Capitolo 10

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Avevo ancora gli occhi chiusi ma riuscivo a sentire il leggero calore che mi procuravano i raggi di sole che entravano dalla finestra. Cercai di aprire gli occhi in modo da abituarmi alla luce del sole,quindi iniziai a strofinare le mani su di essi. Fino a qualche minuto fa sentivo il calore che mi procurava il corpo di Marco ma,adesso,non lo sentivo più. Mi voltai verso la sua parte per scoprire che lui non era accanto a me,ma quella parte di letto era ancora calda,segno che si era alzato da poco. Immaginai fosse andato dal cugino che,al posto mio,non aveva completamente dormito. Una volta tornato a casa non aveva fatto altro che entrare un cucina e iniziare ad aprire tutti i mobiletti presenti nella stanza,almeno credo visto il rumore che faceva.

Mi alzai dal letto e presi il mio telefono notando i messaggi infiniti che mi aveva mandato Sofia la sera prima,molti dei quali non avevano senso. Le risposi con un semplice:"Che è successo?". 

Ma,prima di spegnere il mio telefono, guardai l'ora,notando con gran stupore che era quasi mezzogiorno. Presi una felpa a caso dall'armadio di Marco i miei pantaloni della sera precedente e andai in bagno per darmi una sistemata.

Nel momento in cui mi misi davanti  lo specchio potei notare il mio viso visibilmente rilassato e solo in quel momento mi resi conto che,a differenza delle notti precedenti,non avevo fatto nessun tipo di incubo. E la cosa mi stupiva molto.

Feci scorrere l'acqua del lavandino aspettando che si raffreddasse poi misi le mani a coppa sotto il getto d'acqua e mi sciacquai il viso per circa tre volte. Per assicurarmi di svegliarmi del tutto. Mi tolsi la maglietta di Marco e mi misi la felpa che avevo preso.

Uscì dal bagno solo qualche secondo dopo aver sistemato i miei capelli in uno chignon disordinato. Posai la sua maglietta sulla sedia della scrivania e feci il letto.  Sembravo una donna delle pulizie ma quella mattina mi alzai piena di energie.

Una volta aver fatto il letto presi il mio telefono e scesi le scale.

Marco e Matt erano seduti sul divano e parlavano della sera precedente.

"Matt,che cos'hai combinato dopo che ci hai lasciati a casa?" chiese il mio migliore amico.

"Ti ricordi quel parco dove andavamo sempre quando eravamo piccoli?" chiese di rimando il cugino ricevendo un cenno affermativo da parte di Marco.

"Bene,sono andato lì. Nonostante fosse vuoto e buio ma mi serviva per cercare di schiarire le idee,poi ho iniziato a pensare a Sarah e a tutto quello che è successo dopo che ci siamo lasciati e sono entrato nel pallone. Mi sono sentito un idiota. Così sono andato al bar all'angolo e ho iniziato a bere,sono tornato a casa nel momento in cui mi resi conto che si stava facendo troppo tardi. Scusami se ho fatto tutto quel casino ieri notte." Continuò Matt passandosi una mano fra i capelli. Marco stava per aprire bocca ma venne blocato dal mio intervento. Non era giusto che io ascoltassi i loro discorsi.

"Buongiorno ragazzi,come state?" dissi uscendo dal mio nascondiglio per avvicinarmi a loro.

"Buongiorno bambina,alla buon ora. Stavo iniziando a pensare che non ti saresti più svegliata." disse Marco ridacchiando.

"Simpatico,davvero." dissi andandomi a sedere nella poltrona posta accanto al divano dove erano seduti loro.

"E tu,Matt?Come stai?" chiesi voltandomi verso quest'ultimo che sembrava scioccato nel vedermi lì. Non sapeva che avevo dormito con Marco quella notte? 

"Ancora un po' confuso per ieri sera. Tu? Hai dormito con Marco?" chiese indicando il cugino accanto a lui. Ricevendo un mio cenno affermativo iniziò a sorridere in modo strano.

"Perchè quel sorriso?" chiesi non capendo.

"Tu e lui.."lasciò la frase in sospeso ed io non potei non sbattermi una  mano in fronte.

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