Se Mi Guardi Mi Arrendo -IN R...

Por Bersagliera92

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Alissa Milton una ragazza di 18 anni stronza e ribelle o almeno e ciò che vuol far credere di se stessa da qu... Mais

PROLOGO
The Start of my Life! ♡
Mi ritorni in Mente
Un attrazione sbagliata
Un mare in tempesta
I'm here
Una scossa al cuore
Occhi dentro Occhi
Un chiodo Fisso
Tra le tue braccia
Molto più delle mie aspettative
Una bellezza disarmante
Insopportabile
Un senso di colpa
Un bacio inaspettato
sex on love?
Tu sei mia
Senza controllo
Un'amicizia Impossibile
Un vero Coglione
Uno di Troppo
Un gioco sleale
Parole di ghiaccio
Due calamite uguali, a volte si respingono
Ho bisogno che tu Rimani!♡
Se riuscirei ad Odiarti
Inevitabile
Voglia di te
Noi un incastro Perfetto
Un attimo di felicità
La paura a volte può fotterti il cervello
Resta Ancora un Po'
Alcune Mancanze ti soffocano l'Anima
Io e te, il resto del mondo l'ho scordato.
Oltre i Limiti
Quel disperato Bisogno che ho di Te
Un cuore in mille pezzi
Facevano L'amore solo a guardarsi
Ammaliato da tanta Bellezza
"Ciao..River!"
Contro la Tua volontà
Ad un Passo da Te
Se fosse tutto Magnifico
Se solo fossi Mia
Ci perdiamo per poi riprenderci
Sì mangiavano di Desiderio
Un inferno Indimenticabile
Nella Follia più Assoluta.
Baciami! né ho Bisogno!
Per una Volta
Solo per una Notte
Senza te
Una tempesta su di Noi
Un tunnel senza via d'uscita
Un legame indissolubile
Finalmente Qui!
Il confine di un'attimo
Estremamente Complicati
Il nostro perenne Equilibrio
"Alla nostra..River"
Un incessante Desiderio
Tu! la mia unica Forza
Non so Spiegarti il Perché
Finalmente a Casa
Bruciare Per Te
Un'unica Dipendenza
Troppo distanti !
AVVISO
Fuori Controllo
In netta collisione
Sotto il tuo sguardo
Un antidoto Naturale
Tienimi per mano
In continua distruzione
Nonostante tutto
Tu mi appartieni
Mi salvi un attimo prima, che tocchi la terra
Guardami negli occhi, anche quando non parlo.
Siamo Uguali, fatti degli stessi Mali
Come a dirti, io ci sono. Come a dirmi, sarò sempre qua!
Stringimi la mano, portami lontano
Inesorabile
Per la prima volta!
In equilibrio su di Me
Il silenzio è oro, ma se lo sprechi è zero
Copertina
Gli sguardi come oceani, gli abbracci come Ancore.
°Ad un passo da perdere Te°
●Due Puntini Da Lontano●
Cascare nei tuoi occhi
Un respiro si toglie solo se il Cuore ti batte di piu!
Sei la mia Cura, e la mia Dannazione
Dove sei tu, quella è Casa.
Avviso!
Il posto in cui Tornare
Un posto per l'eternità
Veleno e Antidoto
La ferita che nessuno ha mai curato
Ciao Brother
Un Amore complicato
L'anima in pace.
Mai senza Te
Tienimi con te
Epilogo
Avviso
Avviso!

Uno scontro Inaspettato

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Por Bersagliera92

"Tutto si è fermato, nell'istante che i tuoi occhi hanno incontrato i miei. Forse era la fine del mondo, o semplicemente l'inizio del paradiso"
 

Un'immensa vasca, piena di schiuma, avvolgeva il mio corpo, al tal punto da farlo rilassare completamente.

Mi sentivo come in una favola, non avevo mai, e poi mai, fatto un bagno in una vasca del genere. Che quasi iniziai a pensare che fosse tutto frutto della mia immaginazione.
Cosi, sollevai della schiuma sulle mie mani, che portai vicino alle mie narici, le quali si dilatarono non appena sentirono quel dolce profumo invaderle.
Dolce, un mix di fragola, o frutti esotici,  accarezzava ogni centimentro della mia pelle.

Sembrava tutto così surreale per essere vero, e senza aspettare più nemmeno un minuto,  immersi la testa sott'acqua.

Volevo allontanare una volta per tutte quei ricordi dalla mia testa. Quello era un nuovo inizio, ed io non avrei permesso a nessuno di rovinarmelo.

Dovevo godermi a pieno ogni singola cosa, e anche il semplice fatto di trovarmi in un'immensa vasca, con l'acqua che accarezzava la mia pelle poteva essere il giusto pretesto per staccare la spina.
Anche perché non avevo mai provato una sensazione così rilassante in tutta la mia vita, al punto che sentii ogni muscolo sciogliersi a contatto con quell'idromassaggio che avevo azionato casualmente.

Cavolo,  quello poteva diventare in assoluto, il posto che più avrei preferito, l'unico dove sarei potuta essere me stessa, senza fingere che tutto andasse bene.

Non sapevo di preciso quanto tempo avessi trascorso lì dentro, ma non appena mi ritrovai costretta ad uscirne, mi sentii completamente rinata.
Avvolsi l'asciugamano al mio corpo, e iniziai a spazzolare i miei capelli in modo ritmico, fino a formare uno chignon disordinato.

Mi fissai allo specchio non riconoscendo piu la persona che avevo di fronte, i miei occhi continuavano ad essere asettici, privi di qualsiasi emozione, e quello era soltando merito mio. Mi stavo autodistruggendo privandomi di tutto ciò che la vita stava tentando di regalarmi, un nuovo lavoro, una nuova citta, non mi avrebbe impedito di vivere in quello stato di malessere, in cui ero finita.
Meritavo tutto quel dolore, e qualche chilometro di distanza non avrebbe posto fine a tutto quello, sarebbe stato impossibile.
Ma ci avrei provato, lo dovevo a mio padre, e soprattutto non sarei mai andata a farmi aiutare dallo psicologo, come Sam continuava a ripetermi.
Forse, tornare in quella città che mi aveva dato tanto, cambiare aria, e conoscere nuove persone mi avrebbe aiutato davvero.

Mi ripresi dai miei pensieri, e solo allora mi resi conto di aver dimenticato la mia valigia giù all'ingresso. Merda!

Tirai un pugno contro il lavello, e strinsi l'asciugamano al petto.
"Cazzo, che cretina!"

Lentamente aprii la porta sbirciando al di fuori, e ricordai solo in quel momento di essere completamente da sola in quell'immensa casa, cosi mi diressi di sotto accelerando il passo, in una piccola corsa.

Quel pavimento era così lucido, e freddo a contatto con i miei piedi nudi, che ancora sgocciolavano.
Molto probabilmente avrei lasciato delle impronte, ma non era quello in momento di pensarci

Svoltai l'angolo, in tutta fretta. Ma andai a sbattere completamente  contro qualcosa di duro, che mi fece andare a finire dritta con il sedere a terra
"Cazzo!" Che dolore.

Alzai gli occhi, e incontrai due iridi scure immobilizzarmi tutti i movimenti, al punto che non riuscii a distogliere lo sguardo.

"E tu chi saresti?"
La sua voce abbastanza insolita,  uscì appena tra le sue labbra provocando uno strano effetto sul mio corpo, al punto che  un brivido mi avvolse, partendo dalla mia spina dorsale,  fino a fermarsi sulle punte dei piedi.

Dannazione!
I miei occhi sembravano essersi incollati sul suo corpo, dato che non riuscivo a distoglierli.

E lui con fare strafottente, poggio' il suo possente braccio contro il muro, dove notai un tatuaggio accarezzare la sua pelle. Il gioco di colori che creavano quelle sfumature sulla sua pelle, ipnotizzarono il mio sguardo.
"Quando hai finito, non credi di dovermi dire chi sei?"
I suoi occhi al contrario dei miei, si spostarono sul mio corpo, e si soffermarono sulle mie gambe al quanto scoperte dato che l'asciugamano era risalita. Ed io infuriata da quel suo gesto, mi rialzai all'istante.

Cazzo, ero davanti ad un ragazzo, completamente NUDA.

Ma per una strana ragione, non era quello il mio pensiero principale. Stavo fissando attentamente il suo volto, che aveva un'espressione al quanto dura, e incazzata, che obbligava i miei occhi a non staccarsi.

"Sto aspettando una risposta" il suo modo di fare, mi fece tornare in me, oltre che a crearmi un vero fastidio.
"Tu non credi di dovermi delle scuse?"
Incrociai le mie braccia al petto, indispettita dal suo atteggiamento.
Ma lui non sembrò arrendersi.

" Scordatelo! E dimmi che ci fa una ragazzina nuda in casa mia"
"Casa tua??" Mi fisso' negli occhi ed io rimasi intrappolata ancora una volta in quelle iridi che mi penetravano l'anima, così scure, da farmi perdere ogni controllo.
"Sai di solito ricordo le ragazze che mi porto a letto!"
"Tu, vivi qui?" Balbettai.
"E dove sennò? Ma se vuoi puoi anche non dirmi chi sei, e andiamo in camera mia,così ci divertiamo un po!"
"Sei impazzito?" Quasi urlai, e lui alzò le mani in segno di resa.
"Calmati principessa, era solo una proposta"

"ALISSA?.. ciao Bro, Siete qua?"
Scattammo tutti e due verso jessica, trucidandola con lo sguardo.
"CHE COSA???" Esclamammo all'unisono, ma lei sembrò stupita dalla nostra reazione.

"Che diavolo vi prende? Non ditemi che non vi siete riconosciuti?"

Non potevo crederci, ma cos'era uno scherzo del destino? Come avevo fatto ad essere così stupida da farmi prendere dai suoi occhi al punto da non riconoscerlo? Ero una perfetta IDIOTA.

"Scusami Aly, mi sono dimenticata di dirtelo, purtroppo vivo con questo cretino di mio fratello"
"Cazzo Jessica!" Esclamai furiosa e mi diressi giu per le scale a riprendere quella maledetta valigia, senza un attimo di esitazione.

Ero una stupida del cazzo, avrei dovuto immaginarlo, lui era pur sempre suo fratello, era logico che vivessero insieme. Dannazione!
Avevo una gran voglia di uccidere mio padre ,  e la sua grande idea di farmi restare in quella cazzo di casa.

Non potevo essere davvero capitata in una situazione del genere, non volevo assolutamente aver a che fare con quello stronzo, l'avevo evitato per anni, rinunciando anche all'amicizia con Jessica ,e non di certo mi sarei fatta fregare da uno stupido malinteso, e vivere sotto il suo stesso tetto, era assolutamente escluso.

"Cazzo" quei stessi occhi non potevo non averli riconosciuti.
"Cazzo" non avevo altra scelta

Feci un lungo respiro , e tornai di sopra, con la consapevolezza di sopportare quel cretino, e far finta della sua inesistenza per soli quindici giorni. Continuavo a ripetermelo mentre salivo le scale, molto piu per convincere me stessa, ma d'un tratto mi fermai nel sentirli litigare.

"Devi avvertirmi quando porti qualcuno, chiaro?"
"Certo, perché tu mi avvertì quando porti le tue puttane?"
Rimasi lì pietrificata.
"Non parlarmi in quel modo e smettila di rompermi il cazzo. Qui comando io!"
"Chris non crearmi problemi con Alissa, o ti giuro che te ne pentirai"
"Tranquilla non la tocco la tua amica di merda"
Ma chi cavolo si credeva di essere per parlarle in quel modo? Certo, era pur sempre suo fratello, ma questo non toglieva il fatto che fosse solo un grandissimo Stronzo, esattamente come lo ricordavo.

Jessica mi trascinò letteralmente in una stanza dove tutto era tendenzialmente Rosa, ecco quello si che la rispecchiava in pieno.
"Scusami per prima, mio fratello e solo un cretino"
"Puoi dirlo forte"
Si buttò di peso contro il materasso, ed io la raggiunsi.

"Senti jess, mi dispiace averti creato problemi, non era certo mia intenzione farvi litigare"
"Aly, non dire stupidaggini. Dimmi piuttosto come cavolo hai fatto a non riconoscerlo?"
"Bhe, non lo so. Fisicamente è decisamente cambiato da come lo ricordavo "
Assolutamente cambiato, il suo corpo aveva aumentato una massa muscolare quasi da non crederlo possibile, e non perché fosse esagerato, ma perché su di lui mi sembrò del tutto strano, e al quanto meraviglioso.

Aveva un fisico statuario, e la t-shirt che indossava, mi aveva dato modo di definire anche se solo per pochi secondi la sua pelle liscia, e ben contratta, da dove spuntava fuori un tatuaggio.

I suoi capelli chiari, sempre cosi scompigliati ricadevano sul suo viso anch'esso completamente diverso, piu definito e con quell accenno di barba a renderlo piu uomo, e i suoi occhi neri rendevano un contrasto stupendo.

Cazzo se era bello!

Jessica scoppiò a ridere, ed io ritornai in me, notando bene i suoi occhi con una strana aria malinconica, nonostate quello che cercava di mostrarmi

"Jess, tutto bene?"
Mi fissò per un attimo prima di ricominciare a parlare
"Si va tutto bene, non devi preoccuparti. Voglio solo che la sua presenza in questa casa non ti crei problemi, sai Chriss non ha passato un buon momento, ed ora e piu bastardo di quello che può sembrare. Ma nonostante tutto sono felice che sia tornato a casa, lui è tutta la mia vita, Aly"
"Hey.. e pur sempre tuo fratello è normale che tu gli voglia bene in quel modo, non devi giustificarti per una cosa del genere"
"Lo so, ora non mi va di parlare di lui, ma chissà un giorno lo farò, e forse tu smetterai di odiarlo. Forse!"
"Non lo odio, siamo solo incompatibili, come i vecchi tempi"
"Dio! Eravate insopportabili!"
Scoppiò a ridere di nuovo, ed io la seguii a ruota.
Ma non riuscii a non fissare i suoi lineamenti, così identici a quel ragazzo, che mi sentii ancora più stupida per non essermi accorta di quanto quei due si somigliassero.

Sprofondai la testa nel cuscino, non riuscendo piu a gestire quella situazione, così surreale.
Ma stranamente, lei si avvicinò al mio corpo spostando i miei capelli dal viso, ed io m irrigidii di fronte a quel gesto così dolce, al quale non ero abituata.

"Aly, tu sai piu di chiunque altro quanto la vita può cambiarti, quanto può portarti ad essere chi non sei. Ma sai, credo che tutti prima o poi superano quella fase, perché ad un certo punto si è costretti ad abbassare la corazza, se vuoi iniziare a vivere"
Rimasi spiazzata dalle sue parole, non per il fatto che avesse pienamente ragione, o per aver tirato fuori un discorso così importante senza un vero motivo, ma per non aver la certezza che quelle parole fossero riferite al fratello.
Sentivo come se ogni parola che fosse uscita dalla sua bocca, fosse riferita alla mia di vita, ma era quasi impossibile dato che lei di quel periodo di merda che avevo vissuto, non ne sapeva assolutamente niente.

Un suo abbraccio mi invase all'improvviso, facendo irrigidire ogni mio muscolo, ma dopo un po' la strinsi al mio petto, incapace di respingerla.

**

Quando jessica si metteva in testa una cosa era impossibile non assecondarla, con la sua faccia da cucciolo bastonato, e il suo labbro sporgente , mi ritrovai costretta ad accettare, anche se non ero poi così sicura di aver fatto la cosa migliore.

"Muoviti Aly, non dirmi che dovrò trascinarti così per tutti i negozi?" Disse, mentre mi strattonava contro la mia volontà, giù per quelle scale.
"Tutti? Perché in quanti negozi hai intenzione di andare?" Chiesi allarmata. Ma lei continuò a spingermi, fino all'ultimo gradino.
"Non si discute.! Andiamo."
"Smettila di spingermi,Cazzo!"
"E tu smettila di lamentarti, sembri una bambina!"

"Non perdere tempo è una missione impossibile,  sorellina!"
Sentimmo la sua voce roca, arrivare dal salotto, e ci voltammo verso di lui, l'unico stronzo capace di farmi innervosire così facilmente.
"Chris, non inferire anche tu"

I miei occhi si illuminarono non appena incontrarono la sua imminente bellezza.
Era disteso sul divano, con posa spavalda, e addosso solo i suoi pantaloncini neri, troppo a vita bassa, per non notare come i suoi boxer neri uscivano fuori, posandosi sul suo basso ventre al quanto scolpito.

Cazzo se era cambiato.

"Bello quel maglione Aly, ti rende davvero sexy" gesticolò verso la mia direzione, ed io lo fissai dritto nei occhi, quasi a sfidarlo.
"Pessima battuta,River"
"Dico la verità"
"Vaffanculo!" Alzai il mio dito medio, proprio nella sua direzione, ma lui fece uscire il fumo della sigaretta dalle sue labbra, prima di stenterle leggermente in un sorriso.
"Non scaldarti tanto, Principessa"

Aprii la bocca per ribattere, ma fui invasa da una rabbia che arrivò dritto al mio cervello, e per non peggiorare le cose, afferrai Jessica per il braccio, e la trascinai fuori alla velocità della luce.

**
"Non indossero' quei cosi" ammonii ogni sua intenzione,  guardando quei innumerevoli vestiti che aveva messo tra le sue braccia, dove non c'era nessuna traccia di ciò che ero abituata ad indossare.
"Short Aly!"
"A me sembrano Mutande!"
"Smettila di lamentarti, e vai a provarli"
I miei piedi si incollarono al pavimento, ma lei da testarda qual'era, mi spinse dentro il camerino premendo quell'ammasso di vestiti sul mio petto.
"Non farmi incazzare, e provali TUTTI"

Contro ogni mia volontà, e la pazienza quasi al limite, uscii da quel camerino per l'ennesima volta ormai, poggiando le mie mani sui fianchi, mentre dalla mia bocca non uscivano altro che sbuffi.

"Cavolo! Questo ti sta da Dio, ti rendi conto della netta differenza, vero?"
"No Jess, non mi sento a mio agio vestita in questo modo, quindi Basta"
"Aly hai un fisico pazzesco, perché ti ostini a volerlo nascondere?"
"Non voglio nascondere niente, mi sento solo piu comoda con i MIEI vestiti"
"Cazzate!"
"Abbiamo finito?" Incrociai le braccia al petto, ma il suo sguardo finì nel mio con uno strano ghigno sul viso che per un attimo non riuscii a percepire.

"Passiamo ai costumi"
"Che cosa?? No jess, ti prego"
"Ti ricordo che a casa abbiamo una piscina, a meno che tu non voglia andarci nuda"
"Sarebbe un'ottima idea"
"Si, se mio fratello non portasse i suoi amici dal testosterone a mille"
"Vorrà dire che resterò in camera, oppure tu sarai cosi gentile da prestarmi uno dei tuoi, perché non ho nessuna intenzione di sottopormi ad un'altra tortura che durerà ore"
"Ho un idea, io ti presto qualsiasi costume tu voglia, ma in cambio ora esci da qui vestita in quel modo"
"Scordatelo!"
"E in più compreremo tutto quello che hai misurato"
"Jessica sei impazzita?"
"Prendere o lasciare Milton"
Mi portai una mano tra i capelli davvero esausta da tutta quella storia, mi aveva incastrato e non sarei stata in grado di trovare nessuna via d'uscita. Merda!
"Sei una stronza del cazzo Jessica, ma credo che ormai sia un vizio di famiglia. Va bene!"
Il suo sorriso si allungò maggiormente, incurandosi totalmente delle mie parole.
"Andiamo via da qui!"

