|19|》Dentro la mente di un Dio.

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«Guarda, non ne voglio parlare. Decisamente» annuncio sarcastica mentre lui sembra distaccato.

Il suo tono non lascia trasparire nulla, il suo volto però gli fa sfuggire qualcosa.

«Che fai dopo scuola?» mi domanda, non so cosa abbia in mente e sinceramente non voglio nemmeno saperlo.

«Ho da fare» mento sistemandomi lo zaino sulla spalla e guardando a terra.

«Va bene» non insiste e mi sorride debolmente prima di entrare in classe.

Durante il pomeriggio vado a caccia, mi riempio la pancia e senza accorgermene è già sera.

Mi incammino verso il cimitero, ormai è buio e io ho raccolto tutte le margherite per mia madre che mi sono trovata davanti.

Mi siedo come sempre davanti alla sua tomba e le porgo i fiori.

«Ciao mamma, la sai la novità?» domando retorica.

«Seth è venuto a vivere con noi. Che disgrazia» scherzo pulendo il marmo con la manica della felpa.

«Proprio una disgrazia» ripeto con un tono più basso, persa nei miei pensieri.

«Samael, Aamon e Draven stanno bene, non preoccuparti. Anche oggi non gli ho staccato la testa» chiarisco.

Mia madre sarebbe stata contenta di me, negli ultimi anni mi sono calmata un po'.

«Ho provato delle emozioni, mamma. Lo sai, è stato bello. Anche la rabbia, quella mi da carica» commento facendo delle smorfie dato che ho terminato le cose da dire.

«Ciao Azazel» la solita voce irritante della solita dea irritante, mi risveglia.

«Ce la fai a farti una vita? Se devi proprio dare fastidio a qualcuno, c'è Seth» le propongo mentre lei cammina avanti e indietro.

Ha una gonna cortissima, le gambe smisuratamente lunghe e delle calze a rete che le fasciano come se fossero delle mani vogliose.

I suoi capelli sono biondissimi, non sono tinti come i miei, sono fili d'oro i suoi.

Gli occhi blu sono grandi e luminosi, il sorriso perfetto e le guance sembrano di velluto, di seta.

«Sono appena tornata da lui» risponde prontamente, sistemandosi la maglietta scollata e pulendosi la pelle agli angoli delle labbra con il pollice.

«Bene. Io non ti ho fatto niente. Non ti conosco nemmeno. Potresti lasciarmi stare?» domando e lei ridacchia, ha dei segni rossi sul collo che non riesco ad identificare.

«Questi? Oh, non farci caso. Seth a volte è troppo violento quando è all'estasi del piacere» annuncia mentre il mio volto è impassibile.

Effettivamente quelle macchie hanno la forma delle dita.

«Okay, credo. Ti ho detto che tra me e lui non c'è niente. Te ne intendi di vampiri? Non credo. Ti rivelo una cosa, si innamorano difficilmente e dubito che Seth sia la mia anima gemella» ridacchio e lei sorride maliziosamente.

«Bene, giusto. Però tu a lui stai a cuore, Azazel. Anzi, più che stare a cuore direi... Arrapare. Ecco, lo arrapi parecchio. Perciò io devo distruggere te, come lui ha fatto con Osiride» dice incrociando le braccia al petto.

Seth è sempre il solito, disgustoso.

«Perché non aspetti che lui si innamori di qualcuna per ucciderla? Sai, mi darebbe fastidio morire per qualcuno di cui non mi importa» ripeto alzandomi.

Mi assomiglia, eccome se mi assomiglia.

«Ci ho provato, ma lui non si è più innamorato dopo di me. E a giudicare dalla forza che usava prima...» la zittisco allibita.

When night comesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora