Se Mi Guardi Mi Arrendo -IN R...

By Bersagliera92

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Alissa Milton una ragazza di 18 anni stronza e ribelle o almeno e ciò che vuol far credere di se stessa da qu... More

PROLOGO
The Start of my Life! ♡
Uno scontro Inaspettato
Mi ritorni in Mente
Un attrazione sbagliata
Un mare in tempesta
I'm here
Una scossa al cuore
Occhi dentro Occhi
Un chiodo Fisso
Tra le tue braccia
Molto più delle mie aspettative
Una bellezza disarmante
Insopportabile
Un senso di colpa
Un bacio inaspettato
sex on love?
Tu sei mia
Senza controllo
Un'amicizia Impossibile
Un vero Coglione
Uno di Troppo
Un gioco sleale
Parole di ghiaccio
Due calamite uguali, a volte si respingono
Ho bisogno che tu Rimani!♡
Se riuscirei ad Odiarti
Inevitabile
Voglia di te
Noi un incastro Perfetto
Un attimo di felicità
La paura a volte può fotterti il cervello
Resta Ancora un Po'
Alcune Mancanze ti soffocano l'Anima
Io e te, il resto del mondo l'ho scordato.
Oltre i Limiti
Quel disperato Bisogno che ho di Te
Un cuore in mille pezzi
Facevano L'amore solo a guardarsi
Ammaliato da tanta Bellezza
"Ciao..River!"
Contro la Tua volontà
Ad un Passo da Te
Se fosse tutto Magnifico
Se solo fossi Mia
Ci perdiamo per poi riprenderci
Sì mangiavano di Desiderio
Un inferno Indimenticabile
Nella Follia più Assoluta.
Baciami! né ho Bisogno!
Per una Volta
Solo per una Notte
Senza te
Una tempesta su di Noi
Un tunnel senza via d'uscita
Un legame indissolubile
Finalmente Qui!
Il confine di un'attimo
Estremamente Complicati
Il nostro perenne Equilibrio
"Alla nostra..River"
Un incessante Desiderio
Tu! la mia unica Forza
Non so Spiegarti il Perché
Finalmente a Casa
Bruciare Per Te
Un'unica Dipendenza
Troppo distanti !
AVVISO
Fuori Controllo
In netta collisione
Sotto il tuo sguardo
Tienimi per mano
In continua distruzione
Nonostante tutto
Tu mi appartieni
Mi salvi un attimo prima, che tocchi la terra
Guardami negli occhi, anche quando non parlo.
Siamo Uguali, fatti degli stessi Mali
Come a dirti, io ci sono. Come a dirmi, sarò sempre qua!
Stringimi la mano, portami lontano
Inesorabile
Per la prima volta!
In equilibrio su di Me
Il silenzio è oro, ma se lo sprechi è zero
Copertina
Gli sguardi come oceani, gli abbracci come Ancore.
°Ad un passo da perdere Te°
●Due Puntini Da Lontano●
Cascare nei tuoi occhi
Un respiro si toglie solo se il Cuore ti batte di piu!
Sei la mia Cura, e la mia Dannazione
Dove sei tu, quella è Casa.
Avviso!
Il posto in cui Tornare
Un posto per l'eternità
Veleno e Antidoto
La ferita che nessuno ha mai curato
Ciao Brother
Un Amore complicato
L'anima in pace.
Mai senza Te
Tienimi con te
Epilogo
Avviso
Avviso!

Un antidoto Naturale

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By Bersagliera92

"Restammo immobili a fissarci. Un istante che mi sembrò infinito.
Abbastanza, da riuscire a toccare le stelle, e poi tornare indietro"

Mi sentivo completamente intontita,
il suo sguardo così folgorante, era in grado di mettermi in seria difficoltà , mi fissava a pochi centimetri dal mio viso, senza mai nemmeno battere le sue palpebre, e quello stava iniziando davvero ad infastidirmi, anche perché non sapevo minimamente come uscirne.

Ero intrappolata da due occhi scuri come la pece, che penetravano con insistenza nei miei, e per lo più le sue possenti braccia erano ancora ben ancorate al lato della mia testa in modo che non avessi via di fuga.
Ero nella merda più totale.

Cercai di spostare i miei occhi, piu di una volta, ma come attratti da una calamita né fui incapace, i raggi del sole che venivano dalla finestra riflettevano dritti in quelle irridi, ed io mi persi a guardare ogni sfumatura che quello sguardo così intenso riusciava ad offrirmi.

Non né sarei uscita viva, e lui non sembrò far niente per migliorare la situazione, se non rimanere lì immobile, mentre le mie guance andavano a fuoco, e lui azzerava sempre più quella distanza.
Cazzo

"Chriss!" Le mie mani aderirono al suo petto con la stessa velocità in cui uscirono quelle parole dalla mia bocca. Presa dall'ansia del momento, avevo reagito d'impulso , e lui non sembrò particolarmente colpito, anzi sfodero' uno dei suoi sorrisi.

"Christian, smettila di guardarmi in quel modo"
"Quale modo?"
Sbuffai esausta, e mi costrinsi a spostare finalmente il mio sguardo che andò a posarsi su qualsiasi cosa d'insignificante, ci fosse in quella stanza.

"In che modo ti starei guardando?"
Sentii le sue dita posarsi sotto il mio mento, e la sua voce rauca accarezzare il mio udito.
Stavo delirando, e in un attimo mi ritrovai di nuovo inchiodata sotto quei occhi.

"Potresti far il bravo ragazzo, e non comportarti da psicopatico?"
Si sollevò sul suo avambraccio, mentre l'altra mano afferrò il mio polso portandolo sulla mia testa.
"Attenta a come parli piccola, potresti desiderare l'opposto di un bravo ragazzo"
"Potrei"
"Mi stai provocando?"
"No.. ti ho solo chiesto, di essere un bravo ragazzo"
"Sai bene, che riesco a fare il bravo solo fino ad un certo punto"
"Dove finisce questo punto?"
"..Bhe, se mi viene vogli di te, ti prendo, e ti sbatto al muro senza pensare piu a nessuna conseguenza"
"Christian..!"

Chiusi i miei occhi, come unica alternativa per sottrarmi da tutto ciò. Ma percipii subito una presenza molto vicina alle mie labbra, e cosi li aprii di scatto, trovando il suo viso a pochi centimetri dal mio.
"Non puoi farlo, siamo in un fottuto ospedale"

Le sue sopracciglia si corrugarono in un cipiglio, e il suo viso assunse sempre più un'aria da stronzo, qual'era.
"Chriss?"
"Mmh"
Le sue pupille si dilatarono, e pochi secondi dopo la sua lingua scivolò nella mia, ed ancora una volta mi diede la conferma di quanto i suoi baci potesesero farmi perdere la testa.
Involontariamente feci scorrere le mie mani tra i suoi capelli, con un po troppa forza, che lui sembrò
apprezzare dato che gemette sulla mia bocca.

Preso da uno strano impulso, fece succedere tutto in un attimo. Sentii le sue mani sfiorare i miei fianchi, per poi passare rapidamente sotto il mio pigiama, facendo rabbrividire il mio corpo, ogni suo tocco era come fuoco per la mia pelle e mentre quelle sensazioni arrivavano al mio cevello, sentii il mio reggiseno slacciarsi.

Per quanto tutta quella situazione potesse risultare sbagliata, inadeguata, o addirittura irresponsabile, non riusci a fermare ciò che sentivo. Le sue labbra premettero sulle mie bisognose, ed io le dischiusi all'istante facendo ripartire quel movimento a dir poco frenetico che continuava a mangiarci l'anima.

Percepii il bisogno che aveva di sentirmi Sua, ed io di tutta risposta non potevo evitare di sentire il mio desiderio per quel ragazzo dai occhi scuri, divorarmi sempre piu, a tal punto da sentire il basso ventre infiammarsi.

Lo volevo proprio come lui voleva me, fanculo le regole, fanculo tutto, esistevamo soltanto noi.

Uno scricchiolio arrivò lieve alle mie orecchie, ed io mi staccai bruscamente da quelle labbra ancora rosse, e mi voltai verso la porta notando come la maniglia si stesse abbasssando causando quel rumore.

Mi pietrificai all'istante, e strinsi le mie mani sulle sue spalle, bloccando ogni tipo di movimento compreso il respiro, come se poi sarebbe potuto bastare.

Chris molto lentamente seguì il punto in cui fissavano terrorizzati i miei occhi, ma al contrario di ciò che mi sarei aspettata, non sembrò agitarsi. Tornò a guardarmi per brevi istanti, con il suo sguardo cupo ed io mi ci persi dimenticando quasi ciò che stava per succedere da lì a qualche secondo.

Mi sentivo come presa da una strana elettricità che mi fece perdere la testa.
Per fortuna lui fu molto più bravo di me, nel gestire quel tipo di sensazione e mi afferrò per i fianchi.

"Chriss ma che cazzo fai?"
Sentii la mia schiena aderire alla parete, e il suo corpo spiaccicarsi al mio
"Scchh, sta zitta" Mi guardai intorno non capendo dove cazzo fossimo rinchiusi, ma molto probabilmente doveva essere uno sgabuzzino, dati gli immensi scatoloni che intravedevo per la scarsa luce.

Il brusio di alcune persone si faceva sempre piu vicino, facendo cosi aumentare la paura di essere scoperti, una paura che Chriss non sembrò avere, oppure stava facendo di tutto per nasconderla.

Le sue dita sfiorarono le mie labbra molto delicatamente in un gesto che non mi sarei mai aspettata, non da lui.
"Scch sta tranquilla, non succederà niente"
"Chriss se aprono quella cazzo di porta,siamo fottuti"
"Non succederà"
"Come fai ad esserne sicuro??"
"Puoi fidarti di me?...Per favore?"
"Mi fido di te, ma non credo dovremmo essere qui"
"Io credo proprio di si..rilassati perché non ho intenzione di uscire da qui senza finire ciò che abbiamo iniziato"
"Sei impazzito?"

Le sue mani spostarono una ciocca di capelli dietro l'orecchio prima di posarsi sul mio collo.
"Fidati di me, non succederà niente Al" annuii ancora incerta e lui fece scontrare le nostre bocche al quando bramose di desiderio, mentre i miei piedi toccavano il suolo.

Mi sembrava tutto cosi sbagliato, ma dannatamente eccitante, che iniziai a cedere sotto il suo tocco.

Le sue mani sfiorarono il mio ventre, e le sue labbra iniziarono a torturare il mio collo, nel punto più debole, al che mi aggrappai alle sue spalle e spostai la testa all'idietro per dargli libero accesso.

Il suo tocco cosi delicato e studiato allo stesso tempo, mi fece volar via dalla realtà al tal punto che quasi non mi accorsi, di essere completamente esposta sotto il suo sguardo, senza piu ombra del mio pigiama.

Abbassò le spalline del reggiseno, e sul suo volto si dipinse un sorriso soddisfatto, prima che una sensazione calda e umida aderì perfettamente al mio capezzolo, mentre l'altro veniva torturato dalle sue mani.

La sua lingua iniziò a disegnare poccoli cerchi intorno al mio capezzolo, il quale poi venne succhiato tra quelle labbra cosi morbide , una vera tortura, al quanto piacevole.

"lasciati andare piccola, non pensare a niente"

Chiusi i miei occhi, e le sue dita scesero lente fino all'orlo dei miei pantaloncini, che abbassò , per poi ritrovarsi in netto contatto con il mio punto piu sensibile.

"Siamo solo io e te "

Non appena le sue mani iniziarono a muoversi, la mia mente finalmente si liberò da tutti quei pensieri, fino a non sentire più, nemmeno quelle voci dall'altro lato della porta.

Esistevamo solo noi due, e non sapevo bene, se tutto quello avrebbe avuto un senso, o ci saremmo trovati nella merda, se solo ci avrebbero scoperti.

"Sei bellissima" sussurrò a denti stretti ed io iniziai a sentire la testa in fiamme per la sensazione che mi stava regalando.
"Ti piace?"
La sua voce roca non fece altro che farmi stringere la sua t-shirt per bloccare i miei gemiti, ma d'un tratto sentii i suoi movimenti bloccarsi e i suoi occhi puntare nei miei.
"Dimmi che ti piace, o non continuo"
"Sei un bastardo Chriss"
"Dillo"
Strinsi i miei occhi e sospirai lievemente
"Si"
"Si cosa?"
"Mi piace, tanto quanto piace a te"
"Bhe allora ti piace tantissimo"
Continuò a toccarmi, dandomi nuove scariche su tutto il mio corpo.

Le mie mani involontarie fecero volar via la sua t-schirt, per poi ritornare sulle sue spalle e scendere giù dal suo petto, fino all'orlo dei suoi jeans

Perfetto

"Ti voglio"
un sorriso compiaciuto si allargò sulle sue labbra, prima che sentissi le sue dita scendere nella mia apertura.

Mi stava portando all'esasperazione, così feci scendere le mie mani sulle sue spalle per sovrastare i miei gemiti, e potevo ben scommettere di aver rimasto sulla sua pelle, ogni singolo segno delle mie unghie, anche perché dalla sua gola uscì un verso animalesco, prima di privarci di ogni stoffa ci stesse ancora dividendo.

Le sue mani mi afferrarono dai fianchi con brutalità, ed io avvolsi le gambe attorno alla sua vita, prima che lui mi inebriasse di quella sensazione al quanto meravigliosa.

Il suo respiro contro il mio collo, le mie braccia ancorate alle sue spalle, i nostri corpi uniti in quel modo, era tutto ciò di cui avevo bisogno.
Non esisteva sensazione migliore.

Ogni sua spinta, mi faceva rinascere ma al co tempo stesso gemere dal piacere, e ancora una volta iniziai a torturare una parte del suo collo, con le mie labbra, mentre lui stringeva bramoso il mio sedere.
"Chriss..ti prego"
"Sto per venire, piccola"

Chriss
Poggiai la mia fronte sulla sua, con ancora il cuore in gola e la testa interpida di sudore. Il suo sguardo sotto quelle ciglia scure, si fuse nel mio, ed io mi sentii stranamente bene, dopo un tempo infinito.

Era l'unica persona in grado di farmi perdere la testa, a tal punto da annullare tutto cio che mi stava circondando, compreso quel nervosismo che mi portavo continuamente dietro.

Ero felice, grazie a lei.

Spostai qualche ciocca dal suo viso, e avvicinai le mie labbra ancora vogliose, alle sue, finendo per stringerle tra i miei denti.
"Aahi"
"Non fare quella faccia da innocente, o non usciremo piu da qui"
"Ti ricordo che questa è la mia faccia"
"Merda. Allora resteremo qui per molto tempo"
"Idiota"

Iniziai a rivestirmi, ma qualcosa mi fece voltare verso la sua direzione, nonostante la poca luce che entrava da quella finestra ancora mezza chiusa, notai le sue guance arrossate, e i suoi capelli neri in netto contrasto con quella pelle così chiara.
Era la miglior cosa che avessi mai visto.

Cercai di ignorare la situazione, ma non appena si voltò non riuscii a trattenere la voglia di guardarla, e alzai la tapparella della finestra, facendo entrare una sfera di sole, che si poggio' dritta sulla sua schiena. Sorrisi alla vista del "nostro" tatuaggio ma lei mi trucido' con lo sguardo
"Ma sei scemo? Vuoi per caso che ci becchino qui dentro?"

**

"Tu dici che ci hanno visti? Ci stanno guardando tutti"
"Aly hai la faccia di una che è stata appena scopata alla grande , ecco perché ti guardano"
"Sei un cretino" cercò di liberarsi dal mio braccio, ma io sorridendo per la sua reazione, la tenni stretta al mio petto.

Non appena arrivammo sul ciglio della sua stanza, una testa bionda si fiondo' tra le sue braccia, costringendomi a lasciarla dalle mie.
"Dove cazzo eri finita?"
Alissa si voltò nella mia direzione, molto probabilmente per far sì, che l'aiutassi a cercare una buona scusa, ma che ovviamente ignorai, non l'avrei coperta con quella stronza di mia sorella, che non faceva altro che farmi incazzare.
In fondo avrebbe potuto dirgli anche la verità.

Ma d'un tratto sentii le sue mani stringere sul mio collo
"Che cazzo ti prende?"
"Vattene" sussurrò
"Che?"
"Mi vai a prendere qualcosa da mangiare.?" Il suo tono si alzò di qualche ottava.
"No..scord..
"Chriisss!" m'ammoni facendo uno strano gioco con gli occhi, che naturalmente non capii

"Hai un succhiottoo cazzo" sussurrò tra i denti facendo uscire un sorriso sulle mie.
"E quindi?"
"Sparisci"
"Non ci penso proprio"
"Christian per favore"
Alzai gli occhi al cielo e mi voltai facendo ricadere le sue mani, dal mio corpo.
Merda era un succhiotto, non una malattia trasmissibile

"Non c'era bisogno di quel marchio, per capire che avessi appena scopato"
Mi voltai trovando Jack al mio fianco, e iniziai ad accelerare il passo, ignorandolo del tutto
"Anche in ospedale Chriss? Stai esagerando, lasciatelo dire"
"non ho chiesto il tuo parere, levati dalle palle"

"Aspetta Bro." Mi si paro' davanti afferrando le mie braccia tra le sue mani, ed io feci scorrere il mio sguardo, dai suoi occhi a quella presa finché lui non alzò le mani in segno di resa.
"Hai ancora intenzione di evitarmi?"
"Assolutamente"
'Chris, Non puoi cazzo!
..dobbiamo parlare"
"Non ho niente da dirti, Sparisci!"
"No cristo" afferrò di nuovo il mio braccio, ed io lo trucudai con lo sguardo, prima di esplodere

"Senti mi stai rompendo letteralmente i coglioni, fino a due miniti fa stavo da Dio, e magicamente arrivi tu a farmi innervosire. Cristo jack, non voglio vedere la tua faccia di cazzo, ti costa tanto ascoltarmi?" Tirai fuori quelle parole piene di rabbia.

"Mi dispiace per ciò che ho detto, ma sai benissimo che non è assolutamente ciò che penso, volevo solo ferirti, per farti ragionare"
Strinsi i denti per evitare di peggiorare la situazione, ma cio che mi aveva sbattuto in faccia, lo sentivo ancora bruciare.

'Mettere incinta mia sorella non bastava per ferirmi ,eeh?
Certo perché dirmi apertamente di volermi morto era piu d'effetto,no?" Sbraitai.

"Christian ho detto la piu grossa cazzata che avrei mai potuto solo minimamente pensare ,cazzo ti voglio bene come se fossi mio fratello, non sopporterei una vita senza di te, devi credimi"
Il mio sguardo freddo s'insinuo' nel suo non facendo trapelare nessun tipo di emozione.

"BRO' per favore"

Mi scrollai la sua mano di dosso e mi avvicinai al suo viso

"Ti ho detto di levarti dalle palle o tuo figlio non avrà più un fottuto padre. Chiaro?"


Bastò un gesto con il viso per fargli capire bene le mie intenzioni, e subito dopo mi diressi a qual bar, con di nuovo i nervi a fior di pelle, non era possibile quanto cazzo riuscivo a passare da un abisso all'altro, in una frazione di secondi.

*
Afferrai l'ennesimo bicchiere, e me lo portai alle labbra, dove il liquido scese giu nella mia gola regalandomi quella sensazione di bruciore, di cui avevo bisogno.

.

Ma una suoneria mi riportò alla realtà e risposi sensa neppure vedere chi fosse

"Pronto!"
"Christian?"
"Sam?" Chiesi incredulo.
"Che diavolo è successo? Perché non rispondi?"
"Samatha, prima di tutto abbassa quella voce, e poi mi dici perché diavolo mi chiami eeh? Non mi pare di averti dato questa confidenza"
"River mettiti pure il tuo ego nel culo, e dimmi perché non hai fatto ciò che avevi promesso"
"Dio sei snervante, che c'è kevin lì dov'è rinchiuso, non gli danno qualche ora di libertà per scoparti, sei piu acida del dovuto"
"Christian vuoi per caso che ti tolga quelle inutili palle che ti ritrovi?"
"Potresti discuterne con Alissa, sul fatto che siano inutili, non credo sia d'accordo"
Ordinai un altro giro, al barman.

"River!"
"Diamine scherzavo, comunque Alissa è in ospedale e per questo ho bisogno di più tempo"
"In ospedale a fare cosa? Sta bene?"
Sbuffai di fronte alla sua voce così stressante.
"Ha avuto un piccolo incidente,ma tutto bene"
"Perché cazzo non me l'hai detto?"
"Senti Sam sono stato nella merda, e credimi, tu eri l"ultimo dei miei pensieri"
"Sentimi tu stronzo, hai fatto una promessa e ora vedi di rispettarla"
"Se ti ho detto che lo faccio, allora è così, ora non rompermi ulteriormente le palle. E comunque chiudi quella bocca, perche Aly non vuole farlo sapere a nessuno, compreso suo padre chiaro?"
"Chiaro.. ora chiudo perché è arrivato il mio turno di vedere kevin, mi raccomando Chriss chiamami, anche perché voglio sapere tutto su ciò che è successo"
"Fatti scopare, sei insopportabile"
Chiusi la chiamata, e mandai giù d'un sorso quel bicchiere, prima di afferrare quella maledetta colazione tra le mani, risalendo al piano superiore.

Attraversai il corridoio, e non appena i miei occhi si soffermarono sulla scritta di una porta, che apparteneva ai dottori, qualche strano meccanismo nel mio cervello me la fece aprire senza esitare nemmeno un minito.

Tre infermieri seduti comodamenti su delle poltrone mi fissarono straniti.
"Qualche problema?"
"Ho bisogno di parlare con il dottore"
"E impegnato in questo momento"

Fottendomene di quelle parole, avanzai in quella stanza non avendo nessuna intenzione di andare via.
Ma i capelli rossi dell infermiera che mi aveva medicato, se non che la stessa che avevo lateralmente spinto al pronto soccorso, mi si pararono davanti.
"Ancora tu?"
"Ho bisogno di parlare con il dottore, saresti così gentile da chiamarlo, o provvedo da solo?"
Lei sorrise, e si avvicinò al mio corpo.
"E successo qualcosa alla tua ragazza?"
"No, lo chiama oppure no?"

Notai un infermere alle sue spalle alzarsi da quella sedia, il quale fulminai subito con gli occhi.
"Non ti muovere, o finisce male cazzo"
Ma capelli rossi, afferrò il mio braccio e mi trasporto fuori da quel cosiddetto ufficio.

"Datti una calmata ragazzo, o finirai nei guai"
"E l'ultima cosa che mi preoccupa, mi dici dove posso trovare questo cazzo di dottore?"
"Non ce, e non ti riceverebbe con quel atteggiamento. Dimmi cosa vuoi sapere, ho la sua cartella"
Incrociai le braccia al petto, e la fissai dritta negli occhi

"Apri quella cartella, voglio sapere il nome del responsabile dell incidente"
Sbarro i suoi occhi, e si avvicinò al mio viso.
"Sei impazzito? Non posso farlo! Credevo volessi sapere le condizioni di salute, non cose che non posso rivelarti"
"Sono capace di vedere che Alissa sta bene anche da solo, perché se così non fosse stato non starei qui a parlare con lei, mi creda"
"È stato un incidente, ce la polizia dietro, non posso davvero aiutarti"
Sospirai prima di continuare.

"Vedila in questo modo, sarei potuto entrare in quella stanza, quando voi sareste stati impegnati a fare il giro dei letti, e non trovando nessuno, avrei potuto iniziare a rovistare tra i vostri documenti, fino a trovare la cartella della mia ragazza, e aver letto da solo quel.cazzo di nome, in quel modo non mi sarebbe servito il tuo aiuto"
A quel punto fu lei a sospirare, e stringendo le sue mani sul camice, annuì lentamente.

"Dammi mezz'ora"

Come se non avessi appena chiesto ad un infermiera di infrangere ogni regola, mi diressi nella stanza di Alissa.

"Faresti meglio a non entrare"
Mi voltai trovando jack seduto con la testa tra le mani, e in quel momento che lo fissai per bene, notai le sue occhiaie contornare i suoi occhi azzurri.

"Stanno parlando di te"
Fissai la porta ancora socchiusa e intravidi una chioma bionda avvinghiarsi con quella nera di Alissa, molto probabilmente in un abbraccio.
Mi arresi, e mi poggiai al muro per lasciargli ancora qualche minuto.

"Dovresti ringraziarmi ti ho appena evitato una multa, per ciò che hai combinato nella sala d'aspetto"
Mi accigliai
"nessuno te la chiesto, credi non sia in grado di pagare una fottuta multa?"
"L'ho  fatto solo perché mi sentivo responsabile"
Ignorai le sue parole e poggiai la testa contro il muro, concentrando il mio cervello ad ascoltare ciò che quelle due si stavamo dicendo.

"Non ci credo, ti si legge in faccia Aly"

"Jessica vuoi smetterla? Ti ho detto che non è come pensi"

"Sei una pessima bugiarda"

"E tu un'amica di merda"

"Non dovresti origliare"
"Jack, forse non ti è chiara una cosa devi smetterla di rivolgermi la parola, è soprattutto non azzardarti piu a mandare dei fiori ad Alissa, o ti spacco la faccia.. chiaro?"
"era solo un gesto carino, non scaldarti"
"non far più una stronzata del genere, e concentrati sulla tua di donna, che a quanto pare potrebbe aver bisogno di altro, che un semplice mazzo di fiori"
"E tu faresti meglio a non metterti in situazioni che non ti riguardano, ce la polizia dietro al suo incodente, devi stanne fuori" indicò il punto in cui avevo parlato, o meglio minacciato capelli Rossi.

