Se Mi Guardi Mi Arrendo -IN R...

由 Bersagliera92

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Alissa Milton una ragazza di 18 anni stronza e ribelle o almeno e ciò che vuol far credere di se stessa da qu... 更多

PROLOGO
The Start of my Life! ♡
Uno scontro Inaspettato
Mi ritorni in Mente
Un attrazione sbagliata
Un mare in tempesta
I'm here
Una scossa al cuore
Occhi dentro Occhi
Un chiodo Fisso
Tra le tue braccia
Molto più delle mie aspettative
Una bellezza disarmante
Insopportabile
Un senso di colpa
Un bacio inaspettato
sex on love?
Tu sei mia
Senza controllo
Un'amicizia Impossibile
Un vero Coglione
Uno di Troppo
Un gioco sleale
Parole di ghiaccio
Due calamite uguali, a volte si respingono
Ho bisogno che tu Rimani!♡
Se riuscirei ad Odiarti
Inevitabile
Voglia di te
Noi un incastro Perfetto
Un attimo di felicità
La paura a volte può fotterti il cervello
Resta Ancora un Po'
Alcune Mancanze ti soffocano l'Anima
Io e te, il resto del mondo l'ho scordato.
Oltre i Limiti
Quel disperato Bisogno che ho di Te
Un cuore in mille pezzi
Facevano L'amore solo a guardarsi
Ammaliato da tanta Bellezza
"Ciao..River!"
Contro la Tua volontà
Ad un Passo da Te
Se fosse tutto Magnifico
Se solo fossi Mia
Ci perdiamo per poi riprenderci
Sì mangiavano di Desiderio
Un inferno Indimenticabile
Nella Follia più Assoluta.
Baciami! né ho Bisogno!
Per una Volta
Solo per una Notte
Senza te
Una tempesta su di Noi
Un tunnel senza via d'uscita
Un legame indissolubile
Finalmente Qui!
Il confine di un'attimo
Estremamente Complicati
Il nostro perenne Equilibrio
"Alla nostra..River"
Un incessante Desiderio
Tu! la mia unica Forza
Non so Spiegarti il Perché
Finalmente a Casa
Bruciare Per Te
Un'unica Dipendenza
Troppo distanti !
AVVISO
Fuori Controllo
In netta collisione
Sotto il tuo sguardo
Un antidoto Naturale
Tienimi per mano
In continua distruzione
Nonostante tutto
Tu mi appartieni
Mi salvi un attimo prima, che tocchi la terra
Guardami negli occhi, anche quando non parlo.
Siamo Uguali, fatti degli stessi Mali
Come a dirti, io ci sono. Come a dirmi, sarò sempre qua!
Stringimi la mano, portami lontano
Inesorabile
Per la prima volta!
In equilibrio su di Me
Il silenzio è oro, ma se lo sprechi è zero
Copertina
Gli sguardi come oceani, gli abbracci come Ancore.
●Due Puntini Da Lontano●
Cascare nei tuoi occhi
Un respiro si toglie solo se il Cuore ti batte di piu!
Sei la mia Cura, e la mia Dannazione
Dove sei tu, quella è Casa.
Avviso!
Il posto in cui Tornare
Un posto per l'eternità
Veleno e Antidoto
La ferita che nessuno ha mai curato
Ciao Brother
Un Amore complicato
L'anima in pace.
Mai senza Te
Tienimi con te
Epilogo
Avviso
Avviso!

°Ad un passo da perdere Te°

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由 Bersagliera92

Mi sentivo invasa da uno strano senso di colpa, da qualcosa che non mi faceva più respirare.

Avevo ferito chi meno di tutti avrei voluto, l'unica persona che contava piu di qualsiasi cosa nella mia vita.

Ero stata stupida, è soprattutto egoista, non pensando neanche per un secondo alle conseguenze delle mie azioni.

Portai le mie mani sulla nuca, e alzai la testa in modo tale da far colpire il mio viso dal getto d'acqua, che si scontrava violento sulla mia faccia, e poi scendeva sul mio corpo.

Mi sentivo colpevole per aver scelto di stare bene nel modo piu sbagliato possibile.

Odiavo immaginarlo incazzato, mentre si faceva dominare dalla sua rabbia.
Odiavo il fatto che da ore non lo vedevo, e non lo sentivo, e quella fredezza, quel suo non esserci più mi fece stringere il petto, peggiorando il mio stato d'animo.

Non era quello il modo in cui avevo immaginato la nostra storia, non dopo tutto cio che avavemo affrontato, il nostro perderci e poi ritrovarci.

Non avevo pensato minimamente che saremmo potuti tornare a quel punto, non in quel momento che sembrava avessimo trovato un equilibrio.

Ma con lui era tutto assurdo, tutto iniziava e finiva in una frazione di secondi, un passo avanti e cento indietro era quello che ci ritrovavamo a fare ogni volta, quel ragazzo era la persona più imprevedibile che conoscessi, ma per quanto all'inizio mi piacesse quel lato del suo carattere, cosi diverso dall'intero genere umano, in quel momento iniziai ad esserne stufa.

Non volevo la certezza che ci sarebbe stato per sempre, ma almeno che l'avrei trovato accanto il giorno dopo. E quello con lui era impossibile, non si apriva, non mi dava la possibilità di entrare nella sua testa, e non mostrava mai i suoi dannati sentimenti.

E quella era una delle cose che ci rendeva simili, ma le stesse che odiavo terribilmente.

Ma se lui era stato uno stronzo.

Io mi sentivo una merda, avevo dormito con il suo migliore amico, e quella era una delle cose che non avrei mai nemmeno lontanamente immaginato di fare nella mia vita, ma nonostante tutto era successo, e per quanto mi sentissi responsabile della sua rabbia, non riuscivo a pentirmene

No! Perché dopo troppo tempo mi ero sentita bene, protetta, quel sentimento che ormai credevo di aver perso a causa di mio fratello, jack era stato in grado di riaccenderlo.

Non so come, e né il perché, dato che lui era l'ultima persona con il quale avrei voluto avere a che fare, l'unica che non smetteva mai d'infastidirmi.

Ma tra di noi era nato quel rapporto di odio-amicizia senza volerlo, ed io nonostante avessi sempre qualche difficoltà a sopportare la sua presenza, avevo iniziato ad affezzionarmi sempre più.

Soprattutto dopo quella notte

Chriss mi aveva rifiutato nel modo piu peggiore possibile, mi aveva umiliata, e l'unica persona che era stata fin da subito disposta a tirarmi sù di morale, a far di tutto,  tranne che lasciarmi sola era stato LUI.

Ma il vero problema che mi tormentava era un altro, chriss ci aveva visti distesi sullo stesso letto e non avrebbe mai capito le mie ragioni, non avrebbe nemmeno provato a sentire nessun tipo di spiegazione.

Nella sua testa era gia arrivato ad una stupida conclusione, né ero certa.

Ed io ero stanca di quel suo modo di fare del cazzo,per la prima volta avevo fatto davvero cio che volevo, senza pensare a come avrebbe potuto reagire.

Cazzo, per una dannata volta avevo scelto ME.

Di fronte a quei pensieri, strizzai i mei capelli con un po' troppa forza.

Cazzo!

Forse dormire insieme era stato un errore, arrivare fino a quel punto era stato esagerato, ma io non avevo avuto nessun tipo di malizia, e jack per quanto facesse lo stupido continuamente quella notte era stato un vero amico, senza altri scopi. E lui doveva smetterla di vedere il marcio dove non c'era.

Noi non avevamo pensato nemmeno per un secondo di essere un uomo e una donna distesi sullo stesso letto, ma solo due amici pronti a farsi del bene a vicenda.

Si, Jack era stato in grado di essere il mio bene, il suo modo di fare, i suoi continui tentativi di non farmi pensare a Chriss per un po avevamo funzionato, e per altro avevo avuto la sensazione che mi capisse davvero,  nonostante si trattasse del suo migliore amico.

Quella notte ebbi la certezza che anch'io avrei potuto contare su di lui, perché era stato il solo ad esserci quanto né avevo più bisogno.

Mentre chi doveva farlo, non si era degnato neanche di vedere se fossi ancora in quella benedetta casa, era restato attaccato al suo meladetto orgoglio del cazzo.

Fanculo!

Uscii dalla doccia, e avvolsi il mio corpo nell'unico asciugamano a mia disposizione, ovvero troppo piccolo per coprire ogni mia forma, troppo rosa per i miei gusti, ma in quel momento era l'ultimo dei miei problemi.

"Aly?" Sentii il mio nome venire pronunciato dal tono di voce si Jessica, e uno strano senso di colpa mi fece serrare le labbra, senza avere il coraggio di rispondere.

Ero immobile, mi sentivo una merda, una persona orribile anche nei suoi confronti.

Ma lei inaspettatamente aprì la porta del bagno, facendo incontrare i suoi occhi scuri con i miei.

Cazzo!

"Hey, Ti ho chiamata un sacco di volte, non hai sentito?"
"N..oo! Ero sotto la doccia" mentii.

"Tutto bene?" Mi chiese piu tranquilla che mai, ed io mi limitai ad annuire.

Non sapevo che altro dirle.

"Se hai bisogno di me, sono di sotto" fece per uscire dal bagno forse a causa della mia fredezza nei suoi confronti, quella che ormai gli dedicavo troppo spesso, ma che non meritava assolutamente.

"Aspetta Jess!" Dissi tutto d'un fiato, per una volta dovevo andare oltre, dovevo smetterla di alzare quella corazza con chi non lo meritava.

Avanzai verso di lei, che mi guardò corrugando le sue sopraciglia, uno di quei gesti uguali a suo fratello, ma cercai di non pensarci e poggiai la mia mano sul suo braccio.

Quasi un gesto per aggrapparmi a qualcosa.

"Mi dispiace!" Quello fu tutto cio che usci dalle mie labbra.
"Per cosa Aly?"
Era più difficile di quel che sembrava, ma io dovevo farlo.

"Non dovevo dormire insieme a jack, è stata una cosa stupida me ne rendo conto, ho sbagliato e ti chiedo scusa.
Ma credimi tra di noi non ce stato niente, siamo solo amici, non potrebbe mai succedere, ed io non ti farei mai una cosa del genere, devi credermi!" Tirai fuori quelle parole così velocemente dalle mie labbra da sembrare surreale.

Ma lei sorrise leggermente

"Non devi scusarti, ti voglio bene Aly e sono felice che jack ti sia stato vicino mentre io dormivo e non potevo essere lì con te"
"Jess!" Dissi stupita dalle sue parole.
"Davvero Al, so perfettamente che tra di voi ce questo strano sentimento che vi lega, e non sono gelosa. In fondo con me hai sempre parlato poco dato che sono la sorella di quello stronzo che ti ha rubato il cuore, e che non smette mai di spezzartelo"

Sbarrai gli occhi di fronte alle sue parole sul nostro rapporto, che in fondo rispecchiavano la verità.

"Jess non è così.. e che.." stavo cercando di giustificarmi, ma la cosa non andò a buon fine, non c'era assolutamente niente che avrei potuto dire.

"Aly, quanto sei venuta qui a Roma per quello stage, ho capito fin da subito che tra di noi c'era qualcosa di strano, qualcosa che ti bloccava nei miei confronti.
E infatti non sono mai stata un tuo punto si riferimento, né prima, né adesso, io non so niente della tua vita, non hai nemmeno voluto vedermi il giorno della morte di tua madre, quanto io volevo solo starti vicino."

Spostò il suo sguardo sul pavimento, prima di riportarlo nei miei occhi.

"Non so precisamente quale sia il vero motivo di questa tua fredezza, forse è Chriss,  il fatto che adesso è il tuo ragazzo, o forse è solo un sentimento non corrisposto, non lo so, e non importa.
Ma nel caso sia per lui, voglio solo che distingui bene le due cose, perché io ti voglio davvero bene, a prescindere da chi sia il tuo fidanzato.
E poi voglio che ti metti in testa che tu e jack non dovete interrompere questa vostra amicizia per nessuna ragione, soprattutto non per me, e NON PER CHRISTIAN. Jack ti vuole davvero bene"

Era la persona piu straordinaria che avessi mai conosciuto.

"Mi sento una merda vicino a te, non ti ho mai trattato come meritavi, ma credimi Chriss non c'entra, il problema sono io"

"Non sei un problema Aly, sei una persona fantastica anche se non te accorgi, ed io sono davvero felice che sia tu la ragazza di quello stronzo di mio fratello, l'unica amica del mio fidanzato, è una sorella per me, a prescindere da tutto"

Sentivo i miei occhi pizzicare da alcune lacrime che avrebbero voluto invadere il mio viso, ma al quale non diedi accesso.

Mai nesssuno mi aveva regalato parole come le sue, e solo in quel momento dopo anni che la conoscevo, mi resi conto dei miei sentimenti nei suoi confronti.

"Sono io ad essere felice per averti nella mia vita, e ti giuro che cercherò di liberarmi da questa corazza, e aprirmi di piu con te. E una promessa!"

Avvolsi le mie braccia al suo collo in un abbraccio sincero, che mai avrei immaginato di fare,ma del quale necessitavo un estremo bisogno

"Questo va oltre le mie aspettative, so quanto ti costa esprimere cio che provi"

Mi staccai giusto quel poco che mi permise di rifugiarmi nei suoi occhi scuri.

"Cos'hanno fatto i tuoi genitori per fare due figli, cosi simili ma opposti allo stesso tempo?"

Sorrise, distendendo le sue labbra piene, fino a far formare una fossetta all'angolo della sua bocca, nello stesso idendico posto del fratello.

Cazzo se erano uguali.

"Lui non è come me, non accetterà così facilmente questa vostra amicizia, lo sai vero?"

Ma caratterialmente erano il bianco e il nero.

"Lo so! E un egoista" risposi con astio.

"E solo geloso!" Cercò di difenderlo.

Si avvicinò a me, portando le sue mani sulle mie spalle.

"Ti ama come non ha mai amato nessuno, deve solo imparare a gestire cio che prova, e a controllore le sue reazioni"

Alzai gli occhi infastidita.
"Jess, parliamo di tuo fratello. Per lui non esistono ragioni. Ci ha visti nello stesso letto, e gia sarà arrivato alle sue stupide conclusioni del cazzo, né sono certa"
"Forse, Ma Jack non smette di provocarlo, invece di tentare di spiegargli la situazione, e quello non migliora le cose"
"Uno più cretino dell'altro. Senza offesa eeh" alzai le mani.

Sorrise.

"Jack spera di ottenere qualcosa provocandolo in quel modo, invece Chriss non smette di essere sempre il numero uno in tutto, soprattutto se si tratta di essere stronzo"

Sospirai.

"Jack ti ha raccontato tutto?" Chiesi capendo che sapesse piu del dovuto.

Lei annuì.

"Bhe allora sai benissimo che non si e nemmeno degnato di cercarmi, di chiarire o fare qualsisi altra cosa. Non sapeva nemmeno dove cazzo fossi andata, se né fottuto alla grande, proprio come farò io adesso"

"Non esagerare Aly, ora sei arrabbiata e hai tutto il diritto di esserlo. Ma non dire o fare cose di cui potresti pentirti ti prego. Molto probabilmente lui credeva fossi venuta dritto nella mia stanza"

"Stronzate! Lui se ne sbattuto i coglioni. Non poteva pensare che sarei venuta a dormire in mezzo a te e jack"

"In quel caso avremmo dormito in quattro" si portò una mano sul ventre, ed io sorrisi.

Chriss
Non riuscivo ancora a credere di trovarmi in quella fottuta casa, mentre ogni mio istinto voleva che uscissi al più presto, il mio culo non si muoveva da quel divano.

Ero in conflitto tra cio che voleva il mio cuore, e cio che mi imponeva la mia cazzo di testa.

Volevo vederla- dovevo evitarla

Volevo spaccare la faccia a jack- ero andato via

Dovevo lasciare quella casa-ero ancora lì dentro

Che cazzo dovevo fare?

Mi passai la mano sul viso, al quanto confuso.

E mentre tutti quei pensieri invadevano la mia mente, che solo fino a pochi giorni prima non si sarebbe fatta prendere dall'indecisione ma avrebbe reagito e basta, sentii la voce dell'ultima persona che avrei voluto incontrare.

"Mi stupisco di vederti qui, invece che da qualche parte a sfogare le tue frustazioni"
Alzai lo sguardo, incontrando il suo gia puntato su di me.

"L'unica parte dove potrei sfogarmi e il tuo viso di merda, perciò non provocarmi"

Feci scontrare il pacchetto delle mie Marlboro contro le dita per estrarne una, che subito dopo portai tra le mie labbra con urgenza.

Dovevo calmarmi.

Mi alzai da quel divano, e raggiunsi il camino.

Dovevo stare lontano da lui, e cancellare il ricordo di lui e Al distesi sullo stesso cazzo di letto.

"Allora perche non lo fai?"
Non risposi

"Devo forse ricordarti che ho dormito con occhi verdi?" Si avvicinò a me, ed io contrassi la mascella per non reagire.

"Ti stai trattenendo, ti conosco River"
"Non chiamarla in quel cazzo di modo" ringhiai tra i denti.

"E perché, ora siamo amici di letto, certe confidenze posso prendermele no?" Continuava a provocarmi, ed io a stento riuscivo a mantenere i miei istinti, tanto che strinsi le dita contro il mio palmo, mentre il fumo arrivava ai miei polmoni.
Avrei perso la ragione ne ero certo, ma se solo le mie mani si fossero poggiate su quel pezzo di merda, avrei persi ogni cazzo di cosa della mia vita, e jessica e Alissa non mi avrebbero nemmeno più guardato in faccia.

Ma d'un tratto un forte profumo invase l'aria che ci circondava, e avvertii la sua presenza come se fossimo stati collegati da un filo indivisibile

Mi voltai con ancora il viso contratto, mentre il coglione al mio fianco fece la stessa identica cosa.

Lo notai con la coda dell'occhio.

Bastardo!

Alissa stava attraversando quel cazzo di soggiorno, a testa bassa. Ma piu che altro.con addosso solo un fottuto asciugamano, troppo piccolo per le sue forme, troppo poco per coprire la sua cazzo di bellezza

I miei occhi tracciarono ogni centimetro della sua pelle, a partire dai suoi piedi nudi, alle sue gambe ancora umide e fin troppo scoperte, al suo seno stretto in quel asciugamano, alle sue labbra piene.
Cazzo se era bella.

La cosa piu straordinaria che avessi mai visto.

Cosi semplice, da farmi perdere la testa.

Cosi perfetta da richiamare ogni mio senso.

E in quel momento averla lì a pochi passi da me ma lontana, mi fece rendere conto quanto mi fosse mancata.

Ormai ero abituato ad averla al mio fianco, a dormire con il suo profumo, a netto contatto con la sua pelle, una maledettissima droga.

Una necessità.

Che per il mio stupido modo di fare, non avevo avuto quella notte.

E per uno come me, era una cazzo di condanna.

"Al?" Pronunciai il suo nome senza nemmeno rendermene conto, e lei si bloccò sul posto prima di alzare lo sguardo e fermarlo dritto nel mio

"Chriss!" Rispose senza mai battere le palpebre, era sorpresa di vedermi li era ben evidente.

Ma tutta quella bolla che si era creata tra di noi, occhi dentro occhi come non esistesse piu nessuno, venne interrotta dal cretino di jack.

"Non mi dire che vieni a pranzo con me, vestita in quel modo occhi verdi. Potremmo fare un altro bambino"

Quei stessi occhi si spostarono minacciosi su jack, ed io invece stanco di trattenermi afferrai il tessuto della sua stupida maglietta e lo scaraventai a terra.

Avevo annullato ogni promessa .

"MI HAI ROTTO IL CAZZO, PORCA PUTTANA!" urlai al limite di ogni possibile sopportazione.

Lui cercò di alzarsi, ma io lo spinsi contro quel cazzo di pavimento non sapendo nemmeno cio che stessi facendo.

Ero furioso.

"Se ti fa sentire meno stronzo, continua a farlo Bro, colpiscimi ancora. Fai l'ennesima cazzata della tua vita, ma poi non lamentarti di aver perso quella cazzo di ragazza" indicò Al alle mie spalle, ma io di tutta risposta assestai un pugno sul suo viso di merda, cosi forte che sentii le nocche bruciare, ma non al massimo della mia forza, in qualche modo mi ero trattenuto.

"Quella è una cosa che non ti riguarda" puntualizzai mentre le vene pompavano sempre di piu contro la mia tempia
"Quella è la tua cazzo di ragazza, la stessa che non smetti di trattare di merda, mi dici perché cazzo lo fai eeh?" disse sbattendomi in faccia la realtà

"Non dire piu una parola, o finisce male"

Sentivo la rabbia invadere ogni centimetro del mio corpo, e offuscare il mio cervello che a stento riuscivo a mantenere lucido.

Ma piu che altro le sue parole si ripetevano nella mia testa, come un vero tormento.

E fu proprio grazie a quella mia piccola distrazione, che quel bastardo si liberò dalla mia presa, e si alzò in piedi.

"La verità fa male Bro, l'hai ferita per l'ennesima volta e non vuoi sentirtelo dire perché sei un egoista di merda"

Continuava a sfidarmi, e a infliggere su l'unico argomento che mi faceva più male, e del quale ero piu suscettibile.

"Non lamentarti se poi dorme tra le mie braccia, invece che tra quelle del suo cazzo di ragazzo"

Mi alzai

E subito dopo le mie mani lo spinsero ancora una volta con brutalità, scaricando su di lui ogni mia colpa.

Ero diventato una bestia, e quello non avrebbe portato niente di buono, ma nello stesso istante sentii le mani di Alissa fermarsi sul mio braccio.

"Chriss, smettila ti prego"

"Cazzo!" Sbraitai, cercando di calmarmi.

Dovevo andare contro me stesso, con lei succedeva sempre,era l'unica ad impedirmi di esplodere.

Ma lui non avrebbe dovuto provocarmi, non doveva metterla in mezzo, doveva solo chiudere quella merda di bocca.

Strattonai i miei capelli, e mi voltai verso di lei.

"Non toccarmi!" Ringhiai contro il suo viso.
"E tu smettila di fare il bambino"

I suoi occhi si incollarono nei miei, ed io afferrai il suo braccio e in modo violento la strattonai contro il mio petto, ad un solo centimetro dal mio viso.

"Ora il problema sono io? Porca puttana Al, avete dormito insieme e adesso uscite pure, che è una cazzo di frequentazione questa?'

"Non dire stronzate"

"No Al!" Alzai il mio dito vicino al suo viso.
"Smettila tu di fare stronzate. Cio che succede tra do noi è una cosa che non riguarda né jack e né tanto meno mia sorella.
Ma cristo, ogni cazzo di volta litighiamo hai bisogno di farti consolare da qualcuno, o addirittura andarci a letto insieme? Porca puttana sembra una relazione a quattro questa" dissi con un tono di voce più alto del solito, per la prima fottuta volta gli avevo urlato in faccia.

I suoi occhi si assotigliarono, forse a causa delle parole che erano involtoriamente uscite dalla mia bocca, e che ormai era troppi tardi per ritrarre.

"Mi fai solo schifo" poggiò il palmo della sua mano sul mio petto nel vano tentativo di spingermi.

"Questo è tutto quella che hai da dire?" Non mi spostai di un centimetro.

E lei alzò nuovamente lo sguardo, ma quella volta cera qualcosa di diverso, di oscuro, qualcosa che non gli avevo mai visto

"Devi andartene a fanculo, tu e il tuo modo di ferire le persone, ora basta."

Mi diede le spalle prima si salire nuovamente su per quelle maledette scale, ed io tra mille modi in cui avrei potuto reagire, scelsi la peggiore.
Uscii da quella casa, affondando un pugno contro la porta.

Avevo mandato tutto a puttane per l'ennesima volta.

Sentii la terra mancare sotto ai miei piedi.

Alissa
Dieci minuti, o forse di più, non sapevo definirne il tempo, ma stava di fatto che ero lì a fissare il mio riflesso allo specchio, mentre cercavo di piastrare i miei capelli, ma i miei gesti sembravano essersi rallentati.

La mia mente sembrava essersi allontanata.

Sentivo il cuore in mille pezzi, ogni cosa certa della mia vita era andata a farsi fottere, a tal punto da non sapere più cosa fare.

Ero in quella città per jessica, per cercare di essere l'amica che si meritava, non una stronza egoista.

Ero in quella città per allontanarmi il piu possibile da mio padre, da mio fratello, da ogni cosa mi ricordasse quella merda che avevo vissuto.

Ma la verità era un'altra, ero principalmente tornata a Roma per Chriss. Per quel ragazzo dagli occhi scuri e tatuaggi sulla pelle, per quel ragazzo stronzo da morire, ma così bello da togliere il fiato, che si era preso ogni parte di me, fottendomi la testa.

Ero innamorata di ogni cosa gli appartenesse, ero persa completamente al tal punto da non riuscire ad immaginare la mia vita senza di lui.

Ero stata fredda ed insensibile per troppo tempo al tal punto da crearmi quella maledetta corazza, che solo lui era stato in grado di buttare giu, e quello non aveva fatto altro che farmi legare così tanto, da concedergli tutta me stessa.

Io non ero piu niente senza di lui, e quello lo odiavo da morire.

Io che ero sempre stata sola contro il mondo, in quel momento non riuscivo piu a pensare alla mia vita  senza di lui

Ma dopo quello che era successo, dopo le sue parole che avevano toccato il mio cuore, stavo mettendo in dubbio ogni singola cosa, anche il mio restare in quella città.

"Il tempo è scaduto occhi verdi, ti aspetto in macchina muovi quel culo"
Sussurrai di fronte al suono di voce di jack, che per fortuna mi aveva distratto da quei dannati pensieri.

Infilai velocemente le mie converse, e scesi giù.

*
"Perché la tua ragazza non è con noi?"
"È incinta, deve riposare!" Sorrisi.
"Non è malata jack, non essere così apprensivo la soffochi"
"Fatti gli affari tuoi!" mi puntò l'indice contro ed io alzai le mani in segno di resa, prima di spostare lo sguardo e rendermi conto che eravamo nel bel mezzo del traffico.

Sbuffai esausta un po da tutta quella situazione, e portai i piedi sul sedile, ma istintivamente mi voltai di scatto verso il suo viso, ma rendendomi conto che era jack quello a essere con me mi tranquillizzai restando in quella posizione.

"Che ce?" Mi chiese.
Ed io mossi la testa in segno di negazione non volendo aprire nessun argomento che riguardasse il suo amico del cazzo.

"È sempre stato apprensivo con le sue cazzo di macchine, sopratutto la evoque" come non detto.
"Lo so!" Mi limitai a dire, si era reso conto di tutto senza il bisogno di avere nessuna spiegazione, e quello era uno dei tanti motivi per cui era diventato così importante nella mia vita.

"Oltre a Jess nessuna ragazza è entrata lì dentro dovresti sentirti privilegiata" lo guardai di sbieco, odiavo quel lato del suo carattere sempre pronto ad infliggere dove faceva piu male.

"Sono anche l'unica ad averla guidata, è l'unica che ti taglierà quella lingua se non la smetti di parlarmi di lui" lo minacciai e lui sembrò darmi ascolto.

Molto tranquillamente svoltò all'incrocio, e mi resi conto subito della netta differenza di giuda tra lui e il suo amico.

Il diavolo e l'acqua santa.

Per Chriss non esisteva una velocità al di sotto dei 80 100, non esisteva nessuna distanza di sicurezza, e soprattutto non esisteva che stesse troppo tempo in coda, o addirittura che rispettasse un solo semafaro, mentre jack era molto piu tranquillo, guidava come ogni persona sana di testa esistesse su quella faccia della terra. E per quanto la cosa avrebbe dovuto farmi piacere, per quanto avrei dovuto sentirmi al sicuro, mi resi conto che Chriss era tutto ciò che volevo, e se quello voleva dire andare contro ogni regola, contro ogni rischio, io sarei stata disposta a farlo.

Perché solo con lui io mi sentivo pretetta, felice, libera da ogni pensiero.

Ma non appena i miei occhi si resero conto dove ci trovassimo, iniziai ad ammirare quelle famose villete che avevo gia visto con Chriss, e che come allora mi fecero perdere in ogni loro dettaglio.

"Dove siamo qui?" Chiesi.

"Perché me lo chiedi?" Aggrottò le sue sopraciglia ma io alzai le spalle .

"È un posto bellissimo!"
"Siamo ad un quarto d'ora da casa di jessica, cinque minuti dalla casa editrice"

Alzò il suo braccio, ed io ne seguii la traiettoria.

"Dietro quel palazzo ce la strada per arrivare alla casa editrice"
"Cazzo! Il signor River avrebbe potuto investire i suoi soldi in un posto del genere"

Jack mi guardò stranito.

"Aly, il signor River non avrebbe mai scelto un posto come questo per i suoi figli"
"Perché no? In questo modo avrebbe potuto tenere sotto controllo Chriss e la sua voglia di andare a lavoro, pari a zero"

"Vedi che sei tu a parlare di lui, e poi qui non avrebbe potuto investire su ettari di metri quadri" disse indicando le villette quasi tutte della stessa dimensione.

"Bhe, peggio per lui. E il miglior posto che conosco di Roma"

Parlare di cose stupide, cercare di pensare ad altro non sembrava funzionare, il mio cervello come il mio cuore non voleva saperne di lasciarmi in pace, chriss ormai si era preso ogni parte di me ed era impossibile fuggire da me stessa.

"Siamo arrivati!" Disse tutto d'un tratto, spegnendo il motore.

Ma non appena notai di essere davanti al mac donalds, lì dove ero stata con lui, li dove avevamo in un certo senso festeggiato il nostro fidanzamento qualcosa mi strinse lo stomaco.

"Perché siamo venuti proprio qua?" Dissi alzando leggermente il mio tono di voce.
"Scendi! Il mac non è il suo, muoviti"
Ma io contrariata afferrai il suo braccio tra le dita, e lui alzò le sopraciglia.

"Che cazzo ti prende Al?"
"Non voglio andarci!"mi lamentai, e lui alzò i suoi occhi cielo.
"Vuoi evitare tutti i posti in cui siete stati insieme, o impari a vivere come una cazzo di persona normale?"
"Tu che cazzo ne sai, che sono venuta qui con lui?"
"Al, smettila di pensarlo porca puttana, e scendi da questa cazzo di macchina"

Non mi diede il tempo di rispondere, nè la possibilità di farmi capire il perché lui sapesse tutte quelle cose, o perché si comportasse in quel modo, dato che saltò giu dalla macchina sapendo bene che l'avrei seguito.

*
Il rumore del vassoio che veniva sbattuto sotto il mio viso, mi fece alzare lo sguardo verso quel cretino di jack che si stava sedendo di fronte a me in modo spavaldo.

"Tieni, mangia!"
Fermai il vassoio tra le dita, prima che finisse a terra, dato il modo in cui l'aveva spinto.
"Attento a come parli Hayden, io non sono jessica! "
"Me ne fotto, mangia!"
Indicò ancora una volta il mio vassoio, ed io stanca di discutere mi arresi.

Guardai attentamente cio che avevo davanti, ovvero tutto quello che in un altra situazione avrei divorato in meno di un secondo, ma quel pomeriggio era diverso.

"Sto aspettando!"
"Smettila di dirmi quello che devo fare!" Risposi alzando i miei occhi nei suoi.

"Cazzo sei piu insopportabile del tuo ragazzo, ed è una cosa al quanto impossibile!"
"Sta zitto!"
"E tu mangia! Avete avuto solo una cazzo di discussione, falla finita, sai benissimo come andra finire" mimò uno dei suoi gesti volgari ed io strinsi i denti infastidita, prima di vedere se qualcuno ci avesse visto, era impossibile uscire insieme a lui.

"Jack! Non finirà in quel modo puoi scordatelo, mi ha dato della poco di buono ed io non intendo passarci sopra" dissi categorica.
"Non diceva sul serio, fa sempre così quanto è incazzato dice cose.."
"Non difenderlo! Le parole hanno un peso Hayden e lui deve imparare a misurarle."

Afferai il mio chicken burger tra i denti e cercai di scrollarmi di dosso tutta quella situazione del cazzo.

"Non so perché mi sono ritrovato in una cazzo di situazione del genere, essere amico di tutti e due, é un cazzo di problema"
Alzai lo sguardo, afferrando la mia coca cola tra le mani.

"Nessuno te l'ha chiesto"
"Senti Al"
Si portò i capelli indietro uno di quei gesti che faceva spesso chriss, ma vederlo su jack mi fece corrugare le sopracciglia.

"È un anno che sta così di merda, da quanto Luke è morto lui non e più lo stesso. Porca puttana credevo che innamorarsi di te, sarebbe bastato per farlo tornare a vivere, ma forse mi sbagliavo"

"Che vuoi dire Jack?" Chiesi, non capendo il suo discorso.

"Tu sei la sua unica ragione di vita in questo momento, credimi lo so per certo.
Ma fin quando la questione luke sarà aperta, lui non riuscirà a comportarsi diversamente"
"Spiegati meglio"

"Si sente colpevole della morte del suo migliore amico, e crede di non meritare niente, neanche te.
Cristo, è stato arrestato e rinchiuso in una cazzo di cella per un paio di mesi per una cosa che non è stato lui a causare, lui non centrava un cazzo, ma non riesce a metterselo in quella fottuta testa.
E per una volta che è felice, che le cose vanno come devono andare, manda a puttane ogni cosa, è il motivo può essere solo quello"

Abbassai lo sguardo.
"Io non so che fare, forse siamo troppo complicati per stare insieme"

"Alissa, che cazzo stai dicendo?"

Lo guardai di nuovo.

"Jack, non posso aiutare una persona che non vuole essere aiutata, che mi allontana e offende ogni volta. Che dopo tutto questo tempo non è ancora riuscito a dirmi cosa cazzo è successo quella sera, porca puttana io l'ho fatto, gli ho detto ogni cazzo di cosa della mia merda di vita, ma ora basta."

"Fammi capire stai mollando tutto per un paio di parole dette in un cazzo di momento di rabbia?" Mi chiese a denti stretti.

"No! Mi ascolti quanto parlo? O difendi quello stronzo a prescindere?"

"Non lo sto difendendo!"
"Certo che lo stai facendo, per altro dopo che hai consolato me tutta la notte, davvero coerente da parte tua"
Poggiò la sua schiena sulla sedia.

"Cazzo, sto solo cercando un punto d incontro, dato che se non lo faccio io voi due cretini come siete finirete per perdervi"
"Forse è gia successo" a quelle parole, sentii i miei occhi inumidirsi, per la prima volta mi stavo arrendendo, stavo ammettendo la realtà dei fatti.
Noi eravamo due destini che facevano fatica ad incontrarsi.

Ma al solo pensiero di perderlo sentivo il mio cuore sgretolarsi, e il respiro bloccarsi.

"Sta zitta! Non dire stronzate, e invece di lamentarti perché non provi a capire il perché si comporta in quel cazzo di modo, occhi verdi con lui devi imparare a leggere tra le righe"

Jack spostò il suo vassoio ormai vuoto, e tirò a sé il mio, distraendomi per quanto possibile da quei dannati pensieri.

"Non butteremo niente dato che ho pagato con i miei soldi"
"Quella era roba mia, stronzo"
"Ora non più!"

Sorrisi.
"Sei un amico di merda lo sai?"

Tirò fuori la sua lingua verso di me, ed io alzai il mio dito medio.

"Con questa merda ci hai dormito, e sei stata anche bene"
"Non ci sperare"
"Ammettilo!"
"Neanche in punto di morte"

Addentò il mio panino prima di guardarmi.

"Facciamo un patto, ok?"
"Non faccio patti con gli stronzi"

Ignorò le mie parole

"Io non parlo piu del tuo ragazzo, se tu ammetti che stanotte sei stata bene insieme a me"
"Ti ricordo che stai per divenatre padre e che sei impegnato con jess quindi smettila di fare il cretino"

Incrociai le braccia al petto, e lui puntò i suoi occhi proprio su quel punto del mio corpo, e non appena mi resi conto dove guardasse gli assestai un calcio da sotto il tavolo.

"CAZZO!" si lamentò con ancora la bocca piena.
"Smettila di guardarmi le tette JACK"
"hey rilassati, volevo solo dire che nonostante la visuale sia al quanto invitante non sto cercando di scoparti , ma solo di essere un fotutto amico"
"Questo deve fare parte del patto"

Distesi il mio braccio verso di lui e lui subito dopo strinse la mia mano.

"Niente sesso occhi verdi"

Chriss
Il vento scompigliava sempre di piu i miei capelli, mentre il mio piede spingeva sempre di piu sull acceleratore, e il fumo arrivava ai miei polmoni sempre più assiduamente.
Era la quinta sigaretta che spegnevo e la sesta che accedevo contro le mie labbra

Spostai lo sguardo sul contachilometri mentre rietravo da un soprasso, e non appena notai la lancetta segnare quasi i duecento, sentii il mio corpo farsi invadere da una strana sensazione, per la prima volta non sentii nessun tipo di adrenalina, e il mio piede si sollevò leggermente con l'intenzione di decellerare.

Forse stavo cambiando, forse per la prima volta mi resi conto della cazzata che stavo facendo, mi trovavo su una cazzo di strada piena di semafori del quale non avevo rispettato neanche uno, e per quante volte l'avevo fatto, mi potevo ritenere fortunato per essere ancora in vita.

Subito dopo svoltai a destra, e frenai bruscamente ad un cazzo di metro dall'entrata della palestra.

Spensi il motore, e saltai giu dalla macchina.

Ma quella volta i miei piedi cambiarono direzione, e invece di entrare lì dentro, deviarono sul marciapiede fino a ritrovarmi a camminare con le mani nelle tasche e il cappuccio sulla testa in quel fottuto parco.

Volevo mettere ordine nella mia testa, ma era quasi impossibile, troppi pensieri, sbagli e colpe si mischiavano tra di loro.

Troppe domande senza risposta, ma con l'unica certezza, non sarei mai diventato un uomo migliore, no se continuavo a ferire l'unica persona al mondo a cui tenevo piu di qualsiasi altra cosa.

Il sole di novembre accarezzava leggermente il mio corpo, mentre il mio sguardo era puntato sull'erba che calpestavano i miei piedi.

Ero uno cretino

Avevo rovinato l'unica cosa bella della mia vita, con la mia cazzo di bocca.

E non avevo nessuna idea di come farmi perdonare, di fargli capire che non pensavo assolutamente ciò che avevo detto, ma cazzo non avevo giustificazioni, avevo rifiutato umiliato e offesso la mia cazzo di ragazza, l'unica per il quale ancora non ero sprofondato ed ero riuscito a restare a galla in quella vita di merda.

Per quanto mi sforzarsi di cambiare,di fare la cosa giusta per lei, sbagliavo.

Ero uno stronzo e quello mai nessuno l'avrebbe potuto evitare, non meritavo piu un cazzo nella mia fottuta vita, se non pagare per i miei cazzo di errori

La vibrazione del mio cellulare mi fece bloccare i pensiei, e non appena lo estrassi e vidi il nome di jack rifiutai la chiamata, non volevo parlare, tanto meno con quel bastardo di amico che mi ritrovavo che non smetteva mai di provocarmi, e cazzo aveva perso ogni mio bene dal momento in cuo aveva portato il suo culo nello stesso letto di Alissa.

Ero incazzato, e deluso allo stesso tempo.
Sentivo di aver perso tuttto, di aver perso lei.

Porca puttana.

Il mio cellulare riprese a squillare, ed io senza nemmeno esitare feci scorrere il dito sul mio display.

"Che cazzo vuoi?" Ringhiai così forte, che notai una signora stringere la mano ad un bambino, che poteva essere benissimo suo nipote, e allontanarsi frettolosamente.

"Dove sei?"
Strattonai i miei capelli

"Non sono cazzi che ti riguardano"
"Io sono con lei, e se non vuoi che vi chiudo in una fottuta stanza finché non avrete parlato, allora dimmi dove cazzo ti trovi"
"Scommetto che saresti molto piu conteneto se in quella stanza ci fossi tu, non e vero?"
"Bro, non farmi perdere tempo con le stronzate. Ti sto facendo un favore, dovresti solo ringraziarmi "

Sorrisi sarcastico.

"Certo, dovrei apprezzare il fatto che non hai perso tempo per infilarti nel letto con la mia ragazza, di non averla lasciata sola, e di aver poggiato il tuo cazzo sul suo culo. Te ne sono grato BASTARDO"

"Sei un fottuto coglione del cazzo Chriss. Ho dormito con lei perché aveva bisogno di un amico che la consolasse, dato che non smetti di trattarla di merda. Ed io ero l'unico disponibile, perciò fattene una fottuta ragione e non scassarmi le palle"

Deglutii cercando di trattenere la mia rabbia, ma forse fu tutto inutile.

"Quelle palle che ti ritrovi te le stacco, se non smetti di intrometterti nella mia cazzo di vita, sono stato chiaro?"

"Dove ci vediamo?" Ignorò palesemente le mie parole, e continuò con quel cazzo di atteggiamento che non faceva altro che aumentare il mio nervosismo.

Stavo esplodendo, e per evitare tutto ciò misi fine a quella stupida conversazione del cazzo.

Dovevo ignorarlo altrimenti sarei andato a trovarlo in qualsiasi posto si trovasse, e l'avrei ucciso con le mie stesse mani.

Ma la vibrazione del mio cellulare mi fece bloccare la sigaretta tra le labbra. che pochi secondi prima avevo acceso.

Sbloccai il diplay trovando un messaggio vocale su Whatsapp.

BROTHER:
"Non ci torno in quella cazzo di casa, percio avverti jess che stiamo fuori. E portami nel miglior bar di Roma che conosci, oppure dove cazzo ti pare, basta che mi tolgo dalla testa quello stronzo di merda"

Deglutii di fronte a quelle parole, alla sua voce  ma subito dopo arrivò un altro messaggio.

BROTHER
"No! Per me la quastione è chiusa, non esistono ragioni per farmi tornare indietro"

Buttai la sigaretta contro il suolo calpestandola violentemente con le mie nike, prima di accederne un'altra

Ero furioso come una bestia, e fu quello il motivo per cui mi ritrovai a fare qualcosa che non mi sarei mai aspettato.

"Pronto?"
"Non fare nessun tipo di stronzata, non portarla da nessuna cazzo si parte" Ringhiai tra i denti.

"Mmh!" Fu tutta la sua risposta.
"Allontanati, dobbiamo parlare"
"Sono solo"
"Lei dov'è?"
"In bagno!"
"Dove?" Insistetti.

"Vai al punto Chriss, che devi dirmi?"
Trattenni il fumo nei miei polmoni.

"Portala a casa in meno di cinque minuti, o ti giuro che non smetterò di prenderti a pugni finché non vedrò il tuo cuore smettere di battere, e non ci sarà nessuno in grado di trattenermi"

"Cerca di usare le miglior parole che conosci, perché questa volta l'hai fatta grossa Bro"

*
Entrai in casa sbattendo la porta alle mie spalle, volevo poter sfogare ciò che provavo, eliminare la mia rabbia, ma sembrava impossibile.

Mi stavo trattennedo, stavo cercando di reprimere la mia voglia di affondare le nocche contro qualcosa.

"Chriss?"
Alzai la testa al suono della voce di mia sorella, che in qualche modo mi distrasse.

"Stai bene?"
Mi strattonai i capelli al quanto nervoso.

"Che cazzo di domanda è questa?"

E senza piu ascoltare ciò che aveva da dire mi diressi in cucina a gran falcate, e afferrai una birra dal frigo che stappai con il mio accendino prima di mandarla giu dalla mia gola.

Odiavo sentirmi in quel modo.

"Hai parlato con Al?"
Sbuffai prima di guardare nuovamente i suoi occhi.

"No Jess. Puo farti i cazzi tuoi per una dannata volta?"

Poggiò le sue mani sul ventre, mentre io portavo una sigaretta tra le labbra, e mi sedevo sul mio solito sgabello.

"No Chriss. Se lei sta di merda è colpa tua, ed io non sono disposta a star a guardare mentre tu rovini ogni cazzo di cosa"

"Invece devi starne fuori, è la mia vita questa, e non deve riguardarti un cazzo, riferisci pure le mie parole al tuo cazzo di fidanzato che ora non fa altro che stare attaccato al culo di Alissa"

"Bhe, sono amici, che dovrebbe fare? ma certo tu determinate cose non potrai mai capirle, sei solo un egoista di merda"

Contrassi la mascella.

"Non parlarmi in quel modo!"

"Invece Si! Non hai rispetto per niente e nessuno, continui a fregartene di chiunque, anche di tua sorella sangue del tuo sangue"

Corrugai le sopracciglia

"Sono incinta cazzo, dovresti spegnere quella merda di sigaretta"

Non mi diede nemmeno il tempo di replicare, o per lo meno di elaborare le sue parole, dato che sparì nel minor tempo possibile dai miei occhi.

Ma io stronzo proprio come mi aveva definito, non feci altro che spostarmi da quello sgabello al divano, non avendo nessuna intenzione di spegnere la sigaretta.

Avevo un solo e unico pensiero, ed era guardare di nuovo i suoi cazzo di occhi verdi.

La gamba non smetteva di muoversi ad un ritmo fuori dal normale, facendo aumentare di gran misura il mio nervosismo, e le mie mani stringevano il vetro di quella maledetta birra.

Ero agitato

Nervoso

Incazzato

E quello non andava di certo a mio favore.

Ma d'un tratto sentii la porta aprirsi, e sollevai lo sguardo notando jack che spingeva Alissa all'interno.

Alissa
"Che cosaa? Da quanto tu decidi per me?" Chiesi furiosa
"Da quanto tu non sai più farlo"
"Jack non ti permettere piu di fare una cosa del genere, sono stata CHIARA?" Gli puntai il dito contro, dopo aver alzato la mia voce di qualche ottava.

Ma lui da stronzo lo abbassò con i suoi modi al quando delicati, e si avvicinò al mio viso.

"Entra in quella cazzo di casa o ti trasporto di peso"
"NO!" impuntai i miei piedi a terra come una vera bambina capricciosa.
"Non voglio parlarci, non voglio vederlo okey?" Dissi, allargando le mie braccia

Ma lui al contrario delle mie parole afferrò la mia vita, e in modo brusco mi fece attraversare quel portone contro ogni mia volontà

"Lasciami jack!" Mi divincolai tra le sue braccia .

"Sta zitta Aly"
"Ti prego jack, non voglio farlo! Smettila"

"Bro, sei gia qua?" Fermai ogni parola, ogni respiro, ogni movimento.

"Levagli quelle mani di dosso" al suono della sua voce non riuscii a fare a meno di alzare lo sguardo.

I miei occhi incontrarono i suoi, e mi persi in quelle tenebre come mi capitava la maggior parte delle volte, com'era successo qualche mese prima su quelle maledette scale

Sentii lo stesso brivido accarezzarmi la schiena.

"Jack? Allora?" Pronunciò quelle parole non distogliendo mai lo sguardo dal mio, e d'un tratto sentii la presa di jack lasciare la mia pelle.

Ma non gli diedi piu tanta importanza, dato che i miei occhi non fecero altro che tracciare ogni suo lineamento, ogni cazzo di centimetro gli appartenesse.

Era cosi dannatamente bello.

I capelli scompigliati a casua delle sue mani che molto probabilmente erano passate innumerevoli volte tra di loro, il suo viso contratto, il percing sul labbro in evidenza a causa del suo perenne modo di tirarlo fuori, la t shirt che aderiva sulle sua grosse spalle definendone ogni muscolo, le stesse braccia che mi erano mancate da morire.
Lì nell'unico posto dove mi sentivo a casa, stretta tra il suo profumo e la sua pelle.

Spostai lo sguardo per non pensarci, e notai i suoi gomiti poggiati sulle gambe, e le sue dita contro il mento, una delle sue pose da strafottente del cazzo.

Un cazzo di Dio greco o molto di più.

"Hai intezione di restare lì a guardarmi, o vieni a sederti su questo cazzo di divano?" Disse in modo freddo, quasi glaciale proprio verso di me.

Ed io mi resi conto solo in quel momento che jack l'aveva raggiunto, e si trovava proprio di fronte a lui seduto sull'altro divano.

Ma indispettita per il loro comportamento, incrocia le braccia la petto non volendo di certo sottomettermi al suo volere, quella incazzata dovevo essere IO.

"Non sei tu a dirmi quello che devo fare"
Sollevò le sue sopraciglia non credendo minimante alle mie parole, e portò indietro i suoi capelli, prima di nascondere il suo viso tra le sue grosse mani, ma io non feci altro che seguire i lineamenti delle sue braccia, invece di concentrarmi sul fatto che per un assurdo motivo si stava trattenendo, era ben evidente anche a qualche metro di distanza.

"Allora bro, che cazzo vuoi sapere per mettere fine a qusta storia?" Jack andò subito al punto, e chriss sollevò lo sguardo ancora più accigliato e scuro di qualche minuto prima.

Lo fissò come gli avevo visto fare solo una volta.

"Io e te non abbiamo niente da dirci" sussurrò a pena

"Davvero? Peccato che lei si trova qua solo grazie a me, perciò risparmiami le tue battute se non vuoi che finisca ancora piu di merda di quanto già nn lo sia"

Chriss sembrò incassare le sue parole, e portò una sigaretta tra le labbra con urgenza, e potevo ben scommettere che non fosse la prima.

Ma contro ogni mia aspettativa mi avvicinai.

Fissai il ragazzo al mio fianco, o più che altro i miei occhi vennero colpiti da un segno violaceo che aveva sul collo, quello che ero stata io stessa a fargli.

Deglutti a fatica, mentre mi sedevo lì proprio al suo fianco

"Quanto è stato precisamente il momento in cui sei passato da volertela scopare, a essere il suo cazzo di amico?" Ringhio tra i denti, mentre contraeva ogni muscolo, e ispirava intensamente quella cazzo di sigaretta, era nervoso e incazzato ed io odiavo vederlo in quel modo.

Anche se la sua bellezza non finiva mai di stupirmi, rimasi delusa di non vedere la sua fossetta al lato delle sue labbra segno che non sorrideva da troppo tempo.

Ma come se avesse percepito il mio sguardo, si voltò e i suoi occhi per un attimo incontrarono i miei, neri come la pece tanto da non far trasparire nessuna emozione.

Bello e dannato.

Ma come ogni cazzo di volta jack interveniva nei momenti meno opportuni, e fece spostare i nostri sguardi su di lui.

"Siamo diventati amici grazie alle tue cazzate, grazie al modo in cui la ferisci ogni volta"

Il mio sguardo tornò sul suo viso.
E lui corrugò la fronte senza guardarmi, i suoi tenebrosi occhi scuri erano dritto su jack, mentre le sue labbra non facevano altro che consumare quella sigaretta, che in quel momento odiai a morte

"Davvero? Allora ti ho fatto un piacere, se grazie a me siete diventati culo e camicia. Ma ti conosco jack se non avessi piantato radici nella cazzo di pancia di mia sorella te la saresti scopata senza pensarci due volte porca puttana! Perciò non raccontarmi palle"

Jack si spostò bruscamente su quel divano.
"Non avrei mai fatto una cosa del genere, cazzo perché devi sempre definirmi la merda che non sono"
"E perché sentiamo?"
"Perché so quanto cazzo ci tieni"

Ero stanca di assistere a quella misera scena del cazzo, di farli continuare a discutere ignorando la mia presenza.

Così intervenni.

"La smettte di fare i cretini per una buona volta?"

Posai la mia mano sulla gamba del ragazzo al mio fianco, non sapevo precisamente perché l'avessi fatto, forse avevo bisogno di sentirlo, di toccarlo, o semplicemte perché quello era l'unico modo per avere la sua attenzione.

"Ti calmi un secondo e ci lasci spiegare tutta la storia invece di arrivare a conclusioni che non esistono?"
Si volto lentamente e fece scorrere il suo sguardo dal mio viso alla mia mano che avevo ancora poggiata su di lui.

La ritrassi immediatamente, e lui mi incitò a continuare facendomi un segno con la testa, ma io inaspettatamente afferrai la sua sigaretta tra le dita .

"Smettila di fumare in questo modo, per favore"

Sbuffò al quanto infastidito, ma subito dopo alzò le mani in segno di resa.

Stava cedendo fin troppo per quanto lo conoscessi.

"Ho odiato quei occhi verdi dal primo istante che l'ho visti, e il suo carettere di merda non mi ha certo aiutato a migliorare le cose..."

Jack aveva ripreso a parlare.
"Cazzo Bro hai inziato a perdere la testa per lei, a voler a tutti i costi qualcosa che ti era stato proibito, ed io non ho fatto altro che cercare di allontanarti da lei nella mia piu totale stupidità.
Ho fatto una cazzata, ho giudicato un persona senza neppure conoscerla, senza voler capire i tuoi cazzo di sentimenti, e mi dispiace."

"Vai al punto" tagliò corto Chriss con ancora la voce glaciale.

"Avevo paura di perderti, avevo il timore che lei non fosse la persona giusta per te, che non avesse mai capito il tuo passato, ma cazzo se mi sbagliavo." Si passò una mano sul viso.

"Per piu di una volta mi sono ritrovato a dover respirare la sua stessa aria, a condividere con lei le persone che piu volevo bene, e solo in quel modo ho conosciuto davvero chi avevo di fronte.
Cazzo mi sono legato senza nemmeno rendermene conto, forse perché ti somiglia piu di quanto immagini"

"Jack forse non sono stato abbastanza chiaro, dimmi qualcosa che non so, e non le tue solite cazzate"

"Che cazzo dovrei dirti?"
"Tipo il fatto che mi hai tenuto nascosto un cosa del genere?" .
"Non lo tenuto nascosto semplicemte non ho trovato il momento giusto per dirterlo" .

Jack stava mentendo, era stato lui  stesso a costringermi a non parlare di quel nostro rapporto, era ben evidente che il jack che conoscevo si faceva intimidire da quello stronzo di Chriss

"Sto per perdere anche quel minimo di pezienza che mi é rimasta, ti avverto"

Lo conosceva troppo bene per credergli.
"Cazzo!" Si strattonò i capelli nervoso, ed io intenvenni.

"Non credo che dobbiamo giustificarti una fottuta amicizia Chriss, non era programmato il fatto di diventare amica del tuo migliore amico, lo so che ti sembra assurdo ma è così"

"Al stai parlando di jack, come se lo conoscessi da una cazzo di vita, di che amicizia parliamo, di un paio di fottuti giorni?"

Mi accigliai.

"No! Parliamo del fatto che lui ce stato quanto né avevo bisogno, del fatto che quella maledetta sera alla riserva dopo che hai pensato solo ed unicamente a Jessica, io ero con lui. Ogni volta che tu fai una cazzata, ce lui con me."

"E solo perché non riesce a farsi i cazzi suoi"

"No! E solo perché al contrario tuo si preoccupa di come mi sento." Alzai il tono della voce, irritata dal suo comportamento

"Smettetela Adesso!" Jack tornò a parlare, e noi riportammo lo sguardo su di lui.

"Quella sera della riserva, l'ho portata da Alex, è meglio che sia io a dirtelo"

I suoi occhi si bloccarono nei miei per una frazione di secondi,  mentre notai il suo percing venire tirato dai suoi denti, e poi privarmi di tutto quello.

"Che cazzo hai fatto?" Si rivolse a jack.

"Non voleva vederti, aveva bisogno di sfogarsi dove cazzo avrei dovuta portarla?"

Chriss si alzò da quel divano, e assestò silenziosamente un pugno contro il muro, trattenendo ogni sua volonta.

"Che cazzo è successo lì dentro?"
"Niente di quello che pensi" non sapevo precisamente a cosa si riferivano, ma io non la pensavo allo stesso modo .

"Invece qual cosa è successa. Dato che qualla è stata la sera in cui ho capito davvero chi avevo di fronte, mi ha capita come non mi succedeva da un bel pezzo, mi ha dato la possibilità di divertirmi, di liberare la mia mente dalle tue stronzate, e mi ha fatta bere fottendosene che dopo mi sarei sentita male, mi è stato vicino dandomi quel senso di protezione che può darti solo un fratello"

"In che cazzo di modo ti ha protetto,  se ti ha permesso di bere? Al, porca puttana perché io vengo a saperlo solo in questo cazzo di momento?"

Mi alzai anch'io stufa di essere sottomessa a quello stupido interrogatorio.

"Infatti, non sei tenuto a sapere un cazzo della mia vita, non riesci a capire ciò che ti sto dicendo, non vuoi sentire nessuna ragione, vuoi essere sempre e solo l'unico a comandare le vite degli altri, le stesse che non smetti di distruggere, ed io sai cosa ti dico? Vaffanculo!"

"Che cazzo stai dicendo?" Quelle parole furono seguite subito dopo dalle sue dita che strinsero contro il mio braccio in una presa ferrea.

"Non toccarmi!" Cercai di liberarmi, ma fu inuile.

"Chriss, togli subito le mani, o finisce male" sentivo la sue presa stringere sempre di piu, esattamente nello stesso modo che aumentava il mio nervosismo.

"Ho detto lasciami!"

"NO!"

Odiavo da morire quel suo modo di fare, e muovendo velocente il mio braccio riuscii a liberarmi, o fu lui a permettermelo.

"Sei fuori dalla mia vita, da questo preciso istante" sputai fuori quelle parole con rabbia.

"Non sei tu a deciderlo" rispose di getto

"È qui che ti sbagli, torna da Olly da Lisa o da chi cazzo ti pare, io non ci sono piu"

"Stai cercando di lasciarmi?"

"No! Ti sto letteralmente mandando a fanculo! Io uno come te non lo voglio"
"Ti rendi conto di quello che stai dicendo?"
"Si! Forse sei tu a dover renderti conto di come sei diventato!"

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