Julia
"Nessuno mi ha detto che stesse accadendo, perché sapevano che avrei rovesciato la mia merda. Ero quello che si supponeva dovesse farlo, ma non potevo forzarmi in lei così. Se lo avessi saputo non sarebbe mai accaduto, amo troppo quella ragazza per lasciare che qualcuno le faccia quello."
"Queste sono tutte stronzate." lo derido disgustata.
"La amavi ma hai comunque abusato fisicamente, mentalmente ed emotivamente di Camila, della mia piccola sorellina. Pensi davvero per un secondo che io creda a questa storiella strappalacrime che stai cercando di costruire? Per quello che ne so, io potrei essere la tua prossima vittima, non stai prendendo in giro nessuno. Smettila di cercare Camila, perché se lei ti avesse amato come hai detto che ha fatto, allora perché sarebbe scappata? Perchè non è rimasta con te a vivere questa orribile vita fantastica che stai disegnando?" Pensavo che le mie parole gli facessero effetto, ma la morbidezza dei suoi lineamenti diceva il contrario.
"Se ne è andata per scappare da mio padre e da tutti i padroni. Io non ho chiesto una vita così, non ho chiesto di far parte di questo-"
"Eppure continui a farne parte." sputo in risposta, lui sospira pesantemente e guarda oltre la mia spalla, verso Destin.
"Si, hai perfettamente ragione, perchè non distinguevo il giusto dallo sbagliato. L'industria era tutto ciò che conoscevo e che mi è stato insegnato, non mi era permesso uscire con chiunque non facesse parte dell'industria, ho dovuto decifrare il bene ed il male dannatamente da solo. Quindi si, ho fatto delle strozzate nella mia vita, lo ammetto, ma quello che non farò è lasciare che il passato si metta in mezzo a qualcosa di bello per il futuro. Non ti sto chiedendo il permesso, ma in un modo o nell'altro troverò Camila. Quindi se vuoi unirti a me, è fantastico, ma io la troverò, che ti piaccia o no."
Fisso sconcertata l'audacia dell'uomo davanti a me. Ha la capacità di inseguire qualcosa che lui stesso ha incasinato.
"Ti aiuterò." Parla Destin ed inizia a camminare al fianco di Harry. Congli occhi spalancati fisso mio fratello e lui sta fianco al fianco con l'uomo che ha reso la vita di Camila un inferno vivente per gli ultimi sei mesi.
"Destin, che diavolo stai facendo?" vado ad afferrare il suo braccio ma lui si tira indietro e si alza in piedi.
"Forse è colpevole e dispiaciuto come dice. In più, voglio trovare Camila proprio quanto te e lui ne sa più di noi. È meglio cogliere l'occasione che non farlo e non trovarla mai." Guardo tra i due ragazzi, le mie emozioni si infuriano dentro di me mentre penso alla rischiosa decisione.
Da un lato, se sta dicendo la verità, allora avrebbe senso farlo unire a noi perchè ovviamente sa più di quanto io e Destin sappiamo insieme.
"Julia, dobbiamo farlo, è la nostra unica possibilità di trovarla, a questo punto."
"Destin, non lo conosciamo nemmeno, per tutto quello che ne sappiamo, potrebbe starci mentendo e cercando di tenderci una trappola per farci entrare nell'industria, come hanno fatto con Camila."
"Pensa per un secondo. Se davvero volessi il tuo culo nell'industria, non starei sprecando il mio dannato fiato per confessare a te e a tuo fratello quanto io ami vostra sorella, più probabilmente avrei preso il tuo culo, ti avrei gettata nel retro della mia auto ed avrei guidato via. Ma indovina? Se mio padre mi trova nei pressi dell'industria, sono piuttosto sicuro che mi ucciderà lui stesso, quindi nessuno di noi si avvicinerà a loro. Questo ti fa sentire meglio?" Sto lentamente iniziando a credergli, per quanto io non voglia farlo. Il fatto che stia davvero provando a trovare Camila mi risuona in testa più e più volte ogni volta che lui ne parla ma non voglio che lui lo sappia.
"Ok, ma come dovrei crederti? Camila stava andando a casa di un'amica ed è finita in un dannato cerchio di traffico sessuale." Lui si pizzica il ponte del naso e caccia un respiro irritato.
"Ascolta, non ripeterò le stesse cose ancora ed ancora. Tuo fratello è già a bordo e so, dal tuo sguardo, che non tornerai presto a casa. Quindi, o vieni con noi a cercare Mila, o ti lascio qui da sola dove c'è una possibilità che tu venga davvero presa e portata nell'industria. È una tua scelta."
Harry raccoglie qualche altro snack e si gira verso Destin.
"Prendi tutto ciò che vuoi, piccolo amico, sarà un lungo viaggio." Con questo, Destin lascia il mio fianco e segue Harry oltre l'angolo mentre io resto in piedi a pensare alla mia prossima mossa.
Da una parte, credo davvero che questo ragazzo stia cercando mia sorella con solo buone intenzioni in mente;
dall'altra parte mi potrebbe star mentendo dritto in faccia e mi potrebbe condurre in una trappola.
