|47|》Seth ma con le tette...

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Appena torniamo a scuola di rientro dalle vacanze natalizie, posso finalmente conoscere Valerie, il mio ultimo segno.

Un po' meno fortunatamente, incontro anche la stronza di Seth, Kile.

Credo di odiarla, ha un atteggiamento orribile e si crede Gesù sceso in terra. Avete presente Regina di Mean Girl? Ecco, molto simile ma secondo i miei calcoli più ninfomane.

Sì, perché già lo vedo come guarda Seth e no, non mi da fastidio. Ma se morisse mi farebbe un favore.

Dovrei concentrarmi sulla ragazza che mi sta parlando e che sembra realmente interessata a me, ma no.

Dico solo che sento i pensieri di Kile e vorrei che le scoppiasse la testa.

«Azaleya?» mi chiama la corvina che ho di fronte, attirando la mia attenzione.

«Scusami, è un periodo in cui non riesco a star concentrata» abbasso gli occhi e lei mi sorride.

«Stai tranquilla, dimmi un po'. Ho visto che hai una piastrina dei Green peace and deal, ti piacciono?» domanda, facendomi annuire.

In realtà no, ma sapevo che piacessero a lei e perciò ho sfruttato ciò.

«Che coincidenza, suonano stasera al parco sulla terza. Ci sei?» chiede dandomi una leggera squadrata.

«Come posso perdermeli? Senti, hai per caso compagnia stasera o sei sola?» faccio gli occhi dolci, non credo mi siano usciti molto bene, ma lei sembra aver compreso.

«No, tu?» chiede di rimando lei, facendomi scuotere la testa.

Sta pensando che sono carina e interessante, quindi non dovrebbe essere così difficile conquistarla.

«Tu sei la ragazza che vive in quella magnifica casa del mille cinquecento?» continua, spiazzandomi.

«Sono io. A dir la verità credevo che a nessuno interessasse» commento stupita, mentre lei fa una magnifica risata.

«Se vuoi posso mostrartela dopo il concerto» propongo, forse una delle poche volte felice.

Ecco, ha comunque capito male, nei suoi pensieri si fa largo un'idea strana.

«Sarebbe il mio sogno. Allora a stasera, A» mi saluta con la mano, correndo in classe.

Torno a guardare Seth che sembra parecchio preso a raccontare qualcosa a quella stronza.

Che tra parentesi è pure figa.

Lo lascio stare a malincuore e me ne vado in classe.

Il giorno passa velocemente, di Seth non ne vedo nemmeno l'ombra. Ne approfitto per chiedere a Samael di aiutarmi con il vestito.

«Volevo chiederti scusa per averti detto la verità su Aamon ed Emm» gli dico, sedendomi sul letto mentre lui è intento a cercare qualcosa nell'armadio.

«Che cazzo dici? Hai fatto bene. Emm ieri mi ha lasciato, mi ha raccontato tutto e l'ho quasi mangiata» commenta, lanciandomi sul letto delle calze a rete.

«Se non me lo avessi detto, a quest'ora sarebbe stata morta. Non mi piacciono le sorprese, lo sai» non sta scherzando, lo capisco dal tono.

«Non importa, come va con Seth? Questa è l'ultima vero?» domanda, riferendosi alla mansione che abbiamo.

«Sì. Non lo so, credo che vada bene» rispondo vaga, a dir la verità ho voglia di finire tutto in fretta per sapere cosa succederà.

«Rimarrà qua oppure se ne andrà?» continua imperterrito, dandomi anche un bel vestito abbastanza stretto.

When night comesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora