Capitolo 39

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Debora era in doccia a rigenerarsi dopo l'incontro focoso con il marito. Davide era sul terrazzo e guardava rilassato il mare. Era rilassato, non sapeva grazie a sua moglie o grazie al rumore delle onde. Comunque una cosa era certa, lo stato di rilassamento in cui si trovava.

Con la coda dell'occhio vide il suo cellulare lampeggiare. 

"Ah si il messaggio" pensò, dirigendosi verso il dispositivo.

Il display indicava un messaggio in arrivo da numero sconosciuto.

"Boh, la solita pubblicità automatica" penso , ma quando lo lesse il suo senso di rilassatezza svani lasciando spazio a un senso di inquietudine e uan moltitudin di domande.... chi gli aveva mandato quel messagigo, cosa significava.

Due mani gli cinsero i fianchi, Davide si girò di scatto. Era Debora.

"Tutto bene " la moglie ormai conosceva bene Davide e riusciva a accorgersi con uno sguardo quando era inquieto.

"Si, si ok, sono solo stanco"

"Si forse non dovevo costirngerti a ..." 

"No, anzi mi ha fatto piacere" la interruppe lui "Vado acammunare un po per schiarirmi le idee, se non ti dispiace"

"No vai pure, io intanto mi preparo per questa sera"

Davide si congedo dalla moglie, ma non dai pensieri che lo turbavano.

Davide si mise a camminare sulla spiaggia, il mare gli  bagnava i piedi, ma i suoi pensieri lo turbavano cosi tanto che non se ne accorgeva.

Guardava a terra, camminava senza meta. Sbattè contro qualcosa che cadde a terra. Era una ragazza.

"Scusa" non l'aveva vista. "Spero non si sia fatta male " 

Davide si aspettava gia una razione furibonda da parte della ragazza. Al contrario questa si alzo e sorridendo disse "Nessun problema"

Davide la aiuto ad alzarsi. La ragazza non era la solita ragazza da cui era attratto, era piuttosto abbondante, non era grassa ma decisamente soda, ma pure molto duiversa dalle donne che era solito frequentare. Ma quel visso e quel sorriso avevano un qualcosa di gentile, di caloroso, di inaspettato e piacevole.

"Piaere Davide"

"Ciao io sono Valentina, dove stavi andando cosi di fretta?"

"Pensavo a una cosa"

"Se vuoi possiamo camminare assimee mentre pensi" disse gentilmente la ragazza. 

"Grazie"  e i  due iniziarono a parlare e a camminare senza meta.

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