sono coraggiosa e intelligente... sono divergente (divergent love story)

Capitolo 6

Il giorno dopo dovevamo combattere tra di noi. Ero stata molto sfortunata. Mi sarei scontrata contro Theo. Era il primo della nostra classifica per il momento. Andai verso il ring dove si combatteva. Prima di incominciare Eric mi diede un occhiata come se mi volesse rassicurare. Mi sembrava che i suoi occhi si fossero addolciti...solo per un momento... Ma non ne ero sicura... Forse ieri ero stata troppo cattiva con lui... Oppure no? Forse lui voleva solo farmi diventare molto brava per aiutare mio fratello... Oppure non gliene importava niente?

- via!- sentii la voce di Eric gridare. Mi misi in una posizione di guardia e incominciai a ragionare.

Il mio avversario era più grande di me fisicamente ed era più forte... Potevo contare solo sulla mia velocità.

Incominciai a muovermi e a girare intorno a Theo.

Lo dovevo confondere.

Giravo,giravo.... Non trovavo il momento giusto per colpirlo.

- La sua fronte era imperlata di sudore sia per la tensione che per la fatica di girare in tondo ma non era ancora abbastanza stanco...

- Vuoi colpirla e mandarla a terra o dobbiamo restare qui tutto il giorno?- urlò Eric

No, non mi stava aiutando e quello sguardo non era per rassicurarmi; i suoi occhi non si erano addolciti , era stata la mia impressione...

una rabbia inarrestabile mi assalì ...Poi arrivò il momento che vidi la guardia del mio avversario abbassarsi abbastanza per colpirlo al mento. La faccia era il punto principale da colpire. Continuai colpendolo allo zigomo. Poi lui mi sferrò un pugno sulla guancia ma non potevo fermarmi. Tornai indietro e ricominciai a saltellare intorno a Theo. Gli avevo rotto il labbro e gli avevo fatto un taglio sulla guancia. Esaminai la situazione. Le gambe erano scoperte. Un punto per colpire. Gli tirai un calcio al fianco ma lui mi prese il piede e mi tirò per terra. Mi si mise sopra mettendo le gambe vicino ai miei fianchi per intrappolarmi. Sapevo cosa voleva fare. Voleva colpirmi alla faccia fino a farmi perdere i sensi. Misi le braccia in alto per fermare i colpi e pensai ad una strategia migliore. Non potevo perdere. non potevo dare una tale soddisfazione ad Eric...

Mi accorsi che Theo aveva fatto un errore... Non si era preoccupato di fermarmi le gambe. Lo presi a ginocchiate nella schiena e la sua presa sui fianchi si rallentò e lo spinsi indietro. Mi rialzai e gli diedi un calcio nello stomaco e poi uno sulla faccia facendogli perdere conoscenza.

Avevo vinto...

-Quattro, porta Theo in infermeria- ordinò Eric.

Il prossimo incontro era tra Tom e Will. Dopo poco tempo Will perse. Dopo fu il turno di Leila e una certa Sally. Leila stava prendendo molti colpi e avevo paura che si facesse davvero male...

Leila era a terra che si contorceva dal dolore causatole dai calci che prendeva. Non potevo più guardare una cosa del genere e non fare nulla. Feci appello a tutto il coraggio e andai da Eric

- Eric, basta. Non vedi che non può più combattere? ferma l'incontro- gli dissi

- cosa hai detto ?!- chiese Eric. Sembrava molto arrabbiato per quella richiesta.

- non vedi che non può più sopportare altri colpi? - ripetei ma lui fece finta di non sentirmi.

- Eric, ti prego- supplicai ,ma lui invece di interrompere l'incontro di Leila si mise a ridere. Stava prendendo gioco di me. Non ci vidi più dalla rabbia e gli diedi uno schiaffo. Si mise una mano dove l'avevo colpito. Il lato del viso era diventato tutto rosso. Ci fu un silenzio inquietante e anche Sally smise di colpire Leila ...

- scusa io non...- fui interrotta da un pugno dritto in faccia... Poi la voce di Eric echeggiò in tutta la sala

- venite tutti con me- mi prese per il polso e lo strinse talmente forte da farmi sussultare

Andammo al baratro. Quel posto mi dava i brividi...

-scavalca la ringhiera e resta appesa per dieci minuti . Se ci riuscirai perdonerò il tuo affronto nei miei confronti ... se non ce la farai o morirai o sarai fuori e vivrai da esclusa -

Cosa?!! Eric era impazzito?!!

- scavalca la ringhiera... Ora!- ripeté Eric.

Ormai non potevo tirarmi in dietro...

- va bene- risposi e oltrepassai la ringhiera.