Se Mi Guardi Mi Arrendo -IN R...

By Bersagliera92

508K 12.9K 680

Alissa Milton una ragazza di 18 anni stronza e ribelle o almeno e ciò che vuol far credere di se stessa da qu... More

PROLOGO
The Start of my Life! ♡
Uno scontro Inaspettato
Mi ritorni in Mente
Un attrazione sbagliata
Un mare in tempesta
I'm here
Una scossa al cuore
Occhi dentro Occhi
Un chiodo Fisso
Tra le tue braccia
Molto più delle mie aspettative
Una bellezza disarmante
Insopportabile
Un senso di colpa
Un bacio inaspettato
sex on love?
Tu sei mia
Senza controllo
Un'amicizia Impossibile
Un vero Coglione
Uno di Troppo
Un gioco sleale
Parole di ghiaccio
Due calamite uguali, a volte si respingono
Ho bisogno che tu Rimani!♡
Se riuscirei ad Odiarti
Inevitabile
Voglia di te
Noi un incastro Perfetto
Un attimo di felicità
La paura a volte può fotterti il cervello
Resta Ancora un Po'
Alcune Mancanze ti soffocano l'Anima
Io e te, il resto del mondo l'ho scordato.
Oltre i Limiti
Quel disperato Bisogno che ho di Te
Un cuore in mille pezzi
Facevano L'amore solo a guardarsi
"Ciao..River!"
Contro la Tua volontà
Ad un Passo da Te
Se fosse tutto Magnifico
Se solo fossi Mia
Ci perdiamo per poi riprenderci
Sì mangiavano di Desiderio
Un inferno Indimenticabile
Nella Follia più Assoluta.
Baciami! né ho Bisogno!
Per una Volta
Solo per una Notte
Senza te
Una tempesta su di Noi
Un tunnel senza via d'uscita
Un legame indissolubile
Finalmente Qui!
Il confine di un'attimo
Estremamente Complicati
Il nostro perenne Equilibrio
"Alla nostra..River"
Un incessante Desiderio
Tu! la mia unica Forza
Non so Spiegarti il Perché
Finalmente a Casa
Bruciare Per Te
Un'unica Dipendenza
Troppo distanti !
AVVISO
Fuori Controllo
In netta collisione
Sotto il tuo sguardo
Un antidoto Naturale
Tienimi per mano
In continua distruzione
Nonostante tutto
Tu mi appartieni
Mi salvi un attimo prima, che tocchi la terra
Guardami negli occhi, anche quando non parlo.
Siamo Uguali, fatti degli stessi Mali
Come a dirti, io ci sono. Come a dirmi, sarò sempre qua!
Stringimi la mano, portami lontano
Inesorabile
Per la prima volta!
In equilibrio su di Me
Il silenzio è oro, ma se lo sprechi è zero
Copertina
Gli sguardi come oceani, gli abbracci come Ancore.
°Ad un passo da perdere Te°
●Due Puntini Da Lontano●
Cascare nei tuoi occhi
Un respiro si toglie solo se il Cuore ti batte di piu!
Sei la mia Cura, e la mia Dannazione
Dove sei tu, quella è Casa.
Avviso!
Il posto in cui Tornare
Un posto per l'eternità
Veleno e Antidoto
La ferita che nessuno ha mai curato
Ciao Brother
Un Amore complicato
L'anima in pace.
Mai senza Te
Tienimi con te
Epilogo
Avviso
Avviso!

Ammaliato da tanta Bellezza

5.1K 135 5
By Bersagliera92

Ero lì da quasi dieci minuti, e continuavo a bussare interrottamente a quella porta senza ricevere nessuna risposta.
Tirai un calcio,e poi un'altro ancora finché la porta miracolosamente si aprì, mostrandomi un Jack assonnato e completamente nudo con davanti a sé solo un misero asciugamano.
"Fai schifo..non dirmi che stai tradendo mia sorella, perché ti spacco la faccia"
"Hey hey, dovrei spaccarla io a te, vieni qui in piena notte e cerchi di buttarmi giu la porta. Bell'amico che sei"
"Non rompere il cazzo! " lo spinsi ed entrai in casa senza ricevere nessun invito, e mi buttai a peso morto sul suo divano.
"Ma no tranquillo, fai pure come fosse casa tua"
" Jack finiscila con le stronzate, lo so che è comunque anche casa mia. Ora offrimi una birra"
"Prenditela da solo, io vado a vestirmi"
Sparì di sopra ed io mi avventai sul suo frigorifero tirando fuori una birra e tutto ciò cha attirò l'attenzione del mio stomaco.
Mi preparai un mega panino e accesi la tv mettendo un documentario sugli animali.

