Capitolo 1

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SE PRIMA DI LEGGERE VOLETE VEDERE IL TRAILER ANDATE NELL'ULTIMA PARTE DELLA STORIA LO TROVERETE LI.

*

**Avvertimento: caro branco ci tenevo ad informarvi che la storia è in fase di revisione, di fatto fino ad tot di capitoli la storia è "Nuova" (tranquilli, la trama è sempre la stessa, personaggi compresi).
Sto semplicemnte approfondendo qualche dettaglio e migliorando la struttura. Quindi quando vedete che piccole scene descrittive "non combaciano" tranquille/i sono io che sono psicopatica e sto rivisionando tutto quanto.
Per capire quando la storia è stata rivista, noterete che nei dialoghi si passa da questo tipo di punteggiatura "<<...>>" a questo "-...-". Buona lettura e buon viaggio 😘***

Suppongo sia passata un'ora ormai, non saprei dire da quanto tempo sono nascosta fra le foglie di questa dannatissima quercia. Il tiepido sole di settembre oltrepassa i rami degli alberi, creando un incantevole gioco di luci ed ombre che si riflettono nei miei occhi verdi, quasi con lo scopo di volerli accarezzare.
La foresta è insolitamente taciturna, perfino il vento sembra essere scomparso alla vista delle immonde creature che camminano tranquille sotto di me.
La loro puzza è nauseante. È morte, è sangue. È come ritrovarsi all'interno di una stanza chiusa da fin troppo tempo. Un odore acido e pungente, che sembra intento a volermi avvelenare i polmoni ed a stuzzicare il mio stomaco che a stento riesce a trattenere il pranzo.

Li osservo passeggiare tranquilli immobilizzandomi fra le foglie degli alberi. Per ora ne ho contati solo tre, ma sono sicura ce ne siano altri in giro.
Avverto la loro presenza nei dintorni e se mi dovessero trovare, vista l'evidente superiorità numerica, sarei in grossi guai.
Dannazione! Stupida curiosità!

Avrei dovuto ascoltare mio padre. Cosa mi era saltato in testa?
Arrivare così vicina al loro confine! Essermi avventurata oltre la nostra amata terra, nonostante fosse proibito ... è stato più forte di me.
Per anni mi sono chiesta come facessero a sopravvivere queste disgustose creature al cui passaggio gli animali scappano e le piante appassiscono.
Ero così curiosa di sapere cosa celassero le alte querce che dividono la nostra meravigliosa foresta dal loro territorio che non ho minimamente pensato alle conseguenze: lasciare il branco durante la caccia, allontanarmi da coloro che avrei dovuto proteggere, disubbidire al mio stesso padre, sono atti imperdonabili.

Osservo la rigogliosa foresta dietro di me, cercando vie di fuga, ma temo di essere costretta ad attendere il loro passaggio. L'odore della natura, forse, riuscirà a nascondermi fino al loro allontanamento.
Ed io che speravo di essere di ritorno a casa prima di papà per evitarmi una delle sue sfuriate.

"Disgustoso. Non capisco perché te ne stai rintanata qua, quando possiamo tranquillamente scendere e combatterli. Sono soltanto in tre, ed hai l'effetto sorpresa dalla tua parte!" esclama improvvisamente una vocina dentro la mia testa.

Potrei affermare sia un mio pensiero, oppure la mia coscienza, ma è qualcosa di molto più forte e profondo. Qualcosa di spirituale e sacro per quelli come me.
Noi lo chiamiamo "Istinto", una sorta di minuscolo parassita che vive dentro il nostro cervello. Esso è fonte del nostro potere, ma anche la nostra condanna, è ciò che ci lega alla natura, agli animali, e che delle volte ci fa compiere atti imperdonabili. Dopotutto funziona così con per le creature terrene; spesso e volentieri l'Istinto ha la meglio sulla ragione.
Personalmente lo associo ad una specie di diavoletto cattivo che mi spinge a fare sempre la scelta sbagliata, a comportarmi come un feroce mostro, ad essere una creatura senza ritegno e compassione, ad essere un animale che agisce solo ed esclusivamente per la sua sopravvivenza.
C'è anche da ammettere che l'immagine comune del Licantropo, non è proprio quella di un mansueto cucciolo indifeso, ma diversamente da ciò che le leggende hanno narrato nel corso dei secoli, noi non siamo dei mostri.
Noi proteggiamo la natura, la rispettiamo e lasciamo che essa ci nutra senza fare sprechi. Tutto è necessario a questo mondo; non cacciamo per divertimento, non lo facciamo per passatempo, ma solo per sopravvivenza.
Idolatriamo la Dea Luna che ha creato noi e tutti gli esseri viventi, che ci ha resi ciò che siamo e che ci dona potere e salute, ed ovviamente tutta la nostra società ruota attorno al Clan, ossia il branco.
Avete presente il detto "La forza del lupo è nel branco, e la forza del branco è nel lupo" ?
Ecco più o meno è così che viviamo, uno per tutti e tutti per uno contro il male per difendere la terra.
Che emozione vero ...?
Questi alberi, quest'erba, questi cespugli, questi torrenti e queste radure ci appartengono da generazioni, ed è buffo pensare come nel corso dei secoli siano nate così tante stravaganti e fantasiose storie sulla foresta. Delle volte la mente dei mortali m'inquieta. È incredibile come esseri così ottusi ed egoisti siano in grado di creare storie su spettri, fantasmi, streghe, che a parer loro dovrebbero risiedere fra queste terre. Insomma, pensate se utilizzassero una simile intelligenza ed immaginazione per migliorarsi e vivere meglio, chissà dove sarebbero arrivati a quest'ora ...
Invece, preferiscono non avventurarsi fra questi boschi, troppo spaventati dalle loro stesse chiacchiere. Poco male, meno problemi per noi, i curiosi non ci piacciono.

La ragazza Lupo [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora