Capitolo 14

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Era il giorno delle visite. Mi alzai presto, mi vestii in fretta e furia e andai fuori dal dormitorio senza una meta precisa.Non volevo ancora andare a fare colazione anche perchè erano solo le sei.

Continuai a camminare per qualche ora.

Svoltai in un ennesimo corridoio e ad un certo punto mi sentii delle mani sugli occhi che mi impedivano di vedere.

- chi sono?- chiese la persona misteriosa.

- Mhmm- feci finta di pensare anche se avevo capito benissimo con chi stavo parlando.

- dai, non spezzarmi il cuore- si lamentò la persona.

- Quattro, toglimi le mani dagli occhi!- gli urlai.

- va bene- mi girò e mi mise le mani sulla vita

- cosa ci fai qui così presto?-

- non riuscivo a dormire-

- è perché oggi è il giorno delle visite?- mi chiese guardandomi negli occhi.

Annuii .

Mi abbracciò ed io ricambiai l'abbraccio.

- ti capisco. Anche io ci sono passato - mi disse quando mi sciolsi dall'abbraccio

- non eri un intrepido nato?-

- no- mi disse tristemente. Non volevo obbligarlo a dirmi a quale fazione apparteneva quindi non tornai sull'argomento.

- ora penso che andrò a mangiare qualcosa-

- vengo con te-

Entrammo nella mensa. C'erano pochi posti occupati questa volta...

- ho visto dei miei amici vuoi conoscerli?- mi chiese Quattro. Ma i miei occhi erano occupati a guardare una persona che sedeva da sola a mangiare. I suoi occhi incontrarono i miei e mi sorrise

- preferisco di no, grazie- andai via prima che Quattro potesse dire qualcosa e mi sedetti sulla sedia vicino alla persona che avevo visto

- ciao- gli dissi sorridendogli. I suoi occhi mi guardavano ancora e mi scrutavano con un pizzico di malizia. Come sempre.

- ciao - mi disse Eric - giorno importante-

- già-

- i tuoi verranno. Sono venuti per Josh-

- davvero?-

- si, li ho conosciuti... I miei non vennero- distolse lo sguardo da me e incominciò a guardare il piatto che aveva davanti con tristezza e un po' di rabbia

Mi avvicinai e misi la mano sulla sua. Lui in un primo momento restò a guardare le nostre mani una sopra l'altra, poi prese la mia e la strinse dolcemente.

Mangiammo silenziosamente tenendoci le mani e parlando solo con gli sguardi.

- è ora- mi disse quando finimmo di mangiare.

Feci un respiro profondo e mi alzai insieme a lui.

Andammo a prendere tutti gli altri iniziati e poi finimmo in una folla tremenda. C'erano genitori che piangevano altri che ridevano, fratelli, sorelle e anche persone che non centravano completamente niente e volevano vedere solo le reazioni degli iniziati.

In tutta quella folla vidi delle figure vestite in blu che sorridevano.

Mamma e papà.

Corsi verso di loro e li abbracciai.

- Annie - disse mio padre

- come stai?-

- io sto benissimo, voi?-

- tutto...- mio padre si fermò per guardare qualcuno dietro di me. Mi girai e vidi mio fratello. Venne vicino a noi e abbracciò i nostri genitori.

Parlammo per molto tempo come facevamo quando vivevamo sotto lo stesso tetto.

- è l'ora di andarcene- disse ad un certo punto mio padre a mia madre.

Ci diedero un bacio sulla fronte

- torneremo l'anno prossimo... Promesso-

- promesso - dicemmo in coro io e mio fratello. Poi andarono via.

- mi sono mancate le riunioni di famiglia - disse Josh

- già- dissi io

Rimanemmo insieme per a lungo.

Solo io e mio fratello.

sono coraggiosa e intelligente... sono divergente (divergent love story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora