Capitolo 3

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Non ci credo... L'avevo fatto.... Avevo lasciato la mia fazione... Un piccolo sorriso mi salì sul volto ma era quasi impercettibile. Guardai i miei genitori. Sorridevano. Erano felici che avessi scelto quello che volevo io. Ero sicura che mi sarebbero venuti a trovare il giorno delle visite. Mi avviai verso il gruppo di ragazzi della mia nuova fazione. Della mia nuova famiglia. Non ero l'unica ad aver lasciato gli eruditi. C'erano anche altri due ragazzi e una ragazza però non sapevo i loro nomi. Dopo la cerimonia tutti i gruppi delle fazioni andarono fuori dalla sala. Andammo verso le scale invece di andare verso gli ascensori. Era strano ma non faci domande. Solo quando sentii delle urla capii perchè avevamo deciso di prendere le scale. Tutti gli intrepidi correvano urlando felici.
- dobbiamo correre anche noi ?- Chiese un candido
- certo- risposi e corsi insieme a tutti gli altri allontanandomi dagli altri iniziati delle altre fazioni.
Mi sentivo libera. Libera e felice di non sentire più i rimproveri per essermi messa a correre dicendomi che quella non era una cosa intelligente. Ero libera, felice e coraggiosa.
Arrivammo vicino ai treni. Sapevo benissimo cosa dovevamo fare. Dovevamo saltare. Un brivido di terrore mi percorse la schiena. Potevo farcela? Potevo saltare e non morire o diventare un' esclusa?
Si, potevo farcela.
Corsi più veloce che potevo e quando arrivai abbastanza vicina saltai e mi aggrappai ad una maniglia del treno.
Ero ancora viva. Entrai completamente dentro al vagone e quando mi voltai per guardarmi indietro vidi la ragazza abnegante che correva per entrare nel Mio stesso vagone. Aveva anche lei scelto di essere un intrepida?! Vidi la ragazza che saltava e si aggrappava alla stessa maniglia a cui mi ero aggrappata io solo pochi secondi prima, ma stava per ricadere indietro perchè aveva perso la presa. Le corsi vicino e le presi la mano tirandola dentro il vagone.
- grazie - mi disse
- dovresti stare più attenta, non ci sarò sempre io a proteggerti- dissi scherzosamente. Mi sorrise e io le ricambiai il sorriso.
- come ti chiami ? - le chiesi
- Silay , tu?-
-Annie-
- bel nome-
- grazie , anche il tuo è... Bello-
Andai verso la parete e mi sedetti
- cosa fai? - mi chiese Silay
- evito di cadere. E ti consiglio di fare lo stesso date le tue capacità di restare con i piedi per terra- si accovaccio vicino a me.
Restammo in silenzio sedute per dieci minuti poi Silay ruppe il silenzio
- dove credi che vivano gli intrepidi?-
-non lo so.... Però penso che lo scopriremo presto-
Una ragazza si avvicinò a noi
-posso sedermi anche io?-
- ovviamente- le risposi
-come ti chiami?- le chiese Silay
-Leila - rispose la ragazza
- noi siamo Silay ed Annie- disse Silay sorridendo alla ragazza.
- candida- dissi dopo averla osservata attentamente.
- erudita- rispose lei
- abnegante !- disse Silay. Tutte noi incominciammo a ridere poi il treno incominciò a rallentare.
- penso che siamo arrivati- annunciai incominciando ad alzarmi. Guardai fuori dal treno e vidi un tetto di un palazzo e tutti gli intrepidi che incominciavano a saltarci sopra. Dovevamo saltare da un treno ad un tetto?!! Presi una leggera rincorsa e poi saltai verso il tetto. Furono cinque secondi e poi sentii il terreno sotto le ginocchia. Dalla mia bocca uscì un leggero sospiro di sollievo. Avevo fatto anche questo senza rompermi le ossa. Era un buon risultato. Mi ero appena messa in piedi quando sentii le urla di due ragazze dietro di me. Silay e Leila. Sentii un peso sulla schiena e una forza mi fece cadere di nuovo sul cemento duro e pieno di piccole pietre. Mi erano cadute addosso.
- lo sai che sei comoda Annie?- disse Leila mentre si alzava dalla mia schiena.
- concordo- disse Silay imitando Leila e lasciandomi da sola per terra. Le due rimasero a guardarmi con un sorriso divertito sul volto. Misi le braccia in avanti e loro mi tirarono su.
-la prossima volta , guardate dove cadete. -
Un uomo in piedi sul cornicione del tetto incominciò a parlare.
- ascoltatemi! io sono Max. Se siete arrivati qui siete stati fortunati ma ora dovrete dimostrare di essere coraggiosi... Lì giù ci sono altri intrepidi che vi aspettano ma per raggiungerli.... Dovrete saltare-
- c'è acqua sotto? - chiese un ex candido.
- forse- rispose Max.
Dovevamo saltare. Usando la logica sotto c'era qualcosa che ci avrebbe fatto vivere. Doveva esserci. - allora... Chi vuole andare per primo?-
Senza pensarci due volte mi feci avanti.
Perchè non sto mai ferma?!
- prima le donne - disse Max ghignando malignamente .
Misi i piedi sul cornicione e guardai sotto. Riuscivo a vedere solo buio
- aspetta!!- mi voltai. Era Silay. Salì sul cornicione vicino a me.
- forse in due è meno spaventoso.... Almeno per me- le sorrisi rassicurandola e lei ricambiò il sorriso. Le presi la mano.
- al tre- le dissi
- uno.... Due.... Tre- e saltammo.

sono coraggiosa e intelligente... sono divergente (divergent love story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora