Capitolo 22

882 44 28
                                    

Oggi è una di quelle sere strane. 

Parlo di quelle sere in cui non riesci a capire se stai bene o sei stai male,non riesci a capire il vero motivo per cui tu stia facendo quello che stai facendo.

Non riesci a capire chi sei.

Sai solo che sei in lacrime,sul tuo letto,con le braccia segnate da un battaglia persa e i singhiozzi che riempiono la stanza.

Non pensi a nessuno.

Solo a te stessa e a quanto tu possa essere sbagliata.

E ti senti una stupida. Ti senti stupida ad esserti innamorata del tuo migliore amico,ti senti stupida ed inutile.

Inutile come amica,come migliore amica,come sorella,come figlia.

Sono inutile.

Matt e Marco mi hanno appena lasciata a casa ed io mi sono subito buttata a letto,in lacrime.

È servito vederlo negli occhi mentre parlava della nuova ragazza di cui si è innamorato a farmi ammettere ciò che seriamente provo per lui.

E tutto questo non doveva succedere,non sarebbe mai dovuto accadere. Non mi sarei dovuta lasciare andare così facilmente.

Continuai a ripensare a tutto quello che è successo durante la serata addormentandomi con le lacrime che mi rigavano le guance.

-

-

-

-

"Cerca di non svegliarla!"

"Ma che cosa urli tu?!"

"Fate silenzio che se la svegliamo roviniamo tutto quanto."

"Ma che cosa state facendo?" Dissi prima che mi buttassero una secchiata d'acqua gelida.

"Ma voi siete pazzi" urlai alzandomi dal letto ormai fradicio.

"Eri sveglia?" Cercò di dire Sofia tra le risate.

"Ma non avete niente di meglio da fare se non rompere le scatole a me?" Dissi a denti stretti.

Il buongiorno si vede dal mattino,no?

"È stato Marco. È un'idea sua." Disse Matt temendo che me la prendessi con tutti loro.

"Non avevo dubbi,sai?" Dissi guardando prima Matt poi il cugino.

"Si ma mi vuoi bene,no?" Disse quest'ultimo facendo qualche passo indietro.

"Chi? Io? Sisi." Dissi prendendo uno dei tre secchi vicino al mio letto,l'unico ancora pieno d'acqua.

"Che vuoi fare?" Chiese timoroso sbarrando gli occhi.

"Vendicarmi,ovvio." Dissi buttandogli tutta l'acqua presente in quel secchio iniziando a ridere seguita dai ragazzi.

"Questo,nana,non dovevi proprio farlo." Disse lui facendo qualche passo avanti verso di me.

"Perché no? Mi sono vendicata." Dissi facendogli la linguaccia.

"Per questa volta te la faccio passare,la prossima volta ti finisce male." Disse puntandomi il dito contro.

"Ah si? E che cosa vorresti farmi?" Chiesi provocandolo.

"Lo scoprirai presto,bimba. Tranquilla." Disse sorridendo

"Ah,buongiorno" continuò lasciandomi un bacio in guancia.

"Adesso mi dite perché siete qua alle " mi fermai per poter guardare l'ora sul mio telefono.

"Alle 9 di mattina?!"

Caro DiarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora