Sbarrai i miei occhi, capendo solo in quel momento le sue intenzioni, e cercai di liberarmi dalla sua presa, ma lei proprio come suo fratello non mi diede via d'uscita.
"Si fa a modo mio, Alissa"
"Aspetta, pensa un attimo. Non puoi organizzare una festa del genere, senza il consenso di Chriss, in fondo è anche casa sua"
"Dopo ciò che ha fatto, non ha diritto più a niente, tanto meno ad impedirmi una cosa del genere"

Chriss

Il mio dannato cellulare del cazzo, continuava a squillare su quel sedile della mia macchina, ed io non avendo nessuna intenzione di rispondere, e di ritornare a quella benedetta realtà, lo ignorai completamente, alzando il volume della radio.

Non sapevo precisamente perché stessi evitando tutto quello, ma quei giorni in cui mi ero allontanato non erano serviti ad altro che a far peggiorare il mio stato, al punto che avevo chiuso quel dannato affare per mio padre, con un estrema freddezza, da non sapere quanto la cosa mi sarebbe ritorta contro.

Mentre pensavo a tutto ciò, a come diavolo ero finito a sentirmi in quel modo, e a quale sarebbe stato l'unico modo per uscirne, ovvero allontanarmi definitivamente dalla sua vita, qualcosa, o meglio qualcuno sul ciglio della strada catturo' la mia attenzone, facendomi accostare.

"Lisa, che diavolo ci fai lì? "
"Ciao Chriss, sei tornato? Beh allora potresti darmi un passaggio?"
"Dove stai andando?"
Mi guardò per alcuni minuti, prima di decidersi a salire al mio fianco.
"Sto andando a casa tua"
La guardai stranito, e poi esaminai per bene il suo abbigliamento.
"Che cazzo succede a casa mia?"
"Tua sorella ha organizzato una festa, credevo lo sapessi"

Non fece in tempo a finire la sua frase, che il mio piede si abbassò immediatamente sull'acceleratore, e mi affrettai ad arrivare lì dove solo pochi minuti prima, avrei preferito non andare.

Non appena parcheggiai, i miei occhi iniziarono a vedere una serie di macchine parcheggiate in ogni angolo di quella strada, e quello fece aumentare la velocità dei miei piedi.

Aprii la porta in modo brusco, e quello.che mi trovai davanti mi lasciò completamente senza parole.
Quella casa, era stata completamente trasformata in una vera e propria discoteca, un'infinità di persone ballavano nel mio salone, con dei bicchieri tra le mani, ed io iniziai a farmi strada tra di loro, mentre sentivo la rabbia impossessarsi del mio cervello.

Delle spalle a me conosciute attirarono la mia attenzione, ed io le raggiunsi.
"Jack?" Si voltò al suono della mia voce, Ma io fui troppo concentrato a guardare la quantità di alcool che c'era su quel dannato tavolo, per dar retta alle sue parole.
"Cristo"
Mia sorella aveva oltrepassato ogni limite, e lo stronzo di fronte a me glielo aveva permesso

"Non credevo saresti tornato così presto"
"Jack mi dici che Cavolo vi passa per la testa, perché hai permesso una stronzata del genere eeh?"
"Bro e' solo una festa, ci divertiamo tutto qui"
"Certo come No, sei un fottuto coglione, che non sa badare ad una stupida ragazzina"

Delle mani si posarono sulla mia schiena, ed io mi voltai furioso. Ma non appena vidi Lisa guardarmi con quel modo da puttana, che la maggior parte delle volte avevo apprezzato, ma non quella, iniziai a innervosirmi sul serio.
"Lisa non ho tempo, trovati qualcun'altro da scopare,Dannazione"
Incrociò le braccia al petto, e i suoi occhi si spostarono alle mie spalle.

"Certo, ogni volta che ce lei, finisce in questo modo, sai che ti dico vaffanculo"
Le sue parole non mi toccarono minimamente, ma i miei occhi si voltarono in quella direzione, e rimasi completamente incantato da ciò che vidi

Mia sorella con un vestito rosso, così stretto da formare ogni sua curva, stava avanzando verso di noi, con al suo fianco un Alissa completamente diversa.

Se Mi Guardi Mi Arrendo -IN REVISIONE-Where stories live. Discover now