Tienimi per mano

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"Alza quel culo River, la tua ragazza esce dall'ospedale, e tu dovresti andare a prenderla. E ti consiglio di indossare un sorriso ogni tanto"
Il mio corpo di rimando, si alzò da quel materasso come preso da una scossa, e lui indietreggio' leggermente.
"Stai calmo, e non fare cazzate River, lei non te lo perdonerebbe mai"

Mi passai una mano tra i capelli, quasi strattonandoli.

"Non azzardarti a usarla contro di me, perché non ti conviene, e poi perché non ci vai tu eeh? dato che sei diventato il suo amico di fiori?"

Continuai ad avanzare verso di lui, uccidendolo con lo sguardo.

"Hai perso le parole jack?"
"Non posso, devo accompagnare tua sorella a ritirare delle analisi"
Una nebbia oscuro' totalmente il mio cervello, non gradendo per niente la sua risposta. Ma in quell'esatto momento, la sua schiena aderì al muro, facendo cambiare totalmente espressione al suo viso, e far godere il mio ego.
Si era incastrato da solo, ed io l"avrei fatto a pezzi.

"Risposta sbagliata, stronzo"

Prima ancora che ogni mio muscolo si muovesse nella sua direzione, per porre fine ai suoi ridicoli giochetti, lui precedette le mie mosse e si liberò da quella trappola.

"Cazzo!" Feci aderire il palmo della mia mano al muro.
Mi aveva fottuto, e mi resi conto solo in quel momento di essermi ammorbidito, quella era l'unica spiegazione che avevo.

Mi voltai nella sua direzione.

"Hai una mora che ti aspetta" disse rivolgendomi un occhiolino , apposta per stuzzicarmi. E poi chiuse la porta, ancora una volta con l'intenzione di aver la meglio su di me.

Passai violentemente la mano sul mio viso, per far si che mi controllassi o avrei riversato ancora una volta la mia rabbia contro qualcosa.
Perché diamine mi ero fatto fottere ancora una volta dai suoi stupidi modi del cazzo, dovevo aspettarmi una cosa del genere, non esisteva nessuno che mi conoscesse quando lui e Luke, e naturalmente l'aveva usato a suo vantaggio, regalandomi un risveglio del cazzo, per poi restarmi con un'estrema voglia di ucciderlo,il prima possibile

"Ovviamente Bro, prendo una delle tue macchine"
Urlò dal corridoio, e quello bastò per affrettarmi a raggiungere le scale, dove lo trovai giù, abbracciato alla schiena di mia sorella.
Davvero maturo, farsi scudo di una ragazza incinta.

"Prova solo a toccate una delle mie macchine, e ti giuro che ti stacco le palle, fosse l'ultima cosa che faccio"
Lo minacciai a pochi gradini di distanza, e non perché mi fregava qualcosa delle mie macchine, ma solo per non dargliela vinta.
Ma lui di rimando spostò mia sorella, e si paro' le cosidette 'palle' con le sue mani

"Prendo la coupe, grazie Bro. E le palle me le tengo, sai potrebbero servirmi per farti un'altro nipotino"
Chiusi gli occhi stringendoli il piu possibile, ma il tonfo della porta che si chiuse, me li fece riaprire, e non trovai piu nessuno davanti a me.

Mi aveva letteralmente fottuto, ancora una volta, ed io glielo avevo lasciato fare. Che idiota!

Tirai un pugno contro quel muro, così forte da far aderire al suolo, il quadro di me e jessica di quando eravamo piccoli. E non appena mi resi conto, che era diventato in mille pezzi, né tirai un altro, imprecando subito dal dolore, dato quei maledetti punti del cazzo.

Alissa
Finalmente era arrivato il giorno in cui avrei lasciato quel maledetto ospedale, e l'odore nauseante di quel disinfettante che ormai era arrivato fin al mio cervello.
Stare chiusa lì dentro per tutti quei giorni, era stato completamente inutile, dato che mi sentivo piu che bene. Oltre a qualche leggero ematoma sul corpo,mi sentivo in gran forma, e non vedevo l'ora di uscire da quelle quattro mura, che non avevano fatto altro che mettere a dura prova quei pensieri, che cercavo in tutti i modi di reprimere.
Ma grazie alle persone che mi erano state vicino, e all'insistenza di Chriss di creare casini nel mio cervello, non avevo avuto il tempo di pensarci e per quanto fosse assurdo, né ero felice.

Se Mi Guardi Mi Arrendo -IN REVISIONE-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora