Se Mi Guardi Mi Arrendo -IN R...

Galing kay Bersagliera92

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Alissa Milton una ragazza di 18 anni stronza e ribelle o almeno e ciò che vuol far credere di se stessa da qu... Higit pa

PROLOGO
The Start of my Life! ♡
Uno scontro Inaspettato
Mi ritorni in Mente
Un attrazione sbagliata
Un mare in tempesta
I'm here
Una scossa al cuore
Occhi dentro Occhi
Un chiodo Fisso
Tra le tue braccia
Molto più delle mie aspettative
Una bellezza disarmante
Insopportabile
Un senso di colpa
Un bacio inaspettato
sex on love?
Tu sei mia
Senza controllo
Un'amicizia Impossibile
Un vero Coglione
Uno di Troppo
Un gioco sleale
Parole di ghiaccio
Due calamite uguali, a volte si respingono
Ho bisogno che tu Rimani!♡
Se riuscirei ad Odiarti
Inevitabile
Voglia di te
Noi un incastro Perfetto
Un attimo di felicità
La paura a volte può fotterti il cervello
Resta Ancora un Po'
Alcune Mancanze ti soffocano l'Anima
Io e te, il resto del mondo l'ho scordato.
Oltre i Limiti
Quel disperato Bisogno che ho di Te
Un cuore in mille pezzi
Facevano L'amore solo a guardarsi
Ammaliato da tanta Bellezza
"Ciao..River!"
Contro la Tua volontà
Ad un Passo da Te
Se fosse tutto Magnifico
Se solo fossi Mia
Ci perdiamo per poi riprenderci
Sì mangiavano di Desiderio
Un inferno Indimenticabile
Nella Follia più Assoluta.
Baciami! né ho Bisogno!
Per una Volta
Solo per una Notte
Senza te
Un tunnel senza via d'uscita
Un legame indissolubile
Finalmente Qui!
Il confine di un'attimo
Estremamente Complicati
Il nostro perenne Equilibrio
"Alla nostra..River"
Un incessante Desiderio
Tu! la mia unica Forza
Non so Spiegarti il Perché
Finalmente a Casa
Bruciare Per Te
Un'unica Dipendenza
Troppo distanti !
AVVISO
Fuori Controllo
In netta collisione
Sotto il tuo sguardo
Un antidoto Naturale
Tienimi per mano
In continua distruzione
Nonostante tutto
Tu mi appartieni
Mi salvi un attimo prima, che tocchi la terra
Guardami negli occhi, anche quando non parlo.
Siamo Uguali, fatti degli stessi Mali
Come a dirti, io ci sono. Come a dirmi, sarò sempre qua!
Stringimi la mano, portami lontano
Inesorabile
Per la prima volta!
In equilibrio su di Me
Il silenzio è oro, ma se lo sprechi è zero
Copertina
Gli sguardi come oceani, gli abbracci come Ancore.
°Ad un passo da perdere Te°
●Due Puntini Da Lontano●
Cascare nei tuoi occhi
Un respiro si toglie solo se il Cuore ti batte di piu!
Sei la mia Cura, e la mia Dannazione
Dove sei tu, quella è Casa.
Avviso!
Il posto in cui Tornare
Un posto per l'eternità
Veleno e Antidoto
La ferita che nessuno ha mai curato
Ciao Brother
Un Amore complicato
L'anima in pace.
Mai senza Te
Tienimi con te
Epilogo
Avviso
Avviso!

Una tempesta su di Noi

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Galing kay Bersagliera92

Cammino a passo incerto sui binari della stazione, mentre trascino a malapena la valigia alle mie spalle.. Intorno a me c'è il caous più assoluto, lo stridere dei treni, il via vai delle centinaia di persone che mi circondano, ma io mi sento tremendamente SOLA.
Lacrime rigano il mio viso, mentre la mia mente non fa altro che percorrere quel meraviglioso corpo che solo poche ore prima era incollato alla mia pelle.
Poi mi fermo di colpo, vedendo davanti a me la terra finire, un'immenso burrone mi separa dal treno.
Sposto gli occhi ripetutamente finché mi faccio coraggio,e cerco d incamminarmi, ma una mano afferra il mio braccio ed io incontro di nuovo i suoi bellissimi occhi, quelle due pozze scure si riflettono nei miei, finché....
... qualcuno ci spinge, facendoci cadere entrambi in quel burrone.

"Noooooooooooooooo"

Mi svegliai di soprassalto, sentendo il cuore battere all'impazzata tra il petto, spostai le coperte dal mio corpo per il troppo caldo, e mi resi conto di essere completamente fradicia di sudore.

Avevo un'assoluto bisogno d'aria, cosi molto involontariamente i miei piedi mi portarono alla finestra.

La spalancai, e il vento cominciò a sfiorarmi il viso, quella sensazione bastò per fa si che i miei occhi si chiudessero, cercai di spostare i miei pensieri altrove ma quell'incubo parve non voler uscire dalla mia maledettissima testa.

Aprii gli occhi, e notai la pioggia abbattersi al suolo con una velocità sempre più inaudita, e in quel momento una lacrima cercò di uscire dai miei occhi, ma da testarda qual'ero non glielo permisi.

Stava diventando tutto così insopportabile, e un senso di panico avvolse il mio corpo, imprecai mentalmente gia sapendo cosa avrebbe portato quella reazione. Ma presa dall'istinto, aprii la porta della mia camera e scesi giu come una vera iena fin a che non mi ritrovai sotto la pioggia.

Le gocce colpivano ripetutamente il mio viso, mentre l'aria fresca s insinuava sul mio corpo fino ad arrivare dentro le mie ossa. Le ginocchia cedettero sull'asfalto di fronte a quel dolore, e nel accasciarmi a terra le lacrime diedero libero sfogo, scendendo interpide sul mio viso.
Si mischiavano alle gocce della pioggia, e quello in un certo senso mi rassicuro'.

Era come se non fossi stata la sola a piangere, potevo nascondermi dietro ad una tempesta che si stava abbattendo su di me, rendendo il mio corpo solo un misero puntino insignificante sul resto dell'universo.

Ma quello non bastò per far si che il dolore svanisse. Avevo bisogno di tirarlo fuori dal mio corpo perché mi stava distruggendo ed io stavo arrivando al punto di non ritorno.

Cominciai a tirar fuori un urlo , poi un'altro, finché non presi confidenza lasciandomi trasportare dalla disperazione e sfogandomi nell'unico modo che avevo a mia disposizione.

In fondo avevo solo perso l'unica persona che ero riuscita ad amare nella mia vita.

Due braccia mi avvolsero in una stretta, e quel suo profumo cosi nauseante entrò nelle mie narici facendo aumentare notevolmente le mie urla.
"Sscch.. Alissa calmati..sschh
Respira.." cominciai a scalciarlo via, ma lui strinse sempre piu il mio corpo esile al suo, finché non incontrai due occhi identici ai miei fissarmi.

Fermai ogni movimento, ma per la prima volta non ebbi nessun tipo di paura.

"Alissa.. per favore respira, non succederà niente, tranquilla"
Non riuscivo a credere che mio fratello era lì piegato sulle ginocchia a sussurrarmi di star tranquilla, mentre la pioggia continuava ad abbattersi su di noi. Trattenni il respiro, ma lui poggiò i palmi delle sue mani sulle mie guance, asciugando le lacrime che ancora fuoriuscivano dai miei occhi.

"Basta Alissa. Ti prego!"
Quello lì davanti a me non poteva essere davvero kevin, ooh forse si perché assomigliava tanto alla persona che mi era stata sempre a fianco, alla persona che avrei dato tutta me stessa, alla stessa persona che mi difendeva anche quando combinavo i miei soliti casini, alla persona che era parte del mio cuore, a mio fratello quello che mi avrebbe aiutata ad alzarmi ad ogni mia caduta.

Mi strinse tra le sue braccia ed io stupidamente non mi opposi.

Chriss
Mi svegliai trafitto da un'immenso mal di testa, come feci per alzarmi mi arrivò una fitta allucinante e cosi ci rinunciai. Mi guardai intorno e mi resi conto di essere sul divano di casa mia, come diavolo ci ero arrivato fin a lì era un mistero, anche perché non ricordavo un cazzo, se non che mi ero strafatto di coca.

