Se Mi Guardi Mi Arrendo -IN R...

By Bersagliera92

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Alissa Milton una ragazza di 18 anni stronza e ribelle o almeno e ciò che vuol far credere di se stessa da qu... More

PROLOGO
The Start of my Life! ♡
Uno scontro Inaspettato
Mi ritorni in Mente
Un attrazione sbagliata
Un mare in tempesta
I'm here
Una scossa al cuore
Occhi dentro Occhi
Un chiodo Fisso
Tra le tue braccia
Molto più delle mie aspettative
Una bellezza disarmante
Insopportabile
Un senso di colpa
Un bacio inaspettato
sex on love?
Tu sei mia
Senza controllo
Un'amicizia Impossibile
Un vero Coglione
Un gioco sleale
Parole di ghiaccio
Due calamite uguali, a volte si respingono
Ho bisogno che tu Rimani!♡
Se riuscirei ad Odiarti
Inevitabile
Voglia di te
Noi un incastro Perfetto
Un attimo di felicità
La paura a volte può fotterti il cervello
Resta Ancora un Po'
Alcune Mancanze ti soffocano l'Anima
Io e te, il resto del mondo l'ho scordato.
Oltre i Limiti
Quel disperato Bisogno che ho di Te
Un cuore in mille pezzi
Facevano L'amore solo a guardarsi
Ammaliato da tanta Bellezza
"Ciao..River!"
Contro la Tua volontà
Ad un Passo da Te
Se fosse tutto Magnifico
Se solo fossi Mia
Ci perdiamo per poi riprenderci
Sì mangiavano di Desiderio
Un inferno Indimenticabile
Nella Follia più Assoluta.
Baciami! né ho Bisogno!
Per una Volta
Solo per una Notte
Senza te
Una tempesta su di Noi
Un tunnel senza via d'uscita
Un legame indissolubile
Finalmente Qui!
Il confine di un'attimo
Estremamente Complicati
Il nostro perenne Equilibrio
"Alla nostra..River"
Un incessante Desiderio
Tu! la mia unica Forza
Non so Spiegarti il Perché
Finalmente a Casa
Bruciare Per Te
Un'unica Dipendenza
Troppo distanti !
AVVISO
Fuori Controllo
In netta collisione
Sotto il tuo sguardo
Un antidoto Naturale
Tienimi per mano
In continua distruzione
Nonostante tutto
Tu mi appartieni
Mi salvi un attimo prima, che tocchi la terra
Guardami negli occhi, anche quando non parlo.
Siamo Uguali, fatti degli stessi Mali
Come a dirti, io ci sono. Come a dirmi, sarò sempre qua!
Stringimi la mano, portami lontano
Inesorabile
Per la prima volta!
In equilibrio su di Me
Il silenzio è oro, ma se lo sprechi è zero
Copertina
Gli sguardi come oceani, gli abbracci come Ancore.
°Ad un passo da perdere Te°
●Due Puntini Da Lontano●
Cascare nei tuoi occhi
Un respiro si toglie solo se il Cuore ti batte di piu!
Sei la mia Cura, e la mia Dannazione
Dove sei tu, quella è Casa.
Avviso!
Il posto in cui Tornare
Un posto per l'eternità
Veleno e Antidoto
La ferita che nessuno ha mai curato
Ciao Brother
Un Amore complicato
L'anima in pace.
Mai senza Te
Tienimi con te
Epilogo
Avviso
Avviso!

Uno di Troppo

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By Bersagliera92

"Siamo perennemente attratti, da tutto ciò che è sbagliato, pericoloso, devastante. E la verità è che ne siamo coscienti"

Un immenso campo di girasoli, era l'unica cosa che i miei occhi riuscivano a percepire, anche perché il mio corpo né era completamente immerso, al punto da non sapere piu come uscirne
Così iniziai a correre, sempre piu veloce finché i miei piedi non sentirono il vuoto, e precipitai in un burrore.

Mi svegliai di soprassalto, con il cuore in gola, ma non appena mi resi conto di essere nella mia stanza, distesa comodamente sul mio letto, riportai la schiena sul materasso, e cercai di traquillizzarmi.

Non avevo la piu pallida idea, di cosa volesse significare quel sogno, e in realtà non gli diedi molto peso, dato che non appena chiusi i miei occhi per cercare di dormire , nella mia testa riapparvero quelle immagini, le stesse che più di qualunque altro avrei dovuto cancellare.

"Alissa??" La voce di jessica arrivò lieve alle mie orecchie, ma io presa in quei ricordi quasi non gli diedi retta.

"Alissa, cazzo perché non apri la porta?"
I suoi occhioni scuri, così simili a quelli di suo fratello, incorniciati dai suoi capelli chiari, mi si pararono davanti.

"Jess, stavo dormendo. Che cavolo succede?"
"Non puoi dormire, sono le 9.00 e mio padre ha indetto una riunione"
"Fanculo"

Piombai letteralmente giu dal letto, scalciando le coperte ai miei piedi.
Ma prima che potessi scomparire dalla sua visuale, lei mi afferrò per un braccio.
"Aly io e te dobbiamo parlare"
"Di cosa?"
"Lo sai benissimo, di cosa"
Corrugai la fronte, facendogli credere di non aver capito a cosa si riferisse. Ma in realtà come diceva lei, lo sapevo bene. I continui litigi con suo fratello, e la mia reazione al quanto eccessiva, avevano fatto insospettire anche lei, che molto probabilmente iniziava a dubitare di ciò che gli avevo raccontato.

"Non credo ci sia niente di cui parlare, e poi non mi hai appena detto che siamo in fottuto ritardo?"
"Cazzo vai a vestirti. E da quanto usi quel linguaggio?"
"Dai jess!"

Feci per andarmene, soddisfatta di aver fatto passare in secondo piano le sue infinite domande, ma poi tornai indietro.

"Mi dici come hai fatto ad entrare nella mia camera, sé era chiusa?"
Sorrise di gusto.
"Sai essere la sorella di Chriss, e la fidanzata del suo migliore amico, ha i suoi vantaggi"

Non capii assolutamente a cosa diavolo si riferisse, ma una cosa era certa, io non sapevo un bel niente della vita di quei due, e forse in parte era meglio così.

Chris
"Svegliati Cretino"
"Mmh" mugugnai
"Chris Alzati, o ti porto di peso sotto quella fottuta doccia"
"Che cazzo vuoi Jack?"
Contro ogni mia volontà, mi ritrovai costretto ad aprire i miei occhi.

"Puzzi di fumo, e non so che altro, quindi alza quel culo e vai a lavarti"
Corrugai la fronte, di fronte alle sue parole, e iniziai a guardarmi intorno.

I miei occhi sfortunatamente non videro assolutamente niente di scuro, e soprattutto di mio. Ma si ritrovarono avanti un'immensa parete chiara, al quanto orribile,  che quasi mi nauseo'

"Che cazzo ci faccio a casa tua?"
Non ricordavo un cazzo della sera precedente, e tanto meno come diavolo ero arrivato fino a lì.

"Sei un fottuto idiota, come cazzo ti è venuto in mente di andare lì??"
Lo guardai stranito.
"Lì dove?"
"Per quale ragione sei salito su quella macchina del cazzo?"
Una fitta alla testa mi fece contorcere il viso.
"Non urlare cazzo, mi fa male la testa"
"Ti sei fumato quella merda, e scommetto che hai anche bevuto, e fatto chissa cosa"
"Jack..non ricordo un cazzo. Ti rilassi un attimo?"
"No Chriss. Non posso rilassarmi sapendo che sei andato di nuovo in quel posto di merda. Mi dici per quale ragione l'hai fatto?"

Chiusi i miei occhi quasi in una mossa di dolore, sforzando ogni cellula del mio cervello, in modo da ricordare ciò che avevo fatto.
Non so se quello fu il modo migliore, ma alcuni ricordi, anche se confusi iniziarono a farsi spazio, in quel dannato cervello.
"Cazzo"
"Fatti una doccia, e dopo pretendo una spiegazione"

Mentre l'acqua scorreva leggera sul mio corpo, la mia mente stava mettendo insieme tutte le stronzate che avevo fatto in una sola serata.
"Cristo santo"
Scaraventai il bagnoschiuma contro la parete, e un calcio colpi in pieno la gabina della doccia.

Non potevo essere caduto di nuovo così in basso, non per colpa di una stupida ragazzina che cercava in tutti i modi di farmi incazzare, e che forse io avevo semplicemente usato per il gusto di scoparmi una vergine del cazzo, in modo da marchiarla per sempre.

"Che succede Bro??" Jack piombo' in bagno, forse spaventato da tutto quel rumore, ma io cercai di non dar retta alla sua presenza, e uscii dalla doccia avvolgendomi un asciugamano in vita.

"Ora mi dici che ti prende?"
Fissai i suoi occhi, gli stessi al quale non potevo mentire. E ricordai perfettamente il modo in cui mi aveva  portato via di lì, dato il mio pessimo stato.

"Sono un COGLIONE"
"Meno male che lo sai"
"E tutta colpa di Alissa, cazzo"
Colpii un cestino sbattendolo contro il muro
"Chris non prendertela con lei, è solo colpa tua"
"Che fai ora la difendi?"
"No! Sto solo cercando di farti capire quale sia la realtà"

Mi buttò addosso un cambio pulito dei suoi vestiti, ed io non riuscii a starmene zitto.

"Ho fatto quello che qualsiasi uomo sulla faccia della terra avrebbe fatto, ma cazzo non avevo messo in conto che i suoi atteggiamenti da finta santa mi avrebbero fottuto il cervello"
"Chriss non dovevi spingerti così oltre, sapendo come cazzo sei fatto,  cosa avresti potuto volere, da una come lei"
"Jack te la saresti scopata anche tu,  Non dire cazzate"
"Certo, se non fosse stata vergine, e mia sorella non me l'avrebbe PROIBITO ."

"Mia sorella deve sempre trovare il modo di rompermi i coglioni, ma credimi se ti saresti trovato nella mia stessa situazione, non ci avresti minimamente pensato"
"Chriss non avresti mai fatto qualcosa contro tua sorella, se non fosse stato che provi qualcosa per quella ragazza.  Devo forse ricordarti il vostro rapporto?"
"Non serve!"
"E allora dovresti sapere, che se io ci fossi andato a letto, non di certo ci avrei perso la testa, sarebbe finita là Chriss"

Passai in modo violento una mano tra i miei capelli, e subito dopo,  ritornai a guardare i suoi occhi.

"Io non ho perso la testa per nessuno, il fatto che abbia perennemente voglia di toccarla o di averla Mia, e solo bisogno di scopare, nient'altro. Chiaro?"

"Non devi convincere me, ma te stesso"
"Fanculo jack"
"Bro, devi fermarti adesso, prima che sia troppo tardi"

Corrugai la fronte, non capendo le sue parole.

"Stalle lontano, tua sorella sarà l'unica  a soffrirne, ed io non posso permetterlo"

"Jack, Sono andato in quel posto, ho anche fumato quella merda, e credimi mi sento uno schifo, ma era l'unica cosa che mi avrebbe fatto stare meglio. Perciò non dirmi che jessica è l'unica a soffrire, cazzo"

La sua mano afferro' il mio braccio.

"Perché ti sentivi in quel modo?"
"Che?"
"Dimmi il perché Bro"

Scrollai la sua presa.
"Perché sono un idiota, che non sa usare delle cazzo di parole"

La sua testa si abbassò quasi sconfitta, ed io non ebbi il.coraggio di continuare quel discorso, perché quello avrebbe significato aprirmi maggiormente, ed io odiavo farlo. E lui lo sapeva benissimo.

"Tuo padre ha indetto una riunione, muoviamoci"

Alissa --  🚫parte non censurata
Se gli sguardi potessero uccidere, bhe quel giorno avrei fatto una strage in quel dannato ufficio, dove avrei preferito non presentarmi.

Ogni singola persona si trovasse lì dentro, sapeva cosa diavolo era successo tra noi, lo capii dai loro continui sguardi su di me, che non smettevo di trucidare nel modo piu terribile possibile.

Aprii violentemente la porta nel suo ufficio, che andò a sbattere contro qualcosa, e fui costretta ad alzare lo sguardo.

"Cazzo..! Questo è il modo di aprire una cazzo di porta? Porca puttana!"
Chriss si trovava lì a pochi centimetri da me, mentre teneva la sua mano premuta sul suo sopracciglio, dato che l'avevo completamente colpito in pieno.
"Modera quel linguaggio, non parli con tua sorella." gli rivolsi un sorriso falso e lo sorpassai andandomi a sedere di fronte al mio Pc, con tutta la freddezza di cui ero capace.

"Buongiorno bellissima"
"Hey Mike, buongiorno a te"
"Ti ho portato un caffe, come stai?" disse rivolgendomi un occhiolino ed io gli andai incontro.
"Bene grazie"
Poggiai le mie labbra, sulla sua guancia. Ma qualcuno interruppe quel momento.

"Diamoci una mossa, mio padre ci aspetta" al suono di quella voce roca alzai gli occhi al cielo,  e subito dopo  lo fissai, ma lui era concentrato a fissare  Mike,dietro le mie spalle, il quale stava esattamente facendo il suo stesso gioco.

A quel punto mi avviai verso la porta, esasperata dal loro comportamento.

Ma una mano che avrei riconosciuto tra mille, afferrò il mio braccio.
"Da qua, principessa" mi trasportò verso l'ascensore, ed io mi scrollai dalla sua presa.

Doveva smetterla.
Dopo quelle parole, odiavo con tutta me stessa quel pezzo di merda.

"Dopo di lei" mi disse Chris non appena si aprì l'ascensore, e lo guardai di sbieco, per il suo comportamento, ma notai un cerotto sul sopracciglio.
E sorrisi di nascosto, se lo meritava lo stronzo.

"Allora Alissa quando ti posso offrire un altro gelato?"
Sbarrai gli occhi,  e in un gesto involontario guardai Chris il quale mi stava fulmindo con lo sguardo.

Deglutii, e mi voltai verso Mike

"Mmmh,vediamo." riuscii solo a dire, non capendo il perché avesse tirato fuori quel discorso proprio di fronte a Chriss.
"Forse è più una ragazza da birra"
Si intromise lui.

"Ti assicuro che gradisce molto più una gelato, soprattutto se qualcuno non fa altro che urlargli contro"
Chriss tornò a guardarlo nel modo piu truce possibile, mentre io iniziai a sentirmi di troppo in mezzo a quei due idioti.

Lo spazio sembrava troppo piccolo per contenere tutti e tre, e in piu il profumo di Chriss sovrastava di gran lunga sia il mio che quello di Mike, insinuandosi violento nelle mie narici.

Non avrei dovuto comportarmi in quel modo, ma i miei occhi iniziarono a guardarlo da sotto i miei capelli, attratti come mai era successo.

Ma finalmente le porte dell'ascensore si aprirono, e subito dopo Mike cercai di uscire anch'io , ma Chriss afferrando il tessuto del mio vestito mi fece ritornare indietro, chiudendo quelle dannate porte.

"Non credere che mi faccia sbattere la porta in faccia, dalla prima ragazzina che capita"
"E stato un'incidente"
"Tu dici?" Poggio' le sue mani al lato della mia testa, ed io iniziai a non respirare per la troppa vicinanza
"Chriss.. l'ho fatto per sbaglio, ora andiamo? Ci stanno aspettando"
"Un grosso sbaglio principessa, come il fatto che hai indossato questo stupido vestitino del cazzo, e che sei andata a consolarti da un cretino del genere."

Sbarrai i miei occhi, riconoscendo quel tono di voce piu rauco del normale, e cercai di passare sotto il suo braccio, ma non appena pensai  di avercela fatta, lui mi portò indietro facendo sbattere il mio sedere sul suo bacino.

"Vedi Al, non è uno stupido gelato del cazzo la cosa migliore per farti ritornare il sorriso, dovresti dirglielo al tuo amico di banco"
"Chriss" sussurrai a pena, sentendo il suo fiato accarezzare lentamente il mio collo.

"Forse non ti conosce abbastanza, o forse non è la persona giusta per farlo"
Sentii la sua mano scorrere sulla mia gamba, fino ad oltrepassare  il mio vestito del cavolo, che per colpa di jessica avevo indossato quella mattina, mentre lui ero più che sicura non indossasse uno dei suoi vestiti.

Un brivido arrivò violento ad impossessarsi del mio corpo.
E le sue dita spostarono l'orlo della mia mutandina, e in un attimo le sentii a netto contatto con la mia pelle, già troppo sensibile.

'Christian!"
Non riuscii a formulare neanche una frase di senso compiuto, dato il modo in cui sembravo essermi paralizzata.
E le sue dita né approfittarono per muoversi sul mio clitoride in piccoli cerchi ben studiati, al punto che persi ogni tipo di controllo e poggiai la testa sulla sua spalla.

Quel piacere mi fece distrarre da ogni tipo di pensiero.
I miei gemiti né erano la prova.

Ma non appena due delle sue dita entrarono nella mia apertura, e poi
d'un tratto le tirò via troppo in fretta, mi sentii  priva di quel contatto, ancor prima che io arrivassi al limite.

E come alzai i miei occhi sullo specchio che rifletteva i nostri corpi, e la mia vergogna, notai il suo viso con un sorriso compiaciuto, e subito dopo  portò le sue dita, tra le sue labbra.
"Mmh, hai un sapore delizioso principessa!"

Aprì l ascensore, e iniziò a incamminarsi verso l'ufficio di suo padre, restandomi ancora una volta senza parole.

Ero una stupida del cazzo, per essere caduta ancora una volta nella sua trappola. In quel modo gli avevo ben dimostrato quanto il mio corpo fosse suscettibile al suo, in modo da poterne fare ciò che voleva.

Completamente incazzata, e insoddisfatta, aprii la porta di quell'ufficio.
"Buongiorno"
"Prego Alissa, accomodati"

Mi guardai intorno, notando anche jack presente a quella riunione, seduto proprio al fianco di jessica.
Ma mentre ero persa in quei pensieri sentii qualcuno afferrare la mia mano, e mi ritrovai seduta al fianco di quel pezzo di merda.

"Non toccarmi!" dissi furiosa.
"Sta zitta, o ti faccio arrivare qui davanti a tutte queste persone"
"Mi fai schifo!"
"Tu mi ecciti da morire!"

Non ebbi il tempo di replicare dato che suo padre iniziò a parlare, così mi limitai solamente a lasciargli un pizzico sulla sua gamba, al quanto scoperta dato il suo abbigliamento sportivo, che potevo ben scommettere con gli appartenesse.

Ma lui non sembrò minimamente avvertirlo, dato che allargò le sue gambe in una posa al quanto strafottente, nonostante  fosse davanti a quell'uomo che a mio avviso inquoteva timore.

"Allora papà?"
Quei due occhi scuri s incontrarono tra di loro, e percepii l'aria farsi pesante.
"Chris sono fiero di te, ho visto il tuo lavoro, e sinceramente non pensavo avessi tutto questo talento"
Lui non rispose e lo incitò  a continuare, ma io lì seduta vicino a lui sentii il suo respiro accellerare.

"Voglio che vai a new york per due giorni, in modo da dimostrarmi davvero le tue capacità"

La mia schiena si raddrizzo' di fronte a quelle parole, al punto che Chriss mi guardò stranito, ma poi riportò l'attenzione su suo padre.
"E una  cosa che ha sempre fatto jessica, dovresti lasciare a lei questo compito" non era per niente felice o emozionato, era impassibile.
"Puoi farlo benissimo anche tu" insisteva suo padre.

E lui sospirò poco convinto.

"Alissa, ho letto quello che mi ha portato Jessica, complimenti anche a te"
Abbassai lo sguardo imbarazzata,  non sapendo cosa dire.
Ma la gamba di Chriss che si avvicinò alla mia, mi diede la forza per alzare lo sguardo
"Grazie sig River"

"Voglio che voi due, lavorate insieme"

In modo brusco, lasciò cadere un fascicolo sul tavolo, e sia io che Chris alzammo  gli occhi di scatto.

"Leggetelo, e create un'unica stesura, fatta da entrambi, ho in mente qualcosa"

I miei occhi restarono del tutto inespressivi, mentre nella mia testa cominciarono i veri e propri problemi.
Non poteva averci chiesto davvero una cosa del genere, non in quel momento che volevo stargli il piu lontano possibile. Non dopo quelle parole che mi aveva detto, che non riuscivo a superare.

Notai con la coda dell'occhio, i pugni di Chriss chiudersi, e premere sulle sue ginocchia.
"Non possiamo farlo "
"E perché no?"
"Come hai appena detto, io sarò impegnato in altro, e quindi sarà impossibile trovare del tempo per stare insieme, e fare ciò che ci chiedi"
"Chriss, voglio che lo fate insieme, sono stato chiaro? Se il problema è il tempo, allora portala con te"

Le mani di Chriss aderirono perfettamente contro quella scrivania.
"No, noi due non faremo un cazzo insieme. Sarà capace benissimo di farlo da sola"

Per quanto volevo evitare tutto quello, iniziavo ad infastidirmi di fronte a quel suo atteggiamento del cavolo. Mi stava evitando, ma dovevo essere io a farlo, perché quella incazzata ero io, e lui non si era degnato nemmeno di chuedermi scusa, era solo un bastardo.

"Chriss i tuoi problemi personali, lasciali fuori da qui. E fai ciò che ti dico, per una buona volta"

"Cristo, ci sarà mai una volta che ascolti ciò che dico? Noi non faremo un cazzo insieme, e se non fossi così egoista da pensare solo a te stesso, beh allora lo capiresti"
"Christian modera quei Termini, e mettiti a lavoro, hai cinque giorni"

Si alzò come una furia, e si piegò sulla scrivania del sig. RIVER.
"Me né fotto del tuo lavoro del cazzo, fattelo fare"

Sene andò facendomi sobbalzare, dal suo brusco movimento, seguito dal tonfo della porta alle mie spalle.
Ma non appena alzai i miei occhi trovai tutti in quella stanza fissarmi, in modo strano, tranne Mike.

"Cambierà idea, solo con Alissa"
"Jess, non penso succederà!"
"Provaci!" Mi stava chiedendo troppo

"Alissa?' Mi voltai al suono di voce del Sign River
"Forse ti stiamo mettento pressione, e caricando di responsabilità,  ma io credo nelle tue capacità.
Sei davvero brava in quello che fai, e per me quelle stesure contano molto, da lì capisco se pubblicare oppure no un  libro, mi fido di ciò che scrivete!"
"La ringrazio sig. River, non mi sarei mai aspettata di svolgere un compito così importante"
"Non ringraziare me, é stato mio figlio a convincermi che avresti potuto farlo"  

Chris
"Lisa ho bisogno di te ORA" urlai lungo il corridoio , e mi diressi in ufficio  come una furia.
"Dimmi Christian"
Per fortuna lei arrivò subito, al punto che mi voltai verso di lei, ma non appena notai il suo viso contornato da quel suo sorriso del cazzo, mi avviai  verso la mia scrivania.

  "posso fare qualcosa per te?"
"Certo altrimenti perché ti avrei chiamato?" Dissi  velenoso e lei mi raggiunse.
"Trascrivi questi documenti, e inviali sulla mia email, il prima possibile"
Ma lei sembrò ignorare le mie parole, e si avvicinò a me, posando la sua mano sul mio petto.
"Lisa non è il momento" spostai bruscamente il suo polso, ma lei tornò a posizionare entrambe le sue mani sul mio petto.
"Chriss rilassati un attimo"
"No,cazzo!" imprecai, ma lei avvicinò le sue labbra al mio collo, ed io non trovai piu la forza di respingerla.

"Toglile quelle mani di dosso. Adesso!"
Alzai gli occhi al suono della voce di Alissa, la quale si avvicinò in modo truce
"E tu chi sei per dirmi cosa devo fare?"
"Sono la persona che ti sbatte fuori di qua, se non ti togli dal cazzo"
"Certo! vuoi costringerlo a farvi qualche altra foto?"
"Sono felice che ti tenga argionata su quello che facciamo, e come lo facciamo"
"Solo in quel modo puoi ottenere qualcosa" vidi lo sguardo di Alissa cambiare totalmente in qual cosa che non riuscii a capire di preciso.

Incrocio le braccia, e fissò Lisa dritto negli occhi
"mi dispiace azzerare ogni tua speranza, ma non l'ho costretto a baciarmi, né tanto meno a pubblicare quella maledetta foto sul suo profilo, dove non ce ombra della tua esistenza. E per concludere non l'ho costretto a scoparmi, cosa che tu elemosini ogni due secondi"

Guardai la scena completamente meravigliato dal suo comportamento, e anche se non capivo il perché facesse tutto quello, un sorriso compiaciuto si fece spazio sulle mie labbra, anche perché stava ammettendo ad alta voce ciò che c'era stato tra noi.

"Sto aspettando, esci da sola? O vuoi che te lo faccia fare io?"

"Opto per la seconda, dato che da qui non mi muovo"

Alissa partì come una furia verso la nostra direzione, al punto che notai il suo viso contrarsi per la rabbia.
Cazzo, in quel modo gli avrebbe davvero messo le mani addosso.

E non appena fu a pochi centimetri da quella stronza di Lisa, io mi staccai da lei, e afferrai  i suoi fianchi.

"Che cazzo ti prende? Datti una calmata" avvicinai il suo bacino alla mia scrivania
"Io e te dobbiamo parlare, e lei deve uscire da qua"
"E cosa avevi intenzione di fare, trascinarla fuori per i capelli?"
"Forse, a te che importa?"
Alzai i miei occhi al cielo, e mi passai una mano tra i capelli completamente esausto

"Lisa va fuori!"
"Cosa? Chriss non vorrai dargliela vinta?"
"Lisa esci da qui, cazzo!"

Sene andò sussurrando qualcosa, e  Alissa alzò i suoi occhi al cielo.

"Come vedo non perdi tempo"
"Sei venuta qui per questo?"
"No!"
"Allora vai al punto, perché ho da fare"

In modo strafottente mi poggiai contro il bordo della mia scrivania, tirando fuori il mio cellulare dalla tasca. Ma lei scivolò con il suo sedere su di essa, incrociando le gambe, troppo scoperte dato che quel cazzo di vestito era risalito.

"Sono qui solo perché mi hanno pregato di convincerti ad accettare quel lavoro, non perché m interessi davvero qualcosa di te"
Spostai lentamente i miei occhi sul suo corpo, fino ad arrivare ai suoi occhi.
"Davvero? Ed io che pensavo, morissi dalla voglia di lavorare con me"
"Quelle sono le tue amiche, non io"
"Allora dovrò cambiare stagista"

Cercai di ignorare la sua presenza, spostandomi dalla sua vicinanza, ma lei afferrò il mio braccio e mi ritrovai lì di fronte alle sue gambe.

"Fa come cazzo ti pare, ma Purtroppo adesso ci sono Io, e per quanto odi passare del tempo con te, potremmo fare questo sacrificio, in modo da finire questo cazzo di lavoro?"
"No, io e te non faremo un bel niente"
"Chiariamo subito una cosa, sono io quella ad essere incazzata non tu, perciò smettila di recitare una parte che non ti spetta"

Il suo viso troppo vicino al mio, stava iniziando a farmi confondere il cervello, e in più la sua finta ingenuità   che voleva farmi credere che avesse, mi fece scattare come un animale.

"Porca puttana Aly, come cazzo fai a non capirlo? Sto facendo di tutto per starti lontano, per non cadere di nuovo nelle tue mutande,  ma tu sembra che è proprio quello che vuoi, cazzo"

Mi passai una mano tra i capelli, prima di continuare

"Vuoi che facciamo questa cosa insieme? Ma ti sei fermata un attimo a pensare con quella cazzo di testa o No?.."
"Christian Non.. "
"Christian un cazzo, se accetto tu dovrai venire con me a new york, stare con me, dormire con me, e cazzo so bene come andrà a finire. E questo quello che vuoi? Farti toccare come ho fatto in quel cazzo di ascensore?"

Le sue mani colpirono il mio petto, con una furia che non gli avevo mai visto prima.
"Ora parlo io. Prima di tutto smettila di classificarmi come una puttana, perché non te lo permetto più , e seconda cosa, sei tu quello che non sa distinguere il lavoro dal  sesso, perché io non voglio assolutamente che tu poggi quelle dannate mani un altra volta sul mio corpo, hai capito?"
"Non mi sembrava che era questo che volevi, qualche minuto fa"
"Smettila Chriss, o ti giuro che ti prendo a schiaffi"
"Non puoi negare l'evidenza, vedi dove cazzo sono?" Indicai il mio bacino, così vicono alle sue gambe, e le mie mani premute sulla sua pelle.

"Sai che ti dico, vai pure in quella cazzo di città  e restaci tutta la vita, io ne' ho abbastanza di te, e dei tuoi modi di fare del cazzo. Non sono la tua puttana"

Mi spinse dal suo corpo, e fece per andarsene ma io la trattenni per il braccio.
"Toglimi queste mani di dosso"
"Non ti ho mai chiamata in quel modo, e tanto meno l'ho  pensato. Chiaro?"
"Beh allora impara a usare le parole, perché non è quello che hai fatto capire"
Tirò il suo braccio, per uscire dalla mia presa, ma io glielo impedii.

"Continua pure a collezionare succhiotti, se è quello che vuoi. Ma  non pentirti di aver deluso ancora una volta tuo padre, insieme alla tua amata sorellina"
Portai una mano sul mio collo, proprio lì dove i suoi occhi non smettevano di fissarmi, ma poi un immensa rabbia, mi fece scagliare ancora una volta contro di lei

"Tu non sai un cazzo della mia vita, perciò non ti permettere di giudicare, sono stato chiaro? Io andrò da solo in quella cazzo di città, e  Lisa verrà con me, mentre tu puoi benissimo far quel ti pare, anche iniziare quel progetto con il tuo amico di banco, se vuoi.
Me ne sbatto altamente i coglioni."

"Bene, vedo che finalmente siamo d'accordo su qualcosa, tu per te, io per me"

Lasciai la presa, e lei si diresse a passo svelto verso quella porta, ma il mio carattere di merda, misto al mio impulso ancora senza controllo, mi fece sparare l'ultima cazzata.

"Ora che esci, fai entrare Lisa"

Non si voltò, ma sentii perfettamente le sue parole.

"Se hai intenzione di scopare ogni essere umano che respiri,bhe dovresti considerare l'idea di lasciare questo lavoro, idiota che non sei altro"

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