Se Mi Guardi Mi Arrendo -IN R...

By Bersagliera92

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Alissa Milton una ragazza di 18 anni stronza e ribelle o almeno e ciò che vuol far credere di se stessa da qu... More

PROLOGO
The Start of my Life! ♡
Uno scontro Inaspettato
Mi ritorni in Mente
Un attrazione sbagliata
Un mare in tempesta
I'm here
Una scossa al cuore
Occhi dentro Occhi
Un chiodo Fisso
Tra le tue braccia
Molto più delle mie aspettative
Una bellezza disarmante
Insopportabile
Un senso di colpa
Un bacio inaspettato
sex on love?
Tu sei mia
Senza controllo
Un'amicizia Impossibile
Un vero Coglione
Uno di Troppo
Un gioco sleale
Parole di ghiaccio
Due calamite uguali, a volte si respingono
Ho bisogno che tu Rimani!♡
Se riuscirei ad Odiarti
Inevitabile
Voglia di te
Noi un incastro Perfetto
Un attimo di felicità
La paura a volte può fotterti il cervello
Resta Ancora un Po'
Alcune Mancanze ti soffocano l'Anima
Io e te, il resto del mondo l'ho scordato.
Oltre i Limiti
Quel disperato Bisogno che ho di Te
Un cuore in mille pezzi
Facevano L'amore solo a guardarsi
Ammaliato da tanta Bellezza
"Ciao..River!"
Contro la Tua volontà
Ad un Passo da Te
Se fosse tutto Magnifico
Se solo fossi Mia
Ci perdiamo per poi riprenderci
Sì mangiavano di Desiderio
Un inferno Indimenticabile
Nella Follia più Assoluta.
Baciami! né ho Bisogno!
Per una Volta
Solo per una Notte
Senza te
Una tempesta su di Noi
Un tunnel senza via d'uscita
Un legame indissolubile
Finalmente Qui!
Il confine di un'attimo
Estremamente Complicati
Il nostro perenne Equilibrio
"Alla nostra..River"
Un incessante Desiderio
Tu! la mia unica Forza
Non so Spiegarti il Perché
Finalmente a Casa
Bruciare Per Te
Un'unica Dipendenza
Troppo distanti !
AVVISO
Fuori Controllo
Sotto il tuo sguardo
Un antidoto Naturale
Tienimi per mano
In continua distruzione
Nonostante tutto
Tu mi appartieni
Mi salvi un attimo prima, che tocchi la terra
Guardami negli occhi, anche quando non parlo.
Siamo Uguali, fatti degli stessi Mali
Come a dirti, io ci sono. Come a dirmi, sarò sempre qua!
Stringimi la mano, portami lontano
Inesorabile
Per la prima volta!
In equilibrio su di Me
Il silenzio è oro, ma se lo sprechi è zero
Copertina
Gli sguardi come oceani, gli abbracci come Ancore.
°Ad un passo da perdere Te°
●Due Puntini Da Lontano●
Cascare nei tuoi occhi
Un respiro si toglie solo se il Cuore ti batte di piu!
Sei la mia Cura, e la mia Dannazione
Dove sei tu, quella è Casa.
Avviso!
Il posto in cui Tornare
Un posto per l'eternità
Veleno e Antidoto
La ferita che nessuno ha mai curato
Ciao Brother
Un Amore complicato
L'anima in pace.
Mai senza Te
Tienimi con te
Epilogo
Avviso
Avviso!

In netta collisione

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By Bersagliera92

"Qualcuno mi ha dato un potere Paranormale, di essere figlio e motore, di questo stesso mio Cuore.
Di non avere un Padrone che mi comandi un'azione, e di mantenere un bagliore davanti ad un branco di Stronzi"

Ero caduta tra le braccia di morfeo cosi pesantemente, che mi sembrò non dormissi da giorni, e forse in parte era così.
Mi sentivo stranamente serena, quasi come se fossi nell'unico  posto in cui sarei voluta essere.

Ma una sensazione che non seppi definire in quel momento invase il mio corpo, facendo rabbrividire la mia spalla, al ché cercai ancora ad occhi chiusi di voltarmi, ma qualcosa me lo impedì.
Svogliatamente aprii i miei occhi, e mi ritrovai a pochi centimetri dal viso di Chris, che continuava a solleticare il mio collo a causa del suo caldo respiro, provocandomi un brivido su tutto il mio corpo.

Sollevai il lenzuolo su di noi, e mi avvinghiai a lui, per la prima volta nella mia vita, in un gesto involontario.

Non ero mai stata una ragazza che avesse la capacità di dar affetto a qualcuno, anche una semplice carezza scottava sulla mia pelle. Non ero certo nata cosi apatica e stronza, ma la vita mi aveva portato ad esserlo, o forse mi ero solo convita che crearmi una corazza, mi avrebbe protetto da qualsiasi sentimento. Ero stata così concentrata a spegnere ogni tipo di sentimento, e ad alzare quei muri intorno a me, da non rendermi conto, di quanto tutto quello potesse cambiarmi , ero diventata cosi fredda, e controllata da non riconoscermi piu.

Ma, era pur vero, che non appena avevo messo piede in quella città, a causa dell'euforia di jessica, tutto quello che avevo creato,aveva iniziato a sbriciolarsi, soprattutto quando un ragazzo dai occhi scuri aveva acceso qualcosa in me, talmente tanto forte da non riuscire ad ignorarlo.

Stranamente, al suo fianco riuscivo ad essere me stessa senza alcuna maschera, libera da tutto ciò che mi circondava.
Completamente innamorata che poggiare la testa sul suo petto, e inebriarmi del suo profumo, mi era sembrato così dannatamente necessario.

Ormai quei pensieri, si erano impossessati della maggior parte del mio cervello, facendo finire lì ogni mio buon proposito di continuare a dormire.
Così alzai lo sguardo, e mi persi a guardare la sua meravigliosa bellezza; i suoi capelli ricoprivano in parte la sua fronte, tant'è che alcune ciocche gli ricadevano sugli occhi, ed io incapace di fermarmi, li spostai indietro, scoprendo la sua fossetta tra le sopracciglia.
Un sorriso invase le mie labbra, non riuscivo a credere ai miei occhi, aveva quell'espressione incazzata e così terribilmente sexy, anche quando dormiva, davvero irrecuperabile.

Dolcemente, né tracciai la linea con le  dita, per poi seguire ogni suo perfetto lineamento, il suo accenno di barba, le sue labbra così morbide, non fecero altro che far nascere in me una strana voglia di baciarlo, ma che Trattenni mordendo il mio labbro, e formando dei cerchi intorno al suo percing.

"Smettila di guardarmi in quel modo Milton"
Mi fermai all'istante , come se fossi stata beccata nel peggior dei crimini, ma le sue labbra che dapprima avevano tirato fuori un filo di voce roca, in quel momento si allargarono in un sorriso, ed io deglutii prima di perdere del tutto la testa.

"Non stavi dormendo,River?"
"Ci stavo provando, ma qualcuno ha cercato in tutti i modi, di distrarmi"
"E questo qualcuno cosa avrebbe fatto di preciso?"
"Il suo sguardo famelico, sul mio magnifico corpo, era abbastanza compromettente che sono stato costretto ad interrompere il momento!"
"Famelico?" Scoppiai a ridere prima di rispordegli
"Non ti stavo guardando in nessun modo, idiota" mentii stuporatamente, ma non potetti far a meno di seguire, la sua mano passare tra i suoi capelli e scompigliarli, quasi in una mossa studiata al solo scopo di farmi cedere.

"Sei una bugiarda, e lo sai"
"Non è vero, sei tu che non smetti di essere presuntuoso"
"Milton, ammetti la verità"
"River, Vaffanculo"
"Sei sempre così Acida"
"E tu sempre piu Stronzo"
Mi voltai, dandogli le spalle, e solo in quel momento che i miei occhi ricaddero sulla parete, mi resi conto di trovarmi ancora in quel cazzo di ospedale di merda, Dio come avevo fatto a non capirlo prima.

Socchiusi gli occhi, a causa della mia gran stupidità.

"Non dirmi che ti sei offesa!"
Le sue mani sfiorararono i miei fianchi, e risalirono lentamente sotto il mio pigiama, fino a spostarsi sul mio ventre in modo esperto. Tutto ciò, fece quasi dimenticarmi il perché me la fossi presa tanto, ma soprattutto capii il perché avessi dormito così bene, da non rendermi conto dove mi trovassi.

Ma il suo modo di fare da vero coglione qual'era, interruppe qualsiasi cosa stesse attraversando il mio cervello.
Mi strattono' al suo petto, con decisione, e poggio le sue labbra vicino al mio orecchio.
"Non fare la sostenuta Milton, so bene quanto mi vuoi. Non negarlo!"
Cercai di spostare il suo braccio, ma la sua presa ferrea me lo impedì.
"Dove credi di andare?"
"Chriss per favore"
Quasi come se non avessi pronunciato quelle parole, spostò le sue mani sul mio ventre, fino a portarle sull'orlo  dei miei pantaloni, che cercò di sollevare, prima che lo fermassi stringendo la presa sulle sue mani.

"Cazzo!" Impreco" in una mossa di dolore, prima di liberarsi, e ritornare pesantemente con la schiena sul materasso.
"Ma che ti prende?"
Mi voltai preoccupata, ma i suoi occhi chiusi e la faccia corrugata, non fecero altro che farmi capire la situazione.
"Niente cazzo, niente!"
"Scusa, non l'ho  fatto a posta"
"Aah no?"
"Fammi vedere quella mano" il mio tono un po brusco causò la sua reazione, del tutto prevedibile.
"Non rompermi le palle!"
Cercò di alzarsi dal letto, ma presa da un impeto di rabbia lo spinsi con violenza facendo ricadere ancora una volta la sua schiena sul materasso, e guadagnandomi un occhiataccia da parte sua.
"Che cazzo vuoi?"

Dopo tutto, il suo sguardo anche se incazzato, puntava dritto nel mio, e per quanto fosse assurdo né fui felice.
"Fammi vedere quella mano Chris, per favore"
"Perché dovrei? In fondo non mi hai nemmeno dato un buongiorno, degno da fidanzata"
"Non cambiare discorso"
"Non farmi da infermiera, sto bene!"
"Ne sei sicuro?"
"Siiiii!"
In modo abbastanza agile, e davvero perfido, afferrai la sua mano e la strinsi, lui alzò il petto, ma non diede a vedere nessun segno di sofferenza, ovviamente stava mentendo.

Ma di tutta risposta, e in un modo del tutto improvviso , capovolse la situazione, ritrovandosi su me.
"Sai, avevo immaginato diversamente il mio risveglio, dato il modo in cui mi guardavi, ma tu devi far sempre la guasta feste, non e vero?"
"Smetti di avere quella faccia Chriss"
Mi rivolse un sorriso beffardo, ed io alzai i miei occhi al cielo.
"Come faccio,se ci sono nato?"
"Non fare il deficiente, e per la cronaca, non ti guardavo in nessun modo, quindi smettila"
"Menti,ancora"
"Avevi gli occhi chiusi, non puoi saperlo, piuttosto perché non mi stai implorando di lasciarti la mano?..Ah già, dimenticavo il tuo ego"
"Potrei sentire quei occhi su di me, a chilometri Milton, e comunque non rovinarmi la bellezza, di vedere la tua faccia soddisfatta, per la confizione di tenermi in pugno"
"Che cosa??"
"Principessa, apprezzo davvero il tentativo, ma purtroppo hai mancato il tiro, quella è la mano sbagliata"

Lasciai la presa, alla velocità della luce, la stessa velocità in cui sentii la rabbia salire su per il mio corpo, ed arrivare fin al cervello, per non essere riuscita a fotterlo.

Chriss
La soddisfazione che provavo in quel momento, per essere riuscito a fotterla ancora una volta era immensa, ma non al punto da non rendermi conto che quei due occhioni verdi, che si ritrovava, sarebbero stati la mia rovina, mi avrebbero comunque fottuto alla grande, per il resto della mia vita, né ero certo.

Li fissai, e il suo verde cosi scuro e intenso si fondeva con il nero delle sue ciglia, rendendo il suo sguardo completamente surreale.

"Chris, lasciami!"
Mi ripresi dal mio stato, e mi resi conto di aver stretto i suoi polsi tra le mie mani, per evitargli qualsiasi via di fuga.
"No! Ti ricordo che hai appena cercato di fottermi"
"E quindi? Tu lo fai di continuo"
Sorrisi in modo beffardo, e i miei capelli ricaddero sul mio viso quasi a sfiorare il suo, al ché indietreggiai leggermente.
"Dovrei tagliarli, cazzo"
"No perché? In fondo ti rendono ancora piu stronzo di quello che sei"
"Alissa, che vuoi? Dimmelo,
cosi la facciamo finita. Questa tua Acidità inizia a starmi sul cazzo"
"Ooh River, che si arrende di fronte alla mia acidita?"
"Dacci un taglio"
"No..ora che iniziavo a divertirmi"
"Alissa!"

Finalmente abbassò la guardia, ed io lasciai la presa sui suoi polsi. Ma quello non bastò per fa si, che distogliesse il suo insistente sguardo dal mio, finché non cedetti sbattendo il palmo sul materasso.

"Si, va bene"
"Si cosa?"
"Hai ragione, mi fa male cazzo, ma non sto per morire tranquilla"
"Ooh ma davvero?"
"Sta zitta!"
"Quanto avrai intenzione di fartela vedere eeh?"
"Ti stai preoccupando per me?"
"Preoccuparmi per uno Stronzo?"
"Mi sento lusingato"

Poggiai le mie labbra sulle sue, e mi persi in quel sapore, dimendicandomi  tutto ciò che era appena successo.

Continuavamo ad essere veleno e antidoto, in netta collisione.

La sua pelle rabbrividiva, ad ogni mio tocco, ed io non riuscivo a fermarmi tant'è che feci scorrere la mia mano, fino a ritrovarmi a contatto con la sua parte più sensibile, dove disegnai dei cerchi nel modo piu lento possibile, ma lei bloccò il mio braccio proprio nell'attimo che sentii le mie dita bagnarsi.

"Siamo in ospedale!"
"E quindi?"
"Christian!"
"Rilassati Al"
"No.! Devi tornare a casa"
"Ancora con questa storia? Mi dici di che hai paura?"
"Non voglio che ti sbattono dietro le sbarre, per aver tentato di scoparmi su un letto d'ospedale"
"Per questo, ci andrei volentieri, Principessa"
"Non dire stronzate, son due giorni che stai qui, devi tornare a casa, farti una doccia, e parlare con tuo padre"

Ed ecco come quella dannata ragazza, riusciva a farmi perdere la testa, nel giro di pochi secondi, cazzo. Odiavo il potere che aveva su di me, non avrei mai fatto ciò che mi veniva imposto, doveva saperlo. Ero uno spirito libero, e lei non poteva dominarmi in quel modo.

Alzai gli occhi al cielo, esasperato.
E allontanai la mia mano, per alzarmi dal letto, o avrei mandato a puttane ogni mio buon proposito. Ma le sue gambe salirono sul mio bacino e i suoi capelli pizzicarono il mio viso, data la velocità del suo gesto.
"Fermo! non è in questo modo che risolverai il problema, e lo sai"
"Al ti prego, non tentare di convincermi, a far qualcosa che non voglio. Non funzionerà!"
"Chriss, non fare il vigliacco è accendi quel cellulare, me l'avevi  promesso"
"Non ricordo quel passaggio, però ho un idea migliore, Perché non prendi il mio cellulare e chiami tuo padre? sai dovrebbe sapere che sua figlia ha avuto un'incidente"
"Scordatelo,non l'ho farò mai"
"sei tu la prima ad essere vigliacca non credi? Quindi evita di farmi la predica, e levati di dosso"
"Chriss, volevo solo farti ragione smettila di trattarmi in questo modo"
"So ragionare benissimo da solo, grazie"
"Bene, allora fai pure che cazzo vuoi, mi sono rotta il cazzo di stare dietro ai tuoi continui sbalzi d"umore, ma non pentirti se con il tuo comportamento rovinerai ogni cosa.
Cazzo, avevamo un patto, non puoi infrangerlo in questo modo"
"Alzati, non farmi usare la forza"
"Non mi fai paura,River"
"Non provocarmi!"
"Tu non mi farai del male"
"Non né sono sicuro"
"Io si!"

Inaspettatamente avvicinò le sue labbra alle mie, e iniziò a lasciarmi umidi baci, mentre io cercavo di mantenere a freno ogni mio impulso.
"Non c'è bisogno, che perdi il controllo. Prima o poi dovrai imparare a gestire la tua rabbia, non credi?"
"Non ora, per favore spostati"
Ma da testarda, avvicinò ancora una volta le sue labbra alle mie, succhiando nel modo più sexy possibile, il percing  alle mie labbra. Ed io non potetti far a meno che cedere.

"Buongiorno piccioncini!"
La voce squillante dell'infermiera fecero bloccare Alissa, che mi guardò dritto negli occhi, quasi senza respirare.  E le sue guance iniziarono a colorirsi sempre di piu dalla vergogna. Mi stava chiedendo di aiutarla, in quella situazione al quanto assurda, dato che si trovava ancora sul mio bacino, mentre l'infermiera alle sue spalle, non smetteva di tossire.

Sarei dovuto intervenire, ma la mia mente mi giocò un brutto scherzo, mi sentivo completamente manipolato, mi stava tenendo buono con i suoi modi del cazzo, sapendo bene quanto mi sarei incazzato.

Così reagì d'impulso .

Strinsi le mani attorno ai suoi fianchi, e spostai il suo corpo con talmente tanta forza, che sentii la sua schiena aderire perfettamente al materasso.

"Ha dormito di nuovo qui, gli piace proprio mettersi nei guai non è vero?"
Fissai di sbieco quella donna che in quel momento non c'entrava assolutamente niente, ma ormai i miei nervi erano al limite, che afferrai la mia giacca di pelle in malo modo, e cercai di sparire prima di far qualcosa di cui mi sarei pentito.

"Sene va? Non vuol sapere come sta la sua ragazza?"
"sta così bene, da esser tornata a rompermi il cazzo, non vede?"
"Christian"
la sua voce controllata mi fece infuriare ulteriormente, continuava a pretendere un potere su di me, che non gli avrei piu dato, di quello ero certo.

"Alissa vai a farti fottere"
chiusi la porta alle mie spalle e uscii una volta per tutte da quel posto di merda.

Gestire la mia rabbia, diventava sempre piu difficile, e il destino non sembrava proprio a mio favore.

A causa di quel figlio di puttana di jack, mi ritrovai a camminare sotto la pioggia, che batteva sempre piu insistente sul mio corpo, fino a che mi ritrovai completamente inzuppato.

Che gran bella giornata, del cazzo.

Non appena apri il portone di casa, mia sorella mi raggiunse con la faccia sconvolta.
"Che diavolo è successo?"
" Dove cazzo è la mia macchina?"
"Jack!" Sussurro, allo scuro di tutto.
"E uno stronzo, mi dispiace Chriss"
"Riferisci al tuo stronzo, che Il tempo di una doccia, e voglio la mia macchina, o questa volta non mi fermerò finché non l'avrò  ucciso"
"Chriss calmati per favore"
"Smettetela di dirmi cosa devo fare cazzo, sono gia abbastanza incazzato, quindi levati dai coglioni"
Lei annuii, e due zampe salirono sul mio petto facendomi quasi perdere l'equilibrio .
"Hey zack!" Accarezzai il suo pelo, sempre cosi morbido,  e finalmente un leggero sorriso ritornò sulle mie labbra.

L'acqua  che scorreva sulla mia schiena, non mi diede il sollievo che speravo, avevo un assoluto bisogno di scaricare tutta quella rabbia che ribolliva nelle mie vene, e avrei potuto farlo nell'unico  modo, che non mi avrebbe creato problemi.

Così infilai una tuta,e preparai il mio borsone mentre Zack non smetteva di scodinzolare tra i miei piedi.

Scesi velocemente giu per le scale, e andai a riempire la sua ciotola.
"Potevi chiamare sai? Invece di trattare tua sorella in quel modo"
Mi voltai, e lui fece scivolare le mie chiavi sul tavolo.
"Ero andato a comprare da mangiare a Zack, ma Jessica mi ha pregato di tornare immediatamente"
Le sue insensate scuse del cazzo, non avrebbero avuto su di me nessuna reazione, non dopo quello che ci eravamo detti. Così afferrai le mie chiavi e uscii da quella casa.

Alissa
Quel dannato letto, iniziava davvero a starmi sul cazzo a tal punto che non riuscivo piu a trovare una posizione che mi risultasse comoda, finché esausta cacciai via le coperte in un calcio disperato. Erano passate esattamente due ore da quando Chriss era andato via, dopo due giorni eravamo ritornati al punto di partenza, ed io odiavo sentirmi così impotente, non avevo nemmeno un cavolo di cellulare per chiamarlo, e sentire la sua voce in quel momento sarebbe stato di vitale importanza.

Il ticchettio della pioggia, che ricadeva interpida sui vetri, non fece altro che peggiorare il mio stato d'animo .

Perfetto

D'un tratto la porta si aprì, ma non appena vidi una ragazza bionda trasportata su un lettino, né rimasi del tutto delusa.
La fissai, i suoi capelli risplendevano sotto il riflesso della luce, mentre i suoi occhi così chiari, intrecciarono i miei.
"Ciao"
"Ciao!" Risposi in totale freddezza, seguendo con lo sguardo l'infermiera , che usciva dalla stanza.

"Sono arrivata in un brutto momento?"
"No" sussurrai a pena, incapace di dire qualsiasi altra cosa. Ma lei insistette, venendomi incontro.
"Comunque piacere, io sono Giulia"
"Alissa, piacere" gli strinsi la mano, e lei si sedette sul mio letto.
"Stai bene?"
"Non lo so!"
"Vuoi che chiami qualcuno?"
"Nooo grazie" sorrisi di fronte alla sua frase, e lei raddrizzo' la schiena

"Problemi di cuore?"
La fissai assotigliando lo sguardo, com'era mio solito.
"Scusa, non volevo essere invadente"
"Tranquilla, forse è così evidente che non posso negarlo"
"Sai non avevo mai visto, un colore così magnetico, è qualcosa di stupendo"
"Di che parli?"
"I tuoi occhi, sono bellissimi" abbassai la testa imbarazzata, e sollevata dal suo tentativo di cambiar discorso.

"Eehy, cos'è questo silenzio qui dentro???"
Ci voltammo entrambe al suono squillante della voce di jessica, che irruppe nella stanza.
"Jess che ci fai qua?"
"Sono venuta a tirarti un po su, e a salvare la tua pessima immagine "
Buttò la sua borsa sul mio letto, e si avvicino' a Giulia guardandola con superiorità com'era solito di quella famiglia.

"Piacera Giulia"
"Jessica!"
"Che stavate facendo?"
"Parlavamo del colore degli occhi della tua amica"
"Aah, gli hai fatto un complimento? Sei partita male, Alissa li odia"
Quella ragazza per un attimo sembrò offesa, ed io mi sentii in dovere di intervenire.
"Non darle retta, gli piace essere  stronza, è un marchio di famiglia, ma in fondo è una brava ragazza"
"Che c'è,vuoi sentirti dire che hai degli occhi straordinari? Per quello c'è mio fratello!"
"Bhe i suoi superano di gran lunga anche i tuoi" la stuzzicai.
"Ma se sono uguali"
"No, i tuoi fanno schifo" mentii.

Giulia scoppiò a ridere di fronte al nostro ridicolo battibecco, e noi la seguimmo a ruota.

"Vai a lavarti Aly, puzzi da far schifo. Ti ho portato il cambio, e il tuo cellulare"
"Hey,io non puzzo"
"Certo, sento l'odore di mio fratello da chilometri"

Non appena pronunciò quella frase, sentii uno strano impulso invadere il mio corpo, e afferrai la sua borsa, prima di correre in bagno.

Provai a chiamare Chriss, cosi tante volte, che né  persi il conto. Quei infiniti squilli venivano sempre seguiti da una cazzo di segreteria di merda, ed io iniziai a stancarmi della sua totale indifferenza da stupido adolescente, tant'è che decisi di rinunciarci prima di perdere anche quel po di dignita che mi rimaneva.

"Jessica..Ti rendi conto, di che diavolo di pigiama mi hai portato?" Uscì da quel bagno come una furia, e mi piazzai davanti a quelle due che mi guardavano dalla testa ai piedi.
"Ti sta da dio non lamentarti, e poi voglio solo far incazzare un po Chris, sai sarà divertente"
"A me non interessa un cazzo, di quel deficiente"
"Intendi questo deficiente?"
Giulia, voltò lo schermo del cellulare di jessica verso di me, ed io Scoppiai a ridere, non appena vidi jack mezzo nudo con una delle sue solite faccie buffe.
"Hey, quello è il mio ragazzo" jessica gli strappò il cellulare dalle mani, e poi si rivolse di nuovo a me.

"Speri che io ci creda? Sono solo delle gambe , che sara mai?"
"Avrei preferito il mio pigiama" finsi un sorriso incrociando le braccia al petto.
"Daj siediti, ti pettino quella sottospecie di capelli che hai"
"Hey, attenta a come parli"
"Ti muovi?"
Obbedii non avendo altra scelta, e i suoi movimenti lenti e continui sulla mia testa cominciarono a farmi rilassare.

Non avevo mai parlato apertamente con lei dei miei problemi, ma sapevo che ormai aveva imparato a conoscermi.

"Ha risposto?"
"Chi?"
"Daj Alissa, non prendermi per scema. So bene che avete litigato, l'ho capito appena è arrivato a casa, per di più zuppo d'acqua,  a causa di jack"
"Sta sfidando la sorte il tuo ragazzo, lo sai?"
"Lo sta provocando, secondo lui e il modo migliore"
"Si come no, dovrebbe lasciarlo in pace"

Ma Giulia, intervenne incuriosita. Facendo morire lì quel discorso
"Fatemi capire,  tuo fratello è il ragazzo di Alissa?"
"Forse!" Risposi di getto, e jessica aumentò il movimento della spazzola tra i miei capelli.
"Ahhia!"
"Si è il suo ragazzo!"

"Deve essere bello avere come cognata la tua migliore amica, no?"
"Si, uno spasso"
Sentii di nuovo la pressione della spazzola, e a quel punto mi alzai.
"La vuoi smettere?"
"Aly non cominciare a scaricare su di me, i comportamenti di mio fratello"
"Non lo sto facendo"
"Ne sei sicura? L'ultima  volta mi hai ignorato per giorni"
"Non succederà di nuovo,
Allora avete parlato di puntino?"

Cercai di deviare il discorso, ma il suo sguardo si abbassò sulle sue scarpe.
"Jessy che c'è?"
Si sedette sul letto, ed io la raggiunsi, mettendogli una mano sulla spalla.

"Odio tutta questa situazione, non perde occasione per trattarmi di merda, cazzo è mio fratello ed io ho bisogno di lui, perche non lo capisce?"
"Hey, dagli del tempo, deve sbollire tutta questa rabbia, sei sua sorella, si renderà conto che anche lui ha bisogno di te"
"Si scusa, sono venuta qui per tirarti su di morale, e mi sto comportando da cretina"

"C'è qualcuno qui dentro che ha chiesto dei fiori?"
Sorrisi non appena vidi jack sul ciglio della porta, con un mazzo di girasoli tra le mani, era così carino quel ragazzo che non riuscivo a credere fosse del tutto reale. 
Dato cio che avevo pensato di lui, appena arrivata in città.

"Il tuo cavaliere, è venuto a salvarti"
Jack si avvicinò, e lasciò un bacio sulle labbra di jessica, e poi si sporse verso di me
"Signorina, questi sono per lei"
"Per me????"
Annuì e jessica si alzò.
"Vado a fare un giro"
Non capii bene il suo comportamento, ma non né ebbi.neanche il tempo dato che jack si sedette al mio fianco portandosi le mani tra i capelli, e Giulia venne trascinata via da quella stanza.

"E successo qualcosa a Chriss?"
"No.. smettila di pensare sempre a quel coglione, non se lo merita"
"Che vuoi allora?"
"Ti ho portato i tuoi fiori preferiti, non basta?"
"Jack!"
"Voglio parlarti!"
"Allora parla!"

Iniziò a strofinare le sue mani sulle gambe, ed io poggiai quei fuori sul comodino.

"Sai, appena sei arrivata in città, credevo fossi una ragazza come tutte le altre, infatti ho cercato anche di portarti a letto, ma senza successo dato l'insistenza  del tuo ragazzo"

"Possiamo sorvolare su questo?"

"Dicevo, pian piano ho capito che Chriss aveva ragione su di te, eri diversa, e non perché non la davi subito, ma perché avevi qualcosa di speciale, che mi portava a proteggerti"
"Proteggermi da cosa?"
"Ho cercato in tutti i modi, di allontanare Chriss da te, sapevo che prima o poi ti avrebbe fatto soffrire, lui distrugge sempre tutto, e tu avevi l'aria di una che né ha gia passate tante.
Lo so che ho fatto un casino, ho mandanto in bestia Chriss, allontanato te, e fatto star male Jessica. Ma ti giuro che non erano quelle le mie intenzioni, ed ora mi sento un cretino, per aver solo pensato di tenerti fuori da tutto questo"

Confusa era a dir poco.