"Chiuditi quella bocca, so perfettamente cosa fare, non mi serve il tuo permesso"

A quel punto fu lui a non rispondere piu alle mie parole, ed io soddisfatto ritornai a concentrarmi su quella conversazione

"Non so quanto gli passerà, questo dovrebbe essere il periodo piu felice della mia vita, ma si sta dimostrando una vero disastro"

"Jess, conosci bene Chriss non ti eviterà per sempre, dagli del tempo"

"Non sopporto piu questa lontananza, cazzo ho bisogno di lui, tanto quanto jack, lui e a pezzi, non credevo che sarebbero arrivati mai a questo punto"

"Sono due cretini, e per quanto tuo fratello lo voglia nascondere, ci sta male anche lui, dovrò trovare un modo per risolvere tutto questo casino"

Cazzo

"Quanto hai la visita?"

"Domani.. speravo tanto che tu ci fossi, questo birbante non vuole saperne di farsi vedere, e al momento e l'unica cosa che riuscirebbe a farmi sorridere"

Sentivo quelle parole girare a raffica nel mio cervello, quasi come a farmi eco, e non riuscii più a sentire niente di ciò che si dicevano.
Mi sentivo uno schifo ad aver causato ancora una volta tutto quel dolore, e così feci aderire piu di una volta la testa su quella parete.

Impulso, coraggio, sgomento, o semplicemente al limite dell'esasperazione, mi trovai a spalancare quella dannata porta, ricevendo lo sguardo di quelle due, fisso su di me

"Farò uscire Alissa da qui, e verremo insieme" tirai fuori quelle parole quasi senza accorgemene

Lo sguardo di mia sorella si aprì tanto quanto la sua bocca, completamente sorpresa dalle mie parole, in quel momento sembrava una cretina
Cosi mi soffermai a guardare Alissa il quale mi sorrideva, quasi come si sarebbe aspettata una reazione del genere.
"Chriss, che diavolo hai detto?"
Mi voltai incrociando i miei stessi occhi, già fissi su di me.
"Che c'è? non credevo ci fossero problemi, ad assistere ad una visita. In fondo sono lo zio, e né ho tutto il diritto, non credi?"
"Ceerrtoo.. cioè mi fa piacere che tu finalmente l'abbia detto, e che non riesco a crederci"
"Non farla lunga, ho detto che verrò, punto!"

Una mano si fermò sul mio braccio, ed io fissando quel verde finalmente iniziai a rilassarmi.
"Tieni mangia, altrimenti non potrai piu uscire da questo schifo di posto"
Lanciai un sacchetto sulle gambe di Alissa, e lei mi mandò un bacio con le labbra che mi fece sorridere, e alleggerire tutta quella situazione.

"Dallo anche alla tua amica, non vorrei essere la causa di una voglia sul culo di un bambino"

Alissa
Mi fiondai letteralmente tra le braccia di quel ragazzo come un missile, avvolgendo le gambe alla sua vita quasi in una morsa. Per fortuna, lui mi afferrò all'istante, prima che potessimo cadere sul pavimento come due cretini.
"Che cazzo ti prende? Vuoi il secondo round Milton?"
"Cretino no.. sono solo felice per ciò che hai detto a tua sorella"
"Vedo, non hai perso tempo per saltarmi addosso"
"La smetti di pensare sempre al sesso? Sei un porco River"
"Hey hey..frena quelle parole piccola. Da quant'è che sei diventata in questo modo?"
"Da quanto mi sono fidanzata con uno stronzo, che dici?"
"Ah ah.. qui la stronza sei tu, e poi modera le parole o potrei offendermi sul serio"

Per quanto volessi fargli credere di essermela presa, non riuscii a frenare la voglia di poggiare la testa nell'incavo del suo collo, e inebriarmi di quel profumo che mi faceva stare fottutamente bene, mi portava ad essere in un altra dimensione.
Quasi non mi accorsi che si era steso sul letto, ed io mi trovavo a cavalcioni su di lui.
Per quanto tutto quello, potesse risultare ancora una volta assurdo, non avevo nessuna intenzione di alzarmi.

Le sue mani risalirono lentamente per tutta la mia spina dorsale, provocando un brivido lì dove passava con le sue dita, ma poi devio' il suo tocco sul mio collo per poi fermarsi tra i miei capelli.

Meraviglioso

Lasciai un leggero bacio sul suo collo, proprio lì dove gli avevo rimasto quel segno violaceo, del quale iniziavo a compiacermi per averlo marchiato in quel modo, cosi da essere mio alla vista di chiunque.
"Calmati, o dovremmo cacciare quella ragazza, a meno tu non voglia fare una cosa a tre"
Alzai la mia testa, quasi infuriata dalle sue parole, ma lui mi afferrò facendo aderire la mia fronte sulla sua.
"Scherzavo, sta calma. Mi stai somigliando un po troppo Milton"
"Sta zitto, o svegliarai giulia a causa delle tue cazzate"

"Non voglio star zitto!"
"Allora perché non mi dici, come mai hai cambiato idea su tua sorella?"
Sentii il suo respiro accarezzare le mie labbra, e capii che molto probabilmente stava per incazzarsi come suo solito, così gli accarezzai il viso fino a soffermarmi sulle sue mascelle contratte
"Lo sai che mai nessuna mi ha toccato cosi tanto, la faccia?"
Aveva deviato l'argomento
"Se non vuoi parlarne non c'è problema Chriss"

Lui Poggiò le sue mani sulle mie, le quali fece scivolare sul suo petto ed io inziai ad accarezzarlo fino ad arrivare al suo collo.
"Tutta questa situazione che si è creata, e solo merito mio.
Se io avessi reagito in un altro modo, a quest'ora tu non saresti qui"

"Hey, Chriss smettila di darti delle colpe, ti avevo appena detto che tua sorella era incinta, era piu che comprensibile che volessi stare un po da solo, la stupida sono stata io a non darti fiducia. Ho avuto paura che combinassi qualche cazzata, o una roba del genere"

Abbassai lo sguardo, era la prima volta che riuscivo a capire davvero la gravità delle mie azioni, e quanto né fossi stata responsabile.

Ma lui come sempre fece rialzare il mio sguardo con le sue dita.
"Sono andato da Luke"

A quel punto fissai intensamente il suo viso, dove notai i suoi occhi stringersi in una strana luce, ma prima che potessi parlare, lui mi anticipo'

"Sono prima passato a prendere zack, sai stare in quel posto e non poterci entrare è stato del tutto frustrante."
"Chriss.. "
"No aspetta, fammi finire"
Annuii portando indietro i suoi capelli, in lenti movimenti.

"Su una cosa ti sbagli Al, non dovevo uscire da quella casa, perché non appena mi sono seduto contro quel cancello del cimitero, avevo un assoluto bisogno che ci fossi tu, lì con me, e sai la cosa piu assurda? continuavo a rimuginare sui ricordi, non trovando la forza di tornare indietro.
Cazzo.
Tu eri in ospedale, a causa mia, ed io non rispondevo a quelle dannate chiamate, cristo! Se solo ci penso"

"Basta ora smettila. Quanto ti metterai in testa che non è colpa tua? Diamine sono stata io a prendere quel cazzo di scooter, e sono stata io a svoltare a quell'incrocio con troppa velocità"

Contrasse la mascella.

"cazzo avevi me in testa per non vedere quel cazzo d'incrocio, quindi non dirmi che.."
"Sta zitto"
Involontariamente non volendo sentire nemmeno piu una parola, arretrai , ma le sue mani prontamente, mi riportarono sul suo bacino.
"Stai qua, per favore"
Non risposi, evitavo pure di guardarlo in faccia, non riuscivo a sopportare piu tutta quella situazione, e lui come se mi avesse letto nel pensiero mi spinse contro il suo petto, dove nascosi il mio viso tra di esso.

"L'ho fatto per te" sobbalzai al suono della sua voce roca
"Cosa?"
"Ho sentito ciò che vi dicevate tu e mia sorella, è non potevo continuare a far finta che tutto questo non esistesse.. Dio! per quanto ancora sia incazzato, farò uno sforzo, lei ha bisogno di me, proprio come io di te"

Non mi spostai da quella posizione, anche per evitargli di vedere quel sorriso allargarsi sempre più sulle mie labbra

"Sapevo che non saresti durato ancora a lungo con il tuo atteggiamento da finto duro.. lei e tua sorella e per quanto tu non voglia ammetterlo le vuoi infinitamente bene"
"Dacci un taglio, mi stai dipingendo come un cretino"

Finalmente Alzai la testa
"Davvero? Perche non è ciò che sei?"

Il suo viso teso, cambiò totalmente, formando un cipiglio che non riuscii a definire.
Ma alcuni secondi dopo, assolutamente a mia insaputa, mi afferrò per i fianchi cambiando posizione, e mi ritrovai incastrata sotto quel possente corpo.
"Sai che questo non avresti dovuto dirlo, vero?"
"Daj stavo scherzando"
"Io no"

Sentii un rumore venire alle sue spalle ma impossibilitata nel vedere cosa fosse l'ignorai, e proprio in quella frazione di secondi, mi ritrovai a testa in giù, sulla sua spalla
"Chriiissss"
I miei occhi puntavano dritto sul suo sedere rotondo e ben definito, e non feci altro che apprezzare quella visuale.

Iniziò a camminare facendo oscillare il mio corpo, e quello bastò per far alzare la sua maglietta e far intravedere tra i suoi boxer le sue fossette, al quanto invitanti.

Stavo andando fuori di testa, così per salvare quel po di dignità che mi rimaneva, spostai lo sguardo.

"Daj chriss lasciami"
"Sta zitta" sentii il palmo della sua mano aderire perfettamente sul mio sedere
"Aahiiaa cazzo.. fammi scendere Chriss, o tene pentirai"
"Dovrei aver paura?"
"Assolutamente"
"Sto tremando Milton"
Alzai gli occhi al cielo, o quasi, per quanto mi era possibile, e iniziai a pensare come vendicarmi di quello stronzo.

Finché non infilai la mia mano nei suoi boxer, e non appena arrivai su quel sedere rassodato, iniziai a pizzicarlo con tutta la forza che avevo, mentre lui senza batter ciglio stringeva la presa sulla mie gambe..

"Ma voi due, state sempre a litigare?"
La voce di giulia invase quella stanza e pochi attimi dopo Chriss arresto' i suoi piedi, bloccandoli sul pavimento, ed io lasciai la presa sul suo sedere.

"No più delle volte li becco a far ben altro"
Non appena sentii la voce di jack, mi aggrappai alla sua schiena, e incrociai il suo sguardo puntare molto probabilmente in quello di Chriss, il quale ero teso, lo capii dai suoi muscoli contratti, così non dissi nemmeno una parola.

"Forse dovrei darti qualche lezione, dato che arrivi nelle mutande di mia sorella, cosi facilmente da metterla incinta"
Il respiro mi si mozzo' in gola, Dio aveva appena accettato quella situazione, e li era bastato solo guardare in faccia jack, per mandare tutto a puttane.

Per quanto iniziassi a volergli bene, in quel momento odiavo jack come non mai, perché diavolo non smetteva di provocarlo, in quel modo annullava ogni tipo di sforzo stesse facendo Chriss, e se solo avessi potuto l'avrei preso volentieri a pugni.

La sua mano che scivolò sulle mie gambe, mi distrasse dai pensieri e in un secondo mi rimise a terra, facendo scivolare il mio petto sul suo. Quel gesto fece sfiorare le nostre labbra, ed io né approfittai per farle unire.

Per un attimo lui sembrò sorpreso, ma per fortuna subito dopo le dischiuse in un leggero bacio, facendolo finire troppo presto.
Si stava trattenendo, facendo ancora una volta uno sforzo contro se stesso.

"Chriss.. per favore lascialo perdere e solo un cretino"
Mi sorrise debolmente, mentre stringeva la presa sui miei fianchi.
"Dovrebbe stare attento a ciò che dice, è sopratutto a ciò che fa, solo per il semplice fatto che ti stava fissando il culo, potrei volentieri prenderlo a pugni"

L'avrei fatto anch'io

"No..ti prego Chris, non farlo"
A quel punto il suo sorriso si allargò ancor di più, fino a che notai la sua perfetta dentatura farsi spazio tra quelle labbra cosi rosee.
"Non lo tocco il tuo amico di fiori tranquilla"
"Che cosa?"

"Sai parlare sotto voce, in presenza di altre persone potrebbe risultare abbastanza irrispettoso, ma d'altra parte da uno come te, c'è da aspettarselo"
Gli occhi di Chriss scattarono all'instante alle mie spalle, ed io lo seguii a ruota trucidando jack, con uno dei sguardi piu crudeli che sarei riuscita a fare.
Lo stronzo in questione, alzò le mani al cielo, prima di uscire da quella stanza. Si tirava completamente indietro, sapendo bene cosa sarebbe successo in quella stanza da lì a qualche istante

Jessica portò la sua mano sulla pancia, con ancora lo sguardo terrorizzato sul fratello e quello catturo' la nostra attenzione.

"Piccola, vai a toglierti questo pigiama del cazzo c'è né andiamo da qui"
"Cosaa?"
"Fai come ti dico, ci penso io a farti uscire da questa merda"
Le sue labbra si posarono sulla mia fronte in un gesto del tutto dolce, e si avviò alla porta con il suo andamento, sicuro di se.
E quello iniziò a preoccuparmi sul serio
"Chriss..!" Esclamai
Si fermò davanti a jessica, e si voltò nella mia direzione fissando i miei occhi.
"Sta tranquilla, non faccio niente d'insesanto. Tu Cambiati"

Tirai un sospiro di sollievo, e non appena vidi dare un leggero pizzicotto sulla guancia di jessica non potei far altro che esserne del tutto felice..
"Dovresti prendertela con lui, non guardare me il quel modo Jess"

Chriss
Conoscevo così bene quello stronzo di amico, che per il suo modo di fare del cazzo, doveva diventare anche il padre di mio nipote, da percepire all.istante, una sorta di sfida nelle sue parole.
Mi stava provocando, portandomi a mettergli le mani addosso, o semplicemente farmi uscire da quella stanza.

Ed io cercai di reggergli il gioco, fin che non oltrepassai quella porta, e l afferrai per il colletto della sua fottuta maglia, fino a sbatterlo contro il muro.

"Quale parola di non rompermi il cazzo non ti è chiara? Cristo!"
"Levami ste mani da dosso"
"Prima dimmi dove cazzo vuoi arrivare"
"Ho il nome della persona coinvolta nell'incidente"

Lasciai la sua presa, senza spostarmi per davvero.
"Sto aspettando"
"Il fratello di Mett, era lui a guidare quella macchina"

Strinsi le dita delle mani contro il mio palmo, così forte da sentire i punti sulla mia mano, quasi staccarsi, e quello fu l'unico motivo per cui non assestai uno dei miei cazzotti contro quel muro.

Non poteva essere solo una cazzo di coincidenza, il fratello della persona che piu mi odiava al mondo era stata la causa dell'incidente della mia fidanzata, e niente e nessuno mi avrebbe convinto che si sarebbe trattato di una cazzo di coincidenza.

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