39) Salvate il soldato Rosie!

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Non mi hanno mai infilzato le orecchie con un forchettone da cucina, ma credo che la sensazione sia molto simile a quella che provo ora io.

Ho sempre idolatrato gli Addiction, eppure oggi la loro musica mi snerva all'inverosimile.

Ho Ash che dal palco mi spiattella contro il cranio.

Tristan il chitarrista, sta suonando le mie costole col plettro e non le corde della sua maledetta chitarra elettrica.

E la sua voce... la voce di Jamie mi rimbomba nel cuore facendomi tremare dall'interno.

Vederlo lì sul palco crea un miscuglio di emozioni che vanno dall'apice della felicità al fondo della più infima tristezza, dal rilassamento cerebrale al nervoso del sistema nervoso.

Si era capito che sono un po' nervosa oggi?

Ragazzi, quanto è dura vivere!

Riporto al bar il vassoio pieno di bicchieri sporchi e Ryan da dietro al bancone segue i miei movimenti con una faccia da armadillo spaventato.

«Che succede? Non sei ancora andato a segno?» lo punzecchio e ammicco con complicità.

L'espressione di Ryan passa da armadillo impaurito ad armadillo divertito.

Ormai ho un rapporto aperto con lui... così aperto che mi ha raccontato anche, contro la mia volontà, delle sue scappatelle con le ragazze durante il lavoro.

Non so chi, dove, perché, cosa, ma sinceramente non ci tengo a scoprirlo.

Se mi dicesse che è stato con qualcuna nello sgabuzzino delle scope non riuscirei più a guardarlo come un semplice sgabuzzino, ma come una stanza del sesso.

«Sei la solita burlona. Vuoi che vada io a fare il giro dei privè?»

Sfodero un sorriso rassicurante per il mio collega mostrandomi sicura di me.

«Sei molto gentile Soldato Ryan, ma le mie battaglie devo combatterle da sola» enfatizzo, portando una mano al mio cuore e una sulla sua spalla fingendo uno scambio di saluti tra due soldati prossimi alla morte.

Il che potrebbe davvero succedere perché con Ansia che mi mette ansia e il terrore di ritrovarmi faccia a faccia con Jamie, un arresto cardiaco sarebbe il minimo.

Spero che qualcuno qui dentro abbia seguito un corso di pronto soccorso.

Saluto con la reverenza militare Ryan e mi allontano dal bancone. Questo gesto mi riconduce inevitabilmente al ricordo di Noah che ha fatto lo stesso saluto a me fuori casa mia sabato scorso. E mi torna in mente che mi ha invitata ad una festa domani alla quale non ho intenzione di partecipare.

«Salvate il soldato Rosie!» sento gridare e mi giro di nuovo verso il bancone dove Ryan con aria solenne tiene il braccio teso in aria col pugno chiuso.

Gli sorrido e mi dirigo a passo lento, trascinandomi come un condannato si porterebbe davanti a un plotone d'esecuzione.

«Voglio dedicare la prossima canzone» la voce di Ash al microfono cattura la mia attenzione. Lui non sta mai al microfono. «Ad una ragazza che ha rubato il mio cuore e lo maneggia a suo piacimento. Ti amo, baby

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