Capitolo 39

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Era tutto buio e un calore piacevole mi avvolgeva e mi faceva sentire protetta da tutto e da tutti.
Poi,però, questo calore scomparì e provai la fastidiosa sensazione del freddo sulla pelle.
Aprii gli occhi ancora stanchi e trovai l'altra parte del letto, che aveva occupato Eric, vuota.
Gemetti e mi misi le mani in faccia per la consapevolezza che era un nuovo giorno con un nuovo allenamento insopportabile.
I miei pensieri furono interrotti dal rumore dell'acqua che scorreva dalla doccia del bagno e capii che fine aveva fatto Eric.
Mi alzai e presi dall'armadio una maglietta e degli shorts neri; mi vestii e, dopo essermi messa le scarpe, mi guardai allo specchio.
Leggere occhiaie, capelli troppo lunghi per i miei gusti, un livido su una guancia e un taglio sull'altra .... Perfetto.
La porta del bagnò si aprì e ne uscì un Eric bagnato con solo i boxer.
- ben svegliata- mi disse prendendo dal solito zaino che si era portato il giorno prima, una canottiera nera e scollata che andò a coprirgli gli addominali
- anche a te- gli risposi e mi diressi verso di lui mentre prendeva un gilet nero. Gli presi l'indumento dalle mani e glielo infilai mentre lui sorrideva maliziosamente.
- grazie- disse quando finii di sistemarlo e dopo mi baciò prendendomi le mani.
- perchè ieri Quattro ti ha accompagnata qui?- parlò lui stringendomi un po' di più i polsi senza, però, farmi male.
- abbiamo fatto una passeggiata - dissi distogliendo lo sguardo e notando la sua mascella contrarsi.
- sai che mi da fastidio quando stai con lui- disse lasciandomi una scia di baci per il collo.
- è mio amico- gli dissi accarezzandogli la guancia mentre mi baciava.
- un amico appiccicoso- rispose lui facendomi sorridere.
- smettila di fare la parte del fidanzato geloso- gli risposi allontanandomi da lui per finire di prepararmi.
- ma io sono un fidanzato geloso.- disse lui sorridendomi tranquillamente senza rabbia.
Io risi leggermente e aprii la porta d'ingresso.
- ti va di fare la colazione fidanzato geloso?- lui mi raggiunse e, dopo avermi dato un bacio sulla fronte, mi sorrise.
- non me lo faccio ripetere due volte- Eric mi fece l'occhiolino e insieme ci incamminammo verso la mensa.
Arrivati dentro, prendemmo due strade diverse: lui verso un tavolo di destra, dove c'erano dei ragazzi mai visti , che non mi trasmettevano niente di buono ma che però lui sembrava conoscere da molto tempo, e io verso un un tavolo a sinistra, dove trovai Quattro in compagnia di altre persone.
- buongiorno - disse Quattro sorridendomi. Come risposta gli diedi una leggera pacca sulla spalla e mi sedetti vicino a lui.
Mi guardai intorno e osservai il via vai di gente vestita di nera che mi circondava e, in fondo alla sala, trovai Sebastian che mangiava i cereali nel latte.
A quella visione sorrisi e poi i nostri occhi si incontrarono e io,con un leggero cenno del capo, lo salutai.
Lui mi salutò nello stesso modo.
Poi il mio sguardo si posò sul tavolo di Eric.
Su una cosa ero assolutamente certa: quella gente con cui si era seduto non mi piaceva per niente.
Erano tutte persone che mi ricordavano i bulli della mia vecchia scuola. Tatuaggi su tutto il corpo, tanti che i ragazzi erano senza maglietta ma comunque non si vedeva la pelle, ragazze quasi senza vestiti, tutti ridevano a squarciagola come maleducati.
Li avevo visti in giro ma avevo sempre preferito cambiare strada , non per paura ma perchè non ero una di quelle persone che aveva voglia di litigare... Come faceva Eric a stare con quelli?
- Annie- la voce di Quattro mi distrasse dai miei ragionamenti e mi girai verso il mio ex allenatore.
- dimmi- gli risposi incominciando a mangiare la mia colazione.
- questi sono Zeke , Uriah e Shauna , dei miei amici -
Due ragazzi e una ragazza in mezzo a loro vestiti di nero mi sorrisero amichevolmente
- hey bimba- disse il più basso dei due ragazzi facendomi l'occhiolino.
- oh smettila Zeke - disse invece la ragazza spintonando l'amico e ridendo.
- io sono Shauna,piacere - parlò lei tendendomi la mano con le unghie dipinte di nero.
- piacere mio - dissi stringendole la mano.
- io invece sono Uriah- si intromise il ragazzo più alto tendendomi anche lui la mano. Io la strinsi e lui, inaspettatamente, mi fece il baciamano, facendomi arrossire leggermente.
-bene, dopo queste presentazioni eccezionali..- disse Shauna dando una pacca sulla schiena ai due ragazzi - ti va una caccia alla bandiera stasera?- mi disse facendo una grande sorriso.
Io, non sapendo cosa rispondere, guardai Quattro e i nostri occhi si incontrarono parlandosi tra di loro.
- io ci sono- disse rivoltosi a me a bassa voce
- chi altro è dei nostri ? - chiesi al gruppo, mentre addentavo una fetta di pane con la marmellata.
- a parte noi- disse Zeke facendo un gesto per intendere se stesso, Quattro , me , Uriah e Shauna. - Josh ha invitato la sua fidanzata Leila e i suoi amici Will e ...- il ragazzo si fermò pensieroso non ricordandosi il nome della seconda persona.
- Sil?- chiesi io speranzosa di poter stare con tutti i miei amici.
- ecco, brava!- disse lui dando un colpo al tavolo.
- aggiungiamo mia sorella - disse Shauna facendo un conto sulle dita. - si, basta. Non dimentico nessuno-
Per me peró i nomi non erano finiti.
Guardai in giro, prima verso dove si trovava Sebastian che continuava a mangiare senza la compagnia di nessuno, poi nella direzione di Eric che rideva con i suoi amici di cui non sapevo l'esistenza.
- allora? Dai che ci manca giusto una persona se no siamo dispari - mi disse Uriah facendomi una sottospecie di faccia da cucciolo.
Io osservai di nuovo il mio ragazzo che si trovava lontano da me.
Una ragazza con un pantaloncino molto corto e una canottiera con uno scollo a V toccava il braccio di Eric mentre rideva e che gli stava fin troppo vicino per i miei gusti, mostrandogli la scollatura. Strinsi i pugni.
Shauna , che aveva capito cosa stavo guardando , sbuffò.
- anche con Eric ci prova quella, quanto la odio- disse stringendo i denti.
- perchè la odi?- chiesi facendo finta di disinteressarmi ad Eric
- è una Troia che se la fa con tutti , anche con quello che era il mio ragazzo...-
Io mi girai di nuovo verso i due nell'altro tavolo.
Eric rideva mentre lei lo abbracciava con troppo ... Veramente troppo affetto.
- comunque- disse Quattro - vieni?- io non lo guardai nemmeno e presi una decisione.
-vengo solo se ci sono anche Eric e Sebastian.- dicendo questo, mi alzai con il bicchiere di succo d'arancia in mano e andai dalla parte della sala dove c'era il tavolo di Eric.
Quando arrivai lì mi fermai e osservai quelli che si trovavano nel tavolo più da vicino.
- guarda chi c'è? Che bella bimba che sei! Vuoi una caramella?- mi disse un ragazzo che non indossava la maglietta e che aveva il corpo coperto dai tatuaggi fino sulla testa dove, al posto dei capelli c'erano solo ed esclusivamente ....tatuaggi.
Tutti quelli che si trovavano nel tavolo risero , a parte Eric che mi osservava con un espressione interrogativa.
Senza rispondere, feci cadere sulla testa della ragazza che stava troppo vicino ad Eric il succo di frutta.
- ma sei matta?! - mi chiese lei urlando e alzandosi.
- mhm un po' - risposi sorridendo.
Dietro di me sentii la risata di Shauna e degli altri ragazzi.
- non so chi tu sia , ma dichiarati finita-
- ah si?- le risposi sempre sorridendo e non facendo capire che in realtà ero un po' preoccupata.
Lei, invece di rispondere , tentò di colpirmi ma io, con facilità, scansai il colpo.
Come risposta le feci una linguaccia, facendo scoppiare a ridere tutti quanti.
Tentò di colpirmi altre volte ma ero troppo veloce e poi, dopo un ultimo pugno scansato, le feci lo sgambetto , facendola cadere a faccia in giù.
La mensa scoppiò di nuovo a ridere e allora, alcuni ragazzi del tavolo della ragazza, per aiutare l'amica, si alzarono,molto probabilmente per picchiarmi ma Eric fu più veloce di loro.
- ora basta!- urlò mettendosi tra me e i ragazzi.
- non hai visto cosa ha fatto?!- disse il ragazzo di prima indicando la sua amica che ora era di nuovo in piedi
- non la può passare liscia!-
Eric gli si avvicinò e gli ringhiò contro.
- tu prova a toccarla e vedi cosa ti succede-
Poi mi prese il polso e mi trascinò fuori la mensa. Mentre uscivo sentii qualcuno urlare il mio nome seguito da applausi e urla gioiose.
- si può sapere cosa ti è saltato in mente ?!- disse Eric guardandomi negli occhi e parlando con tono arrabbiato.
- senti- gli dissi con tono altrettanto infastidito.- quello che è mio, è mio. Punto.-
Ci guardammo negli occhi per lunghi secondi finchè non mi sorrise.
- gelosa?- chiese
- no , possessiva .- lui rise e mi mise un braccio intorno alla vita per attirarmi a se.
- mi piace questo tuo lato da leonessa - mi baciò la fronte continuando a sorridere e insieme andammo nella sala di formazione.
Lì trovai un bersaglio e un fucile.
Urlai di felicità e battei la mani come una bambina al pensiero di poter sparare di nuovo.
Eric rise e mi guardò mentre andavo a prendere il fucile.
- posso?- chiesi sorridendo con gli occhi che brillavano.
- prego - disse lui facendo un gesto con la mano.
- mi devi ancora dire cosa sbagliavo durante l'iniziazione- dissi osservandolo.
- ti distrai troppo - Risi al pensiero di quello che mi aveva detto mesi prima.
Rimasi a sparare per tutta la mattina, con Eric che mi guardava e che a volte mi faceva notare piccoli sbagli.
All'ora di pranzo lo aiutai a mettere a posto prima di andare a mangiare.
- comunque questa sera c'è una caccia alla bandiera -
Lui si fermò mentre mi dava le spalle .
- e quindi?- chiese voltandosi verso di me.
- e quindi partecipiamo- dissi sorridendo - così questa volta vinciamo-
Lui sorrise ma guardò per terra
- Annie, non penso di essere il benvenuto in questa cosa...-
- lo sei per me - dissi interrompendolo.
Lui mi guardò e mi sorrise dolcemente
- Annie...-
- non voglio sentire altro- lo interruppi di nuovo. - noi andremo e ci divertiremo. Possiamo anche fare finta di esserci solo tu ed io. Chi se ne importa degli altri-
Lui guardò il fucile che aveva in mano e che stava sistemando.
- dai- dissi avvicinandomi e baciandogli il naso e ridendo dopo aver visto la sua faccia per quel gesto.
- ti prego- continuai.
Lui ci pensò per un po' e poi sospirò.
- sei insopportabile , ne sei consapevole?- io risi e andai via felice di aver ottenuto la risposta che volevo.
Dopo un pranzo veloce in compagnia di me stessa, andai nella sala di formazione.
Appena entrai sentii il rumore di un applauso e, quando alzai lo sguardo, vidi Sebastian con il suo solito sorriso malizioso, i capelli tirati in dietro, il torso nuovo.
- bello spettacolo quello di oggi. Veramente divertente.-
Io gli sorrisi e feci un inchino provocando la sua risata.
Il pomeriggio lo passai a picchiare il sacco mentre Sebastian, steso per terra , mi continuava a fissare.
Al termine della lezione, quando stava per andare via, lo bloccai.
- perchè non combattiamo più?- gli chiesi osservandolo.
Lui si bloccò.
- cosa, vuoi di nuovo essere picchiata?-
- no, era solo una domanda- lui si voltò ma non mi guardò preferendo osservare le sue nocche.
- perchè non mi va in questi giorni- rispose con un tono vago.
Stava di nuovo per andarsene quando lo richiamai di nuovo.
- cosa vuoi ora?- mi chiese con un pizzico di rabbia nella voce.
- stasera c'è una caccia alla bandiera. Mi farebbe piacere che partecipassi anche tu -
Senza aspettare una risposta andai via lasciandolo da solo.



--------------- nota dell'autore -------------
Salve a tutti!
Voglio scusarmi per le mie lunghe assenze e prometto di cercare di aggiornare più spesso.
Spero che comunque questo capitolo vi piaccia e, se potete, votate e commentate! :)

sono coraggiosa e intelligente... sono divergente (divergent love story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora