non dire niente ai miei genitori ?

Come potevo non confidarmi con la mia famiglia ? Con le persone che amo...

- sarai affamata, andiamo a mangiare- tutti e tre ci dirigemmo nella cucina . La cena passò come tutte le altre . Parlando della giornata, facendo riflessioni del progresso e dei progressi che otterremo ...

- Annie , non stai parlando . Non ti senti bene cara? - mi chiese mia mamma.

- no, non mi sento molto bene . Preferirei andare un po' a dormire - diedi un bacio prima a mio padre e poi a mia madre. Prima che potessi salire le scale per andare nella mia stanza mio padre mi fermò

- Annie- fece una piccola pausa

- si? -

- qualunque ... Qualunque cosa tu scelga domani... Ricorda che non sempre il detto "la fazione prima del sangue" è vera.... Ti vorremo sempre bene-

Gli corsi incontro e lo abbracciai . Si unì anche la mamma

- vi voglio bene-

-anche noi -

Percorsi la strada familiare per andare nella mia stanza.

Mi gettai sul letto e chiusi gli occhi. Cosa dovevo fare? Che fazione dovevo scegliere? Non ero molto gentile quindi era meglio escludere abneganti. Ma ero intelligente e coraggiosa. Non volevo lasciare la mia famiglia. ma la vita era così... vuota. Alla fine la stanchezza prese il sopravvento e mi addormentai.

Mi svegliai alla luce del sole che entrava dalla finestra. Andai nel mio bagno e mi feci una doccia per svegliarmi meglio. Misi la mia camicia bianca preferita, i jeans blu e la giacca blu con le scarpe nere. Mi pettinai i corti capelli biondi e mi truccai leggermente per mettere in risalto gli occhi verde brillante. Poi mi guardai allo specchio. Non avevo la corporatura come quella delle altre ragazze della mia fazione. Loro erano piccole , io invece avevo le spalle grandi ma la pancia piatta così che nessuno mi potesse dire che ero grassa, le braccia erano leggermente muscolose per via del fatto che andavo a nuotare nel composto dei pacifici di nascosto. Avevo il fisico di una ragazza intrepida non di una ragazza erudita... Ma ragionavo con un erudita...

Scesi per andare a fare una colazione veloce e poi , insieme ai miei genitori , presi il bus per andare alla cerimonia. Il bus era pieno , ma alcuni abneganti ci hanno dato il loro posto per sederci. Loro erano veri abneganti non io.

Entrammo nella grande sala piena di ragazzi e ragazze di sedici anni. Ero molto nervosa. Le mani erano bagnate per il sudore. Avevo salutato da poco i miei genitori. Mi avevano ripetuto che qualsiasi cosa avessi scelto sarebbe andata bene a patto che poi saremmo restati in contatto. Forse avevano capito che ero indecisa. Uno dei capofazione degli abneganti stava parlando sul grande palco ma io non sentivo quello che dicevo. Ero troppo nervosa. Continuavo a guardare i miei genitori. Dopo un tempo interminabile arrivò il mio turno.

-Annie Telson - mi avviai verso il palco con le ciotole delle fazioni.

Cosa dovevo fare?!

Salii sul palco.

Ero intelligente, molto intelligente.

Presi il coltello che mi porse il capofazione.

Ma ero anche coraggiosa.

Mi feci un piccolo taglio sulla mano...ne uscì un rivolo di sangue .

Ma amavo la conoscenza.

Andavo verso le ciotole.

Ma amavo anche l'adrenalina, correre, conbattere.

Era ora di scegliere...

Misi la mano sui Carboni ardenti... Ero intrepida.

sono coraggiosa e intelligente... sono divergente (divergent love story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora