Il silenzio è oro, ma se lo sprechi è zero

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Ma lui, ignorando totalmente le mie intenzioni, si rivolse all'unico punto debole che aveva a sua disposizione.
Mia sorella.

"Jess, hai informato tua madre di questa bellissima novità?"

Sbarrai gli occhi, e strinsi le mani su quel tavolo, a tal punto da far diventare non solo le mie nocche bianche, ma sentii le vene del mio braccio tirare.

Bastardo!

Avevo un'unica volontà, alzarmi e premere così forte la sua faccia su quel cazzo di piatto, da non far rimanere piu un singolo centimetro delle sua pelle.
Ma avevo una promessa da mantere, dovevo trattenere ogni mia reazione, e allontanarmi sarebbe stata la scelta migliore.

Ma il mio istinto, fece tutt'altro. Guardai dritto davanti a me, incenerendo con lo sguardo ogni suo tentativo di uscire vivo da quella situazione.

Fanculo!

"No, non parlo con lei da molto tempo, e non credo gli interessi sapere che diventi nonna"
"Bhe, ha comunque il diritto di saperlo. E tua madre Jessica!"

Cristo, non riuscivo a credere che avesse davvero tirato fuori, un'argomento del genere, non dopo tutto quello che avevamo passato.

Avrebbe dovuto solo ringraziare jack, e Alissa, che mi avevano convinto di farlo entrare in quella casa, e non prendersi il diritto di parlare di quella donna che si era sposato, la stessa che insieme a lui ci aveva rovinato la vita.

Respirai a fondo, nel tentativo di non pensarci,ma le mie labbra anticiparono ogni mia mossa.

"Ha perso ogni diritto da quanto ha preferito la sua vita, a noi. Perciò chiudiamo qui la questione, se vuoi restare ancora in questa casa, o la porta sai benissimo dov'è" sentenziai stizzito.
"Ti ricordo che questa e pure casa mia, Chriss!" Cercò ancora una volta di stuzzicarmi, ed io arrivai al limite di ogni sopportazione.
"Per te solo Christian, e ritieniti fortunato che questa fottuta villa di merda, non sia a mio nome, oppure non ci saresti entrato nemmeno in punto di morte!"
Jessica mi guardò senza alcun risentimento,  quasi a ringraziarmi per aver messo fine a quel discorso, e averlo spostato su di me.

"Non credi di esagerare? Non mi sembrava che mi odiassi fino a questo punto, fino a qualche settimana fa"

Una mano, che avrei riconosciuto tra mille, si poggiò sulla mia gamba, prima che potessi ribattere, molto probabilmente  per far placare la mia rabbia.
E  per fortuna fissai di nuovo quel verde magnetico, che ogni volta mi destabilizzava dalla realtà.

"Per favore, Chris!" sussurrò a pena, ed io stringendo le mie dita nelle sue, andai contro me stesso.

Cazzo.

"River, siamo qui per tua figlia, per farti giocare al ruolo del padre amorevole, e ad un futuro nonno del cazzo,  perciò non nominare più quella stronza di tua moglie, e non sarò costretto a sbatterti fuori dalla tua stessa proprietà, intesi?"

Gli puntai l'indice contro, mentre le sue labbra non sembravano volessero muoversi, forse era sorpreso, o semplicemente stupito dalla mia freddezza nei suoi confronti, ma in fondo era quello che sentivo.

Un attimo dopo strisciai la sedia sul pavimento, ricevendo  l'attenzione di tutti su di me, prima di raggiungere la veranda nel minor tempo possibile.

Alissa
Avevo immaginato quella cena nel miglior dei modi, per una dannata volta, avevo creduto di poter trattenere la rabbia di Chriss, e placare quell'aria pesante, che sentivo opprimermi ogni qual volta, che quei due si ritrovavano nella stessa stanza.

Ricattarlo mi era sembrata la scelta migliore, perché solo in quel modo mi avrebbe dato retta, ma non avevo messo in considerazione il fatto che non fosse il solo responsabile.
E tutto quello che avevo sperato con tutta me stessa che non accadesse, si era appena presentato.

Se Mi Guardi Mi Arrendo -IN REVISIONE-Where stories live. Discover now