Dovevo evitare di pensare.

"Allora che ti prende per venire alle 2.00 di notte fin qui?"
"Mi trovavo di passaggio e mi rompevo il cazzo di arrivare fino a casa. A proposito sono meravigliato di trovarti qui, sai immaginavo che non avresti mai lasciato il letto di mia sorella." dissi con ancora la bocca piena.
Feci per portare la mia birra alle labbra ma lui me la strappò dalle mani e la mando giù in un sorso.
"Allora Chriss vuoi ancora prendermi per il culo?"
"Ma che palle, jessica non te la sta dando eeh?"
"Bro non intendo parlare della mia vita sessuale con te"
"Ooh.. capisco sei una persona molto riservata" lo beffeggiai
"La smetti? Lei e pur sempre tua sorella"
"Si si sta zitto! E comunque sono stato in un locale dove mi sono scopato una ragazza nel bagno, e poi sono finito nel privè con un'altra, mi sono scolato non so quanti bicchieri, ed ora eccomi qui"
Tirai fuori quelle parole tra un boccone e l'altro, facendole sembrare al quanto sincere

Ma la verità era un'altra.
Avevo passato la serata in sua compagnia, ero stato così stupido da imporgli una cosa del genere.

Ero stato benissimo.
Ma ogni singolo minuto, non avevo fatto altro che fissare i suoi occhi, e sorridere di fronte al suo modo di infastidirsi, e tutto quello aveva peggiorato solo la situazione.

Ero confuso.
Sentivo qualcosa di strano nel petto, e le parole di Jack nella testa.

Mia sorella mi odiava.

Jack cercava in tutti i modi di farmi capire, ciò che provavo.

Lei mi evitava

Ed io non facevo altro che cercarla.

Avrei dovuto allontanarmi da lei, in modo definitivo.
Solo così mia sorella sarebbe tornata a sorridere, ad essere sua amica. E Jack avrebbe smesso di rompermi i coglioni.

Lei meritava di meglio nella sua vita, che uno stronzo come me.
Ma da egoista quale continuavo ad essere, dopo averla lasciata al dormitorio, ed essermi scopato non so chi in quello stupido locale, mi ritrovavo seduto a casa di Jack, con la mente fissa su di lei, e la volontà di lasciarla andare dalla mia vita pari a zero

Perché sarebbe stato un bene per tutti, ma non per me.

Lo stronzo davanti a me, poggiò bruscamente altre due birre su quel tavolo, fissandomi in modo strano.

Forse, aveva capito ogni cosa.
"Jack quanto sei snervante,eeh? Avevo quella stronzetta tra la testa anche quanto affondavo ripetutamente in quelle puttane ,cazzo!"
"E perché sei qui?? Vuoi scopare anche me??" Sorrise, ed io mi accigliai
"Idiota! Questo è l'unico posto che non mi ricorda lei" confessai a causa dell'alcool che avevo nel corpo.
"Bro,devi smetterla di torturarti"
"Jack non parlare, né ho abbastanza!"

Alissa
La monotonia era una di quelle cose che odiavo da morire, ripetere tutti i giorni le stesse identiche cose del giorno prima, e quello prima ancora, era cosi deprimente che non apparteneva minimamente al mio modo d'essere.
Ma stava di fatto che anche quella mattina ero seduta sulla metro con le cuffie nelle orecchie e la mia playlist preferita.
Restavano ancora otto giorni alla mia partenza ed io dovevo sopportarlo.

"Io che perdo gia in partenza, mentre parlo nei tuoi occhi..

Tu sorridi e non ci pensi, e chiudi a chiave i sentimenti..

..E rimasta la paura di non essere abbastanza..

..Sai l'amore non esiste per chi é sempre stato senza..

..A cosa pensi sia servito, vedi adesso cosa siamo.. due puntini da lontano..

MA PORTAMI VIA, dove il mondo è un idea, portami ovunque TU SIA.

Portami dove ancora sei MIA...

Quella canzone, mi fece afferrare in modo violento il labbro tra i denti.

Volevo trattenere ogni sensazione.

Ma quelle parole sembravano fatte apposta, per dedicarle a chi meno di tutti avrei voluto vedere.

Avevamo passato la serata insieme, e non c'era cosa più sbagliata.

Dovevo dimenticare ogni singolo momento.

Ero stata una stupida ad accettare, e non perché fosse successo qualcosa che andava oltre allo star bene, ma perché non dovevo permettere al mio cuore di battere ancora un quel modo.

Sfilai le cuffie dalle mie orecchie in modo violento, prima che iniziasse un'altra canzone. E uscii velocemente dalla metropolitana.

In pochi minuti mi ritrovai nel caos di quasi tutte le mattine , ogni singola persona faceva parte di quella maledetta monotonia, chi andava a lavoro,chi prendeva il.solito caffè al.volo, chi andava a scuola, era tutto così uguale che sentii la mia testa girare, e il suono di un messaggio arrivò lieve alle mie orecchie.

"Ciao Aly, lo so mi avevi detto di non volermi più sentire ,e né vedere, ma non riesco ad ascoltarti. 😔
Mi manchi! E non so cosa ti abbia portato a volermi fuori dalla tua vita, ma credimi quanto ti dico che ti voglio bene e qualsiasi cosa è successa la risolveremo,ti prego pensaci. 😗
Un bacio Jessica"

Chiusi il mio cellulare e mi diressi in ufficio mentre la mia testa continuava a ripetermi quel messaggio come un vero tormento.

**
I miei occhi scattarono per l'ennesima volta sull'orologio posizionato sulla parete 10.30h
Continuai a leggere e trascrivere il mio penultimo testo.
Ma qualcosa sembrava mancarmi.

E non appena i miei occhi riguardarono l'orologio 11.15h, né capii il motivo.

Lui non c'era, era quasi ora di pranzo e lui non si era presentato in ufficio.

Il panico e la preoccupazione iniziarono ad impossessare del mio cervello, volevo sapere dov'era, e se gli fosse successo qualcosa per comportarsi in quel modo, e lasciare tutto il suo lavoro a me.

Ma forse stavo esagerando, e lui molto probabilmente si trovava nel letto di chissà quale ragazza , mentre io ancora mi preoccupavo per un cretino del genere.

Dovevo smetterla!

Il mio stomaco brontolo' ed io chiusi il mio PC guardando di nuovo l'orologio che quel mattino avrei spaccato volentieri sotto i miei piedi
12.30h

Mi alzai, e nel dirigermi alla mensa ebbi un'idea che in un primo momento mi risultò del tutto folle ma comunque presa dal mio istinto e stufa di mangiare in quella mensa di merda, corsi giù e mi diressi alla metro.

Forse stavo facendo l'ennesima cazzata, ma non potevo lasciar finire un'amicizia per un motivo così stupido.
Certo, quel passo che stavo per fare, avrebbe comportato entrare di nuovo nella sua vita dove non avrei più potuto evitarlo, ma in fondo era un prezzo che avrei pagato volentieri.

Tentennai per alcuni minuti ma alla fine mi convinsi e bussai a quella porta cosi dannatamente familiare.
Attesi un paio di minuti e poi una testa bionda venne ad aprirmi con gli occhi ancora assonati.

"Non ci credo,stavi ancora dormendo???"
I suoi occhi si aprirono totalmente, e mi avvolse in un abbraccio a dir poco soffocante.

" Jessica!"
Allento' la presa e si spostò per farmi entrare, ma nei miei occhi si formò un luccichio non appena qualsiasi cosa di quella casa catturo' la mia attenzione, portandomi alla mente dei ricordi e quello mi fece capire quanto tutto quello mi fosse mancato.

Ma jessica mi trascinò euforica in camera sua ed io gliene fui grata.
"Allora come mai sei qui?"
"Senti,sono stata una stronza lo so, ma forse tu hai ragione e le cose si potrebbero risolvere" la raggiunsi sul letto, e lei sorrise ancora una volta.
"Sono felicissima di vederti, non sai quanto mi sei mancata"
Abbassai lo sguardo in difficoltà di fronte alle sue parole, e negata a far uscire i miei sentimenti. Ma poi lei continuò.
"So bene che c'entra mio fratello, ma ti vorrei far capire che io non sono come lui, ti prego non associarmi al suo comportamento"
"So benissimo quanto siete diversi, purtroppo credo di essermi fatta prendere dalla situazione e me la sono presa con la persona sbagliata" cercai di omettere i particolari, non volevo certo passare per la gelosa piscopatica.
"Aly, qualsiasi cosa succeda ti prego parlamene, non sopporto la tua indifferenza. Ora che ti ho trovata, non voglio perderti"
"Lo farò" mentii ancora una volta, non gli avrei mai parlato di suo fratello, ma era pur vero che neanch'io volevo perderla, non di nuovo per colpa di Uno stronzo.

"Allora tra quando parti?"
"Tra otto giorni"
"Così presto?"
Annuii
"Non puoi restare qualche giorno in più?"
"No, jess!"
"Va bene, vuol dire che io e jack verremo a trovarti"
Sorrisi, anche se l'idea di vederli nella mia citta, tra le mie cose, e la mia vita di merda che includeva anche mio fratello non era delle migliori.
"Ho una fame da lupi, tu hai gia pranzato?"
Scuotetti la testa, e ci dirigemmo in cucina, ma sobbalzai non appena trovai Chriss in boxer mentre armeggiava tra i fornelli.

Chriss
"Christian??" La voce di mia sorella arrivò alle mie orecchie quasi come un richiamo, cosi mi voltai e incontrai quel verde magnetico puntare dritto su di me facendo sentire il mio corpo fragile come non lo era mai stato.

"Che ci fai tu qua?"
Ancora una volta mia sorella mi urlò contro quasi arrabbiata.
"Jessica, sto cucinando! Qualche problema? Ti ricordo che questa è anche casa mia"
"Tu, tu sei il mio problema" esclamò furiosa, prima di afferrare la sua amica per un braccio e strascinarla fuori dalla cucina, ma non abbastanza per non farmi notare il modo in cui sussurravano, e discutevano tra di loro.

Ma poi quei occhi verdi incrociarono i miei, e jessica avanzò in quella stanza con un cazzo di sorriso stampato in faccia.
Che cazzo gli prendeva?

"Allora che hai cucinato?"
Non risposi, troppo meravigliato dal suo comportamento, ma continuai a preparare il mio piatto preferito ,ovvero spaghetti alla carbonara.

"Scusami Aly, e che lui sa fare solo questo"
La vidi abbassare lo sguardo e in modo quasi incerto si sedette sullo sgabello,che non aveva ancora capito a chi appartenesse, e sul mio viso si dipinse uno stupido sorriso.

"Non preoccuparti!" La sua voce mi risultò diversa quasi spezzata, potevo avvertire il suo imbarazzo che invece io non avevo.
Mi quasi piaceva vederla lì costretta a restare accanto a me, in uno spazio del tutto ridotto e palesemente a mio favore.

La sera prima mi aveva imposto di non aprire nessun tipo di argomento che comprendesse noi due messi insieme, dopo quello che gli avevo cercato di far capire.
È quello era il risultato.

Fredda come se non avessimo passato piu di tre ore insieme, in totale serenità.

"A che ora sei tornato?" Mi chiese mia sorella, mentre iniziò a sbattere le uova che avevo messo nel recipiente.
"Stai ferma, faccio io!" Revendicai il mio territorio.
"Quanto sei antipatico"
Odiavo quanto voleva aiutarmi, in quel modo non faceva altro che complicarmi le cose. Date le sue qualita in cucina pari a zero.

"Allora dove hai dormito?"
"Dal tuo ragazzo, e smettila di farmi il terzo grado non sono un cretino"
"Aah no? Non sei andato a lavoro Chriss, ti sei svegliato poco fa, e in piu potresti sempre metterti un paio di pantaloni"
"Eeh?" Abbassai il mio sguardo e mi resi conto solo allora di essere ancora in boxer, e i miei occhi scattarono su Alissa la quale trovava parecchio interessanti i quadri appesi alla parete dato che li stava scannerizzando.

Sorrisi ancora una volta, quella situazione mi stava piacendo più che mai, così decisi di restare in mutande, sperando di non avere un erezione com'era mio solito quando l'avevo vicina.

Guardai mia sorella
"Sono solo delle mutande e non credo che Alissa si possa impressionare, ti ricordo che abbiamo dormito insieme, quindi non rompermi le palle, e prendi i piatti"
"Perché hai avuto la decenza di tenerli addosso, Bro?"
Sorrisi beffardo, e notai gli occhi della sua amica aprirsi impauriti da ciò che avrei potuto dire.

"Jess, prendi quei cazzo di piatti!" Mi limitai a dire
"E tu rispondi"
"Cosa vuoi sapere Jess, se la tua amica ha visto quello che tengo qua sotto?" Toccai la prerompenza sui miei boxer, e mentre mia sorella scoppiava a ridere, Alissa bruciava dall'imbarazzo, dato che le sue guance erano diventate così rosse, che da un momento all'altro avrebbe davvero potuto prendere fuoco.

E al contrario delle mie aspettative mia sorella non continuò il suo interrogatorio, e divorammo tutti e tre quel piatto, tanto che io feci il bis.

"Allora non faceva poi cosi schifo, sorellina?"
"Solo perché avevo fame non vuol dire che sei un ottimo cuoco"
"Tu non sei da meno"
"Certo, è chi ha cucinato nell'ultimo anno?"
"Togli le volte in cui ordinavi schifezze, metti i giorni in cui cucinavo io, sommali ai mesi in cui hai addossato il compito ad Alissa, direi che non ti conviene parlare"
"Vado in bagno a scaricare queste tue stronzate, fratellino"
"Dovrei ridere?"
"Vaffanculo!" battibeccare in quel modo con mia sorella mi era mancato da morire, e in quel momento che sul suo viso era ritornato quel sorriso grazie alla persona che avevo di fronte, non potevo che esserne felice.

"Jess io vado.." la sua bellissima voce interruppe i miei pensieri
"No dai, ci metto due minuti.
Vado e vengo,promesso!"
Jessica corse su per le scale,e per mio piacere restammo soli.

La guardai da sottotecchi e la vidi impegnata a toccarsi i capelli e poi guardare le sue unghie in modo del tutto imbarazzata, ma poi fu colpito dalla sua profonda scollatura.

Deglutii un paio di volte prima di cambiare argomento.
"Allora avete chiarito?"
Lei si accorse del mio sguardo e fece per alzarsi il top ma quello provocò solo un bellissimo movimento del suo seno che fece crescere in me una gran voglia.
"Si!" quella sua freddezza mi stava irritando da morire e poi che senso avrebbe avuto tutto quello?
Chiariva con mia sorella otto giorni prima della sua partenza, ridicolo!

"Coerente da parte tua, tra otto giorni parti, come credi si senta lei, eeh?"
"Non sono affari tuoi!"
"Che c'è ora mi tratti come se tra noi non ci fosse stato mai niente?"
"Un paio di scopate come le chiami?"
"Non rifilarmi cazzate, so bene che non sono state solo delle scopate"
Lei si piegò sul tavolo avvicinando il suo viso al mio
"Ciò che e stato per me, ormai non ti riguarda più! Chiuso l'argomento"
Ancora una volta fui colpito dalla sua scollatura che in quella posizione era ancora più evidente, e i miei boxer strinsero sui fianchi.

"Da quanto ho perso quel diritto? Sai non ho ancora ben capito perché hai litigato con jessica, e allontanato me"

"Smettila di fissarmi le tette Chriss!"  Cambiò discorso e il suo tono di voce era un misto tra la rabbia e l'esasperazione e nel momento che avrei voluto ribattere arrivò mia sorella.

CAZZO!

"Allora fai anche un caffè fratellino?"
"Fottiti Jess"

Sbuffò prima di dirigersi verso la cucina.
"Cerca di non incendiare casa"
Alzò il suo dito medio nella mia direzione, e uno stupido sorriso avvolse le mie labbra.

Ma poi come preso da un senso di colpa, mi voltai verso quei occhi verdi.
"Mi dispiace per questa mattina, non dovevo lasciarti con tutto quel lavoro"
"Perché non sei venuto?" Chiese senza guardarmi negli occhi.
"Ho dormito da jack, e non ho sentito la sveglia"
"Non è vero!" Esclamò mia sorella, cazzo stava sempre in mezzo alle palle.

"Che cazzo dici?" Risposi brusco.
"Si è presentato da jack verso le 2.00, e i cretini hanno passato la notte davanti ad una stupida PlayStation come i bambini,  ecco perché non è venuto"
Non appena mi voltai, portai indietro i miei capelli e ogni tenzione sembró sciogliersi,  aveva decisamente cambiato espressione. Stava sorridendo, facendo formare due fossette al lato della sua bocca, e i suoi occhi erano fissi sul mio viso.

Alissa
Non sapevo bene del perché avevo ceduto di fronte ad una proposta così assurda.
Ma il suo viso da cucciolo quando voleva qualcosa, in contrasto al fatto che mi sentivo una merda per averla fatta stare male, aveva preso il sopravvento su di me e mi aveva fatto cedere.

In quel momento mi ritrovavo completamente sola, seduta sul suo letto. E sarei dovuta restare lì almeno per altre tre ore, ad aspettarla.
Che idea insensata

Cominciai a girare nella sua camera e mi avvicinai a delle foto che ritraevano jessica da piccola in braccio a suo padre, bellissima

Un'altra su un altalena, insieme ai suoi magnifici capelli biondi. Ma poi qualcosa catturò la mia attenzione, e mi avvicinai ad una foto che ritraeva, una piccola jessica cadere in piscina, e un bambino dai occhi scuri ridere a crepapelle.

Non c'era bisogno di capire che era stronzo anche da piccolo. Ma era anche parecchio evidente quanto fosse carino.

Un'idea si fece spazio dentro la mia testa, e mi avvicinai all'armadio di Jessica in ricerca di un costume.

In fondo ero completamente sola in quella casa così enorme, e così dannatamente bellissima che avrei sfruttato ogni singolo spazio, quella era la mia ultima possibilità prima di ritornare al mio 75mq di appartamento.

Accesi la musica e cominciai a provarmi svariati costumi finché scelsi di tenere addosso uno nero, anche se un po piccolo sul seno era il più carino.
Una musica latina passò alla radio ed io cominciai ad ancheggiare per tutta la stanza finché salii sul letto e mi sfrenai come non mai, dimenticando anche quel nodo al petto che portavo con me da parecchi giorni.

Mi sentivo una bambina felice, e quella sensazione di spensieratezza mi era mancata cosi tanto.

"Davvero un bellissimo spettacolo, complimenti" mi fermai di botto al suono della sua voce
"No continua pure,sej davvero sexy"
Mi rivolse un'occhiolino ed io mi sentii morire. Cercai in tutti i modi di coprirmi con le mie mani ma fu inutile dato il ghigno che aveva sul suo viso
"Che vuoi? Che cazzo ci fai qua?"
Scesi dal letto e lui si avvicinò
"Dov'è mia sorella?"
"Da tuo padre! Dove saresti dovuto essere anche tu"
"E tu che ci fai qua?"
"Aspetto che torni, hai qualche problema?"
Il suo meraviglioso sguardo si staccò dal mio e si posò sul mio seno ancora una volta.
A quel punto afferrai il suo viso e lo rialzai
"Ho detto smettila di guardarmi"
"Non toccarmi o potrei scoparti in modo davvero rude, Milton"
"Esci!"
"No!"
"CHRISS?" Gli urlai in faccia ma lui sembrò non intimidirsi per niente.
Le sue labbra si avvicinarono alle mie e per un attimo credetti di cedere, ma per fortuna mi ritrassi invasa da un minimo di lucidità.
"Non permetterti mai piu di fare una cosa del genere,se non vuoi andartene tu, l'ho faro Io Cazzo"
"Aspetta aspetta. Farò come vuoi"
"Ormai le tue parole sono uguale a zero,Chriss"
"Davvero non andartene, o mia sorella mi odiera sul serio"
Dopo un paio di minuti, mi decisi a parlare.
"Tu non avvicinarti più!"
Sul suo viso pomparve un accenno di sorriso, e alzò le mani in segno di resa.

Chriss
Per quanto avessi frequentato posti del tutto indecenti, non avevo mai visto una scena cosi sexy come quella.
Tanto che avevo perso il controllo e stavo per baciarla finché lei si era spostata creando in me una vera e propria irritazione.
Passai innumerevoli volte la mia mano tra i capelli finché la sua frase non mi fece sorridere.

"Tu non avvicinarti piu"
Quello voleva dire che aveva paura di cio che sarebbe potuto succedere e che ancora le mie mani sul suo corpo facevano un certo effetto, al contrario di cio che mi voleva far credere.
"Va bene, ma tu vieni in piscina con me!"
"Che??? Ti ho appena detto..
"Aly..voglio solo parlare, ti prometto che farò il bravo ragazzo. E poi siamo soli, come ieri sera."
"Non è una Buona ideaa Chriss.. e poi tu il bravo ragazzo, non pensare che io ci creda"
"Mi sottovaluti, terro' le mani a posto te lo prometto"
"Se vuoi parlare lo facciamo qua!"
"In camera da letto?"
Sbarró i suoi occhi come a rendersi conto di ciò che aveva detto.
"Allora chiamo anche Sam!"
"Scordatelo!"
"Perché?"
"Voglio parlare con te senza nessuno a rompere le palle"
"Ti avverto che se non farai.." aveva ceduto.
"Muoviti!"

Senza mettere nessun costume, infilai i miei occhiali da sole, e Scesi giù in cucina, e dato che Alissa ancora non era scesa preparai un cooktel.
"Sei anche un barman professionista?"
Alzai il mio sguardo e la vidi avvicinarsi con una maglia di mia sorella addosso, ma che comunque lasciava scoperte le sue gambe, e la forma del suo sedere.
"Ho molte risorse, Milton. Devo forse ricordarti il cocktail che la tua Amica Sam mi ha costretto a fare?"

"Ti aspetto di là presuntuoso"
Sorrisi e finii di preparare il nostro drink.

Forse avremmo potuto riprendere quella pace tra di noi.

Come arrivai in piscina la trovai distesa sul bordo a prendere il sole.
Era così divinamente bella da togliere il fiato, appoggiai il drink sul tavolino e mi avvicinai a lei in modo cauto, mi piegai sulle ginocchia e la spinsi in acqua.
Restando lì piegato sulle mie ginocchia a godermi la scena.

Non appena risali' mi rivolse il dito medio e si spostò i capelli dal viso in modo seducente.
"Sei un idiota"
"E risaputo" sottolineai prima di tuffarmi anch'io in acqua, e cominciare a nuotore per distrarmi dal suo corpo.

Ma lei molto cautamente arrivò alla scaletta e non appena salì, il suo sedere fu una visuale bellissima, la sua rotondità era del tutto scoperta dato che il tessuto di quel misero costume ormai era quasi sparito nella sua pelle, e le gocce d'acqua scendevano lente, definendo ogni sua forma. Ed io mi ritrovai a toccare la mia erezione sott'acqua, dura e impellente.

Ma senza pensare alle conseguenze delle mie azioni, afferrai la sua caviglia facendola cadere nuovamente in acqua.

"Quale parola di non toccarmi non ti è chiara?"
"Dai non fare la permalosa, stavo solo scherzando!"
"Io no!"
"Al, è solo un bagno, non ti scoperò promesso!"
"La smetti di parlare in quel modo?" Alzai le mie sopraciglia, e lentamente riportai le mie dita sui suoi fianchi, iniziando a nuotare.

"Perché dovrei farlo?"
"Non mi piace Chriss, non sono una delle tue puttane, anche se siamo andati oltre, non hai nessun diritto di parlarmi in quel modo. E cosa piu importante cancella dalla tua mente ogni tentativo per arrivare di nuovo a quel punto"
Staccò le mie mani dalla sua pelle, ma io le strinsi intorno alle sue, negandogli ogni tentativo di allontanarsi

"Non ti tratto da puttana Al, mi sembrava di aver gia chiarito questo punto"

Il movimento delle sue braccia, che cercò di liberarsi dalla mia presa, causò un movimento dell'acqua che accarezzò il suo seno, e mi fece deglutire a fatica, facendomi dimenticare tutto il mio cazzo di discorso sul fatto che ero fatto così, e che quando spingevo sulle parole a lei piaceva da impazzire.

"Dimostralo!"
Alzai lo sguardo nel suo, ma lei continuò.
"E il nostro primo e ultimo bagno in piscina, vedilo come una tregua per tutto quello che è successo"
"Che cazzo significa, Al?"
"Amici Chriss, non devi toccarmi in nessun modo, possiamo parlare, divertirci, ma nient'altro!"
"Sei un'amica di merda, se vuoi divertirti con me mezza nuda, e non posso toccarti"

La spinsi in acqua, per allontanarla il piu possibile dal mio corpo, ma lei una volta che riemerse, mi guardò con i suoi occhi magnetici, e mi raggiunse in poco tempo, mandando a puttane ogni promessa si era appena fatta.

Poggiò le sue mani sulle mie spalle, e cercò di far pressione, in modo da mandarmi sott'acqua.
Ed io mi abbassai, facendogli credere di aver abbastanza forza per farlo.

Ma lei non contenta, forse avendo la precisa idea di affogarmi, iniziò a premere il suo piede sulla mia spalla, mentre stringeva i miei capelli.

Ma io da stronzo lo fecevo scivolare, mentre lei continuava ad insistere, finché non risalii in superficie, afferrando la sua gamba tra le mia mano, e l'altra troppo vicina al suo fondo schiena.

"Vuoi la guerra, Milton?"
Senza aspettare una sua risposta, andai di nuovo sott'acqua, e la trascinai giù con me.
Avrei dovuto evitare tutto quello, avrei dovuto lasciare andare le mie dita dalle sue, ma non ci riuscivo, stavo così dannatamente bene per poterci rinunciare.

La sua bellezza era al quanto incredibile in un momento come quello, non smetteva mai di stupirmi, il suo cazzo di corpo era qualcosa di favoloso, e il suo viso, e le sue labbra erano troppo per il mio autocontrollo. Quasi non riuscivo a credere, quanto fossi attratto da tutto quello.

E i suoi dannati occhi, riflettavano il loro colore nonostante ci trovassimo sott'acqua, immersi nell'azzurro.

Cazzo!

Non riuscivo piu a trattenermi, e così tirai il suo braccio verso di me, in modo da azzerare ogni qual tipo di distanza.

Volevo perdermi nel suo sapore

E non appena avvicinai le mie labbra alle sue, le quali sfiorai appena lei cambiò le nostre posizioni e si allontanò dal mio corpo.

Dannazione!

Avevo appena fatto l'ennesima cazzata.

E con la consapevolezza che tra di noi sarebbe finita sempre in quel modo, la pace prima della tempesta.

Restai qualche minuto in piu in apnea, cercando di non affrontare quella situazione.

Ma non appena risalii, la trovai già fuori dalla piscina, mentre strizzava i suoi capelli, facendo ridacere le gocce d'acqua lungo la sua schiena.

Cristo!
Cercai di ignorare lei, la sua bellezza, e quello che iniziavo a sentire, e andai a stendermi sotto il sole, afferrando il bicchiere ancora pieno del cooktel che avevo preparato.

"Le tue promesse, valgono zero, River"
Mi affiancò, stendendosi in modo sinuoso su quel cazzo di sdraio alla mia destra. E non riuscii a non tracciare ogni centimetro della sua pelle.

La voglia di toccarla, e di averla più vicina era troppa. Al punto che a stento riuscii a reprimerla.

"Sei tu quella che ha iniziato" chiusi i miei occhi.

"Tu non potrai mai avere un'amica, senza toccarla,baciarla, o andare oltre, non è vero?"
"No, se l'amica sei tu!" Puntualizzai.
"Perché?"
Alzai lo sguardo su di lei, non avendo nessuna intenzione di aggiungere altro, lo doveva capire da sola, senza obbligarmi a parlare di qualcosa che non volevo, odiavo sentirmi in quel modo, e odiavo ancora di più quanto mi poneva delle domande del genere.

"Allora preferisci che ci odiamo? Che ci ignoriamo, per cosa esattamente?"
"Al, abbiamo scopato, anche se odi sentirtelo dire. Perciò no, non possiamo essere amici, dato che ogni volta che mi sei vicina, penso ad ogni centimetro del tuo corpo. Ma cristo, tra otto giorni torni in quella fottuta città del cazzo, e se è questo che vuoi,va bene!"

"Va bene?" Chiese incredula, forse tanto quanto me.

"Amici per otto giorni" sussurrai appena.

E non aspettandomi una sua reazione, non appena si avvicinò al mio lettino, e si fiondò sul mio corpo, stringendo le sue braccia alle mie spalle, né rimasi al quanto stupito.

Il suo profumo invase come sempre le mie narici, anche se quella volta lo sentii molto piu forte, dannazione.

Il suo corpo con addosso solo un misero strato di tessuto a coprire le sue parti intime, era incollato al mio.
Il suo seno lo sentivo premere sul mio petto, e la mia erezione sempre a bandiera quanto l'avevo vicina, toccava quel punto al quanto cruciale per me.

Indeciso su cosa fare, abbassai lentamente la mia mano sulla sua schiena, che subito dopo feci risalire fino ad afferrare i suoi capelli tra le dita.

"Al?"
"Mmh?" Si sollevò a pena, e i miei occhi caddero sul suo seno, prima di riportarli con urgenza nei suoi occhi, o qualsiasi punto che non sia stato quello.

"Hai detto amici, perciò evita queste tipo di cose"
"Volevo solo abbracciarti"
"Non farlo!"

Assottigliò i suoi occhi, visibilmente incazzata, e cercò di alzarsi.

"Al, sto solo cercando di non andare oltre, per non trovarci a discutere per l'ennesima volta."
"Lo so!"
Si sollevò sulle ginocchia, ed io feci scivolare la mia mano sul suo fianco.

"Sei la prima ragazza, con il quale ho avuto più discussioni, che altro. Dovrei iniziare a preoccuparmi"
"Io dovrei esserne lusiganta?"
Spostò la mia mano dalla sua pelle
"Credo di si! Altrimenti ti avrei già mandato a fanculo"

In modo scherzoso tentai di spingerla sul mio corpo, e lei presa alla sprovvista ricadde sui palmi delle sue mani, troppo vicina al mio viso.

"Mi hai mandato a fanculo già infinite volte nel giro di sei mesi, ed io sono ancora qua. È la prima volta anche per me River!"

Continue Reading

You'll Also Like

24.8K 1.6K 60
《Tu sei il sole. Il mio sole.》🦋🌈💙 Nicholas è il ragazzo più popolare della scuola e ogni ragazza cade ai suoi piedi. Ma per lui non esistono relaz...
379K 8.7K 40
Riley è una ragazza di 18 anni che abita a New York,a causa del lavoro di sua madre si traferisce a Seattle dove incontrerà Aiden,il tipico bad boy c...
52.1K 2.1K 37
Infatuarsi della propria vicina è stata una svista adolescenziale. Ma riscoprirsi innamorato della sorella della propria ragazza è da considerarsi un...
1.1M 43.8K 96
✓ 𝗖𝗢𝗠𝗣𝗟𝗘𝗧𝗔 Si dice che il tempo guarisca ogni ferita, ma per Astrid e Jason non basta leccarsele e prendersene cura. Hanno lasciato qualcosa...