"Non credi di aver esagerato?" Dissi guardando perplessa tutte quelle buste che avevamo tra le mani.
"Famiglia River, non abbiamo mezze misure ricordi?"
"Ovviamente, ma avresti almeno potuto far pagare me"
"Al, vedilo come un regalo di benvenuto"
"Certo, come no" risposi contrariata.

"Dai ti porto a conoscere i miei amici, se smetti di sbuffare"
"Che coossa? NO! non verrò vestita in questo modo" mi lamentai per l'ennesima volta.
"Non sei mica in mutante?"
"Jess aspetta, dannazione!"
Si voltò di scatto facendomi ritrovare a pochi centimetri dal suo viso al quanto perfetto.

"Non c'è alcun bisogno di preoccuparti in quel modo, Al se ti guardi intorno,  ti accorgerai che i tuoi short non sono altro, che dei semplici pantaloncini che qualsiasi ragazza indossa"

Di fronte alla sua insistenza, mi ero rifiutata categoricamente di controbattere, anche perché sarebbe stato del tutto inutile. E forse, aveva ragione, dovevo imparare a comportarmi come ogni ragazza su quella faccia della terra, e presentarmi ai suoi amici con il mio solito maglione, sotto quel sole, sarebbe stato davvero insolito.

Arrivammo al centro di una piazzetta, che ricordavo molto bene data la mia infanzia, ma non ebbi modo di perdermi nei miei ricordi, perché i miei occhi vennero catturati da una ragazza seduta ad un tavolino, che non smetteva di salutarci .

"Hey ragazzi, gia mangiate? Belli amici che siete" notai solo allora, il resto del gruppo, che salutava la ragazza al mio fianco.
"Dai non offenderti Jess,  piuttosto chi è questa ragazza dagli occhi verdi?" esordi un ragazzo che sarebbe potuto uscire anche da una rivista, per quanto fosse carino. I suoi capelli biondi tirati indietro con il gel, erano in perfetto ordine, mentre e i suoi occhi ghiaccio, non smettevano di fissarmi al punto che iniziai davvero ad essere in difficoltà, per la seconda volta in giro di poche ore. E dato che avevo ignorato il genere maschile per un bel po di tempo, quello andava oltre ogni mio limite.

"Lei è Alissa, l'amica di cui vi avevo parlato"
Il ragazzo mi porse la mano, che io strinsi volentieri.
"Piacere io sono Micheal"
"Piacere mio"
Jessica piombo' alle sue spalle stampandogli un bacio sulla guancia.
"Scusami per ieri sono stata davvero incasinata. Comunque Aly, lui e la nostra spalla destra, l'unico sul quale puoi contare, ma non farti ammaliare dai suoi occhi azzurri, perché sa essere anche uno stronzo. Anche se il capo della tribù ce l'hai sotto lo stesso tetto"
Sorrisi di fronte alla sua spiegazione al quanto contorta.
"Non darle retta, la stronza è lei che da buca ai nostri appuntamenti per quel cretino di suo fratello"

"Lascialo perdere, gli rode ancora il culo per il mio due di picche"
"Jessica!"
Ignoro' le sue parole, e mi afferrò la mano.
"Ti presento gli altri"

"Lei è Alessia, la mia compagnia di banco per eccellenza. Dopo di te, ovviamente"
Mi ero persa troppo di quella ragazza, che un tempo reputavo la mia migliore amica,  il tempo era trascorso più in fretta di quel che pensassi, e noi non eravamo piu le stesse.

Strinsi la mano, a quella ragazza dai lineamenti dolcissimi. Il suo viso angelico era contornato da un infinità di capelli ricci, così scuri da essere in netto contrasto con i suoi occhioni azzurri.
Bellissima.

"Lei invece è Olly l'egocentrica ex di mio fratello"
Mi rivolse un finto sorriso, prima di porgermi la sua mano, dove a causa del suo movimento notai una serie di tatuaggi percorrere il suo braccio.
"Piacere" strinse la presa attorno alla mia mano, che io ricambiai allo stesso modo.
"Piacere mio, Olly"
La guardai intensamente, percorrendo ogni suo particolare.
I suoi capelli biondi, ricadevano sulla sua prorompente scollatura, che avrebbe messo in imbarazzo qualsiasi uomo, così distolsi lo sguardo. E notai le sue labbra carnose che mi sorridevano soddisfatte, prima d'incontrare il verde leggero dei suoi occhi, che si era incastrato nel mio, quasi a sfidarmi.
Ma lei non aveva idea della persona che aveva di fronte, così come il mio solito, ressi lo sguardo finché lei non si arrese mollando la presa dalla mia mano.

A quel punto fui io a sorridere di soddisfazione.

"Fa sempre così non farci caso"
"Come?" mi rivolsi a Micheal, che mi fece segno di sedermi al suo fianco, e che io raggiunsi in un secondo.
"E lei la stronza del gruppo"

L'avevo ben capito, ma non di certo mi sarei fatta intimorire dal suo atteggiamento, così cercai di cambiare discorso.
"Potresti smetterla di guardarmi in quel modo? Sai quel colore che hai , mi mette in difficoltà "
Sorrise rumorosamente facendo voltare il resto del gruppo, mentre io per la prima volta stavo dando retta ai consigli di Sam, stupendo persino me stessa.

"Sono io quello in difficoltà, hai un verde che non ho mai visto, ma che è straordinariamente bellissimo"
Sentii le mie guance andare a fuoco, mentre un leggero fastidio stava attraversando il mio corpo, odiavo i complimenti, o forse non ero abituata a riceverli.
Così fissai un punto impreciso.

"Allora Alissa ti piace Roma?" Una voce dolce arrivò alle mie orecchie, e incontrai quella chioma di capelli neri, sedersi al mio fianco.
"Si! Diciamo che ci sono nata, perciò mi sento parte di questa città. Tu sei di queste parti?"

"Allora sei una Toscana con il cuore Romano?" il braccio di Michael mi strattono' al suo petto, interrompendo il mio tentativo di far conversazione, e capii solo allora le parole che jessica aveva usato per definire quel ragazzo.

"Vedo che le notizie corrono in fretta" cercai di spostare il suo braccio, ma fu impossibile.
"Ooh Jessica non ha fatto altro che parlare di te" mi rivolse un occhiolino, che io detestai per la troppa vicinanza che si era creata

"Micheal lasciala in pace" la voce di jessica mi salvò da qualsiasi reazione avessi potuto avere da lì a qualche secondo.
"Micheal, allora?'
Finalmente spostò il suo braccio, alzando le mani in segno di resa.

"Era solo un modo per fare amicizia, calmatevi!"
Il cameriere si avvicinò al nostro tavolo, e iniziò a prendere le ordinazioni mentre stavo per perdermi nei miei pensieri.

"Tu che prendi?"
Alessia mi sussurro' all'orecchio, quasi come avesse percepito la mia totale assenza, e così ignara di ciò che avevano ordinato gli altri, risposi di getto.
"Quello che prendi tu!"

Un  panino con hamburger e insalata, non poteva essere migliore di qualsiasi altra cosa. Dovevo aspettarmi una scelta del genere da una ragazza semplice come lei, e né fui felice.

"Bhe comunque un giorno di questi potrei accompagnarti a fare un giro per Roma, che né dici?"
Alzai gli occhi al cielo, infastidita dell'atteggiamento di Michael al quanto insistente, e addentai quel panino con tutta la forza che avevo.

"Conosce benissimo la città Ken, quindi smettila di renderti ridicolo"
Una voce rauca, quella voce arrivò inaspettata da dietro le mie spalle, e non appena mi voltai incontrai il suo viso, contornato da un paio di occhiali da sole neri, a renderlo ancora piu dannatamente bastardo e perfetto allo stesso tempo.

Così come il suo modo di vestire.
Giacca di pelle, t-shirt bianca, jeans a vita bassa anch'essi neri insieme alle sue all-star.

Afferrò una sedia, girandola su se stessa prima di sistemarla al mio fianco e sedersi con fare spavaldo, poggiando le braccia sullo schienale.

Ignorai ogni suo atteggiamento e mi voltai verso Micheal, nonostante un'ondata di profumo entrò violenta nelle mie narici.

Dannazione, il suo corpo vicino al mio era qualcosa che avrei dovuto evitare.

"Mi farebbe piacere se mi accompagnassi, ho un pessimo orientamento" Occhi azzurri mi rivolse un occhiolino, ed io inizia ad essere di nuovo in difficoltà , era tutto così strano, non avevo mai avuto così tanta confidenza con qualcuno.
Ma se volevo restare in quella citta, dovevo imparare a vivere come ogni essere umano.

Ma una mano con uno strano anello, si avvicinò al mio piatto, e afferrò le patatine, prima di riempirsi la bocca e mugolare dal piacere, tutto sotto il mio sguardo infastidito
"Non puoi andare a rompere il cazzo, dall'altro lato del tavolo dove la tua ex non aspetta altro?" Un sorriso avvolse appena le sue labbra carnose.
"Vedo che hai gia fatto la sua conoscenza!" Disse senza troppa importanza, e subito dopo avvicinò di nuovo la sua mano nel mio piatto.
Ma io la fermai nella mia, non accettando quel suo comportamento.
"La smetti? Se hai fame ordina qualcosa, o vai da Olly, non rompere il cazzo a me" dissi quelle parole guardando dritto i suoi occhi e poi lasciai la presa.
Ma lui come se niente fosse, prese il mio piatto e lo portò davanti a sé.
Dio! Sarei esplosa dalla rabbia.

Ma una risata al quanto isterica mi fece calmare distraendo ogni mio pensiero, e notai Jessica stretta sotto le braccia di un ragazzo al quanto muscoloso, che tentava in tutti i modi di farle in solletico.
"Jack, dacci un taglio e leva quelle mani dal corpo di mia sorella" sentenziò il ragazzo al mio fianco che avrei potuto chiamare  total black, come il suo umore, e l'espressione sempre così dura sul suo viso.

"Sempre il solito rompi palle, Bro"
"Non voglio ripeterlo"

Jessica si spostò da quel corpo e si venne a sedere sulle gambe di suo fratello, il quale gli lasciò un leggero bacio sulla testa.
Quel gesto così dolce mi meraviglio' del tutto, non me lo sarei mai aspettato da una persona come lui.

"Smettila di far la cretina con jack!"
"Siamo amici Chriss, piantala di fare il geloso"
"Si Chris, perché non inizi a farti gli affari tuoi, e le lasci vivere la sua vita?"
Micheal cercò di prendere le parti di Jessica, ma anche se lo conoscevo da qualche minuto, mi parve al quanto strano, che avesse affrontato Chriss il quel modo.

E ovviamente lui non si fece incoraggiare a reagire, dato che spostò sua sorella dalle sue gambe, e tentò di alzarsi come una furia, ma per fortuna il suo amico lo trattenne.

"Ken, vedi di chiudere quella bocca, prima che Chriss ti prenda a pugni"
Notai il ragazzo al mio fianco, stringere i suoi occhi a fessura, mentre si stava trattenendo per davvero in qualcosa.

Così intervenni
"Micheal ti prego, smettila"
Lui mi guardò per qualche secondo,  prima di annuire.

"Bravo ken, dai retta alla tua principessa del cazzo" rimasi completamente basita da quelle parole, molto più per il tono di disprezzo che aveva usato, ma cercai di essere io quella volta a trattenermi.

Le sue parole dovevano scivolarmi addosso, così come la sua presenza.

Cercai di finire il mio pranzo, ma non appena portai la coca cola alle labbra, sentii un calore sfiorare il mio collo, e uno strano profumo invadere le mie narici.

Deglutii a fatica, quel liquido che sembrava voler uscire fuori dalla mia bocca, e immobilizzai ogni movimento.

"Ti preferivo stesa sul mio pavimento, mentre mi mostravi qualcosa di proibito, che qui a difendere un cretino del genere"
Fanculo
Mi voltai, e trovai il suo viso lì a qualche centimetro dal mio viso.

"Volevo solo evitare di peggiorare la situazione"
"Non ho bisogno del tuo aiuto, Alissa Milton" sputò fuori in un suono abbastanza sottile e deciso.
"Infatti non è te che stavo aiutando"
Storse le sue labbra, un'espressione al quanto naturale, ma fastidiosa per il mio cervello.

E senza degnarmi di una risposta, o qualsiasi altra cosa, in modo strafottente tirò fuori dai suoi jeans, un pacchetto di sigarette, che portò  subito vicinò alle sue labbra, e né estrasse una.

"Difendi ken, ma non smetti di guardare me in quel modo? Davvero coerente da parte tua" alzai i miei occhi al cielo dal nervoso.
Ecco perché non lo soppartavo, se c'era una cosa che era peggiorata di lui, era proprio quel suo modo di fare da stronzo.

"So perfettamente di essere irresistibile, ma non sbavarmi addosso ,Principessa!"
Venni distratta da quei pensieri, e da come avrei potuto anche solo sopportare la sua presenza, da una finta bionda, che si avvicinò al cretino al mio fianco, porgendogli una birra

"Olly, sei sempre così perspicace"

Ero al limite di ogni mia sopportazione, e cercai di seguire la discussione tra Michael e JAck, invece di avere ancora sotto gli occhi quella ragazza senza un minimo di pudore, che cercava di sedurre lo stronzo del suo ex, facendogli ben notare la rotondità del suo seno.
Che per altro doveva conoscere alla perfezione.

"Quant'è che la finirete di chiamarmi in quel modo?"
"Mai Ken! Perché te la prendi tanto, non è certo colpa nostra se somigli ad un cazzo di bambolotto. E poi ora hai trovato anche la tua principessa." Quel ragazzo Continuava a prenderlo in giro, mostrando apertamente di aver piu muscoli che neuroni in quel cervello che si ritrovava.
Ed io sbuffai infastidita da tutta quella situazione.

"La principessa in questione, chi sarebbe?" Guardai in cagnesco quello stupido, che non smetteva di prendersi gioco delle persone.

"Perché dovrei dirtelo, Non ci arrivi, da sola?"
"Ma chi ti credi di essere, per trattare le persone in questo modo?"
Lui sorpreso dalle mie parole, fissò Chriss per qualche secondo, prima di ritornare con lo sguardo su di me.
"Sono Jack Haiden, e quindi posso fare ciò che cazzo voglio"
"Non con me, non mi frega un cazzo di chi sei"
"Uooh, hai carettere principessa, mi piace"

La rabbia, invase totalmente il mio cervello, e senza pensare più a niente, alzai nettamente la voce.
"Non chiamarmi in quel cazzo di modo! Sono stata chiara?"

Tentò di rispondere, ma Chriss afferrò il suo braccio, dimenticandosi per un momento della sua bionda.

"Jack ora basta, stai esagerando!"
"Bro, stai prendendo le parti di una stupida ragazzina?"
"Non prendo le parti di nessuno CAZZO"
Quei due si scambiarano dei sguardi, della quale non riuscii a capire il senso, ma non appena jessica poggiò una mano sulla spalla di jack, il cretino in questione sembrò calmarsi.

"Fanculo!" Esclamò prima di allontanarsi da quel tavolo.

Non riuscivo a credere a cio che era successo, ero arrivata lì da solo un giorno, e avevo gia portarto  scompiglio.
Non ero fatta per i rapporti, non sarei riuscita ad affrontare quella vita, avrei rovinato ogni cosa, né ero certa.

"Hey, tutto bene?" La voce di quel ragazzo occhi cielo, mi diede la forza di non cadere ancora una volta nella trappola dei miei pensieri.

E annuii leggermente.

"Ti hanno riservato un'accoglienza da premio Oscar, a quanto pare"
Sorrisi, di fronte al suo tentativo di distrarmi.

"Ma possiamo sempre recuperare, se me lo permetti"
Corrugai le sopraciglia, non capendo dove volesse arrivare.

"Andiamo a fare quel giro?"
"Ve bene!" Forse non era tutto perso, forse sarei stata in grado di costruire almeno un rapporto d'amicizia con qualcuno, e lui sembrava la persona ideale.

Ma non appena fece per alzarsi, Chriss lo fermò con i suoi occhi neri come la pece.

"Siediti, non sprecare il tuo tempo, ken. Lei non te la darà mai, esattamente come mia sorella!"
Rivolsi un occhiata a quel cretino che era ancora seduto al mio fianco, ma lui alzò i suoi occhiali reggendo a pieno il mio sguardo.

"Fatti gli affari tuoi! Io non sono Jess"
Mi alzai con un fascio di nervi, al punto che feci ribaltare la mia sedia, e notai i suoi occhi spostarsi sulle mie gambe fin troppo nude per i miei gusti.

"Spostati!" gli intimai, solo per avere la soddisfazione di vederlo cedere al mio volere, ma lui sorrise debolmente scuotendo la testa.
"Mi manderai un video mentre ti scopi Ken? Sai, altrimenti non ci crederò " disse quelle parole senza mai spostare lo sguardo dalla mia pelle esposta.
"Vai a farti fottere"
"Sicuramente uno delle cose che non potrai mai fare tu"

A quel punto sollevò i suoi occhi neri.
Ed io mi arresi, e feci per voltarmi, lui non avrebbe ceduto, ed io volevo assolutamente allontanarmi da quel viso di merda il prima possibile.

Ma d'un tratto sentii un calore invadere un pezzo della mia pelle, e non appena guardai quel punto, trovai la sua mano premere sulla mia gamba, per costringermi a fermarmi, forte e decisa.

Quel ragazzo non sapeva nemmeno cosa volesse dire la gentilezza, sentivo ogni singolo dito della sua mano conficcato nella mia pelle, eppure il respiro si bloccò in gola, mentre sentivo il mio battito scontrarsi tra il petto sempre piu forte.
Era la prima volta che la mia pelle veniva a contatto con la sua, e per una strana ragione quello che mi provocò mi mandò completamente in confusione.

Per mia sfortuna feci l'errore di guardarlo negli occhi, dove trovai solo un ghigno di soddisfazione.
"Se volevi qualcuno che ti scopasse, potevi benissimo restare con il tuo maglione. Saresti stata più fortunata, e meno ridicola, Alissa Milton."

Spostai bruscamente la sua presa dal mio corpo.
"Vaffanculo, Christian River!"

Mi allontanai da quel posto nel meno tempo possibile.
Ma piu accelleravo il passo, piu sentivo un calore invadere il mio corpo dalla rabbia.
Una di quelle sensazioni che non provavo da tempo.

Avrei dovuto prenderlo a schiaffi, o insultarlo fino allo sfinimento, com'era mio solito,  ma di fronte a quei occhi l'unica cosa che ero stata in grado di fare, era fuggire come una codarda.

Ma dannazione lui non aveva nessun diritto di trattarmi in quel modo, non ci vedevamo da anni, al punto che eravamo diventati due estranei, e così  sarebbe dovuta continuare, non avevo nessuna intenzione di sopportare altro.

"Alissa, aspettami!"
Mi voltai al suono disperato della voce di jessica, il quale in un attimo mi raggiunse.
"Mi dispiace Aly, non so cosa gli sia passato per la testa"
"Non sei tu a doverti scusare, faccio solo due passi,  tu torna dagli altri"
"No, lui è stato un coglione del cazzo, a trattarti in quel modo, ti giuro che questa me la paga, ma ora io vengo con te"
"Credo che Micheal vorrà portarmi in centro "
Guardai alle sue spalle, notando come Jack sbraitava contro Micheal, mentre Chriss li raggiungeva serrando le sue mani in due pugni.

"Non Credo verrà, quei due sono dei bastardi"
La guardai stranita
"Sei sicura che quello sia tuo fratello?"
"A volte ho dei veri dubbi a riguardo"
Mi guardò negli occhi, prima che io scoppiassi a ridere, e poi li alzò al cielo, trattenendo un sorriso

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