"Jack, non riesco a capire, perché l l'hai fatto, in fondo io e te non abbiamo avuto mai un rapporto, prima di quel giorno"
"Alissa, in parte l'ho  fatto per quel pezzo di merda del tuo ragazzo. La morte di luke lo ha reso davvero una testa di cazzo, ed io mi sono messo in mezzo, per evitargli di far qualcosa di cui si sarebbe pentito. Ma cazzo, quando ho visto che eri stata in grado di farlo tornare a vivere, ho dovuto far un passo indietro. Quello stronzo si è innamorato di te, a tal punto che quando sei andata via ha perso del tutto la ragione, e tu stranamente lo ami, no che né capisca il motivo, dato il soggetto, ma ne' sono felice.
Ha bisogno di te, soprattutto ora che io sono fuori gioco"

"Jack, che hai combinato?"
"Gli ho detto una delle cose più peggiori, ma l'unica  che avrebbe avuto effetto su di lui"
"Perché?"
"Per l'ennesima  volta stava rovinando la vita di qualcuno, per il suo egoismo di merda, ed io ho perso il controllo"
"Chiedigli scusa, se non pensi ciò che gli hai detto"
"Aly, gli ho detto che sarebbe dovuto morire  lui al posto di Luke, ti pare che delle scuse possano cancellare una stronzata del genere?"
Sbarrai gli occhi, di fronte alle sue parole, ma lui devio del tutto il discorso.

"Mi dispiace per aver lasciato sulle tue spalle un problema che non ti riguardava. E mi dispiace aver provocato Chriss, ma non sapevo che altro fare, ero sottopressione"
"Hey.. non devi scusarti, almeno non con me, so bene quanto sia difficile stare al suo fianco, e tu ci sei stato anche nei momenti peggiori, perciò non credere che tra voi sia tutto finito, Chriss non è così stupido, da lasciarti andare.
E poi so anche, che è grazie te, se ora stiamo di nuovo insieme, perciò grazie"
"Non far la sentimentale non ti si addice"
"Ooh grazie, ti voglio bene anch'io"
Posò la sua mano, tra i miei capelli scompigliandoli prima di tornare al suo sguardo cupo.

"credo di averlo perso, non capirà mai le mie scelte, non vorrà far parte della vita di mio figlio, e non accetterà mai le mie scuse,con quella testa che si ritrova. Perciò voglio solo che gli stai vicino. Non te lo dirà mai, ma sei l'unica persona in grado di farlo ragionare"

Forzai un sorriso, non credendo del tutto alle sue parole, dato com'era andata l'ultima volta che ci avevo provato

"Comunque chiamami per qualsiasi cosa, credo di tenerci davvero a questa versione di River al femminile"
Dopo tutto, quelle parole mi rubarono un sorriso e mi fiondai tra le sue braccia in modo del tutto inaspettato. Era la prima volta che abbracciavo jack in quel modo ma sentivo qualcosa nel mio petto, le sue braccia attorno al mio corpo esile mi fecero sentire protetta, non come lo ero con Chriss, ma come un tempo lo ero stata tra le braccia di mio fratello .
Quei pensieri, fecero scendere delle lacrime dai miei occhi, che jack notò immediatamente.
"Hey hey.. non piangere"
Annuii staccandomi dal suo petto

"Per informarti, il tuo ragazzo è già abbastanza incazzato al momento, e s incazzera' ancor di piu quando vedrà quel misero pigiama!"
"Ringrazia la tua fidanzata, per questo!"
"Ti sta benissimo, ma Chriss non l'apprezzerà quanto me, stanne certa"
Tirai su il lenzuolo per proteggermi dal suo sguardo, del tutto imbarazzante.
"Non ti basterà nasconderti lì sotto"
"Hey.. non guardarmi in quel modo"
Alzò le mani in segno di resa trattenendo a stento una risata, ed io gli puntai il dito contro.
"Smettila!"
"Okey okey.  Mene vado, prima che arrivi l'alligatore" si alzò dal letto, ma io fui incapace di trattenere le mie parole.
"Non verrà, la sua testa di cazzo ha avuto la meglio su di lui, anche questa volta"
"Potrei mandargli una tua foto, con quel pigiama, e lo vedresti comparire da quella porta nel giro di pochi minuti" cercò di tirarmi su il morale, ma fu inutile.
"Non ci pensare proprio, se vuol far il coglione, che lo facesse pure"
"Non credere sia così stupido da lasciarti andare"
"Non ripetere le mie battute Jack, sai, stai diventando snervante tanto quanto quel cretino del tuo amico"
"Quel cretino deve sapere di questo" indicò il suo corpo e poi il mio
"Che dici?"
"Questa specie di amicizia non può essere nascosta Aly"
"Lo so, ma non adesso Jack"

"Una delle cose che fa piu incazzare Chriss, sono le bugie, essere l'ultimo a venire a sapere le cose. E noi stiamo facendo esattamente cosi"
"A me fa incazzare il suo modo di fare, quindi siamo pari"

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