Vi prego di leggere lo spazio autrice.
Anche se state leggendo questo capitolo in ritardo, date un'occhiata.
EWE
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-Buon giorno!- Salutò Mikasa entrando in classe, ancora vuota di alunni e professori, ad eccezione di Eren, Petra ed Armin.
-Ehy! Ciao!- La salutò Armin, sorridendo come sempre.
-Ciao Miky!- Fece un veloce cenno con la mano il castano, facendo sorridere la corvina.
-Buon giorno! Come sono andate le vacanze?- Domandò curiosa la rossa, finendo di sistemare i suoi libri sotto il banco.
-Benissimo! Mi sono divertita tantissimo!- Rispose Mikasa prendendo posto, lasciando zaino e giubotto sulla sedia mentre si sedeva sul banco di Eren -E voi?-
-Una meraviglia! Io e i miei cugini abbiamo giocato tutti insieme a palle di neve!- Esultò il biondo, prendendo il libro di Storia dal suo zaino per poterlo posare sul banco.
-Noi abbiamo fatto un pupazzo di neve! Come occhi abbiamo usato le polpette al sugo della zia...sai, non erano proprio buonissime- Ridacchiò Petra, facendo scoppiare a ridere gli altri tre, attirando l'attenzione di un gruppetto di loro compagne appena entrate in classe.
-Noi ci siamo divertiti tantissimo...siamo stati tutti e quattro insieme a guardare film in tv, a cucinare scherzare e a parlare come una famiglia normale- Sorrise il castano, ricevendo una pacca d'incoraggiamento sulla spalla dall'amico.
-Ehy bella gente!- Fece il suo ingresso Jean, affiancato da Marco, mentre metteva in mostra il suo nuovo zaino con l'icona di New York.
-Wow! Che bello zaino! È stato un regalo di Natale?- Chiese Armin, incuriosito, facendo sbuffare il castano.
-Esattamente! A quanto pare i parenti non sono del tutto inutili!- Sorrise Jean, rivolgendosi poi all'altro -Cosa c'è, Jaeger? Perchè sbuffi? Sei geloso?- Lo punzecchiò, rimediando un'occhiataccia dal diretto interessato e Mikasa.
-No. Semplicemente mi sembri un'idiota a girare con quello zaino, mostrandolo come se fosse l'Oscar- Fece roteare gli occhi, reggendosi il viso appoggiando un gomito sul banco e una mano sulla guancia -Ah, scusa, dimenticavo...tu sei un idiota a prescindere- Aggiunse dopo qualche secondi di silenzio, con un ghigno, facendo scoppiare tutti a ridere, meno Jean.
-Ah-ah-ah...che ridere- Fece una finta risata ironica, per poi sussultare quando sentì qualcosa spingerlo per una spalla.
-Ehy ragazzi!- Salutò Sasha, quasi cadendo addosso a Jean per come si era messa a correre quando li aveva visti dentro l'aula.
-Ciao Sasha- La salutarono tutti quanti in coro, sorridendo alla bruna.
-Indovinate un po cosa ho mangiato a colazione!- Fece un'espressione da 'non indovinerete mai', mentre tutti si scambiavano occhiate confuse. Che problema aveva quella ragazza con il cibo!? -Allora?- Li incitò a rispondere, distraendo il gruppetto dalle occhiate perpesse che si stavano rivolgendo a vicenda.
-Non lo so...ultimamente parli solo di polpette!- Sbuffò Mikasa, facendo lanciare un urletto di gioia alla bruna.
-Cosa urli!? Sasha!- La rimproverò la combricola di amici, scoppiando poco dopo a ridere.
-Esattamente! Ho mangiato polpette! Quelle che ha fatto mia zia!- Si battè una mano sul petto, sorridendo soddisfatta -Ne ho portata qualcuna, volete assaggiare?- Domandò mostrando un contenitore alimentare di plastica, tirandolo fuori dallo zaino, ricevendo come risposta solo grosse risate -Perchè ridete?- Domandò lei assumendo un'espressione da cane bastonato che fece ridere ancora di più i suoi amci.
-Sasha, non cambierai mai!- Rise Jean, battendosi il palmo di una mano sulla fronte.
-Dite sempre così, ma non capisco mai cosa intendete dire- Brontolò lei, facendo aumentare le risate della comitiva.
Un urlo distrasse l'intera classe, facendoli voltare tutti verso Armin.
Era con le spalle al muro, accucciato a terra che si copriva la testa con le braccia, mentre Connie, Erd e Marlo lo accerchiavano.
Eren non ci vide più dalla rabbia, scattando in piedi e sganciando un pugno in piena faccia al rasato che, un secondo prima, aveva dato un calcio alla rotula dell'amico.
-Smettetela, brutti b******i- Uscirono tante altre parolacce dalla bocca del castano, seguite da una lotta tra i due ragazzi.
Connie lo spinse via, facendolo cadere all'indietro, avventandosi su di lui con un balzo.
Il castano lo respinse con un calcio allo stomaco, rotolando di lato per sfuggire al calcio di Marlo.
Si mise in piedi con l'aiuto di Marco, voltandosi appena in tempo per vedere un pugno raggiungere il suo viso e infrangersi contro il suo labbro.
Quasi cadde all'indietro, tenendosi il labbro sanguinante e dolente con le mani, con Petra e Mikasa che lo afferravano per le spalle.
Armin venne subito protetto da Jean che, con un calcio, deviò l'attacco di Erd.
Intanto, in aula, era entrato correndo un bidello, brandendo una scopa tra le mani.
Bloccò sul posto Connie con il manico quando fece per dare un altro calcio ad Eren, puntando sotto la cintura.
Il rasato si tenne il piede, facendosi scappare una bestemmia, saltellando e urlando.
In classe arrivarono altri due insegnanti, attirati dalle urla, che, alla vista di quello che era successo, afferrarono i tre bulli per le felpe e li trascinarono in presidenza.
-Come ti senti?- Domandò Jean preoccupato, guardando il castano che ancora si teneva il labbro, nascondendolo alla vista di tutti.
-Stai zitto- Ringhiò il ragazzo, girandosi. Non voleva mostrare quella ferita a nessuno.
-Eren!- Jean lo fece voltare di peso, spostandogli le mani dalla bocca, mostrando il mento grondante di sangue.
-Vieni, ti porto in infermieria- Il bidello diede una pacca sulla spalla al castano, conducendolo fuori dall'aula.
Uscendo, il giovane, incrociò lo sgaurdo pietrificato del suo professore di Storia.
[...]
-Hai intenzione di dirlo a Levi ed ad Hanji?- Domandò la rossa mettendo il quaderno di geometria dentro il suo zaino, ammiccando al labbro ferito del ragazzo.
-Non lo so- Rispose lui, anche se sapeva già la risposta. Semplicemente non la voleva dire rischiando di attaccare bottone su discorsi che non voleva affrontare.
-Dovresti dirglielo, non credi?- Si grattò la nuca Armin, mettendosi lo zaino sulle spalle.
-Bho...poi vedo cosa fare- Sbuffò mettendo con strafottenza il diario dentro lo zaino, chiudendo la zip.
-Comunque grazie per avermi difeso...- Balbettò il biondino, in imbarazzo, ricevendo un sorrisetto dal ragazzo.
-Gli amici si aiutano- Sibilò lui, uscendo dall'aula insieme agli altri due.
-Mamma mi ha detto che oggi fa una torta al cioccolato- Sorrise Petra, leccandosi di già le labbra -Non vedo l'ora di assaggiarla- Rise poi.
-Di Sasha ne abbiamo già una, non ne vogliamo altre...ok, Petra?- Ironizzò il biondo, facendo mettere un broncio puerile all'amica.
-Bene. Ci vediamo domani. Ciao ragazzi- La rossa salutò gli altri due una volta arrivati al cancello.
-A domani- Si salutarono, prendendo ognuno strade diverse.
Eren, sentendo il suo cellulare vibrare nella sua tasca, lo cacciò fuori.
Gli era arrivato un messaggio.
<Piccolo, non posso venire a prenderti. Quel cretino del mio capo mi sta facendo fare gli straordinari perchè manca Jessica...devi tornare a casa solo>
14.02
<Ok ❤>
14.02
<Ti amo>
14.03
<Tanto ❤>
14.03
<Anche io :3 >
14.03
Malgrado il bruciore alle labbra, sorrise, rimettendosi il cellulare in tasca.
Prese a camminare verso casa, piacevolmente felice per via di quel "Piccolo" che gli ronzava nella testa.
Sentì dei passi accelerati alle sue spalle, facendolo così voltare perplesso.
Vide la banda di bulli puntarlo mentre correvano fuori dall'ingresso della scuola.
Prese a correre, rimanendo sorpreso nel notare un'impressionante velocità nelle sue gambe e in tutti i suoi movimenti.
Svoltò tutti gli angoli delle strade girandosi, vedendo che i tre erano sempre dietro di lui, a soli pochi metri.
Gli toccò fare il giro più lungo quando notò che il semaforo era verde dato che non poteva fermarsi senza rischiare di essere ammazzato.
Cercò di disperdersi in mezzo alla folla, risultando tentativo inutile dato che i bulli erano ancora lì che correvano.
In lontananza vide casa farsi sempre più vicina e, notando che il cancello era chiuso, con chissà qualche coraggio saltò sul cofano di un'auto, poi sul tettuccio, facendo poi un balzo e aggrappandosi al cancello.
Quasi cadde all'indietro per i suoi movimenti goffi e, con tutta la forza che aveva in corpo, si sollevò, scavalcando la recinsione e cadendo di peso a terra.
I tre urlarono minacce e parolacce, attirando l'attenzione indignata di qualche passante, mentre Eren si metteva in piedi e si puliva i vestiti dalla terra.
Voltò le spalle ai tre che, come dei cani, presero ad urlare ancora di più da questo suo gesto, mentre il castano si avviava verso l'ingresso di casa cercando di essere il più indifferente possibile.
Bussò e, a quel punto, vide Connie, Erd e Marlo dileguarsi, probabilmente terrorizzati dall'idea di trovarsi faccia a faccia con il moro.
Ad aprire fu Hanji che, con quel suo solito sorriso che non mancava mai, lo accolse con un abbraccio.
-Come è andata a scuola?- Chiese chiudendo la porta mentre il ragazzo di toglieva le scarpe e si metteva le pantofole blu notte.
-Bene- Rispose lui, avviandosi verso la cucina cercando di non far notare il dolore alla gamba dovuto alla caduta dal cancello.
-È stato pesante tornare a studiare dopo le vacanze di Natale?- Domandò lei entrando dopo il ragazzo in cucina, prendendo due cartoni della pizza da sopra il ripiano cucina.
-Un po- Confessò posando lo zaino a terra, sbuffando. Quella giornata era stata orribile.
-Cosa è successo? Hai il jeans sporco e il labbro rotto- Si preoccupò la donna quando riuscì finalmente a vederlo in viso, poggiando una mano sul mento del giovane e facendogli alzare di poco il volto per poter vedere meglio la ferita.
-Sono inciampato qui in giardino- Finse una risatina che, dalla reazione della bruna, fu poco convincente.
-Mnh...se lo dici tu- Fece spallucce, scettica -Oggi mangiamo pizza! Il nanetto non è in casa per colpa del lavoro, per cui non c'è nessuno che può cucinare qualcosa!- Rise poi, sedendosi a tavola di fronte al castano.
-Io so cucinare- Affermò il ragazzo prendendo una fetta di pizza, dandogli un morso.
-Sul serio?- Domandò sorpresa Hanji, imitandolo.
-Si...quando stavo con altri psicologi nessuno si preoccupava di cucinare qualcosa per me...- Borbottò aggrottando la fronte, malinconico.
-Non so che razza di psicologi siano quelli lì- Disse disgustata la donna, facendo accennare un sorriso al più piccolo.
-Nemmeno io lo so a dirla tutta- Sospirò, finendo quella fetta di pizza, per poi guardare le restanti. Non aveva fame.- Sono stato interrogato di Geografia- Affermò all'improvviso.
-Come è andata?- Chiese lei, bevendo un sorso d'acqua.
-Otto e mezzo- Rispose l'altro, facendo un'espressione poco contenta.
-Bravo!- Sorrise la bruna, guardandolo poi perplessa -Cosa c'è che non va?-
-Levi mi ha detto che tu e lui, da piccoli, eravate i più bravi della classe...è vero?-
-Oh...- Arrossì, e questo valeva a dire che era vero -Bhe..si...- Si grattò la nuca, in imbarazzo.
-Stavate sempre insieme...- Continuò lui, facendo spuntare un sorriso nostalgico sul viso di Hanji.
-Si. Stavamo sempre attaccati...non ci dividevamo mai- Sospirò sorridendo, guardando il vuoto.
-Levi mi ha detto che non siete più così, eppure state sempre insieme..-
-Prima eravamo molto più uniti...poi con quello che è successo con i nostri genitori...con Isabel...- Fece morire la sua frase in gola, facendo sparire quel sorriso che aveva sempre.
-Mi dispiace-
-Non importa. Mi basta averlo con me- Si passò una mano sulla guancia, asciugandosi una lacrima -Dopo quella valanga di disgrazie che sono accadute, siamo cambiati tutti-
-Hanji...- La raggiunse alzandosi, abbracciandola per la vita, mentre l'altra appoggiava il viso sulla spalla del giovane.
-Levi non è più stato lo stesso...- Sussurrò lacrimando ancora -...e mai lo sarà-
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Dehehehehhe.
Ultimamente mi manca ispirazione per scrivere :c
Comunque....
Vorrei fare un nuovo libro.
OwO
Ma sono indecisa... T3T
Ovviamente sarebbe una ship yaoi (EHEHEHEHEH) tra personaggi di anime EWE
Quale preferireste tra queste:
• Elle × Light, Death Note.
• Ciel × Sebastian, Black Butler.
??
Ci starebbe anche una Hide × Kaneki di Tokyo Ghoul, ma non ho idee :3
:D
Vi avviso: se dovessi decidere di scrivere qualche libro del genere, lo potrete leggere tra un bel po di tempo dato che, come sapete, io prima scrivo tanti capitoli, poi inizio a pubblicarli per non lasciarvi senza niente.
Eh niente, i casini stanno iniziando in questa storia.
Vi ricordo di lasciare like se vi è piaciuto questo capitolo, di inserirlo in libreria se ancora non lo avete fatto, e di iscrivervi al mio profilo per sapere tutte le novità!
Bye Bye!