"Finalmente sei tra di noi?"
"Jack" cercai di sussurrare ,ma non mi riuscì del tutto.
Mi porse un bicchiere d'acqua il quale scolai giù d'un sorso.
"Dimmi che cazzo ti è passato per quella testa di merda che ti ritrovi?"
alzai le spalle non sapendo cosa rispondergli
"Eeh non parlare perché è meglio per te, credimi..
..diavolo chriss" colpì il muro con le sue nocche.
"Hai lottato tanto per uscire da quella merda, e che fai ci ricadi come un coglione del cazzo?"
"Non urlare jack.. cazzo ho un mal di testa che mi sembra di scoppiare"
Lo vidi sbuffare per poi sedersi al mio fianco
"Chriss.. ho dovuto trascinarti qui di peso, eri strafatto cazzo"
Annuii sapendo bene quanta coca mi fossi inalato.
"Non m interessa sapere il perché l'hai fatto, sfoga i tuoi cazzi di problemi in qualche altro modo, perché tua sorella sta di merda ed e solo colpa tua"
Mi passai una mano sul viso, capendo solo allora la gravità della situazione. Avevo perso il controllo, tanto da non pensare alle conseguenze delle mie azioni, ma almeno in quel modo ero riuscito a non pensarla e quello era l'unica cosa positiva in tutta quella merda.

"Non gli ho detto che ti era inalato quantità di droga, quindi fammi il favore di mantenermi il gioco."
Sospirò, ed io mi sentii una vera merda per aver imposto alle persone a me vicine di soffrire il quel modo.
"Jack??" Gli poggiai una mano sulla spalla e lui voltò il suo sguardo su di me, ed io lo fissai per alcuni secondi senza dirgli una parola.

"Lascia perdere Bro. Non serve"
Aveva capito in pieno la mia difficoltà di ringraziare le persone, era un mio limite e lui era l'unico a farmelo oltrepassare senza che io pronunciassi quella maledetta parola, che sembrava pesarmi enormemente.
"Come sapevi che ero lì?"
"Infatti non lo sapevo, non avrei mai immaginato che saresti tornato in quel posto..ma poi mi ha chiamato uno dei ragazzi di Tony.."
Lasciò la frase in sospeso e fece per alzarsi, capii perfettamente il suo stato d'animo. Avevo deluso anche lui, e quello non poteva far altro che spezzarmi quel poco di cuore che mi era rimasto.

"Hai fame?" Stranamente per un assurda ragione cambiò del tutto discorso

Io annuii, e lui si avviò in cucina, ma mentre lo seguivo con lo sguardo, si voltò con una strana espressione sul volto.

"Bro, devo dirtelo, mi dispiace non riesco a far finta di niente, cazzo!"
"Cosa? E successo qualcosa?" Chiesi preoccupato.
Non potevo aver ferito mia sorella, se mi aveva visto in quello stato non sarebbe riuscita a sopportarlo.

"Alissa!..
Ha avuto due attacchi di panico, Dio!. Sam ha chiamato tua sorella e tu Dovevi saperlo! "
Si passò una mano tra i capelli, ed io mi alzai da quel maledetto divano fottendomene di quelle fitte alla testa.

"Come sta?" Chiesi ripensando all'ultima volta che era successo, era stato cosi devastante da farla finire in ospedale.
"Sta bene Chriss. Non so il vero motivo per cui gli succedono queste cose, e nemmeno jessica riesce a capire, ma questa situazione non vi porterà niente di buono, ne' sono certo"
"Non sono io la causa, Jack"
"Forse, ma ha bisogno di te"
"Se fosse stato così, sarebbe qui non in quella cazzo di città."
"Siete due teste di cazzo!"
Sospirai
"Prendimi un'aspirina Bro!"

Mi lasciò lì su quel divano completamente da solo con i miei pensieri che cominciarono a viaggiare senza darmi tregua.

Girai e rigirai il suo elastico tra le mani, e un groppo alla gola mi fece render conto della situazione in cui eravamo caduti. Lei stava di merda ed io mi sentivo incapace di far qualsiasi cosa per aiutarla. Se n'era andata lasciandomi come un cretino alla quale non sarebbe importato un cazzo, mi aveva privato della sua presenza ed io non riuscivo a reagire. Non mi sarei mai aspettato di prendermi cosi tanto per una ragazza, al tal punto da non riuscire più a vivere senza di lei.

Era l'unica cosa buona che era successa nella mia vita, ed io l'avevo persa.

Lo capii solo in quel cazzo di momento.

"Idiota" imprecai tirando un cazzotto sul divano, ma nello stesso tempo incontrai gli occhi di mia sorella scrutarmi, a quel punto alzai le mie sopracciglia con fare superiore e lei sparì nella cucina.

Ma non appena spostai lo sguardo sul tavolino, vidi il cellulare di Jack e cazzo lo afferrai tra le mani.

Entrai nelle sue conversazioni di Whatsapp, e non appena vidi il suo nome le scrissi.
"Occhi verdi, come stai?"
Deglutii in preda all'ansia, il suo ultimo accesso era della sera prima, e cazzo non apriva quel messaggio, non mi stava dando nessun segnale, forse stava davvero male ed io non feci altro che preoccuparmi ulteriormente.

Alissa
Mi svegliai un po stordita, guardandomi intorno mi resi conto di essere nella mia camera, ma nella mia mente non riuscivo a ricordare come ci fossi arrivata.. Voltai il mio sguardo e trovai una testa poggiata al mio fianco.
Kevin???? Cosa diavolo ci faceva lì, seduto su una sedia, e con la testa poggiata sul mio letto, mentre dormiva.

"Aly..?" Sentii qualcuno bisbigliare e trovai Sam distesa sulla poltroncina al lato opposto.
"Che sta succedendo?" Chiesi completamente confusa. Lei si alzò e mi venne incontro.
"Hai avuto un attacco di panico.."
Spostai lo sguardo su quella chioma di capelli scuri, e lei mi poggiò la mano sulla spalla.
"Sta tranquilla,era solo preoccupato. Ti ha trovato sotto la pioggia. Eri fuori di te."
"Mi ha riportato lui qui?" Lei annuì.

Ormai la mia testa era nella confusione piu assoluta ,ed io ne ero esausta, non riuscivo più a capire perché diavolo quel ragazzo che doveva essere mio fratello si comportava in quel modo.
Mi aveva portato ad un passo dall'abisso, per poi preoccuparsi per me? Chi diavolo era davvero Kevin Milton?

Scesi dal letto cercando di non svegliarlo, non avrei retto ancora a lungo il suo sguardo.
"Vado a farmi una doccia, sveglialo!" Mi rivolsi a Sam, con una freddezza che non sembrava appartenermi, ma lei stranamente mi sorrise, ed io sgattoiolai in bagno, affermando il mio cellulare.

Un messaggio di Jack catturò la mia attenzione, e mentre facevo scendere l'acqua calda, gli risposi.
"Tutto bene! Tu come stai?"

L'acqua solitamente gelida mi faceva staccare dai miei pensieri, ma quella mattina stranamente avevo spostato la manopola sul rosso. Avevo bisogno di calore, di qualcosa che bruciasse la mia pelle, di qualcosa che mi facesse ricordare di essere ancora viva, perché dentro mi sentivo come morta.

L'acqua cominciò a scorrere sul mio corpo, avvolgendomi in quel senso di piacere che avevo bisogno.

Le mie mani cominciarono a scorrere sul mio corpo, dal ventre fin ad arrivare lentamente sul mio seno. La mia mente si fece prendere dal momento e istintivamente chiusi i miei occhi immaginando che quelle mani appartenessero ad un'altra persona.

Lui l'unico ragazzo che aveva sfiorato il mio corpo, l'unico capace di farmi provare delle sensazioni cosi uniche.
Le mie mani risalirono su per il collo, facendo uscire un gemito dalle mie labbra.

Ma non appena una parte del mio cervello chissà quanto importante, mi portò alla realtà, i miei movimenti si bloccarono, aprii gli occhi e afferrai l'asciugamano molto velocemente.

Dovevo distrarmi e non potevo permettermi di ricadere di nuovo così in basso, ero cosi dannatamene stupida.

Il suono di un messaggio mi distrasse e afferrai il mio cellulare.
"Sei una bugiarda questo lo sai?"
Mi accigliai, come aveva fatto a sapere che non stavo bene.
"Che vuoi dire Jack?"
"Qualcuno mi ha detto che non sei stata bene, perciò non dirmi palle"
"Quel qualcuno dovrebbe iniziare a farsi gli affari suoi"
"Come stai?"
"Sto bene! Tutto passa, stai tranquillo davvero"
"Qualsiasi cosa succeda nella tua vita, promettimi di non cadere così, sei forte abbastanza per farlo"
"Lo farò! Tu promettimi di non dire niente al resto di quella casa"
"Se per il resto intendi Christian, sta tranquilla! 😶"

Feci scivolare l'asciugamano e infilai un paio di mutandine.
"Che cazzo hai sulla schiena?"
Distinto mi coprii il piu possibile il corpo, talmente presa a maledirmi mentalmente da non rendermi conto di non essere sola.
"Sam!" Per fortuna era solo lei, non mi sarei mai perdonata di essermi spogliata davanti a mio fratello.

Si avvicinò voltandomi di spalle.
"Chi diavolo ti ha fatto una cosa simile?"
Istintivamente mi voltai.con la schiena verso lo specchio.
Non riuscivo a credere come dopo piu di una settimana quel disegno, era ancora inciso sulla mia.pelle, si certo era sbiadito ma ancora meravigliosamente bellissimo.
"Allora???"
Incontrai il viso di Sam circondato da uno strano sorriso, ma poi si piegò vicino alla mia schiena e con il suo dito traccio' una linea, che capii non appena le sue labbra sussurrarono
"Per la mia principessa"

"Aly.. è stato lui a farti questo disegno?"
Io anuuii e cominciai a vestirmi.

"Dio è bellissimo. Lo stronzo ha talento,devo ammetterlo"
Sorrisi alle sue parole e mi voltai di scatto.
" Sam staresti sempre al mio fianco, anche se commettessi una follia?"

"Mi sto preoccupando sul serio,e comunque non c'è bisogno che ti risponda, mi pare ovvioo no??"
"Okey.. allora andiamo"
Dissi legando i miei capelli in una coda di cavallo abbastanza stretta, ma lei mi si paro davanti a braccia incrociate.
"Quello che ho appena visto.. era un sorriso Milton?"
"Muovi quel culo e non dire stronzate"

Varcai la porta del mio tatutatore e non sendendo piu Sam al mio fianco, mi voltai trovandola a fissare a bocca aperta uno strano tatuaggio appenso alla parete.
"Sam daj". La tirai per il braccio ma lei cambiò espressione.
"Vuoi tatuarti quella roba?"
Sorrisi.. "si né ho bisogno.. e muoviti"
"Sei sicura di stare bene vero?"
Mentre lei continuava a farsi prendere dal panico, io aprii l'ultima porta, trovando davanti a me il ragazzo dai percing piu mostruosi.

"Ciao Aly. "
"Hey Nick..tutto bene?"
"Si tira avanti.. e tu? Hai portato un amica?"
"Si!.. dovrebbe farmi coraggio ma credo che fra un po' svenga"
"Stronza vedi che ti sento"
Alzai le mani al cielo per poi scoppiare a ridere.

Dopo infinite trattative con Nik e l'ansia di Sam, mi ritrovai distesa su quel lettino mentre le punte di quei aghi continuavano a punzecchiare la mia schiena, ed io stringevo sempre piu la mano della mia amica,che restava lì al mio fianco ad occhi chiusi.
"Sam, sono io a soffrire ti vorrei ricordare"
Lei si voltò verso Nick
"Senti, falle del male,oppure la strozzo io"
Scoppiai a ridere e Nick s'incazzo, perché continuavo a muovermi.

"Aly.. ora ti farò un po male per il piacere della tua amica, passo alle sfumature."
Annuii

Il dolore si faceva sentire, la mia pelle bruciava, ma il ricordo di chi aveva disegnato quel tatuaggio, faceva molto più male, che una lacrima rigo ancora una volta il mio viso, ed io imprecai contro me stessa per la stupidita' che mi ritrovavo.
Dovevo dimenticare cazzo!

Chriss
Delle gocce di sudore, continuavano a comparire sulla mia fronte, mentre sentivo le vene sul mio collo pompare sempre di piu. Mi alzai andando verso lo specchio del bagno e notai i miei occhi dilatarsi al tal punto da farmi schifo, così aprii l'acqua e cercai di bagnare il mio viso ,ma quella sensazione aumentava senza darmi tregua.
Uscii da quel cazzo di bagno e aprii in malo modo la porta della camera di mia sorella, nella quale trovai i due piccioncini abbracciai a tal punto che da lì a poco si sarebbero scopati con tutti i vestiti addosso.

"Jack.." ringhiai tra i denti, lui si voltò di scatto staccandosi da jessica.
"Che succede Bro?"
"Ti devo parlare.."
"Non possiamo fare in..
"ORA JACK"
richiusi quella dannata porta e andai a sedermi sul mio letto in preda ad un battito a dir poco accellerato.

"Che cazzo succede?" mi chiese con un'aria a dir poco spaventata.
"Sono in astinenza" ammisi.
"Cheee?" Mi venne vicino e il suo sguardo punto dritto nei miei occhi.

"Chriss.. devi resistere ti prego"
Tirai un sospiro, e lui poggiò le sue mani sulle mie spalle .
"Mi vedi?? Non c'è la faccio cazzo! Pregarmi non servirà"

Mi alzai da quel cazzo di letto, e assestai un calcio contro l'armadio, cosi forte che il mio piede né creò una crepa.

Ma Jack mi strattono' per il braccio
"Che cazzo fai?"
"Ti devi distrarre, e non è questo ul modo"
"No jack... stavolta non ci riesco, né ho bisogno almeno un'ultima volta"

"NO!"
"Chiama Tony, fatti portare una dose"
"Col cazzo che lo chiamo"

Mi trascinò giu con lui fin ad aprire una porta in fondo al corridoio. Mi guardai intorno, non entravo in quella stanza da troppo tempo, che mi sembro l'unica via d'uscita.
Lunico posto che non mi ricordava quella dannata ragazza, che si stava prendendo ogni parte di me.

"Spacca tu"
Mi avvicinai al biliardo e dopo aver afferrato una specca.. feci il mio tiro, jack a sua volta imbuco' il suo.. e continuammo a giocare per svariati minuti finché non lo vidi fissarmi dall'altro lato del tavolo.
Il suo sguardo lo riconobbi subito, era quello di un vero amico, l'unico oltre Luke che ancora aveva il coraggio si starmi a fianco.

"Sto bene!" Gli risposi alla sua domanda non espressa, anche se stavo dannatamente mentendo.

Sentivo le mani sudare, e la mente annebbiarsi.

"Ma infelice?"
Abbassai lo sguardo e tirai troppo forte il tiro che la palla fece tutto il giro, per poi fermarsi nel lato opposto.
"Cazzo"
"Non te ne va bene una eeh?"
"Mi stai prendendo in giro?"
Capii il suo doppio senso, e lui tirò il suo perfettissimo tiro facendomi perdere alla stragrante, al che lanciai la mia stecca sul pavimento e feci per andarmene ma lui mi raggiunse chiudendo la porta con una mano.

Lo guardai stranito non era suo solito comportarsi in quel modo.
"Christian ora basta!"
"Basta di cosa?"
"Non puoi continuare a vivere in quel modo.. cazzo Chris! E solo una ragazza che ha scelto di vivere senza di te.. devi accettarlo"
"Jack devi smetterla di scassarmi le palle"
"Devi togliertela dalla testa, lo vuoi capire o no?"
"Credi che non sia in grado di vivere, senza una stupida ragazzina del cazzo? Bhe ti sbagli"
"Ti conosco come le mie mutande, non mentirmi.. so bene come ti senti"
"No! tu non sai un cazzo. Ho solo bisogno di drogarmi"
Uscii da quella dannata porta e mi diressi verso il portone d'ingresso,
spingendo a terra qualsiasi oggetto a mia disposizione.
Calciai la porta, per poi aprirla, ma una presa abbastanza forte mi fece aderire alla parete.

"Dove cazzo credi di andare?"
"Jack fammi uscire" ormai la rabbia aveva preso possesso anche della mia voce rendendola piu roca del solito.
"No.. mi dispiace Bro,ma questa volta non posso"
"Jack cazzo.. non ho bisogno di un baby sitter... levati"
Lo scaraventai a terra, ma non appena la mia mano tocco la maniglia della porta, la sua voce mi bloccò.
"Siete così dannatamene simili da non rendervi conto che siete prigionieri della stessa rabbia..cazzo Chriss, lei e stata l'unica persona in grado di non farti precipitare, ma questo non vuol dire che lo devi fare ora.."
Mi voltai alzandolo per il colletto della sua maglia
"Vuoi capire si o no che da quando non c'è tutto ciò che eravamo si e dissolto come la polvere?.. prima tutto aveva un senso,ora posso fare della mia vita ciò che cazzo mi pare, perciò tieniti per te, le tue stupide frasi del cazzo.. perché tra noi e tutto finito, perso. E ora scusami ma ho bisogno di un po di roba" lo lasciai ricadere a terra e mi diressi verso la mia macchina sentendo la rabbia ribollire sempre piu nel mio corpo, dovevo distrarmi e star il piu lontano possibile dalle persone a cui importava ancora qualcosa di me, altrimenti avrei rovinato anche loro.

"Chri.. christian fermati cazzo"
Ancora jack, si era proprio ostinato a starmi addosso.. ma non aveva valutato il fatto che cosi facendo avrei rovinato anche lui.

"Vattene jack..vattene"
"Sei stato tu a scrivere a lei, gli hai detto che qualsiasi cosa fosse successa nella sua vita, non avrebbe dovuto buttarsi giu in quel modo. Ora sono io che lo chiedona te"
Cazzo, non avevo nemmeno cancellato la conversione.
"Vai a farti fottere"
"Se non vuoi sentirti cosi,puoi sempre prendere quel dannato treno"

Ipagpatuloy ang Pagbabasa

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