Anche se suona come una possibilità, nel mio cuore sento che non potrebbe accadere. Il buon senso che è in me mi sta dicendo di afferrare Destin e di trovarla per conto nostro, ma le mie azioni si muovono prima della mia mente e prima che me ne possa accorgere, mi ritrovo alla fine del corridoio a fissare Harry e Destin.
Harry si china verso Destin e gli dice qualcosa, ma abbastanza forte perchè io possa sentirlo.
"Te lo avevo detto che sarebbe venuta." Su entrambi i loro visi ci sono dei sorrisi, poi camminano avvicinandosi.
"Ascolta Julia, va a prendere un po' di cibo e snack, qualunque cosa, pago io. Ce ne andiamo tra cinque minuti, quindi sbrigati o ti lascio qui."
"Non ho bisogno dei tuoi soldi o di te che mi compri qualcosa, e nemmeno Destin." Mi allungo per prendere la spesa nelle sue braccia ma si tira indietro.
"Parla per te, non abbiamo molti soldi e non abbiamo un'auto. Farlo a modo tuo ci farà scoprire, molto probabilmente e tu verresti buttata lì proprio come Camila ed io non posso sopportare di non avere entrambe le mie sorelle. Julia, per favore, non abbiamo molte opzioni quindi vale la pena rischiare." So che ha ragione, ma non voglio che ce l'abbia. Se fosse stato per me, saremmo stati in grado di tracciare ogni sua minima mossa come le persone fanno nei film, ma la realtà ovviamente non funziona assolutamente in quel modo.
"D'accodo, d'accordo! Ma giuro che se dovesse accadere qualunque cosa a me o a lui, non esiterò ad ucciderti. Non sto proprio scherzando."
"Tu e tua sorella siete così simili, è sconcertante. Giuro che me lo ha detto così tante volte."
Ci sono così tante domande che vorrei fargli, così tante cose che vorrei sapere e per come sembra, avremo un sacco di tempo per parlare di tutto ciò che è accaduto tra le mura di quella casa.
Come promesso, cinque minuti dopo tutti e tre siamo nella macchina di Harry guidando via dalla città che chiamavamo tutti casa. Quelle che sembrano ore passano in completo silenzio, a parte il suono di chi mastica o beve.
"Era felice l'ultima volta che l'hai vita?" Chiede casualmente Destin. Guardo come Harry guarda dalla strada a Destin con un sorriso sul viso e sembra che una serie di ricordi si azionino dietro i suoi occhi.
"Si, lo era, lo era davvero. Mio padre faceva avanti ed indietro per circa un mese o due prima che noi ce ne andassimo ed io le facevo fare quello che voleva. Nessun addestramento, nessuna merda da schiava, né doveva servirmi, strano quanto suoni, ma io la rispettavo troppo per farle fare una di quelle cose per me. Alcune stronzate sono andate storte, non ci entrerò adesso, ma dopo tutto ciò che è successo, sapevo che dovevo portare lei e Sophie via per un po', sembrava felice ripensando al momento in cui è partita, almeno a me sembrava." guardo dietro e vedo Destin che preme insieme le labbra cercando di nascondere un sorriso.
"Chi è Sophie?" Chiedo mentre porto le patatine nella mia bocca, stavolta non guarda indietro verso di me ma tiene gli occhi sulla strada.
"In qualche modo, per qualche motivo, due entrano nelle case spacciandosi per BabyGirl. Qualche settimana prima che tutti partissimo, avevano pianificato una fuga, ma mio padre le scoprì, a volte vivevano con noi, si adattavano a tutto ciò che volevo, perciò mi sembravano normali. Hannah è stata scoperta e non so davvero cosa le sia successo dopo che è andata via, dall'altra parte Sophie, avevo i miei sospetti su di lei ma non ci ho mai dato davvero peso. Però lei è una specie di agente, in sostanza danno una seconda possibilità alle BabyGirl. Una volta che trovano la localizzazione delle case o delle industrie, si espongono o vanno nelle case e trovano un modo per liberare le BabyGirl, e questo è quello che Sophie ha fatto con Camila."
"Quindi perchè non andiamo al quartier generale di un agente e le troviamo?" Sembra quasi troppo semplice, ma quando Harry ride alla mia domanda mi porta a pensare che non è così semplice.
"Certo, come se non ci avessi pensato un centinaio di volte prima. Solo che ci sono circa quaranta o quarantacinque zone protette in tutto il mondo, sono gli stabilimenti più difficili da trovare e quando ci riesci, scopri che hanno un'alta sicurezza con staff armato e quasi tutti quelli che provano ad infiltrarsi vengono sparati immediatamente. Specialmente io, dato che le nostre famiglie sono praticamente il volto dell'industria."
Karana
"Kaiser, devi andare, si sta facendo tardi e non voglio che vieni scoperto di nuovo." Il lato della mia mascella, il collo e la mia clavicola vengono cosparsi di baci.
"Posso passare di nuovo la notte, sai che anche tu mi vuoi." Per quanto divertente possa sembrare, davvero non posso; devo incontrare la coordinatrice in mattinata e non posso fare di nuovo tardi, o lei uscirà fuori di testa o peggio, arriverà a degradarmi dalla mia posizione.
"Seriamente Kai, devi tornare nella tua stanza." Il suo corpo si alza dal mio e lui mi guarda negli occhi per qualche breve secondo prima di alzarsi dal letto e mettere le sue scarpe e la giacca.
"Vieni nella mia stanza dopo il meeting domani, voglio portarti fuori, okay?" Io annuisco e lo seguo mano nella mano verso la porta principale.
"Ci vediamo domani, Kai." Posa un dolce bacio sulle mie labbra ed esce dalla porta. Una volta che questa è chiusa, preso un respiro profondo e chiudo gli occhi.
"Smettila di illuderlo, Mila, so che non ti senti allo stesso modo."
Mi giro verso Sophie con gli occhi pieni di lacrime mentre penso all'unica persona che davvero voglio.
"Non dovrei sentirmi ancora così per lui, ma perchè mi succede? Mi manca, Sophie, mi manca davvero tanto ed ora non posso nemmeno parlare con lui come quando eravamo insieme ogni singolo giorno per mesi. So che scappare era una buona cosa per me e per la mia vita, ma sto iniziando a dubitarlo adesso. Non è passato giorno in cui io non abbia pensato a lui, a cosa sta facendo, a come si stia sentendo, a cosa stia indossando, a chiedermi con chi lui sia. Non riesco a smettere di pensare a lui, e non penso di volerlo fare. Per quanto male lui e suo padre mi abbiano trattata all'inizio, so che lui si sentiva allo stesso modo in cui io mi sentivo verso di lui. So che è così. Nessuno di noi lo ha detto, ma so che mi amava ed io lo amavo più di quanto abbia amato chiunque altro." Sophie mi guarda con pietà ma io continuo.
"Sai che ho sempre avuto sogni su come le nostre vite sarebbero potute essere se l'industria non avesse incasinato tutto. Potremmo essere stati sposati, vivere nella nostra casa dei sogni, avere dei bellissimi bambini insieme, semplicemente vivere insieme, ma non lo sapremo mai perchè non so nemmeno come sta. Noi non abbiamo avuto una normale relazione tra BabyGirl e Padrone, e questo è ciò che rende il tutto più duro, Soph." Lei si siede sul divano nel mezzo del salotto e mi esorta a sedermi accanto a lei. Istintivamente poggio la testa sul suo grembo e lei passa le dita tra i miei capelli.
"È normale sentirsi in questo modo, Mila, ci sentiamo tutte così quando scappiamo dalle case e dall'industria. Si, il tuo caso è un po' più estremo degli altri, perchè molte non possono dire di aver avuto una relazione come quella tua e di Harry, forse col tempo, quando le industrie saranno solo un ricordo invece che la realtà, potrebbe essere possibile per voi due riunirvi, ma nel frattempo questa è la tua nuova realtà. Non puoi rischiare il resto della compagnia perchè ti senti sola e so che suona duro ma è solo la verità. Tutti si sentono così, ma passerai oltre a tempo debito." Io scuoto la testa mentre le lacrime scorrono sulle mie guance. Le asciugo con il dorso della mia mano e mi siedo sul divano, tenendo le ginocchia vicino al petto.
"Mi sento pazza anche solo a dirlo, ma non credo che succederà. Lui era il mio tutto." In questo momento so che continuando sto annoiando Sophie, ma non potrebbe importarmi di meno. Guardo con la coda dell'occhio mentre lei alza gli occhi al cielo e si pizzica il ponte del naso.
"Mila, ti voglio bene da morire, ma sei davvero ingenua. Lui non ti amava come lo stai facendo sembrare tu, lui era solo e disperato, se gli avessi messo davanti un'altra ragazza, l'avrebbe trattata nello stesso modo. Ti stai rendendo miserabile pensando che lui sia in un modo quando in realtà è un altro."
"Tu ed Hannah eravate in casa e non una volta ha trattato una di voi come ha trattato me, come lo spieghi?" Quando giro il viso, la faccia di Sophie è di un rosso brillante e sta fumando. Capisco che parlare costantemente di Harry per di più alle spalle di Kaiser possa essere frustrante ed anche noioso alle volte, ma Harry era il mio primo amore e nel giro di qualche secondo era sparito. So che quello che ho fatto era per il mio meglio, ma non ho pensato ai rischi di perdere Harry nel processo. Non ho pensato nemmeno per un secondo ai miei sentimenti dopo che tutto era stato detto e fatto. Ma ora lo sto vivendo e non posso dire che mi piaccia.
Kaiser è stato buono con me da quando sono arrivata e all'inizio mi piaceva sinceramente, ma dopo un po' ho iniziato a sentirmi come se la nostra relazione fosse forzata, la nostra connessione non mi sembrava pura come prima e sapevo dalla prima volta che avevo finto un sorriso con lui che non mi sentivo più allo stesso modo; è successo anche nel periodo in cui Harry ha iniziato a riempire ogni mio pensiero.
Se potessi anche solo sentire la sua voce o sapere cosa sta facendo, sarei soddisfatta e sinceramente felice.