Capitolo 38

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Un'ora dopo,ancora intontita dal suo sguardo,andai a ballare. Matt e i ragazzi hanno preferito restare al bar mentre io e Alessandro non potevamo perderci la schiuma sparata da quei enormi cannoni che tanto mi avevano attirata.

"Ti va qualcosa da bere?"

"No,ricordi? Questa sera non bevo" risi muovendomi al ritmo di una canzone spagnola.

"Ah,giusto. Dimenticavo" disse grattandosi la testa.

"E' lui vero?" chiese Ale guardando alle mie spalle,mi voltai sapendo già di chi stesse parlando.

"Si." Marco era al bar,stava parlando con Matt e questo sembrava essere molto arrabbiato.

"Chissà di che cosa stanno discutendo." riflettei ad alta voce.

"Beh,scoprilo. Va la sopra,no?" disse ed io lo guardai con gli occhi spalancati.

"Non guardarmi con quella faccia,sei tu che la rendi più difficile di quanto già non lo sia. Va la sopra e accertati che Matt stia bene." disse prendendomi per un polso prima di trascinarmi al tavolo.

"Alessandro,ti prego." lo implorai ma era ormai troppo tardi,l'avevo già a pochi centrimetri di distanza.

"Giada.." disse Matt tirando uno sguardo che,se avesse potuto,avrebbe incenerito Alessandro.

"Va tutto bene?" chiesi mandando giù un enormo groppo in gola.

"Si,va tutto bene." disse per poi restare in silenzio,così come tutti gli altri

Sentì Marco tossiere un paio di volte ed io,senza neanche rendermene conto,alzai lo sguardo su di lui.

Rimasi immobile,quasi impietrita dal contatto visivo.

"Ciao" sussurrò lui. Sussurrò così piano che lui stesso non capì di essere stato proprio lui a parlare.

"Hey" buttai un sospiro.

"Forse è meglio andare." disse Matt trasciandosi con se i ragazzi. Sofia,prima di andare via,mi diede una placca sulla spalla sussurrandomi un "puoi farcela".

"Come stai?" chiese non appena i ragazzi furono abbastanza distanti.

"Beh,sto bene." dissi sedendomi sul divanetto sentendo le gambe farsi sempre più molli.

"Sono contento." Disse sedendosi esattamente davanti a me.

"E tu? Come stai?"

"Bene" sospirò.

Non sta bene.

"Meglio per te" dissi.

L'aria si faceva più pesante secondo dopo secondo. La tensione era visibile ad occhio nudo.

"Quindi? Tu e Alessandro,giusto?" Disse rompendo il silenzio.

"Chi? Alessandro?" Chiesi non capendo.

"State insieme,no?" Chiese ed io scuotei la testa.

"Siamo amici. Non stiamo insieme." Dissi e lui sospirò sollevato.

"Tu e Marta state bene insieme." Dissi mordendomi l'interno della guancia.

"Non c'è bisogno che fai finta. Non stiamo per niente bene insieme." Disse lasciandomi senza parole.

"L'ho lasciata. Perché stare con qualcuno per la quale non provo niente?"

"Beh,hai lasciato me per lei. Evidentemente non era 'niente' come dici tu." Mi lasciai scappare e me ne pentii un attimo dopo averlo detto.

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