|45|》Porto il nome di mia madre.

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Appena si sveglia, mi sposto.

Mi devo sgranchire un po' le gambe.

«Il tuo bracciale. Brilla. Sei andata da lui stanotte?» domanda per prima cosa.

«No» dico stiracchiandomi.

«Okay, beh. Che fai oggi?» domanda, ma prima che possa rispondere, Aamon compare con irruenza nella stanza e mi afferra per un braccio.

«Scusa, mi serve con urgenza» spiega a Seth, trascinandomi fuori di casa e avviandosi verso il cimitero con me alle calcagna.

«Che diavolo fai?» chiedo, seguendolo a ruota.

«Ho fatto una brutta cosa» si dispera, agitandosi come di solito fa lui.

«Hai ucciso qualcuno?» domando, cercando di capire.

Nei suoi pensieri sento solo Emerine.

«Hai ucciso la squinzia di Samael?» esclamo a bocca aperta, mentre lui si guarda in giro.

«Peggio, Capra» si ferma un secondo per guardare a terra.

«Sono un coglione!» urla, sembra realmente disperato.

«Tu e lei non avrete mica...» spalanco gli occhi, cercando di non ridere.

Bella situazione divertente.

«È stato un errore okay? La cosa peggiore è che sono stato io a baciarla» guardo il cielo facendo una risata isterica.

«Sei nella merda, fratellone. Aspetta che Samael lo scopra, ti romperà il cazzo a vita» scherzo, ma non troppo.

Il problema sorge quando guarda davanti a sé, come se ci fosse altro.

Silenzio.

«Aamon» lo chiamo, facendolo girare con una smorfia spaventata.

«Sì?» allunga troppo l'ultima sillaba, nasconde qualcosa.

«Non ci sei andato a letto, vero?» mi fermo per guardarlo meglio.

Il modo in cui si muove precede la sua risposta.

«Conta se era sul pavimento? E sul tavolo... E sul balc...» lo interrompo lanciandogli uno sguardo cattivo.

«Tieniti per te queste cose, cazzo. Sto per vomitare, te lo giuro» scuoto la testa per scacciare quelle immagini orribili che mi stanno violentando la mente.

«Ti prego Capra ascoltami, sei l'unica che è così insensibile da capire, Draven mi ucciderebbe» è vero, Draven diventa una bestia quando si parla di tradimenti e di queste cose.

«Lo sai, io ed Emm siamo molto amici. Ero a casa sua per aiutarla con il suo album di fotografia. Sai che ha la passione per la fotografia?» come al solito si dilunga, girando intorno al punto.

«Vai avanti, cazzo»

«E poi c'è stato un minuto di silenzio imbarazzante e lei è troppo dolce, mi ha rivelato delle cose molto private e...» riprende fiato cercando di non fare un sorriso.

«E l'ho baciata. Lei stranamente non si è tirata indietro e quindi abbiamo continuato e sai, una cosa tira l'altra e...» rabbrividisco entrando nel cimitero.

«Non voglio far star male Samael ancora» pronuncia facendo un cenno del capo a Bob.

«Non starà male, si arrabbierà solamente. Gli rubi tutte le ragazze che porta a casa» cerco di non ridere sedendomi sul prato davanti alla tomba della mamma.

«Non faccio apposta, lo sai che non sono cattivo» mi affianca.

«Sono solo delle ragazze perché dovete litigare?»

When night comesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora