Capitolo 22

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Era il giorno della prova finale. Ero rimasta sveglia tutta la notte per la troppa ansia.

Avevo le mani sudate e continuavo a togliermi le pellicine da vicino le dita.

L'avrei fatto?

Ci sarei riuscita?

È se avessi fatto un tempo da schifo e non fossi riuscita a finire l'iniziazione?

No, ci sarei riuscita. Avrei superato le mie paure. Ci sarei riuscita. Ci dovevo riuscire.

- Annie- chiamò Max.

C'erano tutti i leader intrepidi e questo non aiutava...

Come sempre ero l'ultima.

Entrai nella stanza e incontrai Quattro.

- sai come funziona- mi disse ed io annuii

- cerca di non farti scoprire- mi disse quando mi iniettò il liquido nel collo poi mi ritrovai in una stanza buia. Da sola.

Arrivò la prima paura: i ragni.

Mi salirono addosso con quelle schifose zampette. Cercai di non pensarci e feci calmare il respiro.

Tutto scomparve, poi mi trovai nella mensa... Non doveva essere così, ora avrei dovuto avere paura della solitudine... Ma non ci fu quella paura. Ma mi trovai con le mani e piedi legati. Due uomini neri mi si avvicinarono e mi presero in braccio. Io mi contorcevo ripetutamente ma loro non mi lasciavano.

Arrivammo nel baratro. Mi ci buttarono dentro e tutto ridivenne buio.

Ero in un parco.

Sentii qualcosa stritolarmi la gola. Non riuscivo a farmi togliere questa sensazione. Come una corda che mi stringesse al collo...

Non tentai più di oppormi... E tutto fu buio.

Poi mi ritrovai nel dormitorio degli iniziati.

Mi apparve davanti Sil

- che schifo che mi fai. Sei veramente insopportabile. Come ho potuto essere tua amica.-

Arrivò anche Will

- sono d'accordo con te Sil. - Poi si rivolse a me - L'unica cosa a cui sei servita è stato quando ci hai fatto mettere insieme. Poi completamente inutile-

Le lacrime mi arrivarono agli occhi ma io non le feci scendere. Incominciai a correre oltre i miei finti amici e uscii dal dormitorio.

Apparve Josh insieme a Leila.

- che sorellina stupida che sei. Sei stata la mia disgrazia. Avrei preferito non vederti mai nascere. -

Poi Leila incominciò a ridere

Corsi oltre. Vidi Quattro ridermi in faccia e urlarmi contro.

- stupida, credevi veramente che potessi mai essere tuo amico?-

Corsi più che potei senza una meta. Continuai a trattenere le lacrime...

Arrivai nella mensa

Vidi Eric insieme ad un'altra ragazza...

Lui la baciava, la accarezzava, le sussurrava parole dolci... Quando mi vide fece un ghigno malefico e poi si voltò verso la ragazza. Io uscì dalla mensa e fu ancora tutto buio.

Ero in una stanza bianca. Di fronte a me c'erano Josh, Eric, mia mamma e mio padre.

Una pistola era puntata alla mia testa.

- fallo- disse la persona che mi puntava la pistola alla testa mettendomi in mano un'altra pistola.

-non posso- sussurrai

- fallo- ripeté la persona.

- non posso - dissi più forte.

- conterò fino a dieci. Uno...-

Feci passare i dieci secondi.

BANGGG

Mi ritrovai nella sala delle simulazioni. Avevo finito. L'avevo fatto.

- complimenti- disse Eric entrando dalla porta insieme a Josh e a Quattro

- sei stata grande sorellina- mi sussurrò mio fratello all'orecchio.

- puoi andare- mi disse Quattro sorridendo e poi uscii dalla porta.

Non volevo andarmene però... Volevo parlare con Eric. Volevo che mi confortasse...

Avevo appena smesso di formulare quel pensiero quando vidi uscire dalla porta proprio Eric. Mi sorrise e mi corse incontro. Ci abbracciammo forte.

Poi lui mi prese il polso e mi portò nel suo appartamento. Mi spinse sul divano facendomi scappare un urletto. Poi mi baciò appassionatamente. Dopo mi diede piccoli bacetti sul collo arrivando alla clavicola. Il suo sguardo si posò sul mio polso.

- tatuaggio nuovo?- chiese avvolgendomi in un abbraccio facendo mettere la mia schiena sul suo petto.

- si... Ma non è completo- dissi guardando la mia "A"

- cosa ci manca?- disse lui accarezzandomi una guancia

- un "+" e un iniziale molto importante...- dissi.

Eric mi fece girare mettendomi sul suo petto a pancia sotto e avvolgendomi con le su braccia muscolose.

Mi baciò ancora.

- lo sai che ti amo vero?- mi chiese mettendo il viso nell'incavo del mio collo

- si- dissi

- che non ti lascerò mai- continuò lui baciandomi la clavicola.

- si- risposi ridendo un po' . Ma non era una risata perchè mi stavo divertendo o perchè mi stava facendo il solletico... Era una risata per cercare di trattenere le lacrime che stavano per scendere... Erano lacrime di gioia

- e che sarai sempre mia?- disse guardandomi negli occhi.

Io lo guardai e gli accarezzai la guancia. Una lacrima mi scese sulle guance.

- non puoi far così- gli dissi tra le lacrime. - io mi commuovo- dissi ridendo. Lui mi sorrise e mi diede una bacio sul naso.

- andiamo- mi prese in braccio e mi portò nella camera da letto.

- riposa. E pensa che domani tutti sapranno che ti amo-

- ti amo anche io Eric- poi mi addormentai tra le sue braccia.

sono coraggiosa e intelligente... sono divergente (divergent love story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora