Capitolo 5

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Barbara stava soddisfando la sua parte più repressa era da tempo che non aveva una simile esperienza, con il poco tempo a disposizione con sua moglie Debora la passione era limitata e quasi istantanea, quasi da una toccata e fuga, la colpa non era di nessuno, forse solo del tempo , così limitato che è riuscito a raffreddare quella loro passione.

Con Barbara era tutto nuovo tutto cosi dirompente e giovane. Gli sembreva di essere tornato a liceo quando aveva avuto delle esperienze veloci ma intense durante delle feste in quelche zone meno frequentata.

Lei era li in quel momento e teneva in bocca tutta la sua passione. Davide pensava solo a chi sarebbe potuto entrare in quell'ufficio , anche in grande capo, visto che era il suo, ma la cosa lo eccitava ancora di più.

Lei prese dalla sua borsetta un profilattico lo infilò nel membro duro massaggiandolo dolcemente e poi vi si sedette sopra, con leggerezza, con dolcezza, quasi volesse accarezzarlo. Davide trovava la cosa irresistibile, cercava di smorzare il suo respiro che si faceva sempre più intenso a ogni volta che la ragazza proseguiva ciclicamente quel suo movimento cosi dolce. Il suo sesso si stava ingrossando sempre piu, sentiva tutto il suo sangue irrorare quella parte così magnificamente stimolata. Allungo le sue mani sul seno di lei, sui suoi capezzoli turgidi. La ragazza inizio ad ansimare, sempre più quasi fossero da soli non facendo attenzione alla presenza di altre persone. Barbarà si alzo appoggiò le sue braccia sulla scrivania mise in giu la sua testa e i capelli le nancosero il viso dai lineamenti perfetti.

"Prendimi da dietro" disse .... e come fosse un ordine Davide si alzò e con tutta la sua foga penetrò la ragazza più e più volte incitato dalle sue grida di piacere, smorzate ma comunque stimolanti.

Poi lei gridò ansimando per un'ultima volta e si apoggò alla scrivania domata e soddisfatta.

I due si rivestirono, Davide ora era tornato lucido e si rese conto che per quanto avessero tentato di smorzare le loro grida comunque qualcuno avrebbe dovuto entrare.

"E' insonorizzata"

"Cosa?"

"L'ufficio, lui odia ii rumori quando ha insonorizzato comprltamente l'ufficio, ora vado. Grazie" lei andò via con la sua splendida eleganza. Poi gi girò, lo guardò.

"Hai del rossetto sul collo, ciao a dopo"

Davide si pulì il collo con un fazzoletto e lo annusò. Aveva l'odore della ragazza.

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