Capitolo 1

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Era venuto finalmente il giorno del mio compleanno. 16 anni. Era venuto il momento di scegliere la mia fazione. Appena mi svegliai mi misi i miei vestiti blu e bianchi da erudita pronta per andare a scuola.

- Annie! - era mia mamma

-sei pronta? Oggi è un gran giorno! -

Infatti oggi era il giorno del mio test attitudinale che mi avrebbe detto in che fazione andare.

Scesi e andai in cucina. Lì c'erano mio padre e mia madre. In quel momento mi venne un flashback.

Il giorno del test attitudinale di mio fratello. Lui non aveva mai detto a nessuno che nella nostra fazione non si trovava bene ma io lo avevo capito. Gli unici libri che riusciva a leggere erano di guerre, di tecniche di combattimenti e di avventure varie. Mi mancava tanto. Litigavamo molte volte , ma gli volevo bene. Chissà se ha passato l'iniziazione. Mio fratello si era trasferito negli intrepidi.

Ho letto che l'iniziazione degli intrepidi è quella più difficile. Chissá se lo rivedrò mai.

- allora? Come stai tesoro? - era mio padre. Mi stava sorridendo come ogni mattina. Non erano come tutti gli altri genitori. Loro dimostravano il loro affetto e prima di tutto venivo io. Prima della ricerca, del sapere ,del potere....

-bene, un po' emozionata- risposi ricambiando il sorriso

-non ti devi preoccupare, è solo un test- disse mia madre mentre mi poneva nel piatto le frittelle che mi piacevano tanto.

Già un test che dirà dove dovrò stare per tutta la vita.

Sorrisi ai miei genitori . - già è solo un test, niente di importante-

* a scuola*

Passeggiavo nei corridoi guardandomi in torno. Ragazzi intrepidi, ragazze pacifiche... Sempre la stessa cosa. Ad un certo punto sentii un rumore di qualcuno che cadeva. Mi voltai. Un ragazzo erudita aveva fatto cadere una ragazza abnegante. La stava prendendo in giro.

- dovresti guardare dove cammini rigida -

Rigida. Era il nome che si dava agli abneganti. Andai verso il ragazzo. Era della mia fazione però chi gli dava il diritto di buttare per terra la gente? Siamo eruditi , dovremmo essere intelligenti... Quel ragazzo mi sembrava solo un animale imbizzarrito .

- scusami, ma chi ti credi di essere ?- le parole mie erano uscite dalla bocca senza preavviso. La rabbia mi aveva fatta diventare rossa in viso .

- cosa vuoi tu?! Sei una di noi. Non dovresti prendere le difese di una rigida.-

- Lo so. Però preferisco i rigidi ai bulli -

Dicendo questo mi chinai e aiutai la ragazza a rialzarsi

- stai bene ? - le chiesi

- si grazie -

Le sorrisi e lei ricambiò il sorriso

- guardate l'abnegante è diventata una rigida - era ancora il ragazzo. Una risata generale si alzò nel corridoio. Non mi potevo più fermare. Mi alzai la manica della maglietta e colpii il ragazzo sul naso che incominciò a sanguinare. Si mise le mani sulla faccia e altri ragazzi della mia stessa fazione lo aiutarono a fermare l'emorragia

- ma sei impazzita?!- il ragazzo ancora con il naso macchiato di rosso urlò

- non ti conviene provocarmi. Non ho una pazienza molto sviluppata-

Con questo mi voltai e andai nella mia classe.

La giornata passò veloce . Le ore scolastiche erano state dimezzate per permettere a noi ragazzi di frequentare tutte le lezioni. Ero nella mensa scolastica e stavano già chiamando i primi nomi .

Era venuto il momento. Il test. Mi sudavano le mani. Ero molto preoccupata... E se fosse uscito abneganti? Non avevo niente in contrario con loro però ... Sicuramente non sarei capitata nei pacifici e la prova l'avevo avuta la mattina stessa davanti a tutta la scuola ferendo il mio compagno di fazione. Nemmeno i candidi facevano per me , non sono mai stata incline alla verità. Restavano solo gli eruditi e gli intrepidi

-Annie Telson - chiamarono era venuto il mio turno. Potevo farcela... Potevo farcela....

Entrai in una stanza che mi avevano indicata. era piena di specchi e al centro vi era un lettino da dentista e affianco un computer con altre apparecchiature. Al computer vi stava una donna vestita completamente di grigio con i capelli lunghi e rossi raccolti in uno chignon. Abnegante.

- ciao, sono Syera- mi sorrise

- piacere di conoscerla - ricambiai il sorriso

- molto educata vedo- rispose lei con faccia un po' stupita . Non era normale che una ragazza erudita parlasse con una donna abnegante. Tra le nostre due fazioni c'erano molti contrasti però io non vedevo perchè prendersela con tutti gli abneganti. Anche se qualcuno era stato scorretto non significava che tutti non fossero gentili come dovevano.

- grazie -

- bene, stenditi sul lettino ok ? -

Andai verso il lettino e mi stesi .

-bevi- mi diede un bicchiere con un liquido trasparente dentro.Sapevo bene cosa era. Non dissi niente e ingerii in un sorso. Dopo divenne tutto nero.



Quando riaprii gli occhi mi trovai di nuovo nella mensa. C'erano soltanto due tavoli. su uno vi era un coltello e sull'altro un pezzo di formaggio.

- scegli - disse una voce

- cosa ? -

- scegli- ripetè

- dipende... Non so cosa potrei farci dopo...-

- scegli! - ripetè la voce più forte della prima volta

- se non mi dici cosa devo fare come posso scegliere!- urlai di rimando.

-l'hai voluto tu- rispose seccata la voce. Guardai subito i due oggetti e prima che potessero scomparire corsi prima al primo tavolo e poi al secondo. Riuscii a prendere sia il formaggio che il coltello. Dopo apparve un cane. Era arrabbiato e ringhiava guardandomi con occhi pieni di rabbia e di fame. La bava bianca e schiumosa gli usciva dalla bocca semiaperta da dove spuntavano canini giallastri e affilati Ora capivo perchè il formaggio. Glielo tirai vicino. Il cane prima guardò il pezzo di formaggio come per essere sicuro si trovarsi davanti cibo vero e poi incominciò a mangiarlo voracemente . gli occhi del cane si addolcirono e , quando ebbe finito di mangiare mi corse incontro e incominciò a girarmi intorno con aria giocosa. Apparve una bambina. Quando il cane la vide ricominciò a ringhiare. Oh no. Il cane corse verso la bambina . Io mi lanciai su di lui e lo bloccai.

-corri! Corri! -urlai alla bambina , ma lei non si muoveva. Mentre lottavo contro il cane , lui si liberò dalle mie braccia . Senza pensarci due volte lanciai il coltello verso il cane, poi l' immagine cambiò.

Ero sul pullman. Una donna mi si avvicinò

-lo conosci?- mi fece vedere una foto di un uomo. Era familiare.

-no, non lo conosco-le risposi. L'avevo detto che i candidi non sono proprio per me ...

-bugiarda! - mi urlò contro

- aiutarmi ! Lo conosci?- mi richiese. La donna mi guardava in modo disperato ma io era sicura che se avessi detto la verità sarei andata nei guai.

-no non lo conosco-



Mi svegliai vedendo la faccia sbalordita e preoccupata di Syera che si aggirava velocemente vicino al computer battendo le dita sui tasti dell'apparecchio

-allora? A che fazione appartengo? - la donna non rispose...

-rispondimi! a che fazione appartengo - dissi a voce più alta

- il tuo test è inconcludente... Potresti essere sia abnegante che intrepida che erudita-

le mie labbra si dischiusero leggermente

- e quindi cosa sono? - chiesi temendo la risposta

- una divergente-

sono coraggiosa e intelligente... sono divergente (divergent love story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora