"Logico, è un senza anima: ammaliare, sedurre, tentare, sono il loro pane quotidiano! Non farti distrarre!"

<<Toglimi solo una curiosità ...>> sibilai a denti stretti raccogliendo tutta la mia forza ed il mio orgoglio <<Perché tutte queste attenzioni per me? Perché mi ronzi intorno? Non credere non me ne sia accorta, non sono una sciocca. Hai perfino sconfinato nella mia terra con il solo scopo di vedermi. Perché?>> se ciò che Jagho mi aveva rivelato era vero, ogni sua mossa fino a quel momento era stata abilmente escogitata al fine di far scoppiare una nuova guerra fra vampiri e licantropi. Non mi fidavo affatto del Contessino, ma c'era un dettaglio che non riuscivo assolutamente ad ignorare; la fastidiosissima sensazione di essere attratta da lui, ma non nello stesso modo in cui si ha una cotta o un'infatuazione, il mio era più un bisogno fisiologico, un'ossessione. Averlo attorno era diventata una vera esigenza per me, il suo profumo aveva assunto lo stesso effetto di una droga, più ne assaggiavo più ne volevo. Sapere che un vampiro aveva questo potere su di me, mi mandava fuori di testa. Era una cosa che non potevo assolutamente accettare. Fino a quel momento avevo sospettato fosse un problema mio, o che al più Axel avesse un qualche potere ipnotico, ma poi avevo scoperto di mamma, della sua vera identità e mi vidi costretta a rivedere i miei pensieri. In quel momento collegai le due cose, ed iniziai a pensare che quella voglia di stare con Axel, era dovuta a ciò, al fatto che nelle mie vene scorreva il sangue di un vampiro.
<<Tu cosa pensi?>> chiese però questo sfiorando il mio naso con il suo.
<<Penso che tu lo stia facendo per farmi perdere il controllo>> affermai decisa <<Penso che tu sia stata la scintilla che ha fatto esplodere tutti i miei problemi, e credo che tu sappia molto più di quanto voglia far credere>>
Le sue labbra si aprirono in un sorrisetto <<Però, sei brava. Si, è vero, io so tante cose di te, probabilmente ti conosco più di chiunque altro>> affermò soddisfatto <<E posso aiutarti se tu me lo permetti>>
Non potei far a meno di ridere ad una simile affermazione <<Aiutarmi? Un vampiro vuole aiutare me?>>
<<Perché no? La mia esistenza è così noiosa, e da quando ci sei tu le cose si sono fatte tremendamente divertenti>>

"Si certo, e pensa che io me la beva"

Ad una simile affermazione non potei far a meno di ridacchiare, aumentando le distanze fra di noi con un ampio passo, per poi incrociare le braccia al petto <<Che cosa vuoi in cambio?>>
Quando posi la domanda, lo sguardo del moro si illuminò e con fare divertito questo azzerò nuovamente la distanza che avevo faticosamente creato <<Un ballo>> rispose, stupendomi di una simile richiesta.
<<Cosa? Un ballo?>>
<<Precisamente. Sai la festa in maschera della Risend? Sarai la mia accompagnatrice ufficiale>>
Questo tipo è fuori di testa <<Non esiste>>
<<Vuoi o no le tue risposte?>>
<<E se ti dicessi che non potrò esserci?>>
<<Sono certo che troverai un modo. Un ballo in cambio di una risposta>>
Le sue labbra sfiorano appena le mie ed i nostri corpi si attirano l'uno all'altro.

"No. No, no, no. Questo gioco non finirà bene"

Con non so quale forza riuscii a staccarmi nuovamente da lui, per poi voltargli le spalle <<No grazie>> dissi saccente <<Me la caverò da sola>>
Figuriamoci se mi lascio abbindolare da quel pomposo, presuntuoso e saccente, figlio di un ...
Ogni mio pensiero si bloccò quando il suo profumo divenne letteralmente irresistibile. Il respiro mi si fermò in gola ed iniziò a bruciare, bruciare e bruciare ancora. A tal punto da farmi credere che lame affilate ed incandescenti mi stessero trapassando il collo da una parte all'altra

"Mio signore ..."

Cosa?! No, no, no, non di nuovo!
Cercai disperatamente di scacciare la perfida voce maligna all'interno della mia testa, ma con quell'odore introno era assolutamente impossibile.
<<Sicura di non voler nemmeno sapere perché sei così attratta da me?>> sento dire da dietro le mie spalle.
Non più padrona del mio corpo mi voltai di scatto e vidi la bocca del bel vampiro sporca di sangue. Dal suo labbro inferiore una piccola ferita verticale si accingeva a rimarginarsi, ma ecco che i suoi canini si allungarono nuovamente ed uno di essi si infilzò sulla ferita, dalla quale sgorgò fuori una goccia di denso e scuro liquido roso.
Il mio respiro aumentò sempre di più, mentre il dolore alla gola divenne insopportabile <<C-che c-cosa mi, mi, stai f-facendo?>> balbettai con la voce mozzata, portandomi una mano al collo. Vidi il vampiro camminare lentamente verso di me, osservandomi dall'alto della sua imponente stazza.

La ragazza Lupo [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora