*guarda a quanti like è arrivato il capitolo Hug* OH MEO DEOH 21 LIKE!
Tralasciamo il fatto che l'app mi dice che siamo a 14 like mentre il sito 21....ah questo Wattpad dispettoso! >-<
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Sentì un brusio dalla camera accanto, mentre chiudeva la porta e si toglieva le scarpe, mettendo da parte anche quelle che si era tolto Levi malamente.
Dopo qualche secondo sbucarono entrambi fuori, con Hanji che aveva una faccia sbigottita, con tanto di tic alla guancia destra. [Immaginatevi la scena...Lol]
Eren ridacchiò e fece per andarsene in cucina, ma Levi lo afferrò per il polso trascinandolo di sopra.
-Piano...mi fai male- Mugugnò Eren, sentendo dolore al polso. Erd glie lo aveva stretto troppo.
Levi lo buttò letteralmente dentro la sua stanza, facendo rimanere il ragazzo a bocca aperta. Non avrebbe mai pensato che lui lo portasse in quella stanza dalle pareti di ghiaccio.
Si guardò intorno, notando che tutto ciò che si trovava in quella stanza era immacolata e in ordine.
-Stai qui. Vado a prendere delle bende e del disinfettante- Disse indicandogli il letto, andandosene nel bagno.
Eren, riluttante, si sedette, osservandosi intorno.
Le pareti erano di un azzurro ghiaccio molto chiaro, mentre il pavimento era di un color panna tendente, soprattutto, al bianco.
La disposizione dei mobili era proprio come quella nella sua stanza, con l'unica differenza che le lenzuola erano bianche, che nell'angolo opposto all'armadio -con la facciata rivolta verso il letto- c'era una libreria in quercia e che l'armadio era fatto del medesimo materiale dello scaffale per i libri.
Libri di ogni genere e colore erano messi nella libreria, enormi e probabilmente abbastanza interessanti, soprattutto per il moro.
Eren pensò alle sue mensole, dove gli unici libri erano quelli della scuola, mentre il resto o era vuoto oppure era occupato da caricabatterie e cianfrusaglie varie.
La differenza tra quei due era colossale.
Sussultò quando vide tornare Levi dal bagno, spalancando la porta con un tonfo.
Teneva in mano un rotolo simile allo scotch, fatto però di bende, una bottiglietta di disinfettante, una pomata e qualche garza.
-In questa casa c'è l'intero kit di un'ambulanza. Ne sono sicuro- Ridacchiò quando Levi poggiò il tutto sul comodino.
-Spogliati- Fu l'unica cosa che disse, facendo smettere improvvisamente Eren di ridere.
-Eh?!-
-Spogliati- Sembrava una cosa normale da come lo diceva, ma per il ragazzo era un po come chiederti di buttarsi in una vasca piena di squali.
-No-
-Come dovrei curarti le ferite, secondo te?- Sbuffò lui.
-Ci riesco da solo- Bofonchiò lui, rosso dall'imbarazzo.
-Rischiando di farti male? Si, allora ci riesci- Fece roteare gli occhi, fissandolo subito dopo -Non ti mangio mica, eh-
Eren mugulò, togliendosi la felpa. Si sentì a disagio, dato che Levi non faceva altro che fissarlo, come lui era solito, ispezionando ogni suo singolo movimento.
-Fatto- Mugulò fissando la sveglia sul comodino.
Levi si inginocchiò di fronte a lui, dividendogli le gambe serrate fra loro per riuscire meglio a medicarlo. [Non penserete mica che lo ho fatto mettere in questa posizione per farvi pensare a cose pervertite, vero? (😏) ]
Aveva le braccia piene di lividi e qualche graffio sparso qua e là, mentre sul petto c'era un enorme ematoma.
Eren potrebbe giurare di aver visto il moro ringhiare nel vedere le condizioni del suo corpo, tanto che per poco non si metteva alla ricerca di quei tre teppisti per fracassargli il cranio.
-P-piano- Balbettò trattenendo un gemito quando Levi, con un batuffolo di cotone inumidito con il disinfettante, tamponò una ferita sul braccio.
Intanto il moro, impercettibilmente, osservava il corpo esile ma carino del ragazzo. Snello e magro, ma non troppo, dalla vita un po stretta e i fianchi ben delineati, che si concludevano con un sedere niente male. [Levi: Propongo di fare una statua che rappresenta il sedere di Eren davanti la Casa Bianca!]
La pelle era un po chiara, ma non eccessivamente, mentre le mani erano fini. Aveva certi tratti da donna, di questo Levi ne fu sicuro.
Il profumo del ragazzo era molto piacevole: gelsomino.
Continuò così per una quarto d'ora pieno, tamponando e bendando dove necessario.
Quando finì, diede un'occhiata a tutto il busto del ragazzo, assicurandosi di aver medicato il tutto.
-Bene. Qui ho finito- Disse in conclusione il moro.
-Grazie- Sorrise con imbarazzo, mettendosi subito la felpa.
-Scendi si sotto e vai a mangiare qualcosa. Ora devo tornare a lavoro- Lo informò il più grande, rimettendo la roba nel bagno.
-E come ti giustificherai? Ci stai andando in ritardo...- Si grattò la nuca. Si sentiva in colpa.
-Gli dirò che avevo qualcosa di più importante di cui occuparmi- Si avviò verso la porta.
Solo dopo qualche secondo il ragazzo si rese conto che aveva detto "più importante", facendolo così arrossire e sorridere.
-Levi- Lo chiamò, facendolo girare, prima che uscisse dalla porta. Gli andò incontro sorridendogli, con ancora le goti rosse -Grazie- Gli gettò le braccia al collo, abbracciandolo.
Levi gli diede una carezza sulla schiena, seguita subito da un colpetto. Il giovane si staccò, capendo che aveva fretta, salutandolo con un flebile "Ciao".
-Che hai da guardare, Quattrocchi?- Brontolò l'uomo avviandosi per il corridoio, scendendo le scale.
Solo ora si rese conto che fuori dalla porta c'era Hanji che lo guardava con un sorriso disumano, quasi psicopatico. [Affiancata da una me invisibile :D]
-Ch-che c'è?- Balbettò lui, come al solito in imbarazzo.
-Ehehehe..io lo so che c'è- Ridacchiò saltellando fino alla rampa di scale, da cui scese velocemente lanciando un urletto di felicità [Sembro io quando leggo Harry Potter *-*]
[Mlmlmlml]
Il castano se ne andò in camera, buttandosi dritto dritto sul letto. Però ora, a differenza di qualche ora fa, non voleva andare in camera sua a piangere, voleva solo riflettere su tutto ciò che era successo in quel lasso di tempo, rendendolo improvvisamente e inspiegabilmente felice come una Pasqua.
Quell'uomo si era rivelato inaspettatamente ed estremamente dolce, per non parlare del fatto che era stato super comprensivo e lo aveva fatto sfogare senza costringerlo e senza farlo sentire a disagio. Non gli aveva fatto domande imbarazzanti o troppo impiccione e gli aveva dato la possibilità di stare tra le sue braccia, in silenzio, facendogli godere la calma nei dintorni.
In oltre gli aveva mostrato un posto fantastico, cento mila volte migliore della sua vecchia città! In quel bosco c'erano molti più alberi e molte più piante che nella sua residenza d'infanzia. Era molto meglio!
Soffocò un urletto di gioia nel cuscino, rendendosi conto subito dopo che somigliava disumanamente alla scrittrice di questo libro quando ha letto i libri di Harry Potter. [In questo capitolo sto facendo un sacco di riferimenti su Harry, ehehehehe ^-^]
Decise di fare qualche compito, sedendosi tranquillamente alla sua scrivania, iniziando a studiare.
[...]
-Ora tu mi spieghi cosa avete fatto tu ed Eren- Hanji salutò così il moro quando tornò dal lavoro, trascinandolo immediatamente in salotto.
-Te lo ho detto. Quei tre deficienti lo hanno picchiato e hanno infierito contro di lui, così lo ho portato nel bosco vicino al ponte, in modo che si potesse sfogare senza che si trattenesse per la paura di disturbare qualcuno- Sbuffò sedendosi sul divano, afferrando la lattina di birra che gli porgeva la bruna.
-Cosa avete fatto nel boschetto? Voglio tutti i particolari- Si andò a sedere vicino a lui, per non dire sopra dato che gli si era appiccicato.
-Lo dici come se tu sospettassi che abbiamo fatto qualche porcheria- Borbottò lui.
-Non lo farei, lo sai- Aggrottò la fronte, improvvisamente seria -Però con Eren è diverso. Anche se siete molto diversi di carattere sembrate davvero uniti- Si coricò a pancia in su, poggiando la nuca sulle gambe del moro.
-Non voglio parlare di questo genere di cose- Si accigliò.
-Ti imbarazzi, eh?- Ridacchiò.
-Sono a tanto così da versarti la lattina in faccia- Mostrò una breve distanza con le dita, guardando Hanji come se fosse una stupida 👌
-E io sono a tanto così da sospettare che vi siete baciati!- Urlò mostrando una distanza pari a due millimetri, scattando subito in piedi sapendo che Levi la avrebbe quanto meno ammazzata.
Scappò di sopra, con il moro che le correva dietro. Fece appena in tempo a chiudersi a chiave nella stanza che il moro arrivò sul posto.
Eren, sentendo i passi pesanti e accelerati e le urla della bruna che dicevano "Non mi prendi!", si affacciò dalla porta della sua stanza.
Vide Levi inginocchiarsi difronte alla porta, afferrando una graffetta dalla tasca e piegandola. La ficcò dentro la toppa, strizzando un occhio per vedere meglio ciò che faceva all'interno della serratura.
Si sentì come uno scatto, seguito dal tonfo della porta che si spalancava e del moro che entrava.
Udì Hanji lanciare un urletto, seguito dalle sue risate.
Entrò, vedendo Levi a cavalcioni su Hanji che gli faceva il solletico, mentre la donna rideva a crepa pelle, implorandolo di spostarsi.
Si fece scappare un risolino, attirando l'attenzione del moro, che si girò a fissarlo.
-Non penserai che riuscirai ad andartene da qui senza una bella punizione, vero? - Ghignò andando verso il ragazzo, sollevandolo a mo' di sacco di patate.
-Levi! Lasciami!- Strillò ridacchiando.
L'uomo lo buttò sul letto, rischiando quasi di beccare in pieno Hanji, salendo a cavalcioni anche su di lui, facendogli il solletico come non mai.
Il ragazzo, inerme, rideva con le lacrime agli occhi, cercando invanamente di spingerlo via.
Fu la bruna a spostarlo, salendogli di sopra, bloccandogli i polsi sulla fronte.
-La posizione è ambigua, sai?- Ghignò lui di nuovo, dando un colpo di fianchi, facendo cadere di lato Hanji, completamente rossa in viso.
-Ma che ti salta in mente!? Idiota!- Strillò mettendosi in ginocchio, vicino ad Eren che intanto si era seduto.
-Hai iniziato tu a fare la pervertita, ricordi?- Accennò un sorriso compiaciuto, facendo così borbottare la bruna.
-Vado a lavorare- Uscì dalla stanza, tutta rossa in viso, raggiungendo il corridoio e scendendo di sotto.
TRADUZIONE:
1° Vignetta:
"Dopo il controllo fisico..."
Questo non ha senso! Tu sei più basso e sembri così magro. Come fai a pesare più di me?
2° Vignetta:
Cosa diamine ti fa così pes-
3° Vignetta:
*porta lo sguardo sui boxer di Levi* -ante...
4 Vignetta:
"O c***o"
[Il sorrisetto di Levi...rotolo xD]
E
ren rise ancora un po, guardando poi Levi.
Lo fissava incessantemente, cosa che lo mise leggermente in imbarazzo.
-Vieni. Ti preparo qualcosa da mangiare- Propose il moro, uscendo dalla stanza, seguito subito dopo dal più piccolo.
Arrivarono in cucina, trovando Hanji seduta al computer che lavorava, con accanto un oggetto rettangolare dalla custodia arancione: una calcolatrice!
-È finita la pasta?- Chiese Levi guardando nei vari pensili, leggermente irritato.
-Si...inutile che cerchi, no ne abbiamo più- La bruna si girò preoccupata verso di lui.
Si scambiarono qualche occhiata, di cui Eren rimase totalmente all'oscuro.
Che cosa gli nascondevano? Era importante? Iniziò a porsi una miliade di domande, mentre Levi si rassegnava a preparare un panino con il prosciutto, che diede poi ad Eren.
L'uomo si sedette a capo tavola, tra Eren e Hanji, fissando un punto indefinito della finestra. Ciò che fece confondere Eren fu il semplice fatto che le tende erano chiuse, per cui non si poteva vedere nulla oltre la finestra.
-Voi non mangiate?- Chiese il più piccolo rompendo quel silenzio straziante.
-No. Non ho fame- Risposero in coro entrambi, per poi guardarsi.
-Mi nascondete qualcosa...- Sussurrò per non farsi sentire, anche se voleva sapere la verità.
-Il fatto è ch- Hanji iniziò a parlare, ma si zittì subito quando vide Levi guardarla in cagnesco.
-Tu preoccupati di studiare, al resto pensiamo noi- Fu la risposta del moro che, con una fugace carezza sulla nuca del più piccolo, uscì dalla cucina.
Il giovane fissò incessantemente la bruna, fino ad attirare la sua attenzione.
-Allora? Che sta succedendo?- Sapeva che lei le avrebbe potuto rispondere, dato che ora Levi non c'era.
-Levi ha ragione...inutile preoccuparti per cose del genere. Tu studia e preoccupati della scuola, stai tranquillo- Sorrise debolmente, tradendo quel "tranquillo" che gli aveva appena detto.
["Kill kill kill titans kill kill kill titans kill", "is that dirt", "cleaning <3", "Armeow", "Rivainyan", "Micatsa", "Ereneko", "Grr!".....Rido fino al tremila xD]
Lui annuì solamente, finendo di mangiare.
Si alzò da tavola, salutando Hanji con un buona notte.
Andò in salotto, trovando di già l'uomo li.
-Levi- lo chiamò rimanendo sulla soglia, facendolo voltare verso di lui -Buona notte- Questa volta lo disse con tono sicuro, non come le altre volte in un sussurro.
-Notte- Borbottò lui ritornando al suo libro.
Eren chiuse la porta, andandosene in camera. Si preparò per bene lo zaino e si mise in pigiama, e, dopo una veloce sciacquata al viso, andò a dormire.
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Quando vi ci mettete riuscite a mettere like, eh? >_<
C'è un capitolo che raggiunge addirittura i 27 like, quindi non potete negare! :D
Ehm...
Domanda:
▪ Se potreste travestirvi in qualche personaggio di Attack on Titan tralasciando il fatto che siete troppo alti/bassi, castani/biondi, quale scegliereste? Io Levi! E magari, dopo, Eren....^-^
Curiosità:
• Sono troppo pigra per andare a spulciare su internet ora. Accontentatevi del capitolo e di questa immagine:
[Date una medaglia alla faccia di Levi xD]
Comunque solo io ho notato dove Eren ha messo le mani? Eheheheh...Eren birichino -^-
Vi ricordo di lasciare like se vi è piaciuto questo capitolo, di inserirlo in libreria se ancora non lo avete fatto, e di iscrivervi al mio profilo per sapere tutte le novità!
Bye Bye!