QUARANTADUE

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- Ragazzi, qui c'è ancora molto da fare per la cena! - Martha si asciugò una lacrima senza farsi vedere e cominciò muoversi per la cucina per tenersi occupata. Aveva ricevuto anche lei una grande botta emotiva da quella situazione. Alexis la seguì e le due rosse tornarono a preparare come se nulla fosse, mentre Kate stava ancora cercando di riprendersi da quel momento che le aveva tolto il fiato, abbracciata a Rick con la testa appoggiata sulla sua, cercava anche lui di superare l'emozione di quell'abbraccio familiare.

- Se volete ci pensiamo io e la nonna a finire di preparare. - Propose Alexis, ma immediatamente i due si sciolsero e raggiunsero nonna e nipote per completare il menu della cena. Era divertente, dopo tutto, trovarsi insieme a preparare una cena così. Ripensò all'ultima volta che aveva aiutato a preparare, senza troppa voglia a dir la verità, il pranzo per il giorno del ringraziamento con sua madre, l'ultimo anno di college, perché per il loro ultimo ringraziamento lei era arrivata da Stanford all'ultimo momento ed aveva già trovato tutto pronto. Non pensava all'epoca che avrebbe rimpianto quei momenti e che avrebbe dovuto aspettare quindici anni per rivivere una sensazione simile di calore, affetto e complicità. Si divertì ad assistere insieme ad Alexis ai battibecchi tra Rick e sua madre, due prime donne che volevano primeggiare, anche tra i fornelli, scambiando battute con la figlia di Castle che i due non sentirono troppo occupati a punzecchiarsi tra loro e quando a Rick preso dalla discussioni con Martha, per frullare la crema di zucca si dimenticò di mettere il tappo al frullatore nonostante lei e Alexis stavano cercando di ricordarglielo in tutti i modi, Kate scoppiò in una vera, autentica, risata nel vederlo tutto sporco di schizzi arancioni dai capelli alla camicia. La cucina sembrava un campo di battaglia, Castle era pieno di crema di zucca, una parte che lui descriveva come "fondamentale" della sua ricetta era sparsa per la casa, ma nel sentire il loft pieno della risata di Kate lo stava rendendo più felice di qualsiasi altra cosa. La guardava ed aveva gli occhi che erano tornati a splendere, insieme al suo sorriso per una volta non tirato, ma rilassato. Le si avvicinò e lei con un dito tolse un po' della crema che aveva su una guancia e poi se lo leccò.

- È un peccato Castle, era buona. - Gli disse beffarda.

- Se vuoi quella che ho addosso puoi mangiarla tutta. - Rispose lui stando al gioco mentre Alexis fece una faccia disgustata.

- Faccio finta di non aver sentito nulla papà! - Esclamò la ragazza facendo di nuovo ridere tutti.

- Richard, sarà meglio che ti vai a cambiare mentre io pulisco i resti della tua sbadataggine! - Lo rimproverò Martha.

- Martha ti aiuto! - Si propose Kate che fu subito stoppata dalla donna.

- Meglio se controlli che quello sbadato di mio figlio non faccia danni anche a scegliere una camicia pulita, non si sa mai! - Accompagnò la sua frase con un occhiolino che fece diventare rossi entrambi.

Beckett seguì Castle, un po' titubante nella sua camera, ma ancora con il sorriso sulle labbra. Rick andò in bagno per sciacquarsi la faccia e pulirsi anche il suo amato ciuffo dai residui di zucca. Lasciò la porta aperta e Kate per un po' lo osservò e poi si guardò intorno stupita da quanto di lui trovasse in ogni oggetto, nei quadri alle pareti, nella scelta dei mobili. Se avesse dovuto immaginare la sua camera, sarebbe stata proprio così. La sorprese alle spalle e rabbrividì quando la strinse da dietro, osando di più, appoggiando le labbra sul collo per un veloce bacio. Kate si voltò, trovandolo a torso nudo e lei era lì, tra le sue braccia, con un crescente imbarazzo ed una strana sensazione che la faceva stare bene. Appoggiò la punta delle dita sul suo petto ampio, tracciando segni invisibili su di lui, che la guardava silenzioso e molto serio mentre le cingeva i fianchi. Avrebbe voluto il teletrasporto, per andare via da lì e portarla in un posto qualsiasi dove ci fossero solo loro due. Ma forse era giusto così, avrebbe solo affrettato le cose, avrebbe rovinato tutto solo perché non c'era niente che avrebbe voluto di più in quel momento che stare con lei. Rick chiuse gli occhi quando Kate fece risalire le mani dal suo petto fino al collo e poi dietro la nuca, avvicinandolo a se. Castle sapeva già quale sarebbe stato il seguito, sapeva che avrebbe presto incontrato le sue labbra e che ne sarebbe nato un bacio e sorrise quando alla fine lei prima di separarsi morse dolcemente il suo labbro inferiore ed aprì gli occhi in tempo per vederla sorridere ancora e per voler baciare di nuovo il suo sorriso.

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