Capitolo 48

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-io e Josh ci siamo rimessi insieme!- aveva annunciato Leila il giorno dopo.

Era felicissima.

Gli occhi sprizzavano gioia, le guance leggermente arrossate, il sorriso che andava da una parte all'altra del viso.

Era raggiante.

-sono felicissima per voi!- avevo esclamato abbracciandola di slancio.

Lei aveva ricambiato l'abbraccio stringendomi più forte. A noi, poi, si aggiunsero Will e Sil, anche loro presenti alla rivelazione nel corridoio che portava alla sala di formazione.

Dovevo andare ad allenarmi con Sebastian ma prima che potessi anche solo toccare la porta d'ingresso per la sala ero stata braccata da Leila che, prendendomi per i polsi e accompagnata da Will e Sil, aveva detto di avere una bellissima notizia.

-per tutto il pane dei pacifici, perché non sono stato invitato all'abbraccio di gruppo?! Mischia!- così Sebastian si lanciò su di noi facendoci quasi cadere tutti l'uno sull'altro.

-ehi! - urlai ridendo mentre il capofazione mi schiacciava tra se e la mia amica.

-rispetto per i superiori,principessa- disse lui ghignando e dandomi un bacio sulla tempia per farsi, per così dire, perdonare.

Alla fine dell'abbraccio Leila, Will e Sil andarono via ed io e Sebastian entrammo nella sala di formazione per l'allenamento.

Combattemmo per molto tempo ma questa volta, diversamente dagli altri giorni, riuscii ad atterrarlo.

-sei migliorata!- disse lui sorridendomi

-tutto grazie al mio formidabile maestro-

-modestamente sono stato bravo- lo aiutai a rialzarsi e insieme andammo a bere un po' d'acqua dalle bottigliette che avevamo lasciato lontano dal tappeto per il combattimento.

-comunque non ti montare troppo la testa, ci sono andato leggero con te-

-dicono tutti così- il mio amico ghignò.

-Annie- disse lui.

dimmi -

-ti ricordi le tre regole che ti ho detto per vincere un incontro?- mi domandò. Ora non scherzava più. Era serio. In quel momento non era il mio amico Sebastian ma il mio maestro, come quando combattevamo insieme.

-certo -

-ripetimele. Una per una.-

-primo : in ogni pugno che si dà all'avversario ci vuole convinzione e voglia di metterlo al tappeto, nessuna esitazione.

Secondo: durante il combattimento la mente deve essere vuota da ogni pensiero che non sia la vittoria, nessuna preoccupazione della sconfitta o in qualsiasi altra cosa e, soprattutto nessuna distrazione.

Terzo: non sottovalutare mai l'avversario perché se no il combattimento è già perso.-

-Perfetto. Vedi di ricordare queste tre regole sempre, in qualunque combattimento che farai anche se passeranno molti anni, non importa. Ricorda sempre quello che ti ho insegnato. - io annuii e poi, inaspettatamente, lui mi abbracciò .

-Sebastian...- cercai di dire ma lui mi fermò sussurrandomi uno "shh" nell'orecchio e poi mi baciò la guancia dolcemente.

Rimanemmo abbracciati per un po', le sue braccia intorno al mio busto, la mia testa appoggiata al suo petto.

Quando ci lasciammo, era ora di pranzo e, insieme, come se non fosse successo nulla, ci dirigemmo nella mensa.

Appena entrai, notai Josh e Leila in un tavolo infondo alla stanza, lontani dal resto della fazione.

sono coraggiosa e intelligente... sono divergente (divergent love story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora