- È l'unica cosa che mi importa, lo sai vero?

- Sì, ma dato che sarà il tuo unico matrimonio, voglio che sia speciale in tutto. Ci vediamo tra qualche ora, pensi di poter resistere?

- Penso di sì, Castle...

- Bene... allora ci vediamo dopo Kate.

- Ci vediamo dopo... Rick! - Lo richiamò quando stava per attaccare - Ti amo.

- Ti amo anche io Beckett.

Si affacciò dubbiosa all'interno della boutique dell'hotel nel suo leggero vestito di lino nero. Rick doveva aver fatto una descrizione precisa di lei alle commesse o forse gli aveva fatto vedere tutte le sue foto, perché appena messa la testa dentro, subito in due le si fecero incontro chiamandola per nome e trascinandola in una parte più riservata del negozio dove su alcune rastrelliere erano già ben disposti una grande quantità di abiti bianchi. Vedendoli a Kate si chiuse lo stomaco perché non pensava che avrebbe dovuto scegliere proprio un vestito da sposa, non nella boutique di un hotel, pensava più a qualcosa di elegante, magari bianco, ma nulla di troppo formale. Invece c'erano tre donne intorno a lei, tutte estremamente sorridenti e disponibili, per nulla sorprese del suo imbarazzo.

- Fa sempre questo effetto, più o meno a tutte la prima volta. E poi se la prima volta è anche a poche ore dal matrimonio, anche di più. - Le disse quella che sembrava essere la più esperta delle tre. - Come vorresti il tuo vestito?

Non sapeva cosa rispondere a quella domanda le guardò sbarrando gli occhi forse con una chiara espressione di aiuto, tanto che una delle altre due si avvicinò alla rastrelliera prendendo alcuni abiti e portandoglieli.

- Vuoi cominciare con uno di questi? - Glieli porse e lei li prese incerta lasciandosi guidare in un camerino. Indossò il primo e si guardò allo specchio. Si guardò per la prima volta vestita da sposa ed ebbe una strana sensazione, era tutto così veloce da non riuscire bene a razionalizzare quello che stava accadendo, però quel vestito era troppo eccessivo per i suoi gusti. Uscì fuori e lasciò che la vedessero le commesse che ovviamente la riempirono di complimenti, ma almeno adesso aveva un'idea di cosa voleva. Qualcosa di più semplice. Ne provò molti e quasi si demoralizzò perché pur essendo tutti bellissimi e tutti a detta delle commesse le stavano bene, non riusciva a vedere nulla che le sembrasse giusto per quel momento. Era uscita della loro suite pensando che avrebbe preso il primo vestito bianco elegante che avesse trovato, era già più di un'ora che provava vestiti e non c'era nulla che sentisse veramente suo. La fecero sedere su un divanetto, le portarono una tazza di caffè e le dissero di prendersi qualche minuto per rilassarsi.

- Mi devo sposare tra poche ore... - Sospirò sorseggiando il caffè.

- Sì, ma il suo futuro marito è stato perfetto nel descriverla ed ogni vestito le sta alla perfezione. Appena lo indosserà saprà che è quello giusto. - Cercò di supportarla la donna più anziana.

Alla fine fu così, finito il caffè guardò con calma tra i vestiti nella rastrelliera e poi lo vide. Un abito semplice, con un leggero drappeggio, con un'importante spacco sul fianco ed una profonda scollatura. Si guardò allo specchio e capì che era proprio quello il suo vestito, nonostante tutto, soprattutto nonostante lasciasse la sua cicatrice bene in vista o forse proprio per quello. Portò una mano sul foro del proiettile che disegnava un cerchio sulla sua pelle e l'emozione in lei aumentò.

- È questo vero? - Le chiese la commessa e lei semplicemente annuì. Era quello.

Il resto del tempo lo passò nel salone di bellezza dove le sistemarono i capelli e la truccarono, poco, come chiesto esplicitamente da lei. Tornata in camera trovò il vestito appoggiato sul letto e vicino a quello una scatola blu con dentro la collana e gli orecchini più belli che aveva mai visto nella sua vita. Indossò il vestito, da sola, in silenzio senza riuscire a chiudere i nastri che lo legavano alle spalle e poi i gioielli. Avrebbe dovuto cercare qualcuno per farsi aiutare. Mancava ancora mezz'ora alle 18:00, si sedette sulla sedia davanti allo specchio della sala da bagno e si guardò a lungo, osservò ogni segno sul suo volto, mascherato da quel leggero trucco che però non nascondeva quello che lei sapeva esserci sotto.

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