Capitolo 74

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La ragazza si avvicinò a Davide. Poi si girò voltandosi verso il suo amico che le aveva appena fatto da spalla.. "Puoi andare" disse.

"Sicura?" rispose lui lanciando un' occhiataccia verso Davide. Davide fece un passo indietro ancora intimorito dalle avances ricevute poco prima.

Il ragazzo usci dalla stanza, Davide fissava la ragazza. Era bellissima. Era il primo momento in cui la guardava veramente bene. Era praticamente nuda tranne se non fosse stato per quel micro perizoma che copriva quel corpo fantastico.

La scarpa nera lucida con tacco vertiginoso affusolava ancora di più un corpo da copertina.

La ragazza si voltò e fisso Davide negli occhi. Davide si perse a guardare quel viso cosi dolce e quegli occhi stupendi blu che in alcune inclinazioni sembravano fossero viola.

I due si fissarono in silenzio.

Davide ruppe il silenzio "Sono qui ma non ne so il motivo, forse potresti dirmelo tu"

"Non è quello che mi aspettavo tu dicessi" rispose la ragazza.

Davide si ricordo della frase che doveva recitare "Sono qui solo per fare amicizia"

La ragazza lo guardò soddisfatta, poi disse "Se sei qui significa che Laura non c'è l'ha fatta"

"Si mi dispiace, vi conoscevate da tanto?"

"Eravamo colleghe dal tempo dell'accademia"

Davide rimase turbato, colleghe?

"Mi aspettavo dello stupore nei tuoi occhi" disse la ragazza ridendo. "Io sono qui come copertura, anche io faccio parte della squadra di cui sicuramente Laura ti ha perlato"

"Si diciamo che è riuscita a mandarmi un messaggio che mi diceva di venire da te,, ma senza specificarne il motivo"

"Il motivo è semplicemente che qualcuno vuole ucciderti, ma non sappiamo il perchè, ecco il motivo per cui Laura aveva fatto credere che stava investigando su di te. Era solo una copertura."

"Ma perchè io, io non ho fatto nulla"

"Lo sappiamo"

"Qualcuno ti ha seguito" continuò la ragazza.

"No, almeno penso di no, anche se nel palazzo dove ho trovato il messaggio di Laura che mi diceva di venire qui è arrivato qualcuno subito dopo, ma non so chi fosse perchè mi sono nascosto per precauzione."

"Hai fatto bene, speriamo che..." la frase della ragazza venne interrotta da degli spari nella porta accanto. Qualcuno stava sparando nel bar. La porta si aprì di scatto, il ragazzo che lo aveva accompagnato li entro trascinandosi tutto insanguinato.

Cadde in ginocchio "Scappate" furono le sue ultime parole prima di cadere a terra. Il suo sangue si stava espandendo sul pavimento. Davide guardava il liquido rosso e denso immobile, quasi pietrificato.

La ragazza lo strattonò "Andiamocene, non possiamo fare nulla per lui" disse fredda.

Violetta spostò una tenda dietro la quale c'era un passaggio. I due uscirono mentre gli spari continuavano a risuonare dietro di loro.




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