Capitolo 36

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"Finalmente!"

"Scusa il ritardo!" sorrisi

"Tranquilla,hanno iniziato da poco. Andiamo a ballare?" Chiese Alessandro ed io annuì.

Misi il telefono nella tasca posteriore dei pantaloncini e,dopo aver lanciato un'occhiata ai ragazzi,seguì Alessandro.

Vi erano così tante persone quella sera che la spiaggia era piena.

"Sai mi sei sembrata una grande stronza" disse lui facendomi ridere.

"Beh,potrei dirti la stessa cosa" dissi

"Ma non sei male. Cioè non sei così stronza come mi hai dimostrato oggi" disse ed io mi feci seria.

"E come hai capito chi sono realmente. Mi conosci da malapena un giorno." Dissi scuotendo la testa.

"Perché quando hai visto il tuo ex oggi hai fatto finta di niente,ti sei trattenuta e te ne sei andata. Non hai fatto vedere a nessuno quanto magari ci stessi male. E questo,Giada, è da pochi. Essere forti non è per tutti."  rimasi senza fiato. Mi disse tutto quanto in una volta come se mi conoscesse da una vita. 

"Beh,hai un ottimo intuito." dissi cercando di smorzare la situazione. 

"Lo so." disse facendomi girare. 

"Giada,Ale, vi abbiamo preso da bere." disse Matt,seguito dai ragazzi,con due bicchieri in mano. 

"Uhm,grazie." dissi prendendo il bicchiere che mi aveva porso bevendone un sorso. 

Vodka alla pesca. 

Bevvi il liquido presente nel bicchiere e tornai al centro della spiaggia,iniziando a ballare. Sembrava che tutto si stesse rimettendo al suo posto. 

La musica,l'estate,il mare,gli amici,il sole,le bevande fresche,le feste. Tutto stava andando come doveva andare ed io sperai che,alla fine di quei mesi estivi,tutto sarebbe tornato come prima. Che la mia vita sarebbe tornata come prima. Volevo tornare ad essere sorridente come lo sono sempre stata,volevo tornare ad essere la me stessa senza problemi e soprattutto,la me stessa senza Marco. 

Pensai a tutto questo ballando una di quelle canzoni latino-americane che,ogni estate,si sentono in giro. Una di quelle canzoni che ti fanno stare bene. 

"Andiamo un po' più in la,ci sono un sacco di stelle questa sera." disse Matt tirandomi per un braccio. 

Istintivamente alzai la testa verso il cielo e non potei non notare tutte quelle stelle sopra di noi. 

Matt mi portò dal resto del gruppo e,insieme,andammo dall'altro lato della spiaggia. 

Non appena trovammo un bel posto isolato ci sedemmo e nessuno osò aprire bocca. 

Rimanemmo fermi in silenzio per non so quanto tempo. 

"Sono contento che siate venuti." Disse Alessio,rompendo l'atmosfera che si era creata. Sorrisi guardando i ragazzi intorno a me. Avevamo gli occhi che brillavano sotto la luce della luna,i sorrisi sui nostri volti che non volevano andare via,consapevoli che quella non sarebbe stata l'ultima serata passata così. 

                                                                                         ***

"Ale,mettimi giù!" 

"Ma se non ti reggi in piedi" disse ridendo battendomi una mano sulla coscia. 

Avevo la testa che dondolava da una parte all'altra,i capelli che toccavano terra,lo stomaco sulla spalla di Alessandro mentre,quest'ultimo, mi teneva per le gambe. 

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