Capitolo 21

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Mi portai le mani alle labbra.

"Che cosa?" Riuscì a dire prima di iniziare a piangere.

Le candele,la scritta,i fuochi d'artificio. Era tutto perfetto.

"Volevo farmi perdonare per tutto quello che ho fatto o meglio,che non ho fatto,in queste ultime giornate. E ho pensato che questo fosse il modo migliore" disse il mio migliore amico.

"Tu sei pazzo." Constatai buttandomi tra le sue braccia sorridendo.

"Ti voglio bene." gli sussurrai prima di voltarmi alle sue spalle per poter vedere i fuochi d'artificio.

Non mi spostai da li. Rimasi attaccata al mio miglior amico,con le sue braccia attorno alla mia vita e le mie mani sopra le sue. Sembrava una scena di uno dei miei soliti libri,uno di quelli dove la protagonista si innamora di un ragazzo conosciuto per caso.

Mi sentivo come quella protagonista di quel libro. Con l'unica differenza che questa è la realtà. Ed è molto meglio.

Mi concentrai su ciò che avevo davanti,obbligandomi a non pensare più a Marco in quel modo.

Non potevo ammettere a me stessa una cosa del genere.

Schizzi di colore con uno sfondo nero. Ho sempre amato i fuochi d'artificio,non so bene il perché. Tutti quei colori buttati nel cielo come schizzi d'acqua sugli scogli. Ne vidi uno rosso,poi uno dorato. Salivano piano per poi ricadere giù lentamente,quasi come se non volessero scendere.

Peccato che hanno una breve durata.

"Non so per voi ma i fuochi d'artificio sono sempre belli." constatai non appena finirono.

"Si,hai ragione" concordarono gli altri.

"C'è un'ultima cosa prima di tornare indietro. " disse Sofia mettendosi davanti a noi.

"Ancora?" Dissi sarcastica. Altre sorprese?

"Si,altre sorprese?" Rise Marco e tutti spostarono lo sguardo su Sofia.

"Oh andiamo,Marco! Diglielo." Disse lei

Dirmi cosa?

"Oh,beh.." iniziò lui

"Ho lasciato Francesca." Disse sospirando.

"Non mi sembri per niente convinto" dissi accigliata. Sono colpita,non me lo sarei mai aspettata. Anche se,la sua rivelazione mi fece più che contenta.

Forse è una cosa molto egoista da parte mia,ma non vedevo l'ora lasciasse quella ragazza perfida.

"Si,sono convinto. Il problema è che ha iniziato a cercarmi,non mi lascia un secondo libero." Sbuffò scocciato ed io cercai di mantenermi dal fare i salti di gioia.

"Avanti dillo" continuò ridendo

"Dirti cosa?" Chiesi guardandolo negli occhi,sapendo già a cosa si riferiva.

"Oh,andiamo. Sappiamo entrambi che muori dalla voglia di dirlo" rise

"Okay,beh: te l'avevo detto!" Dissi ridendo facendo ridacchiare i nostri amici.

"Io direi che è ora di andare? Voi che dite?" Disse Matt guardando l'ora.

"Dove dobbiamo andare?" Chiese Lucrezia guardando Sofia.

"Mi odierete per quello che sto per dire ma dobbiamo andare in un locale qui vicino. C'è la musica,si ballerà e chi vuole potrà bere." Disse Sofia rivolgendo lo sguardo verso di me. Facendomi sorridere.

Forse l'altra sera ho un po' esagerato.

"E invece adesso sono io a sorprendere te. Ho voglia di andarci,quindi muoviamoci" dissi incrociando le braccia al petto.

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