Capitolo 15

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dopo cena non volevo andare a dormire.

Avevo bisogno di trovare qualcosa da fare per distrarmi e rilassarmi. Andai nella sala di formazione verso il tavolo con i coltelli. Ne presi tre e incominciai a lasciarli. Non riuscivo a spiegarmi perchè mi piacesse tirare i coltelli, ma per me era molto rilassante e mi distrai talmente che non mi accorsi che nella stanza non ero più sola...

- che ci fai qui?- disse una voce.

Saltai per lo spavento e un coltello mi cadette di mano.

- Eric - urlai. - non puoi fare così . Mi hai fatto spaventare-

Lui mi sorrise.

- non hai risposto alla mia domanda-

- tirare coltelli mi aiuta a rilassarmi- gli risposi colpendo il centro del bersaglio. Rimase per qualche minuto a guardarmi poi prese tre coltelli e incominciò a tirarli verso il bersaglio.

Rimanemmo per ore insieme. Questa volta parlammo molto di più degli altri giorni in cui molto spesso rimanevamo in un silenzio senza imbarazzo.

- allora... Cosa provi per Quattro- mi chiese ad un certo punto lui. La domanda mi sbalordì così tanto che lanciai il coltello talmente male da non colpire neanche il bersaglio. Il coltello cadde e fece un rumore sordo che rimbombò in tutta la sala.

-in che senso ?-

- ti piace?- ci pensai un po'.

- siamo amici.- ripresi a tirare i miei coltelli.

Per un tempo indeterminato rimanemmo zitti.

- che ore sono?- chiesi per rompere il silenzio

- ehm... Manca poco a mezzanotte- rispose dopo aver guardato l'orologio che portava al polso.

- direi che sarebbe il caso di mettere a posto- dissi ridendo.

Lui aveva già finito i suoi tre coltelli e a me ne rimaneva ancora uno in mano.

- facciamo insieme l'ultimo tiro della serata?- mi chiese indicando il mio coltello.

- come si fa a fare un tiro in due?- chiesi incuriosita. Lui mi sorrise e mi si avvicinò.

- mettiti in posizione- mi ordinò. Io feci come aveva detto.

Eric mi si mise dietro e mi avvolse con un braccio avvicinando i nostri corpi.

Prese poi con l'altra mano il mio polso che teneva il coltello. Tra di noi non c'era neanche un millimetro di distanza. Potevo sentire il suo calore e il suo respiro sul collo.

- pronta?- mi sussurrò all'orecchio. Feci di si con la testa.

- allora chiudi gli occhi- feci come mi aveva detto e restai a sentire i battiti del mio cuore che stava andando a mille.

Sentii la sua mano muovere la mia.

Sentii la mia mano vuota e il suono del coltello che andava a segno.

Aprii gli occhi. Centro.

Sorrisi e guardai Eric. I suoi occhi incontrarono i miei. Mi persi nei loro colori bellissimi.

- ti ricordi che dovevo dirti una cosa? Prima di essere interrotti da Josh? Poco tempo fa?- io annuii leggermente. Lui mi sorrise.

Poi senza dire più niente mise le sue labbra sulle mie. Io ricambiai il bacio.

Le sue braccia mi avvolsero e io gli misi le mani dietro al collo. Tutte e due ci spingevamo sempre più vicini anche se sapevamo che era impossibile. Ogni secondo che passava il bacio diventava sempre più appassionato e tutte e due volevamo che non finisse mai.

Dopo vari minuti dovemmo allontanare le labbra per prendere aria. Le sue braccia continuavano ad avvolgermi e a farmi stare vicino a lui. Eric mi mise una mano sul viso e mi accarezzò la guancia con il pollice.

- non sai da quanto tempo volevo farlo-

Poi riprendemmo a baciarci. Sentii la sua mano che mi accarezzava la schiena e poi alzarmi solo di qualche centimetro la maglietta e accarezzarmi il fianco. Io incominciai a ridere e gli tolsi la mano.

- che c'è?- mi chiese sorridendomi e accarezzandomi di nuovo nello stesso punto.

- smettila- dissi non potendo smettere di ridere.

- penso che qualcuno qui soffri il solletico vero?-

Mi fece di nuovo il solletico e io cercai di allontanarmi ma lui mi trattenne nelle sue braccia. Mi girai tra le braccia di Eric ridendo per le sue mani che mi facevano il solletico.

-basta, basta- dissi tra le risate.

Alla fine io cercavo di fermarlo dandogli la schiena ma continuavo a ridere. Ad un certo punto Eric mi riavvolse tra le braccia e mi spinse verso il suo torace. Incominciò

a baciarmi il collo leggermente.

Poi sentimmo un rumore e ci allontanammo.

Entrò Quattro.

- che ci fate qui?- chiese

- non vedi? Ci divertivamo- disse Eric indicando i bersagli con i coltelli.

- non ti preoccupare, ora mettiamo a posto...- dissi ma fui interrotta da Quattro

- tu vai a riposare. Io ed Eric mettiamo a posto-

Dissi un piccolo "notte" e andai a dormire sperando di sognare Eric.

sono coraggiosa e intelligente... sono divergente (divergent love story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora