Capitolo 8

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Davide uscì dal caffè, la ragazza era svanita quasi nel nulla, quella piacevole pausa caffè lo aveva decisamente rigenerato. 

"Allegri?" Qualcuno con voce decisamene roca lo stava chimando. Si voltò, una persona in vestito eleganete ma di fattura deciamente dozzinale lo stava chiamando, ma chi era quella persona?

"Chi lo vuole sapere?"

"Sono l'ispettore Caroli"

""E come la posso aiutare"

"Conosce la signorina " il poliziotto guardò il suo taccuino e riprese "la signorina Adelmi Giorgia"

"No"

Il poliziotto gli porse una foto, una ragazza sorridente, di circa venticinque anni, guardava verso la camera a Davide dette l'impressione di una persona piena di vita. "Mmm, no mi dispiace una ragazza così carina me la ricorderei"

Il poliziotto estranne un'altra foto, questa volta la ragazza era riversa a terra con caviglie e polsi legati assieme in un lago di sangue. La cosa fece parecchio impressione ad Allegri che scansò la testa con un riflesso incondizionato.

"Ora la riconosce" il poliziotto imbeccò ancora Davide, come fosse certo del legame tra i due.

 "Non so chi sia veramente, mi dispiace per quello che le è successo, manon l'ho mai vista in vita mia, perchè mi continua a chiedere di questa ragazza?"

"Perchè controllando i suoi tabulati telefonici risulta che avete parlato esattamente ieri"

"La ragazza al telefono" pensò Davide. 

"Si, ho ricevuto una telefonata da questa ragazza, ma non mi ha detto come si chiamava ne che cosa volesse da me"

"In realtà ci sono altri elementi che non combaciano"

Il telefono di Davide squillò, era Ambrosi.

"E' importante, è il suo avvocato?"

"No è il mio capo, dovrei rispondere, se non ha altre accuse infondate da farmi "

"No, per ora no, ma ci risentiremo, non lasci la città per un pò" il poliziotto proseguì per la sua starda lasciando in Allegri una spiacevole sensazione.

"Pronto?" rispose timidamente ma la linea cadde quasi istantaneamente. Davide provò a richiamare ma una voce registrata di una signorina avvisava che il destinatario non era al momento raggiungibile.

Allegri si trascinò in ufficio con qeul tarno nella testa. Chiese ad Amanda la segretaria di Ambrosi se sapeva nulla della telefonata ma questa gli rispose che il capo quel giorno sarebbe stato assente per motivi personali e quindi irraggiungibile. 

"Strano, avrà sbagliato numero" questa fu l'unica spiegazione logica.

Doveve iniziare il suo primo incarico, il progetto per la Daney motors. Progetto già inizato prima di lui, ma gestito male a quanto sembrava, lui doveva riconquistare il cliente che era stato un po messo da parte.

Aprì il suo pc per accedere ai file del progetto. La chat aziendale segnava che aveva un nuovo messaggio. "Come va?" era Barbara. 

Aveva bisogno di un po di svago prima di iniziare a immergersi nel lavoro.

"Non benissimo, ho avuto un incontro ravvicinato con un poliziotto che mi ha fatto delle strane domande su di una ragazza"

"Non mi hai mica già tradito? :) "

Adorava l'umorismo della ragazza. "No tranquilla era una ragazza che ha sbagliato numero, sembra le sia successo qualcosa di brutto"

"Non mi avevi detto della chiamata" 

Cavoli è vero non aeva avvisato Barbara. "Si è successo ieri sera, non te l'ho detto perchè era evidente che aveva sbagliato numero"

"Non mi stai mica nascondendo qualcosa, guarda che sono gelosa :))) "

"Si lo immagino"

"Guarda questa"

La chat iniziò a indicare che stava avvenendo il caricamento di un allegato. Una foto. Era una foto di Barbara in lingerie.

"Dove sei a casa?"

"Se mi trovi mi avrai .... :) kiss"

Davide era divertito da quella caccia al tesoro, la ragazza riusciva  proprio alleggerirgli la giornata. Fissò la foto , oltre alla indiscutibile bellezza della ragazza, l'unica cosa che si vedeva erano le piastrelle dietro alla donna. Le conosceva erano quelle del bagno del suo ufficio, nell'azienda alcuni uffici avevano il bagno privato e il suo era uno di quelli. Chiuse la porta del suo ufficio, apri il bagno, era vuoto. Strano , forse tutti i bagni erano strutturati alla stesso modo. Stava uscendo gli venne un dubbio. Si girò , guardò la doccia, era chiusa, apri la porta di vetro satinato. La ragazza era li , lo prese e lo trascinò dentro, apri la doccia. Davide si stava bagnando tutto , ma non era importante aveva sempre dei completi di ricambio in ufficio, ovviamente non per quella inaspettata e piacevole eventualità. La ragazza inziò a spogliarlo, lui mise le mani sul sedere perfetto della ragazza, le sue natiche erano sode. Era rimasto solo in camicia e cravatta quando la ragazza mise la sua mano nei suoi boxer muovendola lentamente e piacevolmente.Lui iniziò a baciarla sul collo, in sincronia con il movimento della ragazza aumentando sempre più l'intensità dei baci. La ragazza fece dolcemente cadere il suo perizoma e si avvinghiò con le sue gambe alla vita di Davide prendendo dentro a se tutto il piacere di Davide. Ora iniziò a muoversi sempre più intensamente, la passione stava raggiungendo l'apice. Davide scivolò a terra con la ragazza sopra di lui, che continuava incessantemente il suo movimento pelvico senza sosta. Davide sentiva la testa pulsargli a causa del colpo a terra, ma il piacere procuratigli dalla ragazza lo quasi sedava, non sentiva altro. Il piacere arrivò al suo culmine, la ragazza si alzò. 

"Ma dove stai andando?"

"Me ne vado così la prossima volta avrai più voglia di me"

"In che senso" non capiva che casa aveva fatto.

"Così la prossima volta farai tu la prima mossa" la ragazza si vestì velocemente e uscì.

Davide la seguì, Barbara cercò di aprire la porta che però era chiusa. Davide la prese, la ragazza si era già vestita. Lui le alzò la gonna energicamente era senza mutandine, la spine e con forza contro la porta chiusa e la prese con tutta la sua passione.

"Si, finalmente" Barbara era entusista di quella passione prorompente nei suoi confronti. Ora erano pronti per passare al livello successivo.

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