SESSANTANOVE

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Era tornata a casa felice del pranzo con Lanie, molto più lungo di quelli che avevano solitamente. Appena entrata al loft sentì la voce di Rick, Martha ed Alexis ed i loro commenti che non lasciavano molto spazio all'immaginazione su cosa stavano vedendo. Erano nello studio di Rick, con le due donne ai suoi lati che osservavano un album di fotografie.

- Dio mio Katherine, eri splendida! - Le disse Martha appena entrò nella stanza.

- Sì, eravate veramente bellissimi! - Aggiunse Alexis.

Kate si avvicinò a loro e guardò la foto che stavano osservando anche loro: lei e Castle si stavano tenendo per mano, guardandosi negli occhi, non sapeva che momento della cerimonia fosse, probabilmente le loro promesse.

- Non mi ero nemmeno accorta che c'era un fotografo. - Sorrise a suo marito.

- Erano più di uno, ma gli ho chiesto di essere discreti. E poi tu eri così presa dal tuo futuro marito che non li avresti visti comunque. - Si vantò conquistandosi un'occhiataccia da sua madre e sua figlia. Non da Kate che dentro di se sapeva che era proprio così e lui aveva ragione.

- Grazie. Mi dispiaceva che le nostre uniche foto fossero quelle rubate finite sui giornali. - Gli confessò Kate.

- Dovresti conoscermi Beckett! Non avrei mai permesso che non avessimo dei bei ricordi di quel giorni con i quali pavoneggiarci con amici e parenti. - Aveva cambiato subito tono quando si era accorto che lei si stava emozionando. Rick allora si scostò con la sedia dalla scrivania, invitandola a sedersi sulle sue gambe e ripresero a sfogliare l'album dall'inizio. Kate si stupì di quante foto le avevano fatto senza che lei si rendesse minimamente conto, ed insieme raccontarono per l'ennesima volta a Martha ed Alexis cosa era accaduto quel giorno, condito da qualche aneddoto e dalle loro emozioni.

Nonna e nipote poi li lasciarono, avevano in programma una serata a teatro insieme, Martha aveva insisto con Alexis perché le facesse compagnia a vedere quella commedia che era sicura le sarebbe piaciuta molto e la ragazza aveva acconsentito di passare quella serata con sua nonna.

- Ho anche il video. - Le disse Rick quando rimasero soli.

- Stai scherzando? - Chiese Kate allibita.

- No. Ma quello è solo per noi. Cioè se tu lo vuoi far vedere è ok, ma...

- No, solo per noi. Voglio anche io così. Non sono pronta a condividere le emozioni di quel giorno. Già le foto sono tanto... Ma come hai fatto? - Gli chiese stupita.

- È un segreto! - Le fece l'occhiolino e lei non gli chiese altro. Se lo sarebbe fatto dire in un secondo momento, ora sapeva che era inutile insistere. Lo aveva abbracciato cingendogli le spalle con un braccio, mentre con l'altro passava dall'accarezzare il suo petto o il suo braccio, mentre lui li faceva ondeggiare muovendosi sulla sedia. Le piaceva quando lui la invitava a sedersi sulle sue gambe nella poltrona dello studio, non glielo aveva mai detto ma la trovava una cosa molto sexy - Come è andato il tuo pranzo con la dottoressa Parrish?

- Bene! Avevo proprio bisogno di un po' di tempo tra amiche. Abbiamo chiacchierato molto ed abbiamo anche avuto modo di parlare del mio periodo buio, mi sono scusata per come l'ho trattata.

- La finirai mai di chiedere scusa al mondo perché stavi male? - Il suo tono scherzoso nascondeva quel rimprovero che Rick le aveva fatto più volte perché lui sosteneva che non c'era bisogno che chiedesse scusa a nessuno: chi le voleva bene non aveva bisogno delle sue scuse, perché capiva la situazione e chi sentiva di averne bisogno evidentemente non era una persona che avrebbe dovuto avere intorno.

- Le ho detto anche di quello che abbiamo deciso... Dopo tutto, mi sembrava giusto che lei lo sapesse. Ti dispiace?

- No, è ok. Cioè credo sia normale che tu voglia confidarti con un amica delle tue cose. Non devi chiedermi il permesso o giustificarti per questo.

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