Capitolo 71

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Le porte dell'ascensore si chiusero dietro di Davide. 

Le luci si accesero. I neon fecero dei lenti flash fino a stabilizzarsi su una intensità di luce costante.

Davide rimise il badge in tasca, probabilmente gli sarebbe servito per uscire.

Davanti a se aveva un lungo corridoio. Iniziò a camminare verso la fine del corridoio dove intravedeva una porta. 

Si fermò davanti alla porta, cercò di sentire se dall'altra parte della porta ci fosse qualcuno. Nulla. Non sentiva alcun rumore, due potevano essere le cose, o non c'era realmente nessuno dall'altra parte della porta oppure la porta era molto spessa non lasciando passare alcun rumore con il rischio di venire sorpreso da chissà chi. Apri la porta cercando di non fare rumore. I cardini iniziarono a stridere Era spacciato. Apri la porta di scatto sperando di non venire preso alla sprovvista.

La luce della stanza si accese di colpo.

La stanza era spoglia. Solo una libreria con dei fascicoli e al centro della stanza una scrivania sulla quale c'erano dei monitor collegati a un pc. Tutto era apparentemente spento, anche se il brusio nella stanza indicava che il computer era acceso.

Si avvicinò alla postazione, mosse il mouse che stava sulla scrivania. Immediatamente i monitor si accesero. 

"Cazzo!" esclamò vedendo che sul monitor c'era una password.

Era forse arrivato al capolinea di quella ricerca... era tutto finito a causa di una stupida password.

Mise le mai in tasca, furioso. 

Sentì nella tasca la presenza del badge. "Mmmh!" pensò estraendo la carta. Iniziò ad analizzarla.

Apparentemente sembrava non esserci nulla. 

Il badge era completamente bianco tranne la striscia magnetica e una sequenza di numeri nel retro che non aveva notato:

01001100

01000001

01010101

01010010

01000001

Che cosa significavano quei numeri. 

Provò a inserirli sul terminale ma ognuno di loro dava password errata.

Poi prese il cellulare... avrebbe potuto cercarli su internet. 

"Cazzo!" esclamò accorgendosi che non c'era campo.


Iniziò a girare nella stanza in cerca di campo. Riuscì a trovare un punto in cui il cellulare gli dava una speranza di successo.

Mise la prima sequenza di numeri, tra le possibili soluzioni il dispositivo gli dava conversione binaria di caratteri.

Scoprì che la prima sequenza 01001100 corrispondeva alla lettera "L" .

Proseguì con la decodifica. Ottenne "LAURA"

Pensò alla ragazza e alla fine che aveva fatto. Forse era lei che gli aveva inviato quella carta ipotizzando una sua possibile morte.

Scrisse il nome della ragazza. Lo schermo cambio dando accesso a Davide a quelle che sembravano una serie di trasmissioni da alcune telecamere. Sopra alle trasmissioni c'era indicato il luogo dove erano situato. Due tra tutte lo colpirono, il suo appartamento e peggio ancora casa sua dalla quale vedeva proprio in quel momento sua moglie cucinare. 

Stentava a credere a quello che stava vedendo e ancora peggio non ne capiva il motivo.

Un suono indicò che era arrivata una mail. 

Davide la aprì. 

Guardo l'oggetto.

"Messaggio da Laura Basile".




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