Capitolo 29

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Mi risvegliai nell'infermeria.

All'inizio non ricordavo molto di quello che era successo ma poi mi tornò alla mente la conversazione tra Josh ed Eric, il loro combattimento e il pugno che era arrivato per essermi messa in mezzo.

Che mal di testa però...

Mi guardai intorno.

La stanza era molto grande e tutta dipinta di nero con decine di letti tutti vuoti.

- come sta?- sentii una voce chiedere fuori alla porta del l'infermeria

- non è niente di grave. Ha preso solo una brutta botta in testa cadendo e un labbro spaccato. Non ti preoccupare Eric , si sveglierà presto-

Eric? Che ci faceva lì? Perchè si preoccupava di me?

La porta si aprì ed il medico entrò nella stanza avvicinandosi al mio letto.

- Annie, sei sveglia. C'è una persona che ti vuole vedere-

- è Eric?- chiesi piano.

- si, posso farlo entrare?-

Ci pensai qualche secondo prima di acconsentire con un accenno della testa. Il medico mi sorrise leggermente e poi andò via dalla stanza.

Passarono solo pochi minuti e poi vidi la figura alta e muscolosa di Eric entrare nella stanza piena di letti vuoti del l'infermeria.

-Annie-lui mi sorrise ma io non lo guardai in faccia e voltai la testa dall'altro lato.

- cosa vuoi Eric ? Dovresti andare dalla tua fidanzata -

Vidi il suo viso contrarsi in una smorfia di dolore per quella frase . Mi spezzava il cuore fargli del male, ma lui aveva distrutto in mille pezzi il mio cuore e adesso non potevo avere pietà...

- Annie... Io... Ho bisogno di parlarti di questo . Ti prego ascoltami...-

-è cosa mi vorresti dire? Io non ti ho mai amata mi dispiace di averti usata ma per me eri solo un gioco? Uno sfizio che volevo togliermi?!- la mia voce era diventata più forte ma non si era rotta come mi ero aspettata. Volevo non vederlo, volevo scappare via dai suoi occhi e rannicchiarmi per terra versando le lacrime che mi rimanevano negli occhi....

Ma non potevo farlo. Non potevo tirarmi indietro e dimostrarmi debole.

Ero un intrepida. Ero coraggiosa.

- Annie ti prego ascoltami... Tutto quello che ti ho detto era... Era una bugia...-

- si una bugia era che mi amavi, ho capito non sono una stupida.-

- no, non volevo dire che quella era una bugia. Il fatto che eri uno scherzo , un gioco, era tutta una bugia. Temevo di farti del male e allora ho pensato di cercare di allontanarmi da te, ma non ci riesco . Non ci sono riuscito e non ci riuscirò mai perchè ti amo con tutto il cuore e voglio che tu mi capisca. Voglio che ritorniamo insieme,perchè senza di te non riesco a stare e questo mese è stata una tortura ... Ti prego.. -

Rimasi vari minuti scioccata dalla sua rivelazione.

Come poteva essere la verità?

Io lo avevo visto baciarsi felicemente con un'altra ragazza , avevo visto i suoi occhi pieni di disprezzo mentre mi diceva che non mi amava e non lo avrebbe fatto mai...

-non ti credo , Eric . Voglio che tu vada via da questa stanza. Ora-

Eric sbiancò, la sua bocca si aprì leggermente e sgranò gli occhi.

No, non gli credevo. Non pensavo che mi amasse.

- Annie, ti prego ... Ascoltami...-

- non voglio ascoltarti . Se pensi che adesso sia in vena di stupidi scherzi, hai pensato male. E adesso ti chiedo di andare via. -

- Annie, non è uno scherzo...-

- allora cosa sarebbe? La tua ragazza ti ha lasciato? La tua prediletta ? Cosa? Una scommessa sul fatto che mi avresti riconquistato?

Ti darò una notizia Eric: ho capito il mio errore di essermi fidata di te , di essermi innamorata di te. Ma io non faccio due volte lo stesso sbaglio. Vai via.-

- Annie ... Ti prego...-

- VAI VIA!!! - quell'ultima frase l'avevo urlata per la rabbia, il dolore, il rimorso e la delusione.

Il volto di Eric divenne più sofferente come se qualcuno gli avesse dato una coltellata ma io girai il viso dall'altra parte.

- Annie, ti scongiuro di ascoltarmi...- ma fu interrotto dalla porta che si apriva e dai passi di una persona.

- non hai sentito Eric? Ha detto di andartene-

Voltai la testa per vedere Quattro con le braccia incrociate e con gli occhi di fuoco.

- vattene Eric- ripetè Quattro

Eric mi guardò con occhi supplici.

Io voltai la testa dall'altra parte trattenendo le lacrime.

- va bene, vado via- sentii Eric alzarsi dalla sedia e andare verso la porta. Poi Quattro si sedette sulla sedia che prima occupava Eric e mi guardò con occhi felici.

- ciao, come stai?- disse con voce dolce, ma non gli risposi subito.

Ero troppo occupata a guardare Eric mentre varcava la soglia della porta.

Si voltò un ultima volta prima di andare via e giurai di vedere i suoi occhi tra il verde e l'azzurro diventare lucidi.

Poi chiuse la porta alle sue spalle.

----------- nota dell'autore-------------

Vi prego di scusarmi per questa assenza , ma sono stata impegnatissima. Lo so di aver detto che avrei aggiornato il 25 luglio ma non avevo contato che il giorno dopo sarebbe stato il mio onomastico e che dopo pochi giorni sarei partita per Londra. Mi dispiace ancora tantissimo. Spero di riuscire ad aggiornare il prima possibile e spero ancora di più che questo capitolo vi sia piaciuto.

Vi ringrazio per i commenti positivi. Non sapete la felicità che mi date. Mi fate sentire orgogliosa della mia storia e per questo vi ringrazio tantissimo :)

Ciaooooo

sono coraggiosa e intelligente... sono divergente (divergent love story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora