Capitolo 36

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Ritornammo al castello, ed ormai il sole era tramontato.

Ero in ansia per Rosi, e dopo il duro allenamento non vedevo l'ora di rivederla e sapere come procedessero i preparativi. Ancora non riuscivo a capacitarmi del fatto che, la bella principessa dagli occhi color del cielo ed i capelli bianchi come le nuvole, avesse anticipato il giorno delle sue nozze, soltanto per darmi la possibilità di migliorare il mio allenamento. Certo, di progressi non ho fatti tanti, e la cosa mi delude non poco, ma se non altro questa giornata non è andata sprecata. Se non altro, ora, grazie ad Axel, so contro chi andrò a battermi. 

Una volta arrivati al castello, non posso far ameno di notare le bellissime decorazioni che erano state allestite lungo tutto il giardino. Un tappeto rosso, partiva dal portone principale, sino alla gigantesca fontana, mentre graziose sedie in legno erano state poste ai lati di questo, abbellite con fiocca rosa e neri. Fra gli alberi ed i cespugli, erano state appese deliziose lanterne, pronte ad illuminare il giardino, durante la notte. 

"Fanno le cose in grande stile, questi vampiri"

O meglio, Rosi fa le cose in grande stile, dato che la maggior parte degli addobbi sono tutti rosa e neri.  

Ovunque mi giri vedo camerieri e servi, correre come missili impazziti per tutto il castello, trasportando panche, tavolini e sedie. Rischiando quasi di colpire me ed Axel, uscendosene sempre con un -Mi perdoni maestà, sono mortificato- oppure, un -Oh, vostra altezza, sono desolato-. Invece quando colpivano me, la frase era sempre questa -Guarda dove metti i piedi!-, rincuorante, davvero rincuorante. 

Una volta raggiunto giunti all'interno del castello, i miei occhi si spalancano increduli alla vista di una simile meraviglia. Il tappeto rosso, che percorreva il giardino, risaliva perfino le numerose ed eleganti scale del palazzo, in perfetto contrasto con il pavimento nero come la pece. Il grande tavolo in legno è stato tirato a lucido, e le tende, che coprivano le gigantesche finestre, ora lasciano via libera al sole, che come un paladino della luce si abbatte sulle mura scure del castello, illuminando il luogo. Decorazioni di ogni tipo si mostrano a noi, colorando l'intera sala, e dandogli un'aria magica ed allegra. 

-Cavolo tua sorella si è data da fare!- esclamo io guardandomi attorno meravigliata.

-Che ci vuoi fare, mia sorella è una stilista mancata- ridacchia il giovane, osservando il gigantesco tavolo in legno, e la sedia oscura di suo padre, posta a capotavola. Vedo la luce nei suoi occhi spegnersi, ed un velo di frustrazione coprirgli il volto -Senti ... a proposito del matrimonio- incalza il ragazzo mettendosi le mani fra i capelli.

Ecco ora cosa succede?

-Domani sera dovrò partecipare alla festa come futuro re, e futuro sposo di Camille ... -

Non posso far a meno di sobbalzare all'udire quella frase. Quindi si presenteranno insieme, come compagno e compagna ... Che dovrei dirgli? Dovrei dirgli che quella sciocca sgualdrina da quattro soldi non lo merita, che il solo pensiero di vederli assieme mi fa ribollire il sangue nelle vene? Lui è il principe. Lui ha un'immagine da mantenere, cosa direbbe il suo popolo se ci vedesse assieme? Cosa direbbe il mio popolo se mi vedesse fianco a fianco con il figlio del conte Dracula?

-Capisco ...- sibilo tristemente, chinando lo sguardo. 

-Mi spiace ...- sibila questo, osservandomi con aria malinconica -Sai che se potessi scegliere ...- 

-No Axel- lo interrompo determinata -Questo è ... giusto, è così che deve andare- concludo decisa, dandogli le spalle diretta in camera di Rosi.

-Ehi!- mi richiama un'ultima volta il moro -Mi auguro comunque di vederti bella come non mai ...- conclude questo, infilandosi le mani nelle tasche, osservandomi con il suo classico sorrisetto malizioso. 

La ragazza Lupo [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora