Capitolo 40

8.7K 60 0
                                    

Davide arrivò giusto in tempo per uscire a cena, sua moglie e suo figlio erano gia pronti per uscire.... lui ovviamnete no. La camminata con Valentina era stat ppipacevole, avevano parlato e il tempo era ovolato via senza accorgersene. Lei gli aveva confidato di avere appena rotto con il suo fidanzato dopo una storia di dieci anni, lui le aveva confidato di essere sposato e di avere un figlio, aveva pero mentito dicendo che la storia era solida, non aveva minimamente accennato a Barbara e a tutto il resto, in fondo era un'estranea.

Alla fine della chiacchierata lei gli aveva lasciato il suo numero di cellulare dicendo "Questa sera sarò fino a tardi  al Venus Bar con delle amiche, se ti annoi chiamami " poi lo aveva paciato sulal guancia e se n'era andata.

Ora quel bel momento lo stava pagando con l'incazzatura di sua moglie che gli stava facendo pagare il suo ritardo menntre lui cercava di prepararsi piu in fretta possibile "Che palle " ma questo pensiero lo tenne per se.

La cena fu piacevole, sua moglie Debora si era subito calmata all'arrivo al locale. Dopo la cena camminarono per un po fino a quando loro figlio non inizio ad accusare i primi segni di stanchezza. Rincasarono verso le undici e andarono a dormire. Davide non riusciva a prendere sono, l'orologio segnava l'una di notte. Sua moglie dormiva profondamente. Lui si alzo, guardò fuori dalla finestra e vide la luna specchiarsi nel mare. Alcuni ragazzi passarono correndo e ridendo sulla spiaggia.  Gli tornarono in mente le parole di Valentina e il suo invito. Davide guardo il cellulare e le mando un messaggio, ma senza speranza vista l'ora. "Ci sei ancora?"

La risposta fu immediata "Ti aspetto davavati al Venus"

Davide si vesti e  usci di casa senza far rumore come un ladro.

Il Venus era uno dei bar piu in voga, davanti alla porta di ingresso un buttafuori selezionava chi poteva entrare oppure no. C'era una coda mostruosa per entrare. Davide si guardo in giro per vedere se riusciva a scorgere la ragazza. Non la vide. Passarono i minuti, Davide guardo il cellulare, magari la ragazza ci aveva ripensato. Nulla.

"Ciao " Valentina gli comparve dal nulla. Si era cambiata dal loro ultimo incontro. Era truccata, le labbra con soltanto del lucidalalbbra rispecchiavano la luce del suo sorriso. Si era messa un vesto colorato che le stava benissimo, il seno prosperoso e le sue forme abbondanti stavano perfettamente in quell'abito. Aveva messo una scarpa con il tacco che la slanciava facendola sembrare piu snella. Ma non c'e n'era bisogno a Davide piaceva nella sua totalita come persona.

"Allora ti piaccio"chiese la ragazza, come se si fosse messa cosi colo per lui.

"Si sei bella"

"Prima ti ho visto passare con tua moglie e tuo figlio, bella donna"

"Si, beh pure tu lo sei"

"Grazie sei gentile, ma non penso neppure lontanamente di vincere nel confronto"

"Beh diciamo che siete diversamente belle" era sincero. La ragazza per quando lontano dai suoi standard gli piaceva. 

"Direi che di entrare non se ne parla" Davide cambio discorso.

"Se vuoi io sono in lista, ti faccio entrare. Oppure ti offro un caffe da me"

"Perche il tuo caffe è piu buono " Davide scherzò.

"Vedrai" rispose la ragzza prendendolo per mano.

L'appartamento della ragazza era molto colorato, le pareti erano di tinta arancione e l'arrredamento era di tipo etnico. L'appartamento era piccolo ma molto bello, sulla parete centrale c'era un letto futon. 

"Ti piace il futon?" evidentemente la ragazza si accorse che Davide lo stava fissando.

"Beh in realtà no, non mi sa di comodo"

"Magari poi te lo lascio provare" la ragazza gli fece l'occhiolino " vado a fare il caffè " e si girò andando verso la cucina che stava su di una delle pareti dell'open space.

Davide la guardava da dietro, il vestito da dietro lasciava poco all'immaginazione, le forme della ragazza erano ben in evidenza. Decisamente non aveva il fisico atletico della moglie, ma quelle forme prosperose e visivamente sode lo stavano attirando. Si avvicino. Appoggio dolcemente la sua mano sul fianco della ragazza. Lei gliela prese e la mise sul suo seno. Era morbido, grande e caldo. Davide non aveva mai avuto una ragazza con simili forme.

La ragzza si volto e lo fisso negli occhi. 

"Mai avuto una ragazza con un seno cosi immagino" sembrava avergli letto nel pensiero


"No, si vede?"

"Si, sei dolce nel tocco, per tua informazione è una quinta" la ragazzza abbozzo un sorriso. Poi mise delicataemte la sua mano tra le gambe di Davide. Ne fu compiaciuto setendolo gia eccitato "Vieni" disse, portandolo verso il letto.

Lo fece distendere e inizio a spogliarsi.

Sotto il vestito la ragazza nascondeva un perizoma color carne quasi impercettibile e un reggiseno a balconcino che ne evidenziava ancora di piu le prosperita.

Davide era vistosamente eccitato.

La ragazza si tolse il reggiseno e si avvicino a Davide togliendogli i pantaloni e i boxer.

Prese in mano il suo sesso e inizio ad accarezzarlo dolcemente. Mise il sesso tutrgido del ragazza tra ii suoi seni e inizio delicatamente a massaggiarlo e a baciarlo.

Davide era in estasi. Chiuse gli occhi per godersi il momento. 

Valentina prese il pene in bocca e inizio a succhiarlo. Poi si sedette sopra a Davide che la penetrò.

La ragazza si muovevav con dolcezza, DAvide seguiva il movimento fissando l'oscillazione dei seni della ragazza davanti a lui. La ragazza lo cavalcava, sempre piu forte spingendo la penetrazione sempre piu in profondita. Davide vide che il riflesso della ragazza sullo specchio aaccanto al letto. Nella mente si focalizzo il desiderio  di vederla sua. La prese, le fece coricare a pancia in giu e inziizio a penetrarla  di dietro. La ragazza non disse nulla, si fece dominare in silenzio. DAvide si guardava penetrarla riflesso nella specchio eccitato dallo sguardo di lei che a occhi chiusi assaporava eccitata il momento. 

I due corpi caldi si muovevano all'unisono in perfetta sincronia e in perfetta sincronia fu l'apice di quella loro eccitazione.

Si distesero uno accanto all'altro. Lei lo guardo, lui fece lo stesso guardando quelle forme cosi piacevoli bagnate di sudore. 

"Ora ti va il caffè?" chiese lei

"Solo se poi mi da ancora il dolcetto" rispose Davide voglioso ancora di quel corpo.

DesireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora