Capitolo 16

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- Annie, Annie svegliati- una voce mi chiamò. Aprii gli occhi e vidi Will che mi guardava.
- dobbiamo andare a fare colazione e poi vedere la classifica, su muoviti- mi disse spingendomi giù dal letto e facendomi sbattere per terra
- grazie per la delicatezza- dissi infastidita.
Mi vestii e uscii insieme a lui, Sil, Tom e Leila.
- Annie vieni a sedere con me - mi disse mio fratello appena entrai nella mensa. Guardai verso Leila e Sil. Non potevo lasciarle ancora da sole...
- perchè non vieni tu da noi?- gli chiesi facendolo sorprendere.
- ehm... Non lo so- in quel momento entrò Quattro che andò vicino a Josh.
Si consultarono e poi vennero a sedersi vicino a noi.
- non abituartici però- disse sedendosi vicino a Leila che arrossì di colpo.
Le porte si aprirono ed entrò Eric che venne a sedersi vicino a me mormorando un leggero "giorno".
Oggi era il nostro giorno libero e quindi mangiammo con calma. Mentre mangiavo sentii una mano cercare la mia. Guardai verso di Eric e i nostri occhi si incontrarono. Ci sorridemmo e ci tenemmo la mano senza farlo notare a nessuno.
- è l'ora di andare Eric- disse Quattro ad un certo punto.
- va bene.- si alzò e poi andarono via.
Anche Josh decise di andare via poco dopo e alla fine noi iniziati andammo nel dormitorio dove dovevano stare le classifiche.
Io, Leila e Sil fummo le ultime ad arrivare e ci fiondammo sulla lavagna con i nomi.
1) Annie
2) Theo
3) Will
4) Leila
5) Sil
6) Sally
7) Mara
8) Seth
9) Tom
I miei occhi continuarono a guardare la lavagna ... Prima... Ero la prima!!
Chissà se Josh lo sapeva già o se glielo dovessi dire io... Sarebbe stato fiero di me!
Mi voltai e guardai Eric che mi fissava. I miei occhi si persero nei suoi e potevo pensare solo a quanto gli volessi bene...
- secondo ? Secondo?! Non è possibile , non ci credo. E tutto per colpa tua piccola erudita...- Theo mi saltò addosso prendendomi per la gola e sbattendomi a terra.
Sentii poi la pressione delle sue mani lasciarmi e due braccia sollevarmi per mettermi a sedere.
- non ti permettere di toccarla di nuovo capito!? - Quattro aveva preso Theo per il colletto e lo colpì con un pugno. Mi guardai dietro per vedere il volto di Eric.
- stai bene?- mi chiese continuando a tenermi nelle sue braccia.
- si, sto bene- dissi facendo un lieve sorriso.
- Quattro, calmati- urlò Eric.
Quattro venne subito vicino a me.
- sei sicura di stare bene?- mi chiese con occhi preoccupati
- sto bene, sul serio- mi alzai da terra e mi tolsi un po' di polvere dai pantaloni.
- che non si ripetano cosa di questo genere. Non solo verso Annie ma anche verso gli altri- urlò Eric verso il resto di noi.
Sil e Leila mi si avvicinarono e mi abbracciarono.
- congratulazioni per la classifica comunque- mi dissero.
- anche a voi-
Andammo da Tom e lo salutammo dato che Eric gli aveva detto che aveva un'ora per prendere la sua roba e andare via.
La mattinata comunque passò abbastanza in fretta mentre passeggiavamo e festeggiavamo le nostre posizioni nella classifica. A pranzo non trovai né Josh né Eric né Quattro...
Volevo vedere Eric.
Chiedergli se la notte prima era uno scherzo, se provava dei sentimenti per me oppure se era un errore...
Speravo con tutto il cuore di avere presto quelle risposte anche se mie terrorizzavano, perchè passai tutto il pomeriggio a pensare a lui...
Stavo andando senza una meta per i corridoi della fazione quando delle braccia mi avvolsero da dietro.
- ciao- disse Eric baciandomi sulla guancia. Un sorriso apparve sulle mie labbra
- ciao- dissi timidamente.
- ti va di passare un po' di tempo con me?- mi chiese spingendomi più vicino.
- mhmm... Non lo so- dissi scherzosamente.
- andiamo - si lamentò baciandomi il collo.
- va bene... Che programmi hai ?- chiesi voltandomi a guardarlo
- vieni con me- mi prese la mano e insieme corremmo dentro un corridoio. Ci fermammo davanti una porta che lui aprì con una chiave.
Appena avemmo varcato la porta Eric mi spinse delicatamente ma molto velocemente verso il muro e incominciò a baciarmi prima su tutto il collo, poi sotto la mascella arrivando alle labbra. Non volevo che si fermasse, ma dovevo sapere la verità.
Se ero solo un gioco o voleva fare sul serio.
-Eric... Eric aspetta- dissi allontanandolo un po'.
Lui mi rivolse uno sguardo pieno di stupore.
- cosa c'è che non va?- mi chiese sorridendo e accarezzandomi la guancia. Io mi appoggiai sulla sua mano.
- c'è una cosa... Una cosa che mi sta preoccupando da tutto il giorno...- gli dissi.
Non volevo porgli quella domanda.
E se avesse detto che ovviamente non voleva avere un rapporto serio con me? È se mi avesse riso in faccia? Al solo pensiero gli occhi mi divennero lucidi. Per non farglieli vedere abbassai lo sguardo ma non fui così veloce...
- Annie... Dimmi- disse con aria preoccupata
- è solo che... Volevo chiederti... Se per te io ero solo un... Un gioco oppure...- non potei finire la frase perchè fui interrotta dalle sue labbra che si posarono sulle mie.
- Annie... Io ... Io ti amo- mi disse dopo il bacio mettendo la sua fronte sulla mia. Per Eric quella frase era difficile da dire e me ne rendevo conto. Non era il tipo da far capire le sue emozioni...
- sul serio ?- gli dissi sorridendo e non riuscendo più a trattenere una lacrima.
- ovvio- disse lui asciugandomi la lacrima dalla guancia.
Mise le mani sulle mie gambe e mi sollevò e io avvolsi le braccia dietro al suo collo.
Mi portò In un'altra stanza dove c'era un letto e ci sistemammo lì.
Rimanemmo abbracciati per un lungo tempo restando solo a parlare e a darci baci.
Dopo molto tempo fu ora di cena.
- hai fame?- mi chiese lui
- un po' -
- allora vieni con me- si alzò e mi prese la mano accompagnandomi nella stanza principale che comprendeva sia il soggiorno che la cucina.
Prese qualcosa dal frigo che mise nel forno e si mise ad aspettare guardandomi.
Io gli sorrisi e poi mi girai intorno per osservare la sua casa. La prima cosa che mi colpì fu una piccola libreria. Con uno scatto mi ci avvicinai per esaminarla. C'erano molti libri interessanti. Ne presi uno e incominciai a sfogliarlo.
- ti piace ?- mi chiese Eric avvolgendomi con le sue braccia e baciandomi la guancia
- è interessante- lui fece una piccola risata e andò a togliere la roba dal forno.
Mangiammo una pizza e delle fette di torta al cioccolato della mensa che Eric aveva per un privilegio da capo degli intrepidi . Mangiammo sul suo divano, sfogliando il libro che avevo preso dalla sua libreria.
Dopo che finimmo la cena rimanemmo ancora abbracciati sul divano a leggere e a farci le coccole. Erano le undici quando mi scappò uno sbadiglio.
Eric allora mi prese il libro dalle mani, fece una piccola orecchietta come segnalibro e lo mise su un tavolino lì vicino.
- ma...- stavo cercando di contestare, ma lui mi aveva già presa in braccio e portata di nuovo nella stanza da letto. Ci stendemmo vicini, io tra le sue braccia e lui con il mio viso nell'incavo del collo.
- dormi. Domani sarà una lunga giornata- mi sussurrò all'orecchio.
Chiusi gli occhi e mi addormentai.

sono coraggiosa e intelligente... sono divergente (divergent love story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora