Capitolo 15

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La serata a casa di Lucrezia è andata più che bene. I suoi genitori non sono cambiati di una virgola. Suo padre è rimasto tale e quale a mia madre. Mentre sua madre è tale e quale a mio padre. È una cosa abbastanza strana,forse è per questo che vanno d'accordo. Mentre Jeremy,il fratello di Lucrezia,non è ancora in città. A mezzanotte mi hanno fatto gli auguri ed io credo di non essere mai stata così sorpresa. Non mi sarei aspettata che,dopo tutto questo tempo,si sarebbero ricordati il giorno del mio compleanno. Io e la mia famiglia siamo rimasti lì per circa un'oretta,il tempo degli auguri e il tempo della fine di una replica di una partita di calcio.

Sono l'una e un quarto ed io sono arrivata a casa adesso. Il telefono aveva la connessione spenta quindi,non appena misi piede dentro casa iniziò a vibrarmi in tasca a causa del Wi-Fi.

Erano tutti messaggi di auguri. Marco,Matt,Sofia e Fabio furono i primi. Poi me ne arrivò uno di Lucrezia,nonostante mi avesse già fatto gli auguri.

Decisi di rispondere.

Da:Marco.

Tanti auguri alla mia bimba preferita.

A:Marco.

Perché ne hai altre?

Da:Matt

Auguri Nana.

A:Matt

Grazie giocatore numero uno di pallavolo.

Sofia e Lucrezia mi mandarono dei semplici Auguri. Con l'unica differenza che Sofia si è dilungata un po' troppo sul fatto che non volessi festeggiare niente. Tipico.

Anche a loro risposi con un semplice grazie e poi passai a Fabio.

Lui,a differenza degli altri oltre ad augurarmi un buon compleanno mi mandò un semplice grazie. Ed io non capì il motivo.

A:Fabio.

Grazie di che cosa? Risposi.

Andai in camera e posai il telefono sul letto. Presi il pigiama e andai a farmi una doccia.

Mi sentivo strana. Troppo strana. Non capì il motivo. La causa. Niente.

Sospirai ed iniziai ad asciugarmi. Mi misi il pigiama e andai in camera. Mi infilai sotto le coperte e chiusi gli occhi,troppo stanca per allungare il braccio verso il telefono che aveva appena finito di vibrare.

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"Buongiorno!" Sentì urlare. Decisi di non aprire gli occhi. Forse se faccio finta di continuare a dormire andrà via.

Ma mi sbagliavo.

"Svegliati dormigliona"

"Se non chiudi quella bocca giuro che ti ammazzo,chiaro?" Odio quando le persone mi svegliano. Se non c'è un terremoto o qualcosa del genere perché devi svegliarmi?

"È così che tratti il tuo migliore amico?" Sentì un grande tonfo.

"Sei caduto,eh?" Dissi mettendomi il cuscino in testa. Marco aveva aperto le finestre quindi la luce mi finiva in faccia.

"Si."

"Schiena a terra?"

"Si."

"C'ho piacere" dissi ridendo prima di togliermi il cuscino dal viso. Marco è caduto sul lato destro del letto quindi decisi di buttarmi addosso a lui. Solo che,cadendo,gli diedi una gionocchiata in un punto abbastanza critico. Iniziai a ridere più di prima e lui trattenne il fiato per evitare di urlare.

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