"Ti avevo detto che non volevo nessun regalo."

"Ma non ti ho mai dato ascolto,perché farlo proprio adesso?" Rise facendo ridere pure me.

Mi mise la busta sulle gambe e mi invitò ad aprirla.

Tolsi il piccolo fiocco dorato e la aprì. All'interno di essa c'era un cofanetto nero.

"Allora prima che io lo apra,facciamo un patto." Dissi voltandomi di colpo verso di lui. Mi fece segno di continuare ed io non me lo feci ripetere due volte.

"Io accetto questo regalo ma tu non devi farmi nessun regalo per Natale." Dissi portando avanti la mano.

"Mi spieghi perché non vuoi mai niente?" Disse sbuffando.

"Perché odio quando le persone mi fanno regali. Mi sento importante e non mi voglio sentire importante per qualcuno perché ci finisco sempre male." Dissi senza tanti giri di parole.

"Tu sei importante. Non dimenticarlo mai." Disse facendomi andare lo stomaco sotto sopra.

"Ti va bene,quindi?" Dissi cambiando discorso.

"Okay" disse portando gli occhi al cielo.

Gli sorrisi e poi tornai al regalo. Uscì il cofanetto dalla busta e lo aprì.

Conteneva un bracciale argentato.

Lo presi tra le mani e notai una frase incisa all'interno.

So che ogni attimo è diverso,so che nessuno è come te. Marco.

Aprì la bocca più e più volte sperando che le parole mi arrivassero da un momento all'altro.

Sorrisi con le lacrime agli occhi.

"Te l'ho sempre detto. Nessuno è come te. Strana,bella,intelligente,forte. Nessuno potrà mai sostituirti perché è una cosa impossibile. Sei tutto quello che vuoi essere." Disse accarezzandomi la guancia con il pollice.

"Buon compleanno,bambina" mi lasciò un bacio in fronte.

"Sono senza parole. La festa,il bracciale,sei sempre accanto a me. Anche quando non dovresti. Tu sei quello che mi ha sempre aiutata,anche quando non mi conoscevi neanche. Grazie." Dissi asciugandomi le guance con la mano.

"Ragazzi la torta!" Arrivò Matt urlando. Rovinando decisamente il momento.

"Ho interrotto qualcosa?" Chiese nel momento in cui ci vide.

"No" risposi.

"Si." Rispose Marco facendomi ridere.

"Niente,tranquillo. Stiamo arrivando" dissi guardando Matt che se ne andò dopo qualche secondo.

"Continueremo più tardi." Dissi alzandomi. Mi misi il suo bracciale al polso e gli porsi la mano per aiutarlo ad alzarsi.

"Andiamo" disse afferrandola. Intrecciò le sue dita con le mie e,prima di tornare dentro,mi fermai per lasciargli un bacio in guancia. Ma sbagliai di qualche millimetro e gli diedi un bacio all'angolo della bocca.

Inizialmente mi bloccai,incerta su cosa dire. Ma decisi di fare finta di niente e lo trascinai dentro.

"Festeggiata,la torta!" Si avvicinò mio fratello con due piatti con una fetta di torta. Ne diede una a me e una a Marco e poi andò via.

"Mangia pure la mia,io sto per scoppiare" dissi mettendo la mia fetta di torta nel suo piatto.

"Credo proprio che posso fare questo sacrificio" rispose iniziando a mangiare ed io non potei fare a meno di ridere. Mangia tantissimo ma riesce ad essere magro,ma come fa?

"Che c'è?"

"Niente,mangia. Vado a cercare Matt" dissi iniziando ad allontanarmi da Marco. Per trovare Matt non ci vuole molto. O è vicino al tavolo con il cibo o è fuori a giocare a basket. Infatti lo trovai proprio accanto alla torta.

"Mangi ancora?" Gli andai da dietro

"Ho finito,sto scoppiando." Disse alzando le mani in segno di resa.

"Devo parlarti." Gli dissi. Ho bisogno di parlargli di quello che è successo fuori con Marco.

"Vieni,andiamo fuori." Disse portandomi davanti la casa,vicino al piccolo canestro situato proprio in giardino.

Ci sedemmo sul prato e lui si avvicinò la palla da basket alle gambe,aspettando una mia parola.

"Ho quasi baciato Marco."dissi tutto d'un fiato.

"Cosa?"

"Ho quasi baciato Marco,ma è stato uno sbaglio. Volevo dargli un bacio in guancia e ho sbagliato,dandogliene uno all'angolo della bocca. Sono scappata non appena abbiamo messo piede dentro casa"

"Calmati. Non è successo niente,lui ti ha detto qualcosa?" Chiese e,dopo aver ricevuto un 'no' come risposta continuò.

"Allora sta tranquilla. Sono sicuro che uno dei due uscirà il discorso. Sta tranquilla. E poi non penso gli abbia dato così fastidio,sai?" Disse sorridendo.

"Ma lui si sente con quella lì e poi a me Marco non piace." Dissi facendo di no con la testa.

"Ne sei proprio sicura? Niente farfalle nello stomaco o stomaco sotto sopra quando sei con lui? Niente gelosia? Niente di niente?"

"Basta"

"Non c'è niente di male se ammetti che ti piace il tuo migliore amico"

"Ti ho detto che lui non mi piace. Marco non può piacermi!" Esclamai prima di alzarmi da terra e andare il più lontano possibile da lui.

"Se non ti piace allora perché stai scappando?" Disse Matt ridendo.

Non devo pensarci. Non oggi almeno.

Entrai dentro e mi recai in cucina per prendere una bottiglia di birra. Aprì il frigo,ne presi una e uscì fuori. Mi distesi sul prato e iniziai a berla.

Non sono una che beve e questo mio comportamento mi stranizzava,ma mi sembrava l'unica cosa giusta da fare.

Nel giro di mezz'ora mi finì tutta la bottiglia ed entrai dentro per prenderne un'altra.

Il risultato di tutto questo? Ho continuato a pensare a Marco e alle parole di Matt. Ed in quel momento mi sembrarono così vere. Vere ma impossibili.

Tra me e Marco non può esserci niente.

"Giada,stai bene?" Si parla del diavolo e spuntano le corna.

"Ma guarda un po' chi c'è: il mio caro migliore amico!" Risi sarcastica.

"Hai bevuto?"

"Tu che dici?"

"Ti porto in camera." Disse mettendomi su una spalla.

"Non voglio andare da nessuna parte. Io qua non ci dormo devo tornare a casa." Dissi iniziando a calciare.

"I tuoi genitori se ne sono andati,tu oggi dormi sopra con me" disse tenendomi ben salda.

Non replicai. Non avevo nient'altro da dire. Salì le scale con me sulle spalle e poi entrò in una delle tante camere da letto. Chiuse la porta alle nostre spalle e mi buttò sul letto.

Non appena toccai il materasso chiusi gli occhi ma non mi addormentai immediatamente.

"Anche da sbronza sei bellissima." Sentì una leggera pressione all'angolo sinistro della bocca. Avrei voluto aprire gli occhi per vedere cosa stesse succedendo ma non ci riuscì.

Così,esausta,mi addormentai. Con la speranza di ricordarmi ogni momento di questa giornata.

Caro DiarioWhere stories live. Discover now