Era il giorno delle visite. Mi alzai presto, mi vestii in fretta e furia e andai fuori dal dormitorio senza una meta precisa.Non volevo ancora andare a fare colazione anche perchè erano solo le sei.
Continuai a camminare per qualche ora.
Svoltai in un ennesimo corridoio e ad un certo punto mi sentii delle mani sugli occhi che mi impedivano di vedere.
- chi sono?- chiese la persona misteriosa.
- Mhmm- feci finta di pensare anche se avevo capito benissimo con chi stavo parlando.
- dai, non spezzarmi il cuore- si lamentò la persona.
- Quattro, toglimi le mani dagli occhi!- gli urlai.
- va bene- mi girò e mi mise le mani sulla vita
- cosa ci fai qui così presto?-
- non riuscivo a dormire-
- è perché oggi è il giorno delle visite?- mi chiese guardandomi negli occhi.
Annuii .
Mi abbracciò ed io ricambiai l'abbraccio.
- ti capisco. Anche io ci sono passato - mi disse quando mi sciolsi dall'abbraccio
- non eri un intrepido nato?-
- no- mi disse tristemente. Non volevo obbligarlo a dirmi a quale fazione apparteneva quindi non tornai sull'argomento.
- ora penso che andrò a mangiare qualcosa-
- vengo con te-
Entrammo nella mensa. C'erano pochi posti occupati questa volta...
- ho visto dei miei amici vuoi conoscerli?- mi chiese Quattro. Ma i miei occhi erano occupati a guardare una persona che sedeva da sola a mangiare. I suoi occhi incontrarono i miei e mi sorrise
- preferisco di no, grazie- andai via prima che Quattro potesse dire qualcosa e mi sedetti sulla sedia vicino alla persona che avevo visto
- ciao- gli dissi sorridendogli. I suoi occhi mi guardavano ancora e mi scrutavano con un pizzico di malizia. Come sempre.
- ciao - mi disse Eric - giorno importante-
- già-
- i tuoi verranno. Sono venuti per Josh-
- davvero?-
- si, li ho conosciuti... I miei non vennero- distolse lo sguardo da me e incominciò a guardare il piatto che aveva davanti con tristezza e un po' di rabbia
Mi avvicinai e misi la mano sulla sua. Lui in un primo momento restò a guardare le nostre mani una sopra l'altra, poi prese la mia e la strinse dolcemente.
Mangiammo silenziosamente tenendoci le mani e parlando solo con gli sguardi.
- è ora- mi disse quando finimmo di mangiare.
Feci un respiro profondo e mi alzai insieme a lui.
Andammo a prendere tutti gli altri iniziati e poi finimmo in una folla tremenda. C'erano genitori che piangevano altri che ridevano, fratelli, sorelle e anche persone che non centravano completamente niente e volevano vedere solo le reazioni degli iniziati.
In tutta quella folla vidi delle figure vestite in blu che sorridevano.
Mamma e papà.
Corsi verso di loro e li abbracciai.
- Annie - disse mio padre
- come stai?-
- io sto benissimo, voi?-
- tutto...- mio padre si fermò per guardare qualcuno dietro di me. Mi girai e vidi mio fratello. Venne vicino a noi e abbracciò i nostri genitori.
Parlammo per molto tempo come facevamo quando vivevamo sotto lo stesso tetto.
- è l'ora di andarcene- disse ad un certo punto mio padre a mia madre.
Ci diedero un bacio sulla fronte
- torneremo l'anno prossimo... Promesso-
- promesso - dicemmo in coro io e mio fratello. Poi andarono via.
- mi sono mancate le riunioni di famiglia - disse Josh
- già- dissi io
Rimanemmo insieme per a lungo.
Solo io e mio fratello.
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sono coraggiosa e intelligente... sono divergente (divergent love story)
FanfictionAnnie è un erudita. Si trasferisce negli intrepidi perché è stanca di non avere avventura nella sua vita. Cosa farà quando suo fratello , che si era trasferito negli intrepidi prima di lei, le presenterà due persone che lotteranno per il